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Gli indicatori nell’ottica del Piano d’Azione Coesione

Nel documento Gruppo di Lavoro INDIRE: (pagine 119-123)

Parte II. Osservazione e analisi dei prototipi di intervento territoriale

6. Gli indicatori di risultato finalizzati a rilevare il miglioramento raggiunto nei percorsi

6.1. Gli indicatori nell’ottica del Piano d’Azione Coesione

Il Piano d’Azione Coesione aveva tra i suoi scopi rendere il mondo della scuola più attrattivo e al passo con i tempi anche attraverso il rafforzamento delle azioni per l’autovalutazione e la valutazione. Nel piano si evidenziava un «forte orientamento ai risultati» attribuendo un ruolo centrale alla valutazione e quindi alla «selezione di indicatori di risultato strettamente connessi ai contenuti e all’esito delle azioni previste e in grado di misurare i miglioramenti prodotti1». L’Indire era qui richiamato non solo a fornire i dati, raccolti attraverso il Sistema Informativo Gestione della Programmazione Unitaria 2007-2013, necessari alla valorizzazione degli indicatori di realizzazione e di risultato per monitorare le performance delle Azioni del Piano, ma anche a svolgere delle specifiche attività valutative in particolar modo nell’Azione F3.

Questo ha dato origine a un’intensa attività di ricerca che ha portato alla scelta e alla costruzione di indicatori che, da una parte, volevano porre l’attenzione sui fattori predittivi della dispersione scolastica - è opportuno, infatti sottolineare che l’Azione era nata soprattutto nell’ottica delle prevenzione e della riduzione del numero degli ELET (Early Leaving from Education and Training) cioè di coloro che abbandonano precocemente i percorsi di istruzione prima della fine della scuola secondaria di secondo grado – e dall’altra , erano volti a misurare il miglioramento raggiunto e quindi l’efficacia del prototipo di intervento territoriale contro la dispersione scolastica attuato dalle reti.

1 Cfr. Piano d’Azione Coesione. Interventi e risultati attesi del Piano d’Azione Coesione per il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al sud. Priorità istruzione. Allegato I p. 8

113 La dispersione scolastica può essere intesa come frutto dell’inefficacia di più sistemi: formativo, sociale, economico, culturale e questa stessa può essere considerata indicatore del corto circuito che si viene a creare tra questi sistemi e/o tra questi sistemi e l’allievo. Nella scelta degli indicatori si è dunque tenuto conto di tutti quei fattori che possono essere presagio o causa delle dispersione scolastica come l’assenteismo scolastico, il non presentarsi alle prove di verifica disciplinari, le condizioni socioeconomiche familiari svantaggiate, le storie familiari di abbandono, le basse votazioni curricolari.

Tab. 1 Elenco degli indicatori di risultato proposti dall’Indire Indicatori di risultato

Contatti di persona con la famiglia Contatti telefonici con la famiglia Contatti via e-mail con la famiglia Interruzione di frequenza Passaggio alla classe successiva Percentuale di assenza

Percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato Percentuale di ritardi nell'entrata a scuola

Reinserimento in percorsi di formazione

Risultato Prove Sistema Nazionale Valutazione in italiano Risultato Prove Sistema Nazionale Valutazione in matematica Votazione curriculare in Italiano

Votazione curriculare in Lingua straniera Votazione curriculare in matematica Votazione curriculare in scienze

Votazione riportata nelle verifiche orali in italiano Votazione riportata nelle verifiche orali in lingua straniera Votazione riportata nelle verifiche orali in matematica Votazione riportata nelle verifiche orali in scienze Votazione riportata nelle verifiche scritte in italiano Votazione riportata nelle verifiche scritte in lingua straniera Votazione riportata nelle verifiche scritte in scienze

Gli indicatori proposti dall’Indire e riportati nella tabella avevano come unità di rilevazione il singolo bambino/allievo, dovevano essere monitorati dalla rete durante lo svolgimento del percorso F3 e facevano riferimento al percorso curricolare del ragazzo.

114 Sebbene nella progettazione dell’Azione si fosse cercato di intervenire su più fronti, sono risultati essere completamente mancanti indicatori volti a rilevare come si sia agito a livello di sistema scolastico e se vi siano stati dei cambiamenti sia dal punto di vista organizzativo sia per quanto riguarda le risorse umane (corpo docente). Sarebbe stato forse opportuno pensare a dei questionari di autovalutazione dei docenti da compilare ex ante, in itinere ed ex post sia sulle attività progettate sia sulla formazione ricevuta. Non sono inoltre stati previsti dall’Indire strumenti di valutazione e di autovalutazione rivolti agli altri destinatari degli interventi: i ragazzi e i loro genitori.

Maggiore attenzione è stata dedicata dalle reti stesse allo studio delle risorse individuali degli studenti;

queste, infatti, oltre agli indicatori proposti dall’Indire sono andate ad esplorare:

- le dimensioni cognitive, emotive e relazionali;

- la soddisfazione e la percezione sulle attività svolte;

- altre competenze trasversali (capacità assertive; attentive; di analisi e di sintesi; di collegamento tra le conoscenze acquisite nel progetto e i contenuti disciplinari; di creare e costruire; di ideare e progettare; di integrarsi; di organizzare il proprio lavoro; di orientarsi rispetto al proprio futuro; di portare a termine un compito; di rielaborare conoscenze, contenuti e metodi proposti; di riflettere e razionalizzare; di risolvere un problema; di selezionare delle informazioni; di usare strumenti di lavoro).

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Graf. 1 Dimensioni rilevate dalle reti per rilevanza percentuale

Per rilevare queste informazioni le reti si sono mosse tra l’autovalutazione e l’osservazione esterna, dando priorità ora all’una, ora all’altra. Nel primo caso, hanno usato strumenti come lo stesso portfolio dello studente, interviste aperte o questionari autosomministrati; nel secondo, griglie osservative a disposizione del Referente della Valutazione, del tutor del modulo di accoglienza, dei docenti, dei genitori. In casi sporadici hanno svolto dei focus group ai quali hanno partecipato i docenti dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione, i membri del Gruppo di Direzione e Coordinamento, gli stessi genitori. La maggior parte delle reti ha distribuito questionari per rilevare tra i destinatari, ma anche tra i docenti, la soddisfazione per le attività svolte, sia in itinere, sia a fine corso; quando invece si è trattato di registrare la corrispondenza tra aspettative e gradimento, gli strumenti sono stati autosomministrati ex ante ed ex post. Tale sistema di monitoraggio era già a pieno titolo nella prassi didattica di alcune scuole; le reti che invece non avevano ancora maturato un’esperienza forte nella valutazione hanno fatto tesoro dell’esperienza F3 portando a regime il sistema di monitoraggio sperimentato e dichiarando di volere tenere sotto osservazione indicatori come il numero di assenze e le votazioni curricolari per prevenire la dispersione e valutare l’impatto delle iniziative adottate.

0.30.3

0.30.30.60.60.90.91.21.51.51.51.82.02.02.92.63.53.84.14.44.44.7 6.77.0 9.6 11.4 19.3

0 3 6 9 12 15 18 21

Apertura mentale Gradimento dei docenti Percezione dei punti di forza e di debolezza del progetto

Star bene a scuola Percezione sugli aspetti organizzativi del sistema scolastico

Capacità di relazionarsi con gli adulti di riferimento Senso di responsabilità Equilibrio emotivo (gestione delle emozione e dei conflitti) Interesse per la scuola e per le materie scolastiche Rispetto delle regole Percezione di Sé e dei propri punti di forza e di debolezza Capacità relazionali (socializzazione e comunicazione) Partecipazione e coinvolgimento nelle attività proposte

Altre competenze trasversali Motivazione Soddisfazione per l'attività svolta nel progetto

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Nel documento Gruppo di Lavoro INDIRE: (pagine 119-123)