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CAP IV I DA CASTELBARCO DALL’ASSASSINIO DEL VESCOVO ADELPRETO ALLA QUALIFICAZIO-

1. I da Castelbarco prima dei da Castelbarco

Il castello di Castelbarco, dal quale traeva la cognominazione signorile la famiglia, si trovava fra le odierne Nomi e Pomarolo, sopra Chiusole (1). I membri della famiglia sono documentati con certezza negli ultimi due decenni del secolo XII, anche se alcuni indizi mostrano la presenza di un presumibile capostipite a due atti vescovili del sesto decennio.

Espungiamo subito dalla genealogia dei da Castelbarco un Federico da Castelbarco, padre di Aldrighetto, che, secondo alcuni autori e in contraddizione fra loro, sarebbe attestato come defunto nel 1171 e vivente nel 1173. Per quanto concerne il primo dato, esso sarebbe desunto da un documento del 1171, al quale si sareb- be sottoscritto Aldrighetto, figlio del defunto Federico da Castelbarco: del documento, segnalato, due secoli or sono, dal Perini, sulla scorta di un estratto d’archivio (2), è opportuno non tenere conto (3), poiché, nell’ipotesi più benevola che esso fosse esistito, va attribuito ad altro periodo.

L’indicazione di un Federico da Castelbarco vivente nell’anno

(1) Si veda la carta geografica del 1574 del veronese Bernardino Brugnoli, riprodotta in A. Gorfer. G. M. Tabarelli, Castelli trentini scomparsi, “Studi trenti- ni di scienze storiche”, LXXIV (1995), p. 50.

(2) A. Perini, I castelli del Tirolo colla storia delle relative antiche potenti

famiglie, II, Milano, 1825, p. 18.

(3) Ibidem, loc. cit.: l’autore sostiene di avere rinvenuto un estratto del documento nell’archivio dei conti di Castelbarco in Loppio, ove è dubbio che, anche prima delle distruzioni arrecate dalla prima guerra mondiale, fossero pre- senti documenti anteriori all’anno 1198, come si deduce da A. Casetti, Guido sto-

rico-archivistica del Trentino, Trento, 1961, pp. 411-418. nella curia vescovile del 1210 (440). Fra i vassalli menzionati rap-

presenta i conti solo Odolrico di Appiano; nessuno è definito capi-

taneus, anche se conosciamo di tale rango Briano da Castelbarco,

la cui famiglia è la sola, oltre a quella veronese dei Turrisendi, ad essere connotata, come appresso constatiamo, della qualificazione capitaneale.

(440) Kink, Codex Wangianus cit., n. 85, 1210 maggio 30, Trento, in plena

pur se non tutti sono caratterizzati da una qualificazione cognomi- nale: Corrado da Seiano, Gumpone – da Madruzzo –, Gotofredo, Wala e Adelpreto da Livo, Bozone – da Stenico –, Adelpreto conte – di Tirolo –, Odolrico da Pergine.

Nel secondo atto, la convenzione dell’anno 1159 tra il vesco- vo e la comunità di Ledro (10), dopo i fratelli Odolrico e Ariprando da Pergine, torna ad essere elencato un Abriano, che precede un elenco nutrito di personaggi, alcuni dei quali sono con- notati da un predicato signorile o di residenza: Carbogno da Povo, Corrado da Seiano, Gumpone da Madruzzo, Adelpreto e Wala da Livo, Musone da Cagnò, Arpone da Cles, i fratelli Federico e Odolrico d’Arco.

La posizione stessa di Abriano o Briano, ai primi posti nei due elenchi, e, soprattutto, il nome poco diffuso, se non raro, nella documentazione trentina (11) e che tornerà fra i da Castelbarco (12), inducono ad avanzare l’ipotesi di una sua appartenenza a questa famiglia. La mancata utilizzazione della connotazione

(10) Bonelli, Notizie istorico-critiche cit., II, n. 26, 1159 marzo 26, Riva; Kink, Codex Wangianus cit., n. 5. Cfr. Castagnetti, Le comunità della regione

gardense cit., p. 83.

(11) Pochi personaggi trentini recano ugual nome: siamo in grado di segna- lare, senza pretendere la completezza, di avere rinvenuto Abriano di Tignale (Leonardelli, Economia e territorio cit., n. 10, 1187 ottobre 3, Tignale) e Abriano di Cadrozo (Kink, Codex Wangianus cit., n. 74, 1208 aprile 10, Stenico). Non va accettata l’ipotesi formulata da Bonelli, Notizie istorico-critiche cit., II, n. 18, pp. 385-386, nota g), secondo il quale un Engilberone de Chostelvvarch, presente all’atto con cui nell’anno 1142 l’arcivescovo di Salisburgo stabilisce una comu- nità di canonici regolari agostiniani nel monastero di Supen sull’Inn, assistito dal vescovo trentino Altamanno, da principi tedeschi ed altri, sarebbe da identificare con un da Castrobarco o Castelbarco: critica in Gerola, Sull’origine boema cit., pp. 49-51 (cfr. Rogger, Vita, morte cit., p. 367, nota 93), e in Cusin, I primi due

secoli cit., pp. 130-131.

(12) Il nome di Abriano o, più frequente, Briano diviene ricorrente nella famiglia: cfr. la tavola genealogica citata sopra, nota 4.

1173 proviene da una tavola genealogica elaborata, tre quarti di secolo or sono, da un altro Perini (4) e, in genere, accettata (5), indicazione che poggia su un documento edito in un precedente contributo dell’autore (6), documento che subito dopo l’autore medesimo si affrettò a dichiarare “sensibilmente alterato” (7) e che, invero, appare chiaramente falso. La frequenza con cui nella famiglia appaiono in seguito i nomi di Federico e Aldrighetto può avere facilitato l’accoglimento delle due indicazioni pur tanto sospette.

Non mancano, come abbiamo accennato, gli indizi che per- mettono di risalire nella genealogia della famiglia ad un periodo nel quale ancora non aveva assunto, in ogni caso non utilizzato la cognominazione ‘da Castelbarco’. Alla convenzione stipulata nel 1155 in Riva tra il vescovo Eberardo e la comunità locale (8), assi- ste un certo Abriano (9), senza altra designazione cognominale, assieme ad alcuni personaggi dell’entourage vescovile, già noti o noti in seguito per se stessi o ascrivibili a famiglie in seguito note,

(4) Q. Perini, I Castelbarco feudatari di Matarello, Rovereto, 1930, tavola genealogica I, riprodotta in G. M. Varanini, I Castelbarco dal duecento al

Quattrocento. Punti fermi e problemi aperti, in Castellum Ava cit., p. 18.

(5) G. Gerola, Sull’origine boema dei Castelbarco, I ed. 1901, poi in G. Gerola, Scritti, I = “Studi trentini di scienze storiche”, LXVII-LXVIII (1988- 1989), pp. 50 e 76.

(6) Q. Perini, Contributo alla genealogia castrobarcense. IV, “San Marco”, 3 (1911), pp. 197-199, n. 2, 1173 luglio 20, in castro Petremale.

(7) Q. Perini, Contributo alla genealogia castrobarcense. V, “San Marco”, 4 (1912), p. 65.

(8) Bonelli, Notizie istorico-critiche cit., II, n. 24, 1155 aprile 4, Riva; Kink,

Codex Wangianus cit., n. 4: reg. Huter, Tiroler Urkundenbuch cit., n. 247. Cfr.

Castagnetti, Le comunità della regione gardense cit., p. 81.

(9) Briano da Castelbarco viene denominato Abriano alcune volte nella documentazione posteriore: ad esempio, Kink, Codex Wangianus cit., n. 46, 1193 novembre 7, Trento; reg. Huter, Tiroler Urkundenbuch cit., n. 480.

2. I conflitti con i conti di Appiano e i da Castelbarco secondo