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CAPITOLO 4: IL METODO DI ANALISI, IL CORPUS E L’ANALISI

4.2 Il corpus

Il corpus di cui è stata effettuata l’analisi è costituito da 10 interviste con ospiti stranieri tratte dalla trasmissione televisiva russa Večernij Urgant. Il programma nel suo complesso, come si è osservato nei capitoli precedenti, può essere ricondotto al sottogenere del talk show denominato da Timberg (2002) “late-night entertainment show” e da Haarman (1999) “evening celebrity talk show”. Večernij Urgant può allo stesso tempo essere considerato un programma “contenitore” (Stella 1999), costituito da segmenti appartenenti a diversi generi comunicativi e discorsivi. Il segmento - presente in ogni puntata - dedicato alle interviste di ospiti famosi, dal quale sono tratti i testi del corpus, può invece essere ricondotto al sottogenere della “talk show interview” (Wadensjo 2008), e più nello specifico, della “celebrity interview” (Norrick 2010).

Delle interviste trascritte, 8 sono con ospiti anglofoni (americani e inglesi); gli interpreti lavorano pertanto tra il russo e l’inglese. Nelle restanti 2 interviste l’ospite è italiano e il servizio di interpretazione è tra l’italiano e il russo. Le trascrizioni delle interviste comprendono i turni del conduttore, degli ospiti e i turni dell’interprete in regime di IS verso il russo, mentre non figurano i turni dell’interprete verso l’inglese o l’italiano, udibili sono in cuffia all’ospite. Di seguito (tabella 1)sono riportati i dati relativi alle interviste trascritte: nome dell’ospite (o degli ospiti), data di messa in onda, durata della parte di puntata trascritta.

Tabella 1 Elenco delle puntate trascritte con ospite/i, data di messa in onda e durata.

Ospite/i Data di messa in onda Durata

Mark Zuckerberg 1.10.2012 11 min 54 sec Marilyn Manson 21.12.2012 11 min 33 sec Aaron Eckhart e Gerard Butler 29.2.2013 18 min 35 sec Mila Kunis e James Franco 7.3.2013 17 min 28 sec

Gordon Ramsay 29.5.2014 14 min 18 sec

Toto Cutugno 20.11.2014 16 min 41 sec

Xbit 6.4.2015 13 min 20 sec

Eros Ramazzotti 11.12.2015 9 min 12 sec

Tom Holland 21.6.2017 13 min 37 sec

Il corpus consta di circa 30.000 parole e le interviste trascritte e analizzate hanno una durata complessiva di 2 ore e 19 minuti. Tutte le puntate di Večernij Urgant sono disponibili online sulla piattaforma YouTube. Le interviste sono state trascritte utilizzando le convenzioni fondamentali dell’AC (Straniero Sergio 2007; Hutchby 2006; Clift 2016). Si è infatti ritenuto che questo tipo di trascrizione – e la successiva applicazione dei principi dell’AC nell’analisi del corpus – fosse il più adeguato per mettere in evidenza i fenomeni a cui si intendeva circoscrivere l’analisi. Come verrà illustrato più nel dettaglio in 4.3, tali fenomeni sono relativi a:

 ruolo dei partecipanti all’ interazione (e in particolare dell’interprete);  interventi dell’interprete che evidenziano il suo ruolo interazionale;

 gestione dell’affollamento dei turni (legata anche alla velocità dell’interprete);  efficacia traduttiva in termini di mantenimento della funzione comunicativa del

discorso originale e di capacità di suscitare nell’ascoltatore la reazione “adeguata” rispetto al contesto interazionalmente costruito.

L’interesse per questi particolari aspetti scaturisce dal proposito di raffrontare i testi del corpus ai parametri individuati da studi precedenti (in parte di natura conversazionale), e considerati tipici sia del discorso televisivo e dell’IT (in virtù del medium), sia del discorso e dell’interpretazione nel genere del talk show. Questi parametri sono legati a:

 struttura del contesto interazionale;  aspettative dei partecipanti;  organizzazione dei turni;

effetto che il medium o il genere impongono di esercitare sullo spettatore;  relazioni tra i partecipanti.

Il ricorso a metodi propri dell’AC aiuta a mettere in evidenza i suddetti aspetti grazie alla natura interazionale di questo tipo di approccio, che si concentra sulla costruzione dinamica della conversazione organizzata in sequenze, costituite da turni, e sulle azioni svolte dai partecipanti, tramite le quali si forma il contesto specifico in cui si sviluppa l’interazione.

4.2.1 Criteri di trascrizione

Per la trascrizione delle interviste, ossia per rappresentare il parlato in forma scritta, le convenzioni adottate sono tratte da quelle dell’AC; in particolare, sono state seguite le indicazioni in merito fornite da Straniero Sergio (2007), Clift (2016) e Hutchby (2006).

Questo sistema di trascrizione permette di “riprodurre le caratteristiche sequenziali del discorso, inclusi i fenomeni non verbali” (Straniero Sergio 2007: 22). Il metodo di trascrizione, come quello adottato da Straniero Sergio per la trascrizione dei talk show interpretati, è di tipo semplificato, per combinare al meglio precisione e leggibilità (ibid.; Heritage & Atkinson 1984: 12). Questo significa, ad esempio, che viene preferita la trascrizione ortografica in luogo di quella fonetica, e non viene fornita un’indicazione cronometrica precisa delle pause, poiché la distribuzione delle pause non rientra nei fenomeni analizzati. Come in Straniero Sergio (2007), le pause brevi (inferiori a 3 secondi) vengono indicate in modo approssimativo – tramite il simbolo (.) – mentre di quelle lunghe viene indicata la durata in secondi. Gli aspetti sequenziali del discorso e i fenomeni non verbali invece, oggetto di analisi, vengono registrati dalla trascrizione. Di seguito viene presentato un elenco delle convenzioni adottate nella trascrizione delle interviste del corpus. C conduttore

O ospite I interprete

[ [

 Due parentesi quadre allineate su due linee successive indicano punti di inizio di segmenti di parlato sovrapposto (“overlap onset”, Clift 2016).9

=

 Il segno uguale indica il fenomeno dell’allacciamento (“latching”), ossia due enunciati si

susseguono senza nessuna pausa (Straniero Sergio 2007: 23). Come osserva Clift (2016: 55- 56), questo segno puù indicare tre tipi di casi. Se i due enunciati sono pronunciati dallo stesso autore, significa che si tratta di un singolo enunciato continuo che è stato spezzato per

9In alcuni casi, quando il turno dell’ospite è particolarmente lungo, non viene indicata la sovrapposizione tra

il parlato dell’ospite e quello dell’interprete che traduce in simultanea, poiché la segmentazione del testo da parte dell’interprete nei segmenti monologici non è rilevante per la presente analisi. Nei casi in cui non viene

rappresentata la sovrapposizione, questo viene esplicitamente indicato (sia negli estratti in questo capitolo che nelle trascrizioni in Appendice).

inserire altri segmenti di parlato sovrapposto (di altri parlanti). Se invece i due enunciati sono pronunciati da parlanti diversi, significa che il secondo ha cominciato a parlare

“allacciandosi” al parlante precedente, senza che si frapponesse alcun silenzio. Un singolo segno di uguale all’interno della stessa riga, infine, indica che un parlante sta cercando di

impedire una transizione di turno comprimendo i punti di rilevanza transizionale (PRT), ossia punti in cui il parlante successivo di autoseleziona perché vengono interpretati come punti di possibile completamento del turno (Straniero Sergio 2007: 27). Tale fenomeno viene definito

“rush-through” (Schlegoff 1982 in Clift 2016) o “abrupt join” (Local & Walker 2004 in Clift

2016: 55). (.)

 Un punto tra parentesi indica pause non superiori ai 3 secondi. Pause più lunghe vengono

indicate dalla durata in secondi tra parentesi tonde. :

 I due punti indicano l’allungamento di un suono, dovuto ad esempio a disfluenze ed

esitazioni (Clift 2016: 58). -

 Il trattino indica una troncatura del suono, ossia l’interruzione di una parola (“cut off”)

(Straniero Sergio 2007; Clift 2016). Talvolta le auto-interruzioni sono motivate da autoriparazione del parlante (Clift 2016).

parola parola

 La sottolineatura di una lettera, sillaba o parola indica enfasi, di solito ottenuta tramite un

volume o un tono più alto (Clift 2016). PAROLA

 Il carattere maiuscolo indica parole pronunciate ad alta voce (Straniero Sergio 2007);

viene impiegato, rispetto al criterio precente, in funzione contrastiva, ossia per evidenziare un volume molto alto rispetto alle porzioni di testo circostanti (Clift 2016).

>parola<

 La combinazione del simbolo “maggiore” seguito da “minore” indica che il segmento di

testo tra di essi è compresso, proncunciato con un ritmo di eloquio particolarmente elevato (Clift 2016: 60).

<parola>

La combinazione del simbolo “minore” seguito da “maggiore” indica che il segmento di

testo tra di essi è marcatamente rallentato e protratto (Clift 2016: 61). ehm

La parola “ehm” segnala la presenza di “esitazioni vocalizzate” (Straniero Sergio 2007).

hhh

 In Clift (2016), la doppia h viene utilizzata per indicare aspirazioni udibili, dovute alla

riespirazione o alla risata. In Hutcby (2006) si suggerisce di usare, per trascrivere la risata, unità che riproducano il suono prodotto dalla risata di un particolare parlante. Nelle

riportata, mentre la risata è genericamente indicata con un hhh tripla, in quanto anche la

riproduzione fonetica accurata del modo di ridere non presenta rilevanza per l’analisi.

((parola))

Le doppie parentesi tonde racchiudono commenti relativi al comportamento non verbale,

descrizione degli eventi, informazioni sul contesto (Straniero Sergio 2007; Clift 2016). (parola)

 Le parentesi tonde indicano dubbi di chi trascrive sull’espressione riportata tra di esse

(Straniero Sergio 2007; Clift 2016). xxx

 La tripla x indica segmenti di testo inudibili o incomprensibili (Straniero Sergio 2007).

,

 La virgola indica un’intonazione ascendente, un tono continuativo (Hutchby 2006; Clift

2016). .

 Il punto indica un’intonazione discendente, un tono conclusivo (Hutchby 2006; Clift

2016). ?

 Il punto interrogativo viene utilizzato da Hutchby e Clift per indicare un’intonazione

marcatamente ascendente, non necessariamente interrogativa. Per motivi di leggibilità si è deciso di utilizzare in punto interrogativo in casi in cui l’intonazione del parlante segnala

l’intenzione di porre una domanda (il russo in effetti l’intonazione finale nelle domande è

solitamente discendente).