C a ris s im i f ig li in G. C.,
L’anno scolastico 1 8 9 1 -9 2 poc’anzi term inato fu ricco p er noi Salesiani, Figli eli D. Bosco, eli ta n ti fau sti avve
nim enti, pei quali c’incombe il dovere di rendere a Dio le più vive grazie. P iù volte in q u est’anno abbiamo avuto la benedizione elei Sommo Pontefice; e questo ci fu veram ente c a p arra delle benedizioni di Dio. Infatti occorse in q u e st’anno il Giubileo delle Opere Salesiane, che venne celebrato in quasi tu tti i n ostri collegi con solenne pompa religiosa;
ebbe luogo l ’inaugurazione delle decorazioni del Santuario eli M aria A usiliatrice, celebrata con un intero O ttavario eli feste le più divote e gioconde, come avete potuto rilevare dal
Bollettino Salesiano ;
si fondarono parecchie nuove Case ed O ratori festivi, che presero tosto a produrre fru tti consolanti, e ben sì può dire che in questo anno giubilare l’umile n o stra Società potè p ian tar nuove tende, non solo nell’E uropa e nell’A m erica del Sud, m a eziandio aprire il prim o anno scolastico nell’Africa e nell’Asia e concretare definitivam ente la su a e n tra ta nell’America settentrionale., che si effettuò colla recente spedizione di Missionari per la c ittà di Messico. È pure in q u e st’anno che l’Ospizio del S. Cuore a Roma venne portato al punto da poter acco
gliere più centinaia di poveri fanciulli, e si poterono com
piere parecchie altro fabbriche ed acquisti che diedero ad Ospizi no stri, già esistenti, un grande sviluppo.
Non posso poi tacere l'avvenim ento per noi tanto im p o rtan te del 6° Capitolo Generale della n o stra P ia Società, accom pagnato dall’elezione dei m em bri del Capitolo Supe
riore, e di questo appunto intendo p arlarv i in modo spe-(N. 11)
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ciale in q u esta mìa circolare, nutrendo dolce fiducia che per le deliberazioni che vi si presero, p o trà riuscire fecondo de’ più considerevoli van tag g i p er la n o stra P ia Società, p er la gloria di Dio, e pel bene delle anime.
Nella l a riunione ho dovuto con dolore far rilevare come il Signore dopo l’ultim a elezione, che ebbe luogo nel 1886, ne’ suoi im perscrutabili giudizi ci privò del nostro caris
simo P adre Don Bosco, e di un altro dei m em bri più im portanti, nella m orte del p u r carissim o D. Giovanni Bonetti ; m a ebbi pure la consolazione di far conoscere che, per com
pensarci delle dolorose perdite, moltiplicò in modo stra o r
dinario la n o stra P ia Società e le sue opere. Si constatò in fatti coi cataloghi alla mano, che i m em bri di essa, dal 8G al 92, in un sessennio, furono più che duplicati, come più che duplicate furono le Case loro affidate e le opere da loro in trap rese. Col che si viene a scorgere come si verificarono le parole del nostro am ato Padre, allorquando discorrendo nel dicembre 1887, cioè pochi giorni p rim a di porsi per l ’ultim a volta a letto, diceva a certi Cooperatori che da lontano eran venuti a fargli v is ita : p reg ate affinchè io possa fare un a buona m orte, perchè andando in Paradiso io potrò fare molto di più pe’ miei figli e pei poveri giovani, di quel che io possa fare qui in terra.
Sull’esito dell’elezione ed intorno alle varie sedute vi do qui un breve rendiconto col trascrivervi testu alm en te il verbale di conclusione, che venne firm ato dal Capitolo Su
periore e da tu tti i D irettori presenti.
« L’anno del Signore 1892 e alle 5 poni, del 29 Agosto, ebbe principio il sesto Capitolo Generale nella Casa n o stra di Valsalice presso Torino e nel modo stabilito dagli a r ticoli 6 e 7 del relativo R egolam ento, Capitolo presieduto dal Rev. R ettor Maggiore, Sig. D. Michele Rua, e coll’a s sistenza di Mons. Cagliero Giovanni, Vescovo tito lare di M a- gida, Vicario Apostolico della P atagonia, Vicario Generale delle Case Salesiane d’ America, e D irettore Spirituale e
m erito della n o stra P ia Società. Vi presero p arte i membri del Capitolo Superiore, eccetto il Consigliere D. Celestino Durando in m issione nelle nostre Case di P alestin a ; il Pro
c u rato re Generale, gl’ispettori, Piem ontese, Ligure, F ran cese, Romano, U raguayo-B rasiliano ; e i D irettori delle Case p artico la ri quali sono sotto notati. Furono eletti Segretarii:
D. Borio Erminio e D. Bensi Giovanni, Segretario m inu
tan te, D. G. B. Lemoyne, Segretario del Capitolo Superiore.
Gli schem i proposti erano se tte , affidati ciascuno, per l’e
sam e e la relazione, a particolari Commissioni, secondo lo stam pato spedito alle n o stre Case. Sei furono discussi e risolti, uno, quello cioè d ie rig u ard a il Regolamento pei Noviziati e gli S tu d en tati dei Chierici, fu rim andato al Ca
pitolo Superiore p er un m aggiore studio. Nel m attino del 31 di detto Agosto, ebbe luogo l’elezione dei Membri del Capitolo Superiore e del M aestro dei Novizi. I v otanti e - rano
cento.
L’elezione riuscì come segue:D. Belmonte Domenico
rieletto
Prefetto.D. Albera Paolo
eletto
D irettore Spirituale.D. Sala Antonio
rieletto
Economo.D. Cerroti Francesco
rieletto
Consigliere.D. Durando Celestino
rieletto
Consigliere.D. Lazzero Giu seppe
rieletto
Consigliere.D. Barberis Giulio
rieletto
M aestro dei Novizi.Le conferenze tenute furono 12. Al cominciar di cia
scuna di esse il R ettor M aggiore leggeva qualche passo dei ricordi confidenziali del nostro sem pre carissim o D. Bosco, ricordi accolti con generale affettuoso entusiasm o. Il Ca
pitolo Generale term inò la se ra del sei settem bre ; e si con
chiuse col canto del
Te-Deum
e con la Benedizione del SS. Sacram ento, »Le deliberazioni, prese nelle varie sedute, verranno fra breve coordinate con quelle dei precedenti Capitoli G enerali;
e saranno a suo tempo spedite a tu tte le Case, affinchè
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servano di norm a comune nell’osservanza delle nostre sante Costituzioni e nel modo di com portarci nelle varie circo
stanze della vita.
Alcune deliberazioni particolari però p rese da me, fuori delle sedute, non senza consultare il Capitolo Superiore, giudico opportuno m anifestarle fin d’ora. Sapete che il com
pianto nostro Confratello D. Giovanni B onetti non solo era catechista della n o stra Pia Società, m a ancora mio Vicario Generale, riguardo la Congregazione delle Figlie di M aria A usiliatrice. Dopo oltre u n ’anno di aspettazione e di p re ghiere, ho giudicato conveniente nel Signore affidare que
s t ’ufficio al nostro Confratello carissim o Don Giovanni Ma- renco che era p rim a Ispettore nella Liguria. In tale s u a nuova carica ora lo presento a voi, affinchè nelle cose o r
dinarie rig u ard an ti le Figlie di M aria A usiliatrice e le loro opere, a lui vi indirizziate. Egli poi, chiam ato a dim orare al mio fianco, p otrà con facilità, quando occorre, conferire con me e con gli a ltri m em bri del Capitolo Superiore degli in
teressi spirituali e tem porali della su d d e tta P ia Congre
gazione.
Pel m oltiplicarsi delle nostre Case nella Spagna e sulle coste meridionali dell’Oceano Pacifico, parve p u re conveniente creare due nuove Ispettorie, la Spagnuola e la Pacifica. Così che si dovette pensare a provvedere tre nuovi Ispettori, uno per l’Ispettoria Ligure e due p er le nuove Isp etto rie.
Im plorati p ertan to i lum i del Signore, ci p arv e conveniente destinare p er F lsp etto ria Ligure il carissim o Confratello D.
T am ietti che era prim a D irettore del nostro collegio Man- fredini in E ste, per la Spagnuola il carissim o Confratello D. Filippo Rinaldi, D irettore dell’Ospizio del Bambino Gesù in Sarrià presso Barcellona, come quegli che trovandosi più vicino alla sede del Capitolo Superiore, facilm ente può tenere l’ordinaria corrispondenza e di più, essendo già Di
re tto re di Casa di a rti, m estieri e studi, tro v asi in situ a
zione a d a tta per fare di sua dimora la Casa ispettoriale.
Lettere d i D . R u a . G
P er la Pacifica destinam m o il carissim o Confratello Mons.
Giuseppe Fagliano, Prefetto Apostolico della Patagonia Me
ridionale, T erra del Fuoco ed Isole Malvine, uno dei più antichi Salesiani che fece p a rte della prim a spedizione di M issionari Salesiani in America. Sebbene più lontano geo
graficam ente dalla sede del Capitolo Superiore, p er la cor
rispondenza tro v asi in condizione più vicina e più comoda che non le altre Case su quelle coste. Essi pu re presento a voi tu tti, o cari Figli in G. C., per comune informazione e perchè sappiano le Case di ciascuna delle tre Ispettorie a chi rivolgersi, come a loro immediato Superiore.
Non occorre che io vi raccomandi il rispetto, l'affezione, l ’obbedienza che è dovuta a tu tti i Superiori e specialm ente agli Ispettori, chè conosco benissimo quanto i buoni Sa
lesiani siano forniti di tali v irtù , e come tu tti sappiano r i
conoscere nella loro persona, non solo il rap p resen tan te del Superiore Maggiore, m a il loro fido amico, prudente con
sigliere, tenero padre, anzi il ra p p resen tan te di Dio stesso.
P iu tto sto raccom anderò la diligenza e l’esattezza reci
proca nella corrispondenza epistolare ordinaria e special- m ente nella m ensile e trim estrale, che si h a da tenere tra i D irettori ed Ispettori, tr a questi e i varii m em bri del Col
pitolo Superiore. Q uesta diligenza ed esattezza, m entre di
m o stra l’in teresse e l’affetto che si n u tre pel buon anda
m ento della n o stra P ia Società, riesce di grande conforto ai Confratelli ed anche di grande sollievo ed aiuto ai Superiori.
Giudico qui opportuno notificarvi che d’ora av an ti anche le Case delle Figlie di Maria A usiliatrice saranno divise in Ispettorie collo stesso ordine delle Case Salesiane, come ap
p a rirà dal loro catalogo che si av rà cura di diram are agli Isp etto ri e ai D irettori. L’aum ento m eraviglioso delle loro Case e la grande distanza delle une dalle a ltre rendono im possibile a me ed al mio Vicario il v isitarle e provve
dere alle loro necessità con quella prontezza che è con
veniente. Così g l’isp e tto ri in nostro aiuto resteranno inca
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-ricati di prendersi cura di esse, specialm ente per ciò che concerne il loro profitto spirituale, la scelta dei D irettori delle loro anim e e dei confessori straordinari. Questo non impedisce che abbiano anche delle v isitatrici, con cui p o s
sano corrispondere e a cui rivolgersi in cose particolari, rig u ard an ti 1’ am m inistrazione delle loro Case, le relazioni tr a loro e col loro Capitolo Superiore. Anzi è n o stra in
tenzione che anche tra loro si m antengano sem pre più vive le relazioni personali ed epistolari.
Ora dopo avervi comunicate le precedenti notizie, mi rim arrebbe un ben gradito dovere a compiere, quello cioè di rispondere particolarm ente alle ta n te care le tte re che ricevetti nel corso di q u est’anno, specialm ente nell’occasione della festa di S. Francesco di Sales, di P asq u a, dell’ A p parizione di S. Michele all’8 m aggio, di S. Giovanni B at
tis ta e di S. Michele Arcangelo il 29 settem bre. Ma m i è impossibile, come ben lo potete comprendere. Leggo volen
tieri queste lettere, specialm ente se non sono troppo pro lisse, m a poi con mio rincrescim ento non trovo il tempo p e r rispondere a ciascuna. P e r buona v e n tu ra scorgo che in tali lettere di augurio non tra tta s i quasi m ai di affari a cui si richieda di necessità risposta, e così r e s ta alleviata la m ia pena di non potervi risco n trare almeno con qualche biglietto. Ora però mi valgo della presente p e r rin g raziarv i tu tti collettivam ente, assicurandovi che vi sono ben rico
noscente delle testim onianze di affetto e delle p ro teste d’obbedienza e di attaccam ento alla n o stra P ia Società di S, Francesco di Sales. Dal canto mio vi accerto che tu tti vi amo grandem ente nel Signore, desidero di tu tto cuore la v o stra eterna salvezza e tu tte le grazie sp iritu ali e tem porali che possono contribuire al conseguim ento della m e
desim a; ed a ta l fine ogni giorno tu tti vi raccom ando al Signore ed alla SS. Vergine, Aiuto di tu tti i C ristiani e p a r
ticolarm ente, ben possiam o dirlo, Aiuto nostro, nostro so
stegno, nostro conforto.
)
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Faccia il Signore che possiana p assare san tam en te questo nuovo anno scolastico, sem pre nella su a grazia e lavorando ognora alla su a m aggior gloria come degni figli di D. Bosco, che così bene seppe im piegare tu tto il tempo di su a v ita e che ci lasciò scritto sulla su a e n o stra bandiera: