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Capitolo II: Aspetti culturali

2.3 I simposi di scultura

La data della prima edizione è sicura: 12-25 luglio 1979439, meno note sono le ragioni che portarono alla sua nascita. La notte del 6 dicembre 1978 un boato buttò giù dal letto gli abitanti della città tra il Duomo, via Santa Maria, via del Plebiscito, via Verdi, via Loris Giorgi, l’inizio di via Roma. Si scoprì solo il mattino successivo che cosa era successo: il monumento a Pellegrino Rossi di piazza d’Armi era stato gravemente danneggiato da una carica di esplosivo440. Si era alla vigilia della visita ufficiale in città dell’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti che allo statista vaticano aveva dedicato studi approfonditi. Un modo, da parte di alcuni anarchici estremisti per uccidere un’altra volta – dopo il delitto, avvenuto a Roma, il 15 dicembre 1848 – colui che era stato considerato, prima seguace di Murat, poi consigliere di Luigi Filippo di Francia, suo ambasciatore presso la Santa Sede, infine primo ministro di Pio IX dopo essere stato anche docente alla Sorbona, una delle più belle e produttive menti nate a Carrara441.

Durante un consulto promosso immediatamente a Palazzo Civico si stabilì che la città doveva reagire all’insulto: intanto accogliendo a braccia aperte un gruppo di artigiani ed artisti i quali si proposero per rimediare di mettere insieme i frammenti e restituire la scultura ai carraresi. Pezzi di marmo, grandi e piccoli, furono raccolti a decine e decine di metri di distanza e, lavorando intensamente, essi riuscirono nell’intento di ricomporre la statua, così, quando Andreotti arrivò in piazza, Pellegrino Rossi era seduto sulla sua sedia ad attenderlo. L’episodio costituì una sorta di molla per convocare – per grandezza e struttura scenografica fu scelta la splendida Piazza Alberica – artisti ed artigiani capaci di lavorare il marmo e riproporre dunque antiche stagioni di lavoro e di esaltazione artistica. Così, anche se tra i contrasti il Simposio vede la luce. I blocchi di marmo da scolpire vengono 439Autori Vari, Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio, Bologna, Edizioni Bora, 1979.

440 AGORA’, Mensile del Comune di Carrara, Carrara, Società Editrice Apuana, Anno VI, n.9,

ottobre 2010, pp. 8-9.

441 BORGIOLI M. – GEMIGNANI B., Carrara e la sua gente. Tradizioni, ambiente, valori, storia, arte, Carrara, Stamperia Editoria Apuana, 1977, pp. 431-432.

173 donati da alcune ditte e vengono squadrati a San Martino da un gruppetto di specialisti442.

Poi la prova con ben trenta scultori alle prese con il marmo. La piazza si anima: a tutte le ore, anche sotto il sole cocente che il riflesso della pietra rende più caldo, gli artisti lavorano come i gladiatori nell’arena. I gestori degli stabilimenti balneari hanno messo a disposizione provvidenziali ombrelloni, intorno ai vari protagonisti si formano capannelli: spesso, molto spesso, le parlate sono sconosciute e in piazza si radunano molti stranieri.

Il regolamento di questa prima edizione vede all’opera due distinte giurie: una tecnica, di cui fanno parte Carlo Sergio Signori, Floriano Bodini, Giovanni Tognini, Cherubino Binelli, Giuseppe Pezzica, Romano Caffaz, assegna i premi acquisto a Yoshin Ogata e a Chu Honsun.

La giuria popolare, suddivisa in due tronconi: una composta da cittadini residenti, l’altra da forestieri, vota a larghissima maggioranza rispettivamente Ermenegildo Ricci e Marie Josée Kerschen443.

Il Simposio del 1980 (seconda edizione) fu ancora coordinato da Giorgio Di Genova444. Intanto il gruppo degli artisti selezionati, nuovamente ospite della grande arena di Piazza Alberica, fu affiancato da alcuni artigiani attivi nella piazzetta degli Animosi; inoltre, la manifestazione costituì il fulcro centrale di tutta una serie di spettacoli ed attrazioni di notevole richiamo.

La Commissione artistica apprezzò in modo particolare le opere di Oki, Falkman, Cremoni, Rappenecker. La giuria popolare premiò Sighicelli, Fruendi e Kerschen. Fra gli spettacoli e le manifestazioni di contorno il concerto di Peter Tosh, che richiamò allo stadio oltre diecimila persone, la mostra della grafica all’Accademia di belle arti, un convegno su “Il marmo nella creatività e nell’industria”445.

442AGORA’, Mensile del Comune di Carrara, Carrara, Società Editrice Apuana, Anno I, n.4, luglio

2005, pp. 4-5.

443 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

Editori, 2006, pp. 263-265.

444Autori Vari, Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio, Bologna, Edizioni Bora, 1980.

445 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

174 La storica piazza Alberica ospita anche il terzo Simposio, svoltosi dal 16 al 30 luglio 1981446. La manifestazione, crescendo, si dà regole più precise e crea commissioni a regola d’arte per il suo felice svolgimento.

La Commissione giudicatrice dopo aver preparato una rosa di opere meritevoli, premia Yagi, Filippi, Riannetti. Il giudizio popolare come in passato distinto fra forestieri e carraresi, è unanime nell’assegnare le proprie preferenze all’opera di Ricci447.

Molti gli artisti invitati anche per la quarta edizione, tenutasi dal 21 luglio al 4 agosto 1982448. Della giuria fanno parte Pietro Cascella, Guido Carli, Francesco Piccini, Andrea Del Guercio. Il catalogo edito per l’occasione non ne riferisce tuttavia i giudizi449.

Il Simposio procede nel solco della tradizione ormai instaurata450. L’organizzazione della quinta edizione (1983) si fa più capillare: l’incontro nella piazza Alberica che ormai ha consapevolmente assunto il ruolo di palcoscenico vede, come al solito, presenti artisti di ogni parte del mondo451. Organizzatori e pubblico prendono lentamente coscienza che il Simposio carrarese se non è il primo nato in ordine

446 COMUNE DI CARRARA, Scolpire all'aperto. Carrara-città laboratorio, Viareggio, Tipografia

Pezzini, 1981.

447 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

Editori, 2006, p. 266.

448Autori Vari, Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio, Piazza Alberica, 15-19 luglio 1982,

Pisa, Officine grafiche Pacini, 1982.

449 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

Editori, 2006, pp. 266-267.

450DEL GUERCIO A.B., Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio. V Simposio Internazionale di Scultura, Firenze, Nuova grafica fiorentina, 1984.

451 Si misurano con il marmo: Rabemanayara (Madagascar), Quishpe (Ecuador), Jai –Son (Corea),

Curculesco (Romania), Bohlig (Germania), Ogata (Giappone), Filippidu (Grecia), Oki (Giappone), Lasalle (Canada), Weber (Germania), Cremoni (Carrara), Rodahi (Norvegia), Massari (Carrara), Sub (Corea), Pellegrinetti (Italia), Fraczkievicz (Polonia), Rachita (Romania), Bianchini (Italia), Rotelli (Italia), Pellegrin (Italia), Santoli (Italia), Torwesten (Germania), Romeo (Argentina), Bortolotti (Italia), Baude (Francia), Schneider (Germania).

BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi Editori, 2006, pp. 267-268.

175 cronologico, è certamente divenuto il più grande ed importante del mondo. Gli scultori cominciano a fare a gara per parteciparvi.

La Commissione inviti ha chiamato, per il 1984 (sesta appuntamento), una trentina di artisti452. Fra questi anche alcune facce nuove: Adochi (Romania), Arghira (Romania), Balcone (Gorizia), Bernacchi (Carrara), Di Tommaso (Chieti), Falkman (Stati Uniti), Hortsmann (Cecoslovacchia), Janasz (Polonia), Kouvaras (Grecia), Lepore (Avellino), Lodigiani (Milano), Medici (Argentina), Nicotera (Mola di Bari), Youl Park (Corea), Preis (Germania), Reijnders (Olanda), San Miguel (Spagna), Schluter (Germania), Shigetaka (Giappone), Smail (Algeria), Stephenhines (Inghilterra), Villani (Livorno), Yaghi (Giappone), Bouquin (Francia), Lang (Germania), Irps (Germania), Wegner (Germania)453.

Novità non trascurabili per la settima edizione, estate 1985, nella quale si accettano le richieste degli abitanti della zona e si aboliscono frese e macchinette che aiutano gli artisti a lavorare il marmo velocizzando il loro compito ma producono nuvole di polvere che penetrano nelle case e nei negozi. La Commissione inviti seleziona una squadra di scultori, fra i quali, per il palcoscenico carrarese, figurano parecchi debuttanti454.

Volendo dare più il senso del confronto che della competizione si continua ad evitare la connotazione dei primi simposi, quando la Commissione artistica stendeva un piccolo elenco delle opere migliori ed il pubblico era egualmente chiamato ad esprimere il proprio giudizio455.

452 SANTINI P.C., Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio. VI Simposio Internazionale di Scultura, Bologna, Edizioni Bora, 1985.

453 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

Editori, 2006, pp. 268-269.

454Auslander (Argentina), Bednarski (Cecoslovacchia), Curculescu (Romania), Del Deo (Stati Uniti),

Dokter (Olanda), Figue (Inghilterra), Gavish (Polonia), Kim (Corea), Kovanic (Cecoslovacchia), Kibby (Stati Uniti), Kikuchi (Giappone), Luzzani (Como), Mayer (Germania), Goerg (Germania), Massari (Carrara), Mennin (Stati Uniti), Schrieber (Germania), Watanase (Giappone), Weber (Germania), Woo (Corea), Rodriguez (Argentina), Kraft (Germania), Lehmann (Germania), Zapp (Germania).

SANTINI P.C., Scolpire all’Aperto. Carrara-città Laboratorio. VII Simposio Internazionale di

Scultura, Sarzana, Zappa Editore, 1985.

455 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

176 Dal 1986, ottava edizione, il Simposio diventa biennale. Una decisione abbastanza sofferta ma logica e generalmente condivisa: più tempo per l’organizzazione e distribuzione migliore dei costi.

La rinuncia all’uso del disco diamantato, per ridurre le polveri e quindi il disagio degli abitanti della zona, pur rappresentando un fastidio non da poco, è stata assimilata meglio del previsto dagli artisti456. Considerando esiguo il tempo concesso, due settimane, agli scultori per le loro opere l’organizzazione comincia a pensare di ridurre la misura dei blocchi di marmo.

Il 1988, nono appuntamento, è il Simposio dei “Mondiali”: nel senso del Campionato del mondo di calcio che si svolgerà in Italia nel 1990, che Carrara anticipa decidendo di donare le sculture che vengono realizzate in piazza a tutte le 24 nazioni partecipanti457. In generale si rileva la tendenza verso forme astratte e si ribadisce l’importanza della scultura su due fronti. Da una parte la rinnovata attenzione verso il monumento che per lunghi anni nel dopoguerra era stato visto negativamente quale celebrazione retorica, dall’altra la sua importanza quale elemento di riqualificazione degli spazi urbani. Scultori - architetti dunque, talvolta per ridare dignità a spazi verdi o comunque luoghi da rendere più armoniosi e vivibili.

La decima edizione si svolge nel 1990 con i carraresi Cremoni, Massari e Vanelli, sono chiamati: Rossi (Massa), Di Tommaso (Chieti), Filippi (Francia), Lepore (Avellino), Kouvaras (Grecia), Ogata (Giappone), Sub (Corea), Tatsumi (Giappone), Keum- Hwa (Corea). Gli artisti chiamati in causa realizzeranno opere destinate alle 456 La Commissione artistica chiama i seguenti scultori: Balcone (Gorizia), Fourmiez (Spagna),

Bellettini (Modena), Belloni (Argentina), Cermaria (Cattolica), Di Tommaso (Chieti), Krekel (Olanda), Mendoza (Paraguay), Menici (Livorno), Nicholson (Inghilterra), Seop (Corea), Youl (Corea), Pasquini (Carrara), Perigot (Francia), Ramersdorfer (Austria), Romeo (Argentina), Rossi (Massa), Rucker (Germania), Sugiyama (Giappone), Tagliazucchi (Carrara), Usunaga (Spagna), Valladares (Spagna), Veszpremi (Ungheria), Waragai (Giappone), Zmak (Australia).

457La Commissione artistica invita alcuni veterani ma anche artisti nuovi provenienti, come sempre,

da molti paesi: Ausili (Argentina), Balboa (Spagna), Bollettini (Modena), Burattini (Perugia), Campbell (Stati Uniti), Keum- Hwa (Corea), Costantin (Romania), Cremoni (Carrara), Curculescu (Romania), Di Tommaso (Chieti), Scotti (Teramo), Izumi (Giappone), Yamashita (Giappone), Kouvaras (Grecia), Mondini (Colombia), Ogata (Giappone), O’Sullivan (Irlanda), Parentela (Roma), Sazesh (Iran), Schobbers (Olanda), Rajtakova (Cecoslovacchia), Takahashi (Giappone), Vanelli (Carrara), Kuo-Hsien (Taiwan).

177 città italiane dove si svolgeranno i campionati mondiali di calcio. E’ la naturale prosecuzione del concetto emerso nella precedente manifestazione458.

Scolpire all’aperto riprende dopo una pausa di cinque anni. Siamo, infatti, nel 1995

e, inoltre, il Simposio (arrivato all’undicesima edizione) viene spostato sul litorale carrarese: eliminando così i disagi (polvere e rumore) ai cittadini del centro storico, e dando alla manifestazione una nuova scenografia sullo sfondo azzurro del mare459. Lo spostamento in realtà non giunge a tutti gradito e non sono pochi quanti temono che, fuori dalla splendida cornice della piazza Alberica, il Simposio perda una delle sue caratteristiche migliori.

La Commissione artistica punta le proprie carte su: Cpajak (Serbia), Grazzi (Firenze), Hwal- Kyung (Corea), Lorenzani (Carrara), Mi-Ae (Corea), Muller (Germania), Farina (La Spezia), Nannini (Firenze), Orlandini (Lucca), Nam (Corea), Rocchi (Carrara).

Qualitativamente è una delle edizioni migliori della rassegna, vengono eseguite opere degne di arricchire il patrimonio urbano ed in particolare del litorale. Ma soprattutto l’XI Simposio internazionale di scultura sarà capace di richiamare sul litorale migliaia di persone affascinate dal luogo: un grande giardino-parco all’aperto dove le sculture diventano personaggi di un mondo nuovo ed inedito che si tinge dei colori del marmo e del mare.

Per il bis a Marina di Carrara (dodicesima edizione), siamo nel 1997, l’area prescelta può stavolta essere chiamata terrazza460. Forti dell’entusiasmo suscitato nella precedente edizione, viene costruito un ingresso per accedere alla bianca distesa che su un fianco reca il nome a lettere grandi una volta e mezza la figura umana: Scolpire

all’aperto. La fama del Simposio cresce, infatti, sono ben duecento le richieste di

partecipazione ma gli invitati dalla Commissione artistica non potranno che essere 458 BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi

Editori, 2006, pp. 270-273.

459 PALOSCIA T. - FUSANI I., Scolpire all’Aperto.Carrara-città Laboratorio. XI Simposio Internazionale di Scultura, Bologna, Edizioni Bora, 1996.

460 PALOSCIA T., Scolpire all’Aperto.Carrara-città Laboratorio. XII Simposio Internazionale di Scultura, Firenze, Polistampa, 1998.

178 dieci. Portano dunque avanti il loro ragionamento artisti visti in precedenti appuntamenti ed altri che si affacciano per la prima volta nel circo bianco: Balcone (Gorizia), Filin (Bulgaria), Grassi (Massa), Marxer (Liechtenstein), Minamoto (Giappone), Nickel (Germania), Perugini (Pesaro), Pompili (Fiume), Siani (Salerno), Villani (Livorno). Come nel caso precedente il Simposio frutta opere di tutto rispetto alcune delle quali sono visibili lungo il litorale e nell’entroterra.

La tredicesima edizione, svoltasi nel 1999, vede protagonisti: Pilkey (Inghilterra), Phu Si (India), Takahashi (Giappone), Suzuki (Giappone), Forge (Francia), Sang (Corea), Orlandi (Italia), Aesuk (Corea), Ferreira (Portogallo), Stamatopoilos (Grecia), Kargayan (Armenia), Zenere (Francia), Hauser (Germania), Torneo (Spagna), Pamares (Spagna), Balocchi (Carrara), Mir (Spagna), Sanchez (Spagna), Rivera Trejo (Honduras).

La manifestazione svoltasi nel 2001, quattordicesimo appuntamento, è improntata su un tema di grande valore umano e politico: Dalla Shoah alla cultura della pace. Dopo il successo della Biennale del 2000, Carrara capitale della scultura si candida anche a capitale dell’impegno civile. Nel triangolo di Piazza Gramsci - Via Plebiscito - Piazza delle Erbe diciannove giovani artisti provenienti da tutte le parti del mondo affrontano il marmo per esprimere nella pietra i loro sentimenti davanti alla tragedia più grande ed orribile che, per mano dell’uomo, abbia colpito altri esseri umani461. Il quindicesimo Simposio, siamo nel 2003, è legato al tema dell’infanzia. Scolpire

all’aperto torna il Piazza Alberica ma gli organizzatori, non volendo alimentare

vecchie polemiche, decidono che gli artisti sbozzino prima le loro opere nei vari laboratori artistici attivi nel territorio comunale462.

461Gli artisti sono: Calinescu (Romania), Hyong (Corea), Martin (Spagna), Szmrecsanyi (Ungheria),

Cpajak (Serbia), Giorgieri (Carrara), Enache (Spagna), Zanaglia (Carrara), Crosio (Vercelli), Mantere (Finlandia), Toso (Argentina), Chambliss (Spagna), Istrate (Romania), Hadany (Israele), Ben- Arieh (Israele), Mansour (Palestina), Rivera (Colombia), Navarro (Colombia).

462 Gli scultori invitati sono: Baldini (Viareggio), Barattini (Carrara), Canu (Sassari), Colangelo

(Svizzera), Cortese (Bari), De Lorenzo (Napoli), Golandski (Israele), Grinberg (Francia), Malatesta (Milano), Moretti (Livorno), Perfigli (Carrara), Romiti (Genova), Storkanova (Cecoslovacchia), Moretti (Carrara)

BAVASTRO R., Artigiani & Artisti nella Carrara del 2000, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi Editori, 2006, pp. 274-276.

179 Il nuovo coordinatore, Bruno Corà, dà un titolo ambizioso al sedicesimo Simposio, svoltosi nel 2005, “Lavoro senza fine…fine del lavoro” volendo aprire un dibattito artista-opera, opera-spettatore su quello che alla luce del presente potrà essere il futuro della scultura del marmo.

Cambia anche la formula, infatti, un gruppo internazionale di critici d’arte ha l’incarico di individuare giovani particolarmente meritevoli463. In più, la novità non concerne solo la selezione: la manifestazione è concepita alle cave, nel piazzale di Fantiscritti ai Ponti di Vara, e nella cava- galleria.

L’idea è quella di fare lavorare gli artisti direttamente dove il marmo viene scavato, e per creare un collegamento con la città in Piazza Alberica, viene esposta un’opera finita di ciascuno degli undici partecipanti.

Inoltre, il lavoro degli scultori viene trasmesso su maxi- schermi in Piazza Alberica

che resta il quartier generale per incontri con gli artisti ed i vari dibattiti. Le opere finite sono destinate al Museo del marmo464.

Il simposio Scolpire all’aperto edizione 2013 (diciassettesima ed ultima edizione), dopo ben otto anni di assenza, si è svolto nell’ambito di Carrara Marble Weeks 2013. Il tema da svolgere nelle opere era quello di un omaggio ai caduti e agli invalidi sul lavoro. Gli artisti sono stati selezionati da Francesca Alix Nicoli dei laboratori Nicoli, da Fabrizio Lorenzani e Piergiorgio Balocchi: Nagib Mohammed Abdelhalim (Egitto), Oliviero Bertolaso, Emiliano Moretti e Gloria Gusella (Italia), Cagdas Sari (Turchia) e Morimoto Satzuki (Giappone).

La premiazione dei 6 scultori partecipanti al simposio, che ha animato Piazza XXVII Aprile in luglio e agosto, è avvenuta nel luogo simbolo dell'arte scultorea: gli antichi laboratori Nicoli465.

463 Alla fine, sono undici gli artisti selezionati: Lukac e Sobot (Sarajevo), Heller (Germania),

Glebbeek (Olanda), Tsonos e Lolis (Grecia), Emmenuel (Francia), Malle (Francia), Merolli e Peducci (Italia), Waregoi (Giappone).

464AGORA’, Mensile del Comune di Carrara, Carrara, Società Editrice Apuana, Anno I, n.3, giugno

2005, p. 5.

AGORA’, Mensile del Comune di Carrara, Carrara, Società Editrice Apuana, Anno I, n.4, luglio 2005, p. 5.

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