indicati nell’avviso dell’A gente delle T asse, e che essi abbiano qui u na sede centrale, come dovrebbero avere per legittim are l ’accentram ento di tu tti i loro redditi in Torino. Essi sono al
tr e tta n ti O ratorii ed Istitu ti, diversi fra loro di nome, di scopo e di carattere. A ppartengono a diversi proprietarii non legati fra loro da nessuno sta tu to di società commerciale; come nessuno di essi costituisce uno stabilim ento in d u striale; m a tu tti sono Case di educazione, rispettivam ente autonom e, che dall’Ora- torio paterno di Torino, donde provengono e non dipendono, ricevono soltanto l ’indirizzo m orale, disciplinare e didattico.
Nella p a rte economica di ciascuno di essi l ’ Oratorio non h a ingerenza. Ciascuno di loro vive di v ita propria, di ele
m osine e di economie su lla tenue re tta p a g a ta dagli alunni che li freq u en tan o ; e con questi cespiti p ag a le imposte, fra cui prim eggiano le fondiarie che sono isc ritte a nome non già dell’ Oratorio, il quale non esiste legalm ente, m a dei singoli com proprietarii dei terren i e dei fabbricati, dove hanno sede g l’is titu ti. — A prova della m ia asserzione unii gli avvisi delle im poste di ciascuna Casa.
P er vostro confidenziale m aggiore schiarim ento aggiungerò che se talv o lta io vengo in soccorso alle Case, come pu re se talv o lta ricevo qualche soccorso dalle Case, ciò si fa non in v irtù di alcuna legge civile, nè di alcuna convenzione che possa aver forza in faccia alle leggi, m a spontaneam ente, come un individuo qualunque verrebbe in aiuto di altro individuo.
Intanto ho recisam ente contestato le allegazioni del—
l ’A gente quanto a ll’ im porto dei redditi di ciascun Istitu to .
i°
Dim ostrai p a rim en ti che la Commissione Comunale di Torino, che deve giudicare sopra l ’accentram ento fatto dalF A gente, è incom petente, trovandosi gli stabilim enti accennati dall’ A gente q u asi tu tti fuori di Torino, però fuori della giurisdizione di q uesta Commissione.
Ecco in stìnto il Ricorso da me p resen tato a lla Com
missione Comunale. Finora non si è ancora ra d u n a ta per decidere, e perciò m entre vi raccomando di prendere norm a, da quanto vi ho detto, sul modo di rispondere qualora foste in terro g ati, vi raccom ando pure di innalzare fervide preghiere' al Signore, affinchè, illum inando i m em bri della Commissione su d d etta ed ispirandoli a sentim enti di equità, ci liberi dalle pretese dell’Agente, che sarebbero p er questo Oratorio u na vera sciagura.
Riponendo sem pre in Dio e nella protezione di M aria A usilia- trice ed anche di D. Bosco la m ia fiducia, cordialm ente vi saluto professandom i sem pre
T orino, 31 D icem bre 1 8 9 1 .
Vostro Aff.mo in G. Cristo Sac.
Mic h e l e Ru a.— 69 —
— 70 —
— 71 —
XI. RANDAZZO Collegio Salesiano. — Convittori 39. — Corsi E lem entari e Gin
— 72 —
ferrai, Calzoleria, Sartoria . » 20,000 27,800 17. PARMA Collegio Salesiano che conta N.
INVITO AL CAPITOLO GENERALE.
(N . 10)
C a ris s im i D ire tto ri,
Come sapete, si compiono in settem bre prossim o tre anni, dacché fu raccolto a Yalsalice, per la prim a volta, dopo la m orte del venerato nostro P adre D. Bosco, il Capitolo Ge
nerale, e nelle prossim e vacanze autunnali, secondo che è stabilito dalle nostre Regole al capo YI, a rt. 3° e 4°, si deve nuovam ente radunare. Con q u esta le tte ra intendo di darvene l’avviso ufficiale, affinchè, d’accordo coi Confratelli che si trovano in cotesta Casa, possiate stu d iare quanto si credesse meglio a gloria di Dio, a vantaggio delle anime e della P ia n o stra Società, pel suo consolidamento e svi
luppo progressivo, ed infine per il profitto spirituale e scientifico de’ suoi membri.
Mentre fin d’ora mi rallegro al pensiero di tro v arm i fra breve in mezzo a coloro che formano il mio braccio p rin cipale e la m ia consolazione, sento il bisogno di raccom an
d arvi che si voglia consacrare qualche tem po nello studio delle cose che vi parranno opportune pei fini suddetti. Im perocché tu tti dobbiamo preoccuparci di ciò che volle affidarci D. Bosco, se vogliamo sem pre esser chiam ati di Lui figli e discepoli.
Secondo le norme segnate nelle Deliberazioni Dist. I, p arag . I, a rt. 1°, prendono p arte al Capitolo Generale il Ca
pitolo Superiore, g l’isp etto ri ossia V isitatori, il P rocuratore Generale, i D irettori delle Case ed i M aestri dei novizi. P os
sono anche in v itarsi i sem plici socii professi laici od eccle
siastici, quando si tra tta n o argom enti in cui taluno abbia
— 74 —
perizia speciale, m a questi avranno solo voto consultivo.
Dai luoghi di Missioni estere v e rrà ogni Ispettore od un suo delegato con uno dei D irettori della propria Isp e tto ria o provincia, scelto dall’ isp etto re stesso, d’ intelligenza col R ettor Maggiore.
Secondo le deliberazioni dei precedenti Capitoli, qualche m ese prim a dev’essere da me nominato un Regolatore del Capitolo Generale, affinchè per tempo a lui possano essere m andate le osservazioni e le proposte che ciascuno dei Con
fratelli av rà a fare, ed io designo e nomino a ta l ufficio il nostro carissim o Confratello D. Francesco Cerruti, Con
sigliere scolastico della Pia n o stra Società.
P ro cu rate adunque di spedire a lui qualche tempo prim a quanto giudicherete degno di essere preso in considerazione.
Devo qui far no tare che tu tti i Confratelli, potranno fare proposte, epperò raccomando ai D irettori che ne li avvisino, ed a suo tempo ne mandino le osservazioni. Quanto al tem po di spedire al Regolatore le proprie proposte ed os
servazioni, le Deliberazioni (Distinzione I, a rt. 2.) dicono che si mandino
almeno
due settim ane prim a delF apertura del Capitolo Generale ; io v ’invito a spedirle il più presto possibile, affinchè si possano ordinare e proporre allo studio delle Commissioni che verranno designate per le varie m a
terie a tra tta rs i.
Come avete potuto vedere la n o stra P ia Società, bene
d etta da Dio, ha in questo spazio di tempo allarg ato il campo delle sue operazioni, e penetrò in te rre finora ad essa non conosciute, ed inesplorate. Ma non bisogna che noi dimentichiamo che l ’avversario d’ogni bene vigila sem pre e non desiste dalle m aligne sue im prese anche a danno nostro. Sorge quindi n atu ralm en te in noi la necessità di ten er viva la n o stra fede, per rendere inutili i suoi m alvagi intenti, e provvedere al nostro progresso, assicurando così ogni giorno più la n o stra santificazione. A ciò s a r à mezzo efficace il nuovo Capitolo Generale che si dovrà tenere nel
— 75 —
tem po che v errà poi con precisione determ inato dal sullo- dato Regolatore.
Sicuram ente l ’opera n o stra che tende alla gloria di Dio, dovrà essere opera tu tta sua, e non conviene che noi ci crediamo capaci di fare qualche cosa di buono da noi soli ; p er la qual cosa vi esorto colle parole dell’apostolo s. Paolo, che opportunam ente mi vengono alla m em oria:
Ut non simus ficlentes in noM-s, sed in Beo
(1).Perciò preghiam o il Signore delle m isericordie che voglia benedire la n o stra fu tu ra opera di edificazione, ci aiu ti, ci illumini, affinchè colà raccolti in un unico pensiero, lavorando tu tti ad un solo e medesimo intento, possiamo determ inare quanto sa rà p er ridondare a m aggiore su a gloria e a suo tempo rendergli le dovute grazie pe’ suoi doni e la sua amorevole assistenza.
Un’a ltra cosa di m olta im portanza si h a da fare in quel medesimo Capitolo Generale, la quale m erita tu tta la n o stra sollecitudine, ed è la elezione dei membri del Capitolo Su
periore. Siccome è stabilito dal Regolamento, io ve lo noti
fico pure fin d’ora ; e vi esorto a procurare di raccogliere il vostro pensiero su quelli che
in Bomino
vi sem brano meglio a d a tti all’ard u a loro m issione, di essere cioè i Superiori di tu tta la n o stra P ia Società. E per ottenere m ag
giori lum i desidero che raccom andiate che si p reg h i da tu tti per questo santo fine.
Secondo il Regolamento per l’elezione dei m em bri del Capitolo Superiore (Delib. Dist. 1, p ar. II, a rt. 7), tu tti i D irettori raduneranno i professi perpetui della loro Casa e insieme con un socio da questi eletto si recheranno alla fu tu ra elezione.
Io spero che lo spirito di D. Bosco ci a ssiste rà , come p er altre occasioni in q u esta specialm ente, e che dal P a radiso, dove speriam o che già si riposi in Dio, si m an ifesterà
(1) II Cor. I,
9-— 76 9-—
sem pre meglio ir a noi, e che dal prossim o Capitolo Generale, come verranno fa tte proposte, riflessi e consigli per il m aggiore sviluppo della n o stra Pia Società, così saranno eletti o rieletti quei m em bri pel Capitolo Superiore, che seguendo le san te e gloriose tradizioni de’ tem pi p a ssati, continueranno ad essere il comune sostegno della Pia So
c ie tà , ne dilateranno i benefizi, ed a tu tti i Confratelli saranno bell’esempio e guida.
Mentre in q u e sta fau sta occasione posso con sincerità di cuore dirvi che
non cesso gratias agens prò vobis, memoriam vostri faciens in orationibus meis
(1), raccomando a tu tti voi di non dim enticare nelle fervide vostre orazioni la povera anim a mia.
S. Francesco di Sales, nostro glorioso titolare, ci ottenga da Dio che regni tr a noi lo spirito di m ansuetudine e di pace, e M aria A usiliatrice ci benedica e ci ottenga dal trono di grazia e di potenza, ove la collocarono i suoi m eriti, di poter corrispondere alla sa n ta n o stra vocazione.
T orino, S o len n ità di S. G iuseppe, 1 8 9 2 .