Parte II. Osservazione e analisi dei prototipi di intervento territoriale
7. La rilevazione sul portfolio delle competenze
7.4. Risultati quantitativi del questionario per la rilevazione del portfolio
La compilazione del questionario per la rilevazione sui modelli di portfolio attraverso la piattaforma di documentazione GPU è rientrata fra le funzioni del referente per la valutazione, che è stato invitato a redigere un questionario per ogni modello di portfolio utilizzato dalla rete di progetto. Questo ha aumentato il numero dei questionari compilati rispetto a quello delle reti e anche se la maggioranza di esse (82%) ha sostanzialmente dichiarato di averne previsto solo uno, 37 hanno manifestato di averne previsti 2 o più. Come primo punto, la rilevazione permetteva al referente per la valutazione di segnalare se la rete non avesse ancora elaborato almeno un modello di portfolio e solo in un caso è stata segnalata questa circostanza, non proseguendo nella compilazione del questionario.
Questionari compilati per reti di progetto
reti di progetto numero
Questionario di rilevazione del modello di portfolio
Domanda 1. Indicare se i seguenti aspetti sono tra le finalità del modello di Portfolio delle Competenze elaborato dalla sua rete nell’Azione F3 e, se sì, indicare in una scala da 1 a 10 il grado di
importanza:
- Comprensione da parte dell’allievo dei propri progressi
- Scoperta progressiva da parte dell’allievo/giovane delle proprie attitudini - Scoperta progressiva da parte dell’allievo/giovane delle proprie potenzialità - Indagine sui processi di apprendimento
- Documentazione dei processi di apprendimento - Orientamento scolastico
- Orientamento professionale
- Forma di valutazione dell’apprendimento - Raccolta di lavori dell’allievo/giovane
- Documentazione esperienze non formali e informali - Altro (specificare)
Domanda 2. Indicare i soggetti che hanno contribuito a costruire il modello di Portfolio a. Referente per la Valutazione
b. Tutor del Modulo Accoglienza c. Consigli di classe
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d. Collegio docenti
e. Gruppo di Direzione e Coordinamento f. Studente/Giovane
g. Genitori
h. Struttura ospitante
i. Soggetti No Profit interni alla rete j. Ente pubblico interno alla rete k. Soggetti No Profit esterni alla rete l. Ente pubblico esterno alla rete
Domanda 3. Chi ha accesso e fruisce del Portfolio delle Competenze
a. Consiglio di classe della scuola di appartenenza dell’allievo b. Collegio docenti della scuola di appartenenza dell’allievo c. Referente per la Valutazione
d. Tutor del Modulo Accoglienza
e. Gruppo di Direzione e Coordinamento f. Allievo/Giovane titolare del Portfolio g. Genitori
h. Altri allievi
i. Altri soggetti (specificare) Domanda 4. Formato usato per il Portfolio
a. Cartaceo b. Digitale
c. Altro (specificare) Domanda 5. Fase di introduzione del Portfolio
a. Modulo di accoglienza b. In altra occasione (specificare)
Domanda 6. Le aree di riferimento del Portfolio sono state scelte a. Dall’allievo/giovane
b. Dal docente/tutor c. Altro (specificare) Domanda 7. Aree di riferimento del Portfolio
a. Una disciplina
g. Laboratorio (artigianale, artistico, disciplinare, musicale …) h. Formazione in situazione
i. Attività sportiva j. Orientamento
k. Esperienza in contesti di lavoro l. Studio assistito
r. Altro (specificare, ad esempio: altre attività specifiche F3, esperienze scuola lavoro, apprendimenti informali, apprendimenti non formali)
Domanda 8. Quali delle seguenti sezioni sono previste all’interno del Portfolio F3 a. Copertina
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d. Griglie/strumenti di autovalutazione e. Griglie/strumenti di valutazione
f. Griglie/strumenti di covalutazione con lo studente g. Schede esperienze curricolari (apprendimento formale)
h. Schede esperienze extracurricolari (apprendimento non formale) i. Schede esperienze extra scolastiche (apprendimento informale)
j. Biografia di apprendimento (documentazione processo di apprendimento) k. Raccolta di attestati
l. Certificazione delle competenze disciplinari m. Certificazione delle competenze di cittadinanza n. Certificazione delle competenze professionali o. Altro (specificare)
d. Materiali e/o documenti allegati a. Lavori scritti
b. Lavori grafici
c. Registrazioni audio, video, file d. Foto
Domanda 9. Dove sono conservati i Portfolio delle Competenze di ogni singolo allievo/giovane a. Classe
b. Laboratorio c. Biblioteca d. Altro (specificare)
Domanda 10. Scadenze di aggiornamento del Portfolio a. Libere
b. A cadenza mensile c. A cadenza bisettimanale d. Altro (specificare)
Domanda 11 Eventuali difficoltà organizzative e gestionali legate all’introduzione e all’uso del Portfolio delle competenze all’interno della rete
Domanda 12 Eventuali difficoltà riscontrate con le famiglie nell’introduzione e nell’uso del Portfolio delle competenze
Domanda 13 Eventuali difficoltà riscontrate con gli allievi/giovani nell’introduzione e nell’uso del Portfolio delle competenze
Nella prima domanda del questionario il ventaglio delle finalità del modello di portfolio richiedeva l’indicazione di un gradimento su scala likert da 0 a 10 e nell’elaborazione dei dati le risposte sono state raggruppate in tre insiemi: negativo (da 1 a 4), neutro (da 5 a 6) e positivo (da 7 a 10).
Di tutti gli aspetti suggeriti nella prima domanda come finalità del modello di portfolio, solo
“orientamento professionale” ha avuto un gradimento positivo inferiore al 50% (47,3) e “orientamento scolastico” una percentuale di poco superiore (57,5). I tre aspetti con la maggiore percentuale di gradimento positivo sono quelli che riconoscono la centralità dello studente nel riconoscimento dei propri progressi, delle proprie attitudine e delle proprie potenzialità; così le reti di progetto F3,
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152 attraverso la risposta multipla a questa domanda hanno mostrato sintonia con i testi delle circolari che ne hanno incentivato l’uso.
Importanza degli aspetti indicati fra le finalità del modello di Portfolio
Aspetto
Grado di importanza
Totale negativo Neutro positivo
n % n % n % n %
Comprensione da parte dell'allievo/giovane dei propri
progressi 18 6,6% 30 11,0% 225 82,4% 273 100%
Scoperta progressiva da parte dell'allievo/giovane delle
proprie attitudini 16 5,9% 28 10,3% 229 83,9% 273 100%
Scoperta progressiva da parte dell'allievo/giovane delle
proprie potenzialità 16 5,9% 30 11,0% 227 83,2% 273 100%
Indagine sui processi di apprendimento 24 8,8% 42 15,4% 207 75,8% 273 100%
Documentazione dei processi di apprendimento 18 6,6% 49 17,9% 206 75,5% 273 100%
Orientamento scolastico 63 23,1% 53 19,4% 157 57,5% 273 100%
Orientamento professionale 95 34,8% 49 17,9% 129 47,3% 273 100%
Forma di valutazione dell'apprendimento 30 11,0% 48 17,6% 195 71,4% 273 100%
Raccolta di lavori dell'allievo/giovane 34 12,5% 36 13,2% 203 74,4% 273 100%
Documentazione esperienze non formali e informali 39 14,3% 52 19,0% 182 66,7% 273 100%
Altro 1 3,6% 3 10,7% 24 85,7% 28 100%
Solo in una minoranza dei questionari di progetto, pari a 28 casi su 273 (10,2%), è stata utilizzata la possibilità di indicare altri aspetti fra le finalità del Portfolio e nella maggioranza di questi casi è stata segnalata l’incentivazione del rapporto scuola famiglia – aspetto molto simile a quello dedicato alla consapevolezza genitoriale, proposto in altri 3 casi (10,7%) -, seguita dalla riflessione sulle dinamiche socio-relazionali (25%).
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153 Nelle domande successive il ventaglio delle risposte non prevedeva scelte esclusive e di conseguenza in molti questionari è stata selezionata più di una delle indicazioni offerte.
Nella seconda domanda, il valutatore (97,1%) emerge quasi unitariamente quale principale soggetto che ha contribuito a costruire il modello di portfolio. Percentuali molto alte indicano anche il Gruppo di Direzione e Coordinamento (86,8%) e il tutor del modulo accoglienza (71,4), conseguentemente queste tre possono essere considerate le figure che maggiormente hanno contribuito a costruire il modello di portfolio nei progetti F3. Del resto ciò è confermato anche nello spazio dedicato al portfolio dei Format di Prototipo, realizzati e inseriti nel sistema GPU a conclusione delle attività di progetto. Nei Format di Prototipo solitamente viene riferito che il valutatore e/o i tutor del modulo accoglienza hanno costruito il portfolio condividendolo nel Gruppo di Direzione e Coordinamento e in altri casi è scritto che il modello è stato costruito dal dirigente scolastico della scuola capofila, sempre condividendolo nello stesso Gruppo di Direzione e Coordinamento.
Guardando alle indicazioni con percentuale più bassa, i soggetti no profit interni alla rete, che nel questionario sono stati scelti nel 34,4% dei casi, ricorrono anche nei Format di Portfolio e in particolare nelle reti con esperti di formazione o psicologi che hanno operato tramite un ente partner. Più contraddittorio è invece il caso dei Consigli di Classe, scelti nel questionario come soggetti che hanno contribuito a costruire il modello (32.2%) e indicati nei format di prototipo come soggetti chiamati alla sua compilazione o anche destinatari dei suoi contenuti e comunque citati in un numero minoritario di casi. Lo stesso accade per gli studenti e per i genitori.
28,6%
3,6% Incentivare il rapporto scuola famiglia
Riflessione sulle dinamiche sociorelazionali
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154 Dalla terza domanda emerge come il “Referente per la Valutazione” (96,3%), oltre ad essere il principale soggetto che ha contribuito alla costruzione del modello di portfolio, come emerso in quella precedente, è anche la figura maggiormente scelta fra quelle che vi hanno accesso e ne hanno fruito.
Invece cambiano i soggetti immediatamente successivi nell’indicazione, che in questo caso, oltre al tutor del modulo accoglienza (93%), sono l’Allievo/Giovane titolare del portfolio” (89%) e il “Consiglio di classe di appartenenza dell’allievo” (85,7%); mentre il “Gruppo di Direzione e Coordinamento”
(83,2%) questa volta è in quarta posizione percentuale, seguito dai Genitori (66,3%).
0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0%
Referente per la Valutazione
Gruppo di Direzione e Coordinamento Tutor del Modulo Accoglienza Soggetti No Profit interni alla rete
Consigli di classe Studente/Giovane
Genitori Collegio docenti
Ente pubblico interno alla rete Soggetti No Profit esterni alla rete Struttura ospitante
Soggetti che hanno contribuito a costruire il modello di Portfolio
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Soggetti che hanno accesso e fruiscono del Portfolio delle Competenze
Soggetto Sì No Totale
n % n % n %
Consiglio di classe della scuola di appartenenza dell'allievo 234 85,7% 39 14,3% 273 100%
Collegio docenti della scuola di appartenenza dell'allievo 66 24,2% 207 75,8% 273 100%
Referente per la Valutazione 263 96,3% 10 3,7% 273 100%
Tutor del Modulo Accoglienza 254 93,0% 19 7,0% 273 100%
Gruppo di Direzione e Coordinamento 227 83,2% 46 16,8% 273 100%
Allievo/Giovane titolare del Portfolio 243 89,0% 30 11,0% 273 100%
Genitori 181 66,3% 92 33,7% 273 100%
Altri allievi/giovani 8 2,9% 265 97,1% 273 100%
Altri soggetti 32 11,7% 241 88,3% 273 100%
Solo nell’11,7% dei questionari sono stati esplicitati altri soggetti che hanno avuto accesso e hanno fruito del Portfolio. In questi casi le figure maggiormente specificate sono il l’Esperto del percorso”
(24%) e il “Tutor del percorso” (17%).
Dalle risposte alla terza domanda emerge quindi che l’accesso al Portfolio ha messo insieme le varie figure che a vario titolo operativo hanno avuto a che fare con il progetto (valutatore, tutor dell’accoglienza, tutor ed esperto del percorso) con il quelli che dovrebbero essere stati i protagonisti (allievo/giovane), quali target principale, a fianco dei target secondari: i genitori e i docenti (qui nell’insieme dei CdC).
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156 Per quanto riguarda il formato utilizzato per il portfolio, in ben 255 casi su 273 questionari alla quarta domanda è stato indicato quello cartaceo e in 119 quello digitale, ciò significa che la maggioranza di loro, pari al 63%, hanno scelto un doppio formato.
Formato usato per il Portfolio
Guardando però le scelte esclusive di formato, quello cartaceo resta maggioritario, scelto nel 56% dei questionari, mentre quello digitale dal 7%.
Da ciò possiamo evincere che la più tradizionale forma cartacea è stata prediletta anche per questo strumento, mentre quella digitale, quando è stata introdotta, di solito è stato fatto in accompagnamento.
2% 5% 2%
altri soggetti che hanno accesso e fruiscono del Portfolio
Commissione esame di fine primo ciclo Consulente del GOP
Consulenti, specialisti Coordinatore di classe Dirigente scolastico
Docenti delle scuole di grado superiore Enti no profit della rete
Azione F3. Rapporto di monitoraggio e analisi dei prototipi di intervento territoriale
157 Dal testo nel campo dedicato al Portfolio del Formato di Prototipo e in quello di presentazione introduttivo al questionario9 emergono le diverse considerazioni sui due formati10, che in vari casi risultano essere complementari. Da questi testi affiora anche la difficoltà nel portate il Portfolio a sistema, diffondendolo nelle attività ordinarie dei vari Consigli di Classe.
“Il Portfolio dello Studente è stato elaborato dal docente referente per la valutazione sia in formato cartaceo che in formato digitale. Quest'ultimo si compone da una Homepage con diversi link (collegamenti ipertestuale) per un uso flessibile e per facilitarne non solo la consultazione ma anche l'implementazione e l'aggiornamento periodico.”
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“Una criticità è stata rappresentata dalla gestione del documento, che nella sua prima stesura è stato previsto su supporto cartaceo, questo lo ha reso poco flessibile e dinamico; il gruppo di progettazione e coordinamento, ha quindi approntato, in fase conclusiva, un prototipo di portfolio in forma di file pdf editabile e quindi compilabile sia in modalità online che in modalità off-line. La compilazione è stata sperimentata col campione di studenti coinvolti nel PON F3 e presenta i seguenti vantaggi: 1) archiviazione remota dei dati e possibilità di consultazione permanente; 2) accesso multiutente che consente la compilazione, per parti specifiche, a studente, docenti, educatori, famiglia.”
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“[…] in merito alle criticità, invece, si è potuto notare che l'uso dello strumento in formato digitale Access – e non cartaceo – ha reso l'attività di uso del portfolio parzialmente attraente per gli studenti, che avrebbe gradito un portfolio più social, connesso ad Internet. Si potrebbe ipotizzare infatti che la “messa in rete“ di iPass potrebbe agevolare processi di apprendimento social e di costruzione di conoscenza associati a quelli di riflessione e metacognizione sin qui descritti.”
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“Modello cartaceo portfolio Linkedin. La costruzione del portfolio cartaceo è il risultato di un percorso di strutturazione di uno strumento virtuale social. Il portfolio Zinedine è stato utilizzato per la fascia dei
9 Il questionario online, prima dell’elenco delle domande presentava un campo di testo nel quale si chiedeva di descrivere il modello sul quale la scuola andava a rispondere.
10 Le citazioni testuali sono estrazioni tramite parole chiave nei contesti elementari elaborate tramite il software TLab. Sono riportate solo quelle considerabili più significative e articolate.
37%
56%
7% Formato usato per il portfolio
Entrambi solo cartaceo solo digitale
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158 target di scuola secondaria di primo e secondo grado, attraverso l'uso della piattaforma i ragazzi hanno l'occasione di conoscere se stessi sia rispetto ai percorsi formativi formali, informali e non formali che agli obiettivi futuri di apprendimento e di lavoro. Infatti Linkedin, calibrato sulla costruzione di reti professionali, permette ai ragazzi di riflettere sulle conoscenze e competenze acquisite e su quelle da sviluppare per il futuro. La versione cartacea di questo strumento rappresenta la fotografia di un momento in questo processo dinamico, non rappresenta un punto di arrivo bensì il punto di partenza per ulteriori percorsi di riconoscimento di sé.”
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“Il modello di portfolio è stato elaborato dal valutatore ed è stato condiviso da tutti gli operatori. Esso è stato inserito fin dall’inizio del percorso ed è stato uno strumento utile per costruire le connessioni tra attività aggiuntive e attività ordinarie grazie alla scheda di rilevazione in progress. Descrizione di portfolio adottato:
il portfolio di ciascun alunno non contiene solo gli elaborati più significati dei percorsi intrapresi dagli alunni, sia cartacei che plastici o multimediali, ma anche una serie di schede elaborate dal valutatore e compilate dagli alunni, dai tutor di progetto, dai coordinatori di classe. In particolare: schede di osservazioni in itinere dei processi di apprendimento e dello sviluppo sociale, in relazione alle conoscenze di base, all’attenzione, all'impegno, al metodo di lavoro, al ritmo di apprendimento, alla partecipazione, alla relazione con gli altri e al rispetto delle regole; tali schede sono state curate dal tutor.”
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“Il portfolio delle competenze adottato dalla rete è in formato cartaceo. Considerata la complessità del progetto, si è preferita questa tipologia ad altre per non gravare sul lavoro dei tutor che già era abbastanza articolato. La redazione online del prototipo, inoltre, avrebbe presupposto competenze informatiche tali che non tutti possedevano con sicurezza. La scelta è stata condivisa all'unanimità. La sua elaborazione è il risultato della sinergia tra: referente per la valutazione, facilitatore, dirigenti delle scuole in rete, associazioni onlus, tutor dell'accoglienza e tutor dell'orientamento.”
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“I docenti tutor nei moduli dedicati alla scuola elementare hanno di fatto scelto di non somministrare il portfolio in quanto hanno ritenuto che essendo le attività proposte di breve durata si sarebbe perso il significato valutativo dello stesso. Il nostro portfolio è stato elaborato come strumento utilizzabile anche nelle attività ordinarie, ma di fatto ci si è scontrati con una certa rigidità e ostilità da parte dei consigli di classe in quanto considerato, anche a causa dell'esperienza pregressa, uno strumento che appesantisce ulteriormente il lavoro dei docenti. Il portfolio è stato inserito solo in alcuni moduli maggiormente strutturati nella loro organizzazione, perché da un lato ci sono stati problemi nello svolgimento dei moduli per il ristretto tempo a disposizione che ha poi determinato la richiesta di proroga per alcune attività e dall'altro non si è voluto imporre ai docenti restii il suo utilizzo. Era stata anche prevista una versione digitale del portfolio ma, purtroppo, non è stato possibile realizzarla in tempo utile per il suo uso all'interno del progetto, pertanto, è stato somministrato solo in versione cartacea; per un eventuale prosieguo in futuro del progetto si può prevedere una rielaborazione del portfolio in digitale.”
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“Il portfolio cartaceo, pur essendosi rivelato efficace, ha evidenziato dei limiti oggettivi, dovuti alla sua forma materiale, che rendono difficoltosa la distribuzione su larga scala . Altri limiti sono determinati dalla raccolta degli artefatti e degli elaborati che sono solo il prodotto finale di un processo di apprendimento di cui sarebbe anche interessante conoscere il percorso.”
Azione F3. Rapporto di monitoraggio e analisi dei prototipi di intervento territoriale
159 Tornando all’analisi delle risposte al questionario, in 257 casi su 273 ( 94,1%) è stato dichiarato che il Portfolio è stato introdotto nel modulo di accoglienza e solo in 16 è stata dichiarata un’introduzione in altro momento del percorso. In questi pochi esempi, l’inserimento del portfolio nel progetto è avvenuto soprattutto in itinere del percorso (47%), mentre in 3 casi (17%) nel laboratorio e in 2 (12%) nel modulo di counseling.
Come emerge dalle risposte alla domanda numero 6 del questionario, i soggetti che hanno scelto le aree di riferimento del Portfolio sono stati prevalentemente i “Docente/tutor” (76,2%). Anche in questo caso le indicazioni delle risposte non erano esclusive e pur non dovendo selezionare fra le voci offerte, nonostante la centralità dello studente emersa dalla domanda sulle finalità di questo strumento, l’allievo/giovane” quale soggetto che ha scelto le aree di riferimento del Portfolio ha una percentuale più bassa di anche rispetto alla segnalazione di altri. La percentuale raggiunta dallo “studente/giovane”
nella seconda domanda (25,3%) fra i soggetti che hanno contribuito a costruire il modello di Portfolio scende di quasi cinque punti nell’indicazione di chi ha scelto le aree di riferimento del Portfolio (19,4%).
94,1%
introduzione del Portfolio in altra occasione
Consiglio di Classe dello studente
Azione F3. Rapporto di monitoraggio e analisi dei prototipi di intervento territoriale
160
Soggetti che hanno scelto le aree di riferimento del Portfolio
Soggetto Sì No Totale
n % n % n %
Allievo/giovane 53 19,4% 220 80,6% 273 100%
Docente/tutor 208 76,2% 65 23,8% 273 100%
Altro 160 58,6% 113 41,4% 273 100%
Per questa domanda il ricorso ad una esplicitazione libera degli altri soggetti che hanno scelto le aree di riferimento del Portfolio è stata maggioritaria: 160 su 273 questionari (58,6%). In questi 160 questionari, nel numero maggiore è stato indicato il “Referente per la valutazione” (38%), immediatamente seguito dal “Gruppo di Direzione e Coordinamento” (27%). Le posizioni percentuali seguenti sono il Facilitatore (9,7%) e gli Esperti (6,5%). Emerge così che la scelta delle aree di riferimento del portfolio è stata operata essenzialmente da docenti ed esperti che a vario titolo hanno partecipato al progetto F3.
Con la domanda numero 7 emergono le aree di riferimento del portfolio. Il questionario proponeva alcune indicazioni da scegliere in modo non esclusivo e la possibilità di scriverne liberamente altre. Fra le aree di riferimento proposte dal questionario il maggior gradimento è andato all’Accoglienza e al Laboratorio (entrambe con il 76,6%), seguono la “Formazione in situazione” (53,5%), l’Orientamento (51,3%) e “più aree disciplinari” (43,6%); hanno percentuali ben inferiori le indicazioni “più discipline”
(27,8%) e “una disciplina” (2,9%), simile o inferiore anche all’esplicitazione di altre aree (25,6%), avvenuta in 70 questionari su 273. Guardando anche questi casi possiamo notare che la maggioranza si
0,5%
altri soggetti che hanno scelto le aree di riferimento del portfolio
Associazione della rete
Azione F3. Rapporto di monitoraggio e analisi dei prototipi di intervento territoriale
161 dividono fra gli apprendimenti informali (35%) e quelli non formali (29%) e numeri ben inferiori si concentrano sulle esperienze di alternanza scuola lavoro (16%) e sulle competenze trasversali (10%).
La distribuzione percentuale di queste risposte fa quindi emergere un’attuazione dell’uso del portfolio tesa a registrare maggiormente le attività extradisciplinari a fianco di quelle trasversali più presidiate dallo stesso progetto F3 (accoglienza, orientamento), mentre la marginalità delle discipline fa pensare ad una limitata possibilità di un uso più esteso dello strumento, eppure i Consigli di Classe sono stati indicati fra i soggetti che hanno contribuito a definire il modello di Portfolio; i dati di questa domanda confermano quanto emerge dal Format di Prototipo e cioè, come riportato sopra, che i CdC sono stati semmai destinatari del contenuto.
Altro punto da rilevare, guardando alle esplicitazioni libere delle altre aree, è l’indicazione piuttosto inconsistente di quelle più centrate sullo studente (aspettative, autovalutazione), che fanno presupporre una visione di un altro strumento, per quanto innovativo, ancora in mano ai docenti che avvalora elementi che ruotano intorno ad essi.
0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0%
Azione F3. Rapporto di monitoraggio e analisi dei prototipi di intervento territoriale
162 Le risposte alla domanda numero 8 permettono di individuare le sezioni presenti nel modello di Portfolio11. I questionari nei quali è stato dichiarato di avere previsto tutte e quattro le sezioni proposte
162 Le risposte alla domanda numero 8 permettono di individuare le sezioni presenti nel modello di Portfolio11. I questionari nei quali è stato dichiarato di avere previsto tutte e quattro le sezioni proposte