• Non ci sono risultati.

grado di istruzione

Con il 6° censimento dell’agricoltura emerge un quadro chiaro anche del grado di istruzione nel settore agricolo regionale ed, in particolare, si analizza il livello di istruzione dei capoazienda. Risulta che il 6% di essi è privo di qualsiasi titolo di studio e si assiste ad una importante di-

minuzione rispetto al 2000, quando tale percentuale era del 15,4%. Coloro che hanno conseguito al massimo la licenza elementare rappresentano il 32,4% del totale (42,8% nel 2000). I capi di azienda che possiedono almeno la licenza di scuola media inferiore sono pari al 34,7% contro

il 25,5% del 2000. Da un’analisi di livello provinciale non si rilevano particolari dif- ferenze tra le varie province per ciò che concerne la distribuzione percentuale dei capoazienda per titolo di studio.

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

Numero di persone capoazienda per titolo di studio, 2010 Laurea o diploma universitario ad indirizzo agrario Laurea o diploma universitario di altro tipo Diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario Diploma di scuola media superiore di altro tipo Diploma di qualifica ad indirizzo agrario che non permette accesso

universitario

Diploma di qualifica di altro tipo che non permette accesso universitario Licenza di scuola media inferiore Licenza di scuola elementare Capi azienda privi di titolo di studio Totale Avellino 113 1.302 304 4.077 80 737 8.557 8.807 1.885 25.862 Benevento 116 1.149 380 3.991 110 671 8.819 7.956 1.067 24.259 Caserta 135 1.360 344 4.404 61 817 8.275 7.088 1.208 23.692 Napoli 80 702 170 2.266 64 397 4.677 4.892 1.063 14.311 Salerno 214 2.763 665 7.724 218 1.401 17.106 15.669 2.988 48.748 Campania 658 7.276 1.863 22.462 533 4.023 47.434 44.412 8.211 136.872 Mezzogiorno 6.978 57.095 18.310 149.828 4.097 25.261 313.591 328.977 67.633 971.770 Italia 13.085 87.896 39.625 249.139 15.295 57.350 519.084 558.899 80.511 1.620.884

60

coltiVazioni

I seminativi, con 267.839 ettari, sono il gruppo di coltivazioni principale ed occu- pano il 48,8% della SAU regionale (53% nel 2000), essi sono particolarmente dif- fusi nelle province di Avellino e Beneven- to con, rispettivamente, 80.647 ettari e 70.807 ettari. Seguono le legnose agrarie con 157.486 ettari e il 28,7% della SAU regionale (di cui 59.513 ettari collocati in provincia di Salerno). I prati permanenti e pascoli occupano una SAU di 120.434 ettari (21,3% di SAU) e gli orti familiari di 3.512 ettari (0,6%). Ai cereali sono dedicati 112.511 ettari, ovvero il 28,8% in meno rispetto al 2000. Gli ettari col- tivati ad ortaggi sono circa 29.125 e, in dieci anni, hanno subito una diminuzione pari a -8,8%. Le foraggere sono coltivate su una SAU pari a 99.712 ettari (18,1% della SAU regionale). Si tratta dell’unica forma di utilizzazione dei terreni che regi- stra un significativo incremento (+24,6%) nel periodo intercensuario. Con oltre 72.623 ettari, l’olivo occupa la maggiore superficie tra le legnose agrarie (13,2%

Superficie agricola utilizzata per principali coltivazioni, 2010

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

della SAU regionale), con una variazione non molto significativa (-0,8%) rispetto al 2000. La superficie investita a vite è pari a 23.281 ettari e rappresenta il 4,2% della

SAU regionale. In dieci anni ha subìto una diminuzione di 5.983 ettari (-20,4%). La superficie coltivata ad agrumi e fruttiferi è di circa 60.685 ettari, l’11% della SAU

SAU 2010 SAU 2000 var %

SEMINATIVI 267.838,7 291.252,0 -8,0% Cereali 112.510,7 141.218,0 -28,8% Ortaggi 29.124,6 25.294,0 -8,8% Foraggere 99.712,1 79.995,0 24,6% Piante industriali 9.307,6 13.712,0 -32,1% Fiori e piante o. 1.330,1 1.178,0 -14,2% Altre 15.853,6 29.855,0 14,4% LEGNOSE AGRARIE 157.486,2 176.493,2 -10,8% Vite 23.281,4 29.264,0 -20,4% Olivo 72.623,3 73.241,0 -0,8% Agrumi e fruttiferi 60.684,6 72.968,0 -16,8% Altre 896,9 1.020,2 -12,1%

PRATI PERMANENTI E PASCOLI 120.434,1 113.333,2 6,3%

ORTI FAMILIARI 3.511,6 4.919,1 -28,6%

61

regionale e, in confronto ai 72.968 ettari del 2000, si evidenzia una diminuzione del 16,8%. I prati permanenti e pascoli occupano oltre 120.434 ettari, ovvero il 21,3% della SAU regionale. Nel decennio 2000-2010, si registra una variazione per- centuale positiva (+6%).

SAU per gruppi di coltivazioni, 2010 Seminativi Coltivazioni

legnose agrarie Orti familiari Prati permanenti e pascoli Totale Sau

Avellino 80.646,6 27.544,0 814,1 15.612,5 124.617,2 Benevento 70.807,4 24.092,9 790,7 12.729,5 108.420,5 Caserta 60.859,8 32.168,1 318,0 14.014,0 107.359,9 Napoli 8.379,3 14.167,7 187,7 354,1 23.088,8 Salerno 47.145,6 59.513,6 1.401,0 77.724,0 185.784,1 Campania 267.838,7 157.486,2 3.511,6 120.434,1 549.270,5

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

Superficie agricola utilizzata per gruppi di coltivazioni, 2010

Campania Mezzogiorno Italia

SAU Var% 2010/2000 SAU Var% 2010/2000 SAU Var% 2010/2000

Seminativi 267.838,7 -8,0 2.786.848,0 -2,0 7.009.310,7 -3,8

Legnose Agrarie 157.486,2 -10,8 1.539.298,1 -0,8 2.380.768,5 -2,6

Prati permanenti e pascoli 120.434,1 6,3 1.752.387,0 20,3 3.434.073,0 0,6

Orti familiari 3.511,6 -28,6 17.027,0 -14,1 31.895,6 -18,8

Totale 549.270,5 -6,3 6.095.560,2 3,8 12.856.047,8 -2,5

62

alleVamenti

In Campania, le aziende con allevamen- ti sono 14.7054, il 10,7% del totale delle

aziende agricole. Dal confronto con il 2000, emerge una importante riduzione del numero di aziende (-61,4%), a cui cor- risponde, però, un significativo aumento del numero medio di capi. La zootecnia campana incide per il 6,8 % sul comparto zootecnico italiano e per 16,8% su quello del Mezzogiorno.

Le aziende bovine sono 9.333 e rappresen-

tano il 63,5% delle aziende zootecniche campane, il 21,2% delle aziende bovine del Mezzogiorno ed il 7,5% di quelle italiane. I capi bovini allevati sono 182.630, il 14,7% dei capi censiti nel Mezzogiorno e il 3,3% di quelli censiti in Italia. Nel periodo inter- censuario si assiste ad una diminuzione, sia del numero di capi (-14%) sia del nume- ro di aziende (-39,2%). Per quanto concer- ne la rappresentanza tra le varie province, Salerno, Benevento e Caserta sono quelle

in cui si alleva il maggior numero di capi. Le aziende con allevamenti bufalini sono 1.409 (+8,6% rispetto al 2000) e contano 261.506 capi in totale, l’incidenza sull’in- tero territorio italiano è del 72,6% per numero di capi e il 57,9% delle aziende. In dieci anni il numero di capi è praticamente raddoppiato (+100%). Caserta e Salerno sono le province con maggiore vocazione bufalina.

Le aziende che allevano equini sono 1.329

Numero di aziende con allevamenti per specie, 2010

Bovini Bufalini Ovini Caprini Suini Avicoli Conigli Equini Totale

Avellino 1.553 15 760 162 443 310 167 174 3.584 Benevento 2.479 16 1.081 168 512 334 174 236 5.000 Caserta 1.620 940 296 100 98 98 37 264 3.453 Napoli 803 15 50 70 341 232 112 182 1.805 Salerno 2.878 423 974 951 450 562 183 473 6.894 Campania 9.333 1.409 3.161 1.451 1.844 1.536 673 1.329 20.736 Mezzogiorno 44.002 1.562 35.608 13.154 13.405 9.106 3.031 13.643 133.511 Italia 124.210 2.435 51.096 22.759 26.197 23.953 9.346 45.363 305.359

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

4. Si considerano le voci (bovini, bufalini, equini, ovini, caprini, suini, avicoli, struzzi e conigli) e la voce allevamenti di api e altri allevamenti. Senza la voce api e altri alleva- menti il valore è di 14.324.

63

(-39% rispetto al 2000) per un totale di 6.265 capi (+26%). Napoli è la provincia con l’aumento più significativo del numero di capi: +359,8%.

L’allevamento suinicolo conta 1.844 azien- de e 87.705 capi, rappresenta il 7% delle aziende suinicole italiane ed il 13,8% del- le suinicole del Mezzogiorno. Dal 2000 al 2010 il numero di aziende è diminuito del 93,1%, mentre è del 35,7% la riduzione del numero di capi. Benevento e Salerno sono le province più rappresentative, per nume- ro di capi.

Le aziende di ovini sono 3.161 ed incido- no sulla zootecnia campana per il 21,5% con una contrazione, rispetto al 2000, del 19,7% dei capi e del 60,4% delle aziende. Le aziende di caprini sono 1.451, con un’incidenza sul comparto del 9,9% e una diminuzione del 23% nel numero di capi e del 64% nelle aziende. Nonostante la va- riazione sia negativa a livello regionale, in provincia di Napoli si rileva un aumento del numero di caprini del 164,8%. Gli allevamenti avicoli rappresentano il 10,4% della zootecnia in Campania ma, dal

2000, si nota una forte diminuzione delle aziende (-94,5%) ed una riduzione del nu- mero dei capi (-27,7%). Napoli e Benevento sono le province con il maggior numero di capi.

Sono 673 le aziende che allevano conigli per un totale 369.305 capi (4,6% del totale degli allevamenti in Campania); dal 2000 al 2010 si assiste ad una diminuzione, sia come numero di aziende (-94,5 %) che come numero di capi (-35,6%). Benevento e Avellino sono le province con il numero di capi più elevato.

Numero di capi per specie, 2010

Bovini Bufalini Ovini Caprini Suini Avicoli Conigli Equini Totale

Avellino 26.991 792 34.501 2.272 8.683 230.430 85.618 562 389.849 Benevento 48.453 1.611 46.968 4.011 40.593 1.237.850 192.915 801 1.573.202 Caserta 43.348 172.353 39.287 3.377 4.856 399.007 38.718 1.790 702.736 Napoli 7.788 2.321 3.606 1.883 6.143 1.342.790 20.957 1.122 1.386.610 Salerno 56.050 84.429 56.992 24.508 25.430 590.608 31.097 1.990 871.104 Campania 182.630 261.506 181.354 36.051 85.705 3.800.685 369.305 6.265 4.923.501 Mezzogiorno 1.241.962 276.393 5.024.454 659.149 599.667 26.833.795 1.217.935 70.554 35.923.909 Italia 5.592.700 360.291 6.782.179 861.942 9.331.314 167.512.019 7.194.099 219.159 197.853.703

64

laVoro

Le giornate standard lavorate nelle azien- de agricole sono state pari a 19.492.698 (al 2010) con una diminuzione del 38,1% rispetto al 2000. Si registra una analoga tendenza per i dati dell’Italia e del Mezzo- giorno caratterizzati da una riduzione del 23,4% e del 23,0%, rispettivamente. La diminuzione più importante delle gior- nate di lavoro prestate ha interessato la

manodopera familiare (-43,8%), riduzione superiore a quella dell’Italia (-28%) e del Mezzogiorno (-27,6%). La categoria coniu- ge è diminuita del 54% in Campania, del 38,6% nel Mezzogiorno e del 38,9% in Italia.

I conduttori hanno ridotto il numero di giornate di lavoro del 37,1% in Cam- pania, del 21,7% nel Mezzogiorno e del

23,5% in Italia.

Aumentano del 46,8% le giornate di lavoro prestate da salariati a tempo indetermina- to (altra manodopera aziendale a tempo indeterminato) al contrario di quanto ac- cade nel Mezzogiorno e in Italia in cui, tale categoria, subisce una diminuzione, rispet- tivamente, del 7% e del 3,7%.

Per la categoria altra manodopera azien-

Giornate di lavoro per categoria di manodopera aziendale, 2010

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

Altra

manodopera TD manodopera TIAltra Conduttore Familiari e parenti del conduttore Coniuge Totale

Avellino 203.769 42.394 1.526.723 217.457 449.379 2.439.722 Benevento 198.978 30.067 2.067.937 364.784 692.031 3.353.797 Caserta 945.953 146.006 2.220.393 387.687 580.019 4.280.058 Napoli 607.575 76.127 1.342.264 340.056 317.010 2.683.032 Salerno 1.748.068 164.762 3.186.206 584.253 1.052.800 6.736.089 Campania 3.704.343 459.356 10.343.523 1.894.237 3.091.239 19.492.698 Mezzogiorno 25.051.288 2.379.229 59.411.583 12.603.941 14.909.896 114.355.937 Italia 37.578.279 12.322.806 131.516.387 37.161.304 32.227.264 250.806.040

dale a tempo determinato si nota una tendenza opposta: aumentano le giornate di lavoro prestate in Italia, +6,3%, mentre diminuiscono, sia in Campania (-5,3%) sia nel Mezzogiorno (-2,7%).

Con il 53,1% delle giornate di lavoro pre-

state, quella del conduttore resta la figura più importante in termini di manodope- ra aziendale, seguita dal coniuge con il 15,9% delle prestazioni aziendali (in ter- mini di giornate di lavoro). La voce altra manodopera a tempo determinato occupa

il 19% del totale delle giornate lavorative, i familiari il 9,7% e, infine, altra mano- dopera a tempo indeterminato occupa il 2,4% del totale delle giornate di lavoro prestate.

Distribuzione % delle giornate di lavoro prestate dalle singole categorie di manodopera, 2010

Altra manodopera TD Altra manodopera TI Conduttore Familiari Coniuge che lavora in azienda

3.704.343 459.356 10.343.523 1.894.237 3.091.239 19,0 9,7% 53,1% 15,9% 2,3%