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la spesa agricola regionale

Nel documento L'agricoltura nella Campania in cifre. 2013 (pagine 120-126)

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Legge Finanziaria Statale

L’intervento disposto con la legge di stabi- lità reca le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di consolidamento dei saldi di finanza pubblica ivi stabiliti in coerenza con i vincoli comunitari. Nell’ambito di tale quadro finanziario, il provvedimento reca un intervento normativo di portata ampia e molto diversificata.

La legge del 27 dicembre 2013, n. 147 (Leg- ge di stabilità 2013) ha previsto un pacchet- to di norme per favorire l’occupazione, la riforma del fisco, la messa in sicurezza del territorio, l’ammodernamento infrastruttu- rale, per favorire il sistema produttivo e il sostegno alle imprese, per il contenimento della spesa del pubblico impiego.

Il settore agricolo è interessato da una serie di disposizioni, alcune di carattere fiscale, altre che interessano la generalità delle imprese e che attengono a interventi concernenti politiche di sviluppo e di coe- sione, di promozione delle esportazioni, nonché ad interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico ed al ristoro dei dan-

ni subiti dagli eventi eccezionali.

Specifiche disposizioni sono destinate ai giovani imprenditori agricoli, per i quali si prevede, tra l’altro, una riserva del 20% per l’affitto dei terreni demaniali agricoli. Vengono poi disposte risorse destinate per 10 milioni al Fondo per il finanziamento dei programmi annuali di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti (comma 224) e per 5 milioni al Fondo per la ricon- versione della produzione bieticola-saccari- fera (comma 293).

È stata, inoltre, autorizzata la spesa di 1,5 milioni di euro per l’assunzione di persona- le operaio a tempo determinato operante presso il Corpo forestale dello Stato al fine di garantire quelle attività legate alla pre- servazione del territorio (comma 24). È stato ridotto da 110 a 75 la misura del moltiplicatore applicabile, per la determi- nazione della base imponibile IMU, ai ter- reni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti (comma 707).

Inoltre vengono ripristinate (comma 608 e

609) le agevolazioni previste per la piccola proprietà contadina e la facoltà, per le so- cietà di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la determinazione del reddito su base catastale anziché in base al bilancio. Vengono, infine, riaperti i termini per la rivalutazione contabile dei terreni agricoli e viene, altresì, disposto l’incremento della misura dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all’impiego agevolato (comma 292).

Il consolidato del sostegno al settore agricolo in Italia nel 2012

La stima del sostegno che riceve il settore agricolo in Italia ammonta, nel 2012, a 14 miliardi di euro, contro i 14,8 miliardi del 2011, con una diminuzione pari al 7,9%, dovuta quasi integralmente alla diminuzio- ne dei trasferimenti avendo le agevolazioni fatto registrare solo una live flessione. Il 75% dei trasferimenti è costituito da trasferimenti monetari provenienti dalle politiche di settore (10,5 miliardi di euro)

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e il restante 25% dall’insieme di agevola- zioni contributive fiscali concesse (3,5 mi- liardi di euro). Il valore dell’aiuto pubblico al settore primario nel 2012 è stato pari al 52,1% del valore aggiunto di agricoltura e silvicoltura, con una netta diminuzione rispetto all’anno precedente (55,3%). De- cresce anche il peso del sostegno sulla pro- duzione (27,5% nel 2012, contro il 29,5% del 2011).

Oltre la metà del sostegno (50,8% pari a 7,1 miliardi di euro) proviene dalla PAC (AGEA, Organismi Pagatori Regionali, Saisa e Ente nazionale risi), con l’AGEA che copre da sola quasi il 26,3% del totale, seguita dagli OPR (24,5%) e dalle Regioni (20,1%). Con poco più di 1,2 miliardi di euro e un’in- cidenza sul totale dell’8,9%, le agevolazioni previdenziali e contributive costituiscono la maggiore componente dei flussi finan- ziari virtuali derivanti dai risparmi che gli operatori di settore realizzano, seguite dagli sgravi sui carburanti (7,6%) e dalle agevolazioni sull’IRPEF (4,9%).

Si conferma, in tendenza con gli anni pas-

Tabella 1 - Consolidamento del sostegno del settore agricolo in Italia, 2011-2012

2011 2012 Var. 11-12 mln € % mln € % % Trasferimenti 11.265 75,9 10.549 75,0 -6,4 - di cui: Agea 4.210 28,4 3.699 26,3 -12,1 - Organismi Pagatori 3.317 22,3 3.445 24,5 3,9 - Regioni 3.063 20,6 2.832 20,1 -7,5 Agevolazioni 3.583 24,1 3.518 25,0 -1,8

- di cui: prev. e contr. 1.379 9,3 1.256 8,9 -8,9

Totale trasferimenti 14.848 100,0 14.067 100,0 -5,3

Fonte: elaborazioni su banca dati Spesa pubblica in agricoltura – INEA, 2013

Tabella 2 - Trasferimenti di politica agraria per origine dei fondi, 2011-2012

2011 2012 Var. 11-12

mln € % mln € % %

Unione Europea 6.102 59,6 5.534 52,5 -9,3

Fondi Nazionali 5.163 40,4 5.015 47,5 -2,9

- Regioni escl. cof UE 3.063 28,6 2.832 26,8 -7,5

- Stato 2.100 11,8 2.183 20,7 4,0

Totale trasferimenti 11.265 100,0 10.549 100,0 -6,4

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Tabella 3 - Consolidamento del sostegno del settore agricolo in Campania, 2009-2011

2009 2010 2011 Media 2009-2011

mln € % mln € % mln € % mln € %

Agea/Opr 429 46,6 440 50,9 427 51,1 432 49,5

Mipaf 35 3,8 31 3,6 29 3,5 32 3,6

Ministero attività produttive 7 0,8 7 0,8 9 1,1 8 0,9

ISA - ISMEA/INVITALIA 1 0,1 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Regione 221 24,0 148 17,1 140 16,7 170 19,3 Totale Trasferimenti 693 75,2 626 72,4 605 72,4 641 73,3 Credito d'imposta 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 IVA 13 1,4 15 1,7 14 1,7 14 1,6 Agevolazioni carburanti 35 3,8 33 3,8 43 5,1 37 4,3 Agevolazioni su Irpef 49 5,3 46 5,3 45 5,4 47 5,3 Agevolazioni su Ici 5 0,5 5 0,6 6 0,7 5 0,6 Agevolazioni Irap 8 0,9 9 1,0 9 1,1 9 1,0

Agevolazioni previdenziali e contributive 118 12,8 131 15,1 114 13,6 121 13,9

Totale Agevolazioni 228 24,8 239 27,6 231 27,6 233 26,7

Totale Complessivo 921 100,0 865 100,0 836 100,0 874 100,0

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sati, il peso predominante dei trasferimenti connessi all’attuazione della PAC, mentre si registra una diminuzione del ruolo rive- stito dalle agevolazioni che, con riferimen- to all’ultimo anno, si presentano in calo dell’1,8%.

Esaminando i trasferimenti, con particola- re attenzione alla provenienza del sostegno (UE, Italia, Regioni), emerge il peso rilevante dell’Unione Europea: oltre la metà dei trasfe- rimenti (52,5%) proviene infatti dal bilancio comunitario mentre la restante parte (47,5%) deriva da risorse statali o dalle Regioni (vedi tabella 2).

Rispetto all’anno precedente il peso della UE diminuisce sia in termini percentuali (-9,3 %) che in valore assoluto (-0,6 miliardi di euro). L’incidenza della PAC si accentua peraltro se si ripartiscono i fondi per centro decisiona- le: nell’anno 2012 si è infatti decisa in sede comunitaria la destinazione del 67,9% dei trasferimenti (67,4% nel 2011), mentre alle autorità nazionali è rimasta la possibilità di decidere per il restante 32,1% (32,6% nel 2011).

E’ possibile realizzare un’ulteriore analisi disaggregando i dati per regione. In Cam- pania il sostegno nel 2012 viene stimato in 836 milioni di euro con un’incidenza del 5,6% sul totale nazionale. I principali sog- getti attuatori sono rappresentati dall’Agea (51,1%), dalla Regione (16,7%, in calo co- stante nell’ultimo triennio), dal MiPAAF (3,5%). I trasferimenti di politica agra- ria costituiscono in Campania nel 2011 il 72,4% del sostegno, in linea con l’andamen- to dell’anno precedente, mentre le agevola- zioni si attestano al 27,6% (vedi tabella 3).

La legge finanziaria regionale 2014

Così come per gli anni passati, l’elaborazio- ne del bilancio di previsione della Regione Campania per l’anno finanziario 2014 avviene in un quadro di estrema criticità ed incertezza per l’economia nazionale e regionale.

Lo scenario prospettato per la Regione Campania per il 2013 è chiaramente reces- sivo ma in misura minore rispetto al 2012. In particolare, nei primi nove mesi del 2013

si è attenuato il calo dell’attività economica in Campania.

Nel primo semestre le esportazioni cam- pane a prezzi correnti sono rimaste pres- soché stazionarie (+0,3%), un andamento migliore di quello nazionale (-0,4 %) e di quello delle regioni meridionali (-6,0%). È proseguita la contrazione nel settore del- le costruzioni, sebbene a ritmi meno intensi rispetto all’anno precedente. L’occupazione è rimasta stabile mentre la ricerca attiva di lavoro continua a estendersi a fasce sem- pre più ampie di popolazione.

In questi ultimi anni alle Regioni è sta- to richiesto un contributo molto elevato per il risanamento della finanza pubblica rispetto ad altri comparti della Pubblica Amministrazione e questo ne ha compresso significativamente i margini di manovra e l’autonomia di spesa.

La Corte dei Conti nell’annuale relazione sulla gestione finanziaria delle regioni, ri- leva come nel comparto delle Amministra- zioni regionali l’effetto cumulato delle mi- sure di austerità adottate negli ultimi anni

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(2008-2012), equivale ad una riduzione del- la capacità regionale di spesa pari al 17% (circa 29 miliardi di euro in meno rispetto al livello di spesa raggiunto nel 2009). La manovra finanziaria per il 2014 appro- vata con la legge del 16 Gennaio 2014, n. 3 (Disposizione per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 del- la Regione Campania – Legge Finanziaria Regionale 2014) ha previsto un bilancio di circa 24 miliardi di euro.

La Giunta, inoltre, ha dato il via libera ad un disegno di legge recante disposizioni in

materia di rilancio e sviluppo dell’economia regionale, nonché misure urgenti in mate- ria di semplificazione dei procedimenti amministrativi, di riordino ordinamentale e organizzativo, provvedimento “collegato” alla manovra finanziaria per il 2014. Per quanto riguarda il rilancio e lo svilup- po dell’economia si dispone l’accelerazione delle procedure di spesa sui fondi aggiunti- vi comunitari e nazionali (FESR, FSE, PAC, FSC e FSR).

Sono attivate misure di riconversione del patrimonio industriale e produttivo nel

settore agrituristico. Il testo prevede che ai comuni è conferita la facoltà di autoriz- zare, con rilascio dei relativi permessi a costruire, interventi finalizzati al recupero ed al riutilizzo di complessi industriali e produttivi dimessi.

Infine, ai fini della valorizzazione del pa- trimonio dell’imprenditoria agricolo, si pre- vede la proroga del termine al 30 giugno 2014 per l’attuazione delle norme relative alla regolarizzazione degli impianti serri- coli funzionali allo sviluppo delle attività agricole.

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