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Il Green Public Procurement in Giappone

Procurement extra-UE: Cina, Giappone e USA

2.4.2. Il Green Public Procurement in Giappone

Il Giappone, come vedremo di seguito, ha una normativa molto elaborata e organica in tema di Green Public Procurement. Ciò è un punto di vantaggio per un Paese che ha fatto della sostenibilità uno dei suoi pilastri per lo sviluppo. Se si tiene in considerazione il ruolo degli acquisti della pubblica ammini- strazione giapponese nella sua economia, tale vantaggio è ancora più apprezzabile. Gli acquisti della pubblica amministrazione cen- trale in Giappone pesano per il 25% sul to- tale del suo PIL. Questo ha fatto sì che il mercato di alcuni beni sia sensibilmente in- fluenzato dalle scelte governative in materia di acquisto green, spingendo anche il settore

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privato a fare scelte maggiormente eco-soste- nibili. Il settore privato ad oggi non ha nor- mative che impongano alle aziende di preferire prodotti maggiormente rispettosi dell’ambiente o con certificazioni che lo te- stimonino rispetto a prodotti “neutri”. Tutto è demandato alla volontarietà delle im- prese. Nel 2013, il Governo giapponese ha at- tuato la procedura prevista per i GPP per il 95% dei prodotti di approvvigionamento de- signati in una lista emanata dal governo in virtù di una delega ricevuta nel 2001 (vedi in seguito). La riduzione stimata delle emissioni di CO2 è stata pari a 210.000 tonnellate di CO2 equivalente.

Con riferimento all’impianto normativo, il Giappone è stato il primo paese asiatico a sta- bilire una politica di Green Public Procurement (Green Purchaising network Malaysia, 2017).

Il primo passo formale è stata l'istituzione di uno schema di ecolabelling da parte della Japan Environment Association (sotto la guida dell'Agenzia per l'Ambiente) nel 1989 (UNEP, 2017), quando fu lanciato il pro- gramma Eco Mark (Ministry of Environment of Japan, 2016)21. Successivamente, nel 1996, fu creata l’organizzazione no-profit Green Purchasing Network, per sostenere le attività di acquisto sostenibili a livello nazionale. La cronologia delle policy e dei piani più impor- tanti per i GPP è la seguente:

! 1993: viene promulgata la "Basic Environ-

ment Act", per promuovere l'uso di beni e servizi che contribuiscono a ridurre l'im- patto ambientale;

! 1995: il Governo giapponese adotta il

primo "Action Plan for Greening of Gover- nment Operations", il quale comprendeva impegni di Green Public Procurement e re- quisiti di rendicontazione;

! 2001: entrata in vigore della "Legge sulla

promozione degli appalti di beni e servizi eco-compatibili – cd. Act on promoting Green Purchasing"22. Successivamente, il Governo ha emanato – su delega della legge approvata – una Policy di base sul tema e una lista di 101 prodotti suddivisi in 14 categorie (al 2016, 270 in 21 cate- gorie), insieme ai relativi standard di ap- provvigionamento. La Policy di base è redatta dal Ministero dell’Ambiente e ag- giornata periodicamente sulla base di re- lazioni di commissioni alle quali partecipano esperti in materia, accade- mici e rappresentanti delle associazioni di categoria imprenditoriali. Al lavoro di revisione partecipano anche esponenti degli altri Ministeri;

! 2007: viene emanata la “Law Concerning

the Promotion of Contracts Considering Reduction of GHG Emissions by the State and Other Entities” – cd. Green Contract Law. Questo atto stabilisce i requisiti am- bientali per le agenzie governative e le isti- tuzioni pubbliche nei contratti di acquisto di energia elettrica, automobili e progetti di costruzione. Anche se maggiormente concentrata sull'aspetto della riduzione dei gas serra, questa legge integra la legge sulla promozione degli acquisti verdi (Green Purchasing Act) nell'istituire il quadro giu- ridico giapponese per gli appalti pubblici “verdi”.

Il Ministero dell'Ambiente giapponese è la principale agenzia governativa incaricata di implementare i GPP in Giappone ed è re- sponsabile per lo sviluppo e attuazione di tutte le politiche e le leggi in tema am- bientale. Il Ministero ha sviluppato delle linee guida di vario tipo sui GPP per facili- tare il processo di realizzazione degli ac- quisti green.

21Introduction to Green Purchasing Legislation in Japan, Ministry of Environment, 2016.

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Queste linee guida sono sia destinate alle agenzie governative, sia ai produttori, e sono utilizzate da tutte le agenzie governa- tive quando devono procedere all’acquisto di prodotti designati sulla lista.

Esistono due tipi di linee guida destinate agli acquirenti: le prime sono rivolte agli ac- quisti delle agenzie governative centrali, le seconde destinate alle istituzioni governa- tive locali. Le suddette linee guida sono ag- giornate dal Ministero almeno una volta all’anno.

Ogni qualvolta vengano aggiornate le linee guida, il Ministero dell’Ambiente organizza seminari e, più in generale, si occupa della disseminazione e della formazione dei sog- getti incaricati degli acquisti, prima che la nuova versione entri in vigore.

Dal 2001, ossia da quando i GPP sono di- ventati obbligatori per tutti gli acquisti mi- nisteriali, tutte le istituzioni governative sono state obbligate ad attuare le policy sui GPP e a riportare annualmente i risultati dei loro acquisti al Ministero dell'Ambiente (per maggiori dettagli vedi in seguito).

In Giappone, la maggior parte degli appalti pubblici è condotta tramite procedure di gara ad evidenza pubblica, con la partecipa- zione di fornitori qualificati. Durante il pro- cesso di selezione, le offerte dai fornitori sono valutate in base alla conformità dei loro prodotti ai criteri GPP. Quando i pro- dotti dei fornitori non soddisfano suddetti criteri, questi non sono autorizzati a parte- cipare alle gare. I criteri di valutazione GPP equivalgono quasi totalmente ai criteri del- l'ecolabel Eco Mark, seppure meno strin- genti. Il programma Eco Mark implementato dalla Japan Environment As- sociation (JEA) è gestito secondo lo standard

ISO 14020 e ISO 14024. La prima fase del processo di assegnazione è a carico dell’im- presa partecipante: essa controlla che i pro- pri prodotti soddisfino i criteri dei GPP. La verifica dei requisiti, come stipulato nei con- tratti di approvvigionamento, viene effet- tuata mediante un’autocertificazione: sulla base dell'elenco fornito dal Ministero del- l’Ambiente, il produttore dichiara se il pro- dotto soddisfa i criteri di valutazione, compresi quelli relativi specificamente al- l'ambiente e alla valutazione di conformità. Per facilitare il processo di autovalutazione, il Ministero ha fissato delle linee guida di due tipi, che riguardano gli indicatori di per- formance ambientali e l’assicurazione di af- fidabilità23. Inoltre, è possibile che venga richiesta dagli uffici governativi una dichia- razione di una terza parte che certifichi il ri- spetto dei requisiti ambientali. Nella fase successiva, l’assegnazione della gara avverrà sulla base di criteri di performance ambien- tali, costi inferiori e valutazione del ciclo di vita del prodotto in questione. Ogni mini- stero o agenzia ad esso sottoposta – obbli- gata quindi agli acquisti verdi – tiene traccia della quantità di prodotti acquistati secondo il processo di monitoraggio stabilito nella Policy di base e riporta successivamente tali informazioni direttamente al Ministero del- l’Ambiente, compresi gli importi acquistati e la percentuale di prodotti green sui pro- dotti non green. L’attività di reporting dei dati viene eseguita attraverso un modulo di reporting standardizzato (un foglio di cal- colo Excel con report mensili e un riepilogo annuale) sviluppato direttamente dal Mini- stero delle Finanze24.

I GPP in Giappone sono obbligatori dal 2001 per gli acquisti delle agenzie governa- tive o enti ad esse sottoposti. Gli acquisti “verdi” non sono invece obbligatori a livello locale, sebbene siano fortemente indicati, e

23Per maggiori informazioni, rispettivamente http://www.env.go.jp/policy/hozen/green/ecolabel/guideline/guideline.pdf e

http://www.env.go.jp/policy/hozen/green/trust/guideline/attach/guideline_1main.pdf.

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questo potrebbe essere un punto da miglio- rare all’interno delle policy giapponesi.

Se dovessimo identificare due punti di forza dell’attività giapponese in tema di GPP, que- sti potrebbero essere l’organicità a livello di policy e il lavoro importante di comunica- zione e disseminazione in materia sviluppato dal Governo giapponese, così come fu fatto negli anni ’90 con i cittadini riguardo alla rac- colta differenziata e al ciclo dei rifiuti.

2.4.3. Il Green Public Procurement