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Il Green Deal europeo

2. L’Unione europea e la risposta alla crisi nel segno dello sviluppo sostenibile

2.1 Una nuova strategia europea per lo sviluppo sostenibile basata sull’Agenda 2030

2.1.1 Il Green Deal europeo

La Comunicazione della Commissione è stata adottata esplicitamente quale parte integrante di una strategia europea per attuare l’Agenda 2030. Non a caso viene sottolineato che “le sfide ambientali e climatiche sono il compito che defi-nisce la nostra generazione”. Il GDE propone “una nuova strategia di crescita mirata a trasformare l’UE in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che nel 2050 non ge-nererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse. Essa mira inoltre a proteggere, con-servare e migliorare il capitale naturale dell’UE e a proteggere la salute e il benessere dei citta-dini dai rischi di natura ambientale e dalle rela-tive conseguenze”. Allo stesso tempo, tale transizione deve essere “giusta e inclusiva. Deve mettere al primo posto le persone e tributare particolare attenzione alle regioni, alle industrie e ai lavoratori che dovranno affrontare i problemi maggiori. Poiché la transizione determinerà cam-biamenti sostanziali, la partecipazione attiva dei cittadini e la fiducia nella transizione sono fon-damentali affinché le politiche possano funzio-nare e siano accettate”.

Il GDE si articola nei seguenti macro-obiettivi: • rendere più ambiziosi gli obiettivi dell’UE in

materia di clima per il 2030 e il 2050, con la

previsione di alzare al 50-55% il taglio di emis-sioni di gas-serra al 2030 e la definizione di una legge europea per la neutralità climatica al 2050, dettagliata con la proposta di Regola-mento europeo del 4 marzo 2020 (COM(2020)80

2. L’Unione europea e la risposta alla crisi nel segno dello

sviluppo sostenibile

final1), cui si affiancano le consultazioni per la revisione della direttiva sulla tassazione del-l’energia e l’introduzione di una border carbon

tax;

• garantire l’approvvigionamento di energia

pulita, economica e sicura, in coerenza con il

processo di riduzione delle emissioni, con prio-rità all’efficienza energetica, garantendo prezzi accessibili per consumatori e imprese in un mercato europeo interconnesso e digitaliz-zato. In attuazione del presente macro-obiet-tivo, l’8 luglio 2020 sono state adottate la Strategia europea per un sistema energetico integrato e la Strategia per l’idrogeno pulito (rispettivamente, COM(2020)299 final2 e COM(2020)301 final3);

• mobilitare l’industria per un’economia pulita

e circolare attraverso una strategia industriale

europea, un nuovo piano per l’economia circo-lare e l’utilizzo delle tecnologie digitali come strumento per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità del Green Deal. Nel quadro di que-sto obiettivo sono state adottate il 10 marzo 2020 le Strategie per industria e per le piccole e medie imprese (PMI), rispettivamente, COM(2020)1024

e COM(2020)1035, mentre l’11 marzo 2020 è stato adottato il nuovo Piano d’azione per l’eco-nomia circolare (COM(2020)98 final6), con l’obiettivo di “accelerare la transizione verso un modello di crescita rigenerativo che restituisca al pianeta più di quanto prenda”;

• costruire e ristrutturare in modo efficiente

sotto il profilo energetico e delle risorse na-turali, favorendo l’avvio di una “ondata di

ri-strutturazioni” di edifici pubblici e privati, per far fronte alla duplice sfida dell’efficienza energetica e dell’accessibilità economica dell’energia. L’adozione del relativo piano è attesa per il terzo trimestre 2020;

• accelerare la transizione verso una mobilità

sostenibile e intelligente nella direzione della

neutralità climatica e della riduzione dell’in-quinamento dell’aria soprattutto nelle città, anche attraverso la multimodalità automatiz-zata e interconnessa e la diffusione di combu-stibili alternativi sostenibili, la cui strategia è in programma per il quarto trimestre 2020; • progettare un sistema alimentare giusto,

sano e rispettoso dell’ambiente. La Strategia

“Dal produttore al consumatore” è stata adot-tata il 20 maggio 2020 (COM(2020) 381 final7) con l’obiettivo di divenire riferimento mondiale

per la sostenibilità, proponendosi di: costruire un sistema alimentare che abbia un impatto neutro o positivo sull’ambiente; garantire la si-curezza dell’approvvigionamento, la nutrizione e la salute pubblica; preservare l’accessibilità economica generando nel contempo rendimenti più equi nella catena di fornitura;

• preservare e ripristinare gli ecosistemi e la

biodiversità, definendo una nuova strategia

(adottata il 20 maggio 2020 con la COM(2020) 380 final8) affinché l’UE svolga un ruolo fonda-mentale per l’arresto della perdita di biodiver-sità a livello internazionale nelle prossime negoziazioni 2020 della Convenzione per la di-versità biologica, perseguendo il principio che tutte le politiche dell’UE contribuiscano a pre-servare e ripristinare il capitale naturale euro-peo e il principio di “restituire alla natura più di quanto gli viene sottratto” tramite l’attuazione di azioni mirate al miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali e alla conser-vazione delle stesse, al supporto e ripristino dei servizi ecosistemici e alla riduzione dell’im-pronta ecologica dei vari settori produttivi; • obiettivo “inquinamento zero” per un

am-biente privo di sostanze tossiche attraverso

l’adozione, nel 2021, di uno specifico piano d’azione con la finalità di coniugare una mi-gliore tutela della salute e dell’ambiente, sti-molando la capacità d’innovazione e una maggiore competitività a livello mondiale. Gli obiettivi del Green Deal si realizzeranno inte-grando la sostenibilità in tutte le politiche con mi-sure trasversali atte a:

• perseguire i finanziamenti e gli investimenti

verdi, garantendo una transizione giusta, con

> un piano di investimenti per un’Europa so-stenibile, che comprenderà un meccanismo e un fondo per una “transizione giusta” con-centrato sulle regioni e sui settori maggior-mente colpiti dalla transizione (misure adottate il 14 gennaio 2020);

> una strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile per indirizzare i flussi finanziari e di capitale privato verso gli investimenti verdi ed evitare gli attivi non recuperabili (programmata per fine 2020);

> la trasformazione della Banca Europea degli Investimenti (BEI) nella nuova banca dell’UE per il clima, prevedendo che il 50% delle sue operazioni siano dedicate all’azione per il clima entro il 2025;

L'APPROCCIO EUROPEO ALLA SOSTENIBILITÀ DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

Al fine di rafforzare l’impegno dell’Unione europea sui temi agricoli, dell’alimentazione e della sicu-rezza alimentare, il 20 maggio 2020 la Commissione europea ha pubblicato la Strategia “Dal produttore al consumatore” (From Farm to Fork nella versione inglese). La Strategia, che ha visto la luce in un momento particolarmente delicato - nel quale l’UE doveva chiarire le priorità in relazione alla defini-zione del successivo bilancio pluriennale ed era chiamata a disegnare il piano di risposta alla crisi ge-nerata dalla pandemia - mira non solo a riformare il mercato interno, ma anche a rendere il proprio sistema alimentare uno standard globale in materia di sostenibilità e di responsabilità sociale, come individuato anche da specifici standard ISO (ISO/TS 26030:2019 Social responsibility and sustainable

development - Guidance on using ISO 26000:2010 in the food chain).

L’iniziativa prevede un coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, tra le quali le imprese ope-ranti nel settore agroalimentare, chiamate a svolgere un ruolo di primo piano integrando la sostenibilità nei propri modelli di business e sfruttando le opportunità che tale transizione offrirà loro. Lo stesso giorno, peraltro, è stata lanciata anche la Strategia sulla biodiversità, connessa alla prima in quanto elemento fondamentale per salvaguardare la sicurezza alimentare, assicurare diete sane e nutrienti e migliorare sia i mezzi di sussistenza delle zone rurali sia la produttività agricola.

La Strategia “Dal produttore al consumatore” è incentrata su sei obiettivi principali, ovvero: garantire la sostenibilità della produzione alimentare;

garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare;

stimolare pratiche sostenibili nei settori della trasformazione alimentare, del commercio all’in-grosso e al dettaglio, alberghiero e dei servizi di ristorazione;

promuovere un consumo alimentare sostenibile e agevolare il passaggio a regimi alimentari sani e sostenibili;

ridurre le perdite e gli sprechi alimentari;

combattere le frodi alimentari lungo la filiera alimentare.

Gli specifici target prefissati per ogni macro-obiettivo sono numerosi e ambiziosi. Tra questi, si se-gnalano: la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030; la riduzione di almeno il 20% dell’uso di fertilizzanti entro il 2030; l’assegnazione del 25% del totale dei terreni agricoli al-l’agricoltura biologica entro il 2030; la riduzione del 50% degli sprechi alimentari pro-capite a livello di vendita al dettaglio e di consumatori entro il 2030; l’elaborazione di un codice di condotta dell’UE per pratiche commerciali e di marketing responsabili, accompagnato da un quadro di monitoraggio. Si prevede, inoltre, l’adozione di un quadro legislativo per sistemi alimentari sostenibili entro il 2023, nonché lo sviluppo, entro il 2021, di un piano di emergenza per garantire l’approvvigionamento e la sicurezza alimentare. Centrale nella Strategia è la transizione verso diete più sane e sostenibili, anche attraverso l’empowerment del consumatore, per alleviare la pressione del sistema alimentare sulle risorse naturali e migliorare la nutrizione e la salute pubblica.

Tra i mezzi per favorire la transizione, la Strategia individua, in primo luogo, ricerca, innovazione, tecnologia e investimenti. Vengono quindi destinati a tal fine 10 miliardi di euro dal programma quadro Orizzonte Europa per le attività di Ricerca e Innovazione su prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, pesca, acquacoltura e ambiente. Inoltre, saranno sostenuti finanziariamente i servizi di consulenza, condivisione di dati, conoscenze e competenze, tra cui efficaci sistemi di cono-scenza e innovazione in campo agricolo.

Infine, tra i mezzi previsti per promuovere la transizione globale, la Strategia fa riferimento, tra le altre cose, ad alleanze verdi (per la difesa dell’ambiente) e cooperazione internazionale, a una pro-posta legislativa per prevenire o ridurre al minimo l’immissione sul mercato dell’UE di prodotti associati alla deforestazione o al degrado forestale, a una politica di “tolleranza zero” nella lotta alla pesca il-legale, non dichiarata e non regolamentata, nonché al contrasto della pesca eccessiva.

• “rendere più verdi” i bilanci nazionali e

in-viare i giusti segnali di prezzo, riorientando

gli investimenti pubblici, i consumi e la tassa-zione verso le priorità verdi, abbandonando le sovvenzioni dannose, definendo con gli Stati membri riforme fiscali che possano stimolare la crescita economica, migliorare la resilienza agli shock climatici, contribuire a una società più equa e sostenere una transizione giusta. Da segnalare, a tale proposito, che il “pacchetto tassazione” è stato adottato dalla Commis-sione il 15 luglio 2020 (COM(2020) 312 final) e prevede un “piano d’azione per una tassazione equa e semplice a supporto della strategia di ripresa”9;

• stimolare la ricerca e l’innovazione attraverso

l’iniziativa “Orizzonte Europa”, da realizzare,

in continuità con Horizon 2020 e in sinergia con altri programmi dell’UE, mobilitando investi-menti nazionali pubblici e privati, coinvolgendo un’ampia gamma di portatori d’interessi (tra cui regioni, cittadini, industria, ecc.), adottando un’impostazione sistemica, ponendo l’accento sulla sperimentazione e chiamando in causa tutti i settori e le discipline;

• fare leva sull’istruzione e la formazione, de-finendo un quadro europeo delle competenze (adottato il 1 luglio 2020 con la COM(2020)274 final) che aiuti a coltivare e valutare cono-scenze, abilità e attitudini connesse ai cambia-menti climatici e allo sviluppo sostenibile, fornendo agli Stati membri nuove risorse finan-ziarie con cui rendere più sostenibili le attività e gli edifici scolastici, dedicandosi proattiva-mente alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze, utilizzando e aggiornando strumenti quali il Fondo Sociale Europeo Plus, l’agenda per le competenze (adottata il 1 lu-glio 2020 con la COM(2020)274 final10) e la ga-ranzia per i giovani (adottata il 1 luglio 2020 con la COM(2020)276 final11);

• “non nuocere”: un impegno a favore

dell’am-biente. Si tratta di un punto fondamentale

del-l’impegno per la sostenibilità ambientale, in quanto prevede una valutazione preventiva degli impatti della nuova legislazione sull’ambiente, da realizzare utilizzando gli strumenti di cui la Commissione dispone per legiferare meglio ba-sandosi sulle consultazioni pubbliche, sulle pre-visioni degli effetti ambientali, sociali ed economici, includendo nelle relazioni che ac-compagnano tutte le proposte legislative e gli

atti delegati una sezione specifica che illustri come viene garantito il rispetto di tale principio. Il principio “non nuocere” viene ripreso nelle Conclusioni del Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 come condizione da rispettare nell’utilizzo delle risorse finanziarie del Next Generation EU e del QFP, il che dovrebbe evitare di finanziare iniziative “falsamente sostenibili”.

Con il Green Deal, l’UE ambisce a un ruolo di

lea-der mondiale nella trasformazione del modello di

sviluppo, cui si affianca l’impegno a prodigarsi af-finché l’accordo di Parigi resti il caposaldo della lotta ai cambiamenti climatici, a intensificare gli sforzi collettivi, nonché ad aiutare gli altri Paesi a rivedere e attuare gli impegni determinati a li-vello nazionale e a mettere a punto ambiziose strategie di lungo termine sulla scorta del maggior livello di ambizione dell’UE stessa. Rilevante, in tale ambito, è ritenuto il dialogo bilaterale - in particolare con i Paesi del G20 - su questioni tra-sversali legate al clima e all’ambiente, tra cui l’abolizione globale delle sovvenzioni ai combu-stibili fossili in linea con gli impegni già assunti. Parallelamente, l’Unione europea deve rafforzare il sostegno ai Paesi limitrofi, poiché la transizione ecologica in Europa può riuscire davvero solo se anche i Paesi dell’immediato vicinato adottano misure efficaci, e al continente africano, affer-mando la centralità degli aspetti legati al clima e all’ambiente nelle relazioni tra i due continenti, attraverso l’alleanza Africa-Europa per gli investi-menti sostenibili e l’occupazione. In tal modo, si potrebbe consentire al continente africano di compiere rapidi progressi per transizione verde, accesso all’energia, trasformazione digitale (la re-lativa proposta è stata adottata dalla Commis-sione il 9 marzo 2020 con JOIN(2020)4 final12). In termini di politica internazionale, l’Unione euro-pea dovrebbe utilizzare la politica commerciale per agevolare la transizione ecologica e far rispettare gli impegni in materia di sviluppo sostenibile previ-sti dagli accordi commerciali esistenti. È stato anche proposto di inserire la clausola del rispetto dell’Accordo di Parigi e delle altre normative am-bientali europee in tutti i futuri accordi commerciali globali, garantendo che tutte le sostanze chimiche, i materiali, i prodotti alimentari e di altro tipo im-messi sul mercato europeo siano pienamente con-formi alle norme e agli standard pertinenti dell’UE. Il Green Deal prevede, infine, il lancio di un Patto

europeo per il clima, basato sulla partecipazione

attra-verso la creazione di processi strutturati per la condivisione d’informazioni in grado di stimolare il dibattito, la formazione, lo scambio di buone pratiche e la creatività da parte dei cittadini, fa-vorendo azioni collettive dal basso e un maggiore approccio partecipativo. Tale attività intende far sì che la “transizione ecologica” occupi un posto di primo piano nel dibattito sul futuro dell’Europa (una specifica consultazione rivolta a tutti i citta-dini è stata lanciata il 4 marzo 2020).