Certificazioni ambientali O A
5) Utilizzo di beni prodotti con materie prime secondarie o contenenti compo-
Certificazioni ambientali
OA
rire la riciclabilità dei prodotti a fine vita:
vengono presentati di seguito i criteri, nei due settori analizzati, recanti riferimenti ai con- cetti afferenti il tema dell’utilizzo delle mate- rie prime, che, come già analizzato nell’ambito del Capitolo 1 di cui al presente elaborato, rappresenta, una fase specifica e fondamentale dell’Economia Circolare.
! Arredi Interni: Con riferimento agli arredi
interni, per gli articoli costituiti da legno o da materiale a base di legno, o contenenti elementi di origine legnosa, è previsto che il legname provenga da boschi o foreste ge- stiti in maniera sostenibile/responsabile o essere costituito da legno riciclato”. (Tale previsione sull’origine del legno vale anche per i CAM sull’edilizia).
Qualora gli arredi siano costruiti in plastica è previsto che, “se il contenuto totale di mate- riale plastico (escluse le plastiche termoindu- renti) supera il 20 % del peso totale del prodotto, il contenuto medio riciclato delle parti di plastica (imballaggio escluso) deve es- sere almeno pari al 50 % peso/peso”.
Il decreto stabilisce inoltre che gli imballaggi siano costituiti per almeno l’80% in peso da materiale riciclato se in carta o cartone, per al- meno il 60% in peso se in plastica.
! Edilizia: La materia recuperata o riciclata
nei materiali utilizzati per l’edificio deve essere pari “ad almeno il 15% in peso va- lutato sul totale di tutti i materiali utiliz- zati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali”.
Relativamente alla presenza di sostanze rici- clate nei materiali da costruzione, sono previ- ste delle percentuali minime per le diverse categorie, quali ad esempio:
- calcestruzzo e suoi prodotti prefabbricati: 5%;
- laterizi: 10%;
- acciaio da forno elettrico: 70%; - acciaio da ciclo integrale: 10%; - plastica: 30%;
- murature: solo materiale di recupero.
Sono infine previsti meccanismi premianti per chi utilizzi materiali di recupero o guardi alla sostenibilità dei propri materiali. E’ pre- miato ad esempio l’utilizzo di materiali estratti, raccolti o recuperati, nonché lavorati ad una distanza massima di 150 km dal can- tiere di utilizzo, per almeno il 60% in peso sul totale dei materiali utilizzati.
Con riferimento all’edilizia, le demolizioni e le rimozioni di materiali devono essere effet- tuate “in modo da favorire il trattamento e il recupero delle varie frazioni di materiali”.
A tal fine il progetto dell’edificio deve preve- dere che:
1. nei casi di ristrutturazione, manutenzione e demolizione, almeno il 70% in peso dei ri- fiuti non pericolosi generati durante la de- molizione e rimozione di edifici, parti di edifici, manufatti di qualsiasi genere presenti in cantiere, ed escludendo gli scavi, deve es- sere avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, recupero o riciclaggio;
2. il contraente dovrà effettuare una verifica precedente alla demolizione al fine di deter- minare ciò che può essere riutilizzato, rici- clato o recuperato. Tale verifica include le seguenti operazioni: individuazione e valuta- zione dei rischi di rifiuti pericolosi che pos- sono richiedere un trattamento o un trattamento specialistico, o emissioni che possono sorgere durante la demolizione; una stima delle quantità con una ripartizione dei diversi materiali da costruzione; una stima della percentuale di riutilizzo e il potenziale di riciclaggio sulla base di proposte di sistemi di selezione durante il processo di demoli- zione; una stima della percentuale potenziale raggiungibile con altre forme di recupero dal processo di demolizione.
Di seguito si fornisce una tabella riassuntiva, nella quale abbiamo valutato, in modo semplificato, la rilevanza dei criteri di circolarità riferiti ai CAM arredi interni e edilizia.
Certificazioni ambientali
Osservatorio ACCREDIA | STUDIO
OA
Dall’osservazione della tabella proposta è possibile valutare il grado di circolarità pre- sente all’interno dei CAM nei due settori di indagine.
In tal senso appare evidente la presenza negli stessi, di riferimenti a concetti e cri- teri propri dell’Economia Circolare. Solo nell’ambito dell’edilizia si ritrova l’assenza di riferimenti ai temi della durabilità e del riuso interno/esterno, sebbene tale aspetto sia da considerarsi riconducibile alla circo- stanza che trattasi, nel caso specifico dei CAM sull’edilizia, di appalti di “servizi” e “lavori” e non di “fornitura” di prodotti. Tale previsione sui prodotti è poi già rego- lamentata a livello legislativo, ad esempio, con le norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. del 14 gennaio 2008. Il punteg- gio attribuito ai diversi criteri individuati, dipende dalla maggiore o minore frequenza con cui è rintracciabile il criterio stesso al- l’interno dei CAM; in tal senso, l’attribu- zione del punteggio più alto (+++) è dipesa dal fatto che fossero richieste certificazioni specifiche o, come nel caso dell’utilizzo delle materie, che fossero previste percen-
tuali minime, ad esempio di materiale rici- clato, da contenersi all’interno dei prodotti. In entrambi i settori inoltre, sono presenti riferimenti ai più recenti “criteri sociali” (vedi box 10); ciò a testimonianza di una spiccata attenzione, in tema di Green Public
Procurement, che guarda alla “sostenibilità”
intesa nella sua più ampia accezione.
3.5. Il ruolo delle certificazioni
ambientali nei CAM
Come abbiamo visto nelle sezioni prece- denti, i CAM in molti casi dettano dei re- quisiti specifici e puntuali sulle caratteristiche che i prodotti e/o servizi og- getto dell’appalto devono rispettare. In tale contesto le certificazioni di parte terza rive- stono un ruolo fondamentale contri- buendo, da un lato, a garantire la stazione appaltante circa le caratteristiche qualita- tive e ambientali dei prodotti che sta ac- quistando, dall’altro lato, più in generale, a far sì che il GPP sia un efficace strumento per l’applicazione di politiche ambientali come quelle orientate all’Economia Circo-
Tabella 5 - Sintesi del grado di circolarità riscontrato nei CAM previsti nei settori
arredi interni e edilizia (+ bassa rilevanza → +++ alta rilevanza)