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CAPITOLO 3: LA TELEVISIONE DI INTRATTENIMENTO IN RUSSIA FINO

3.4 Il Nuovo Millennio

Il processo di differenziazione, espansione e affermazione delle trasmissioni di intrattenimento nella televisione russa è proseguito senza interruzione anche nel corso del XXI secolo.

A livello di differenziazione, ad esempio, all’inizio del nuovo millennio fa il suo debutto sulle emittenti russe un nuovo genere, ovvero il reality show. Il primo reality show compare nel 2001 e si intitola Za steklom (trasmesso dal canale TV6) (Akinfiev 2008a: 41). Nel giro di soli due anni il palinsesto russo viene “inondato” da questo nuovo genere televisivo, ed il canale TNT diventa leader del settore, lanciando ben otto nuovi format di reality show tra il 2003 e il 2007 (ibid.).

Per quanto riguarda l’espansione e l’affermazione della TV di intrattenimento, essa è divenuta una parte fondamentale, addirittura predominante, nella programmazione quotidiana dei principali canali tv, e nella fruizione televisiva dei telespettatori russi.

Secondo il rapporto “La televisione russa nel 2017” dell’Agenzia Federale della stampa e della comunicazione di massa (Rospečat’), l’interesse del pubblico, come negli anni precedenti, è orientato prevalentemente verso i contenuti di intrattenimento (2018: 34); sono proprio questi contenuti a costituire la parte predominante del palinsesto delle principali emittenti della Federazione Russa (2018: 37).

Il notevole aumento della presenza delle trasmissioni d’intrattenimento nell’attuale pratica televisiva “è oggi evidente e in netto contrasto con l’esperienza di pratica televisiva del sistema radiotelevisivo sovietico” (Il’čenko 2006: 7). Le logiche di mercato votate al rating e la competizione sugli ascolti continuano a spingere il palinsesto delle principali emittenti russe verso programmi con alti livelli di spettacolarità e di facile presa sul pubblico (Vartanov 2015: 139).

Le preferenze e l’atteggiamento del pubblico nei confronti della tv sono anch’essi profondamente cambiati. Il’čenko (2006: 12) nota, con riferimento a un’indagine del 2006 della compagnia “Video International”, una tendenza all’aumento della quantità di trasmissioni di intrattenimento seguite dai telespettatori russi. Le parole tratte da un’intervista dello stesso anno, pronunciate dalla direttrice del reparto di ricerche sociologiche della compagnia Irina Poluektova, e riportate da Il’čenko (ibid.), mettono in luce il totale cambio di paradigmi nella mentalità dei telespettatori nei confronti della televisione e delle sue funzioni:

В этом году мы обнаружили изменение стереотипа, существовавшего в обществе и массовом сознании: стало социально приемлемым думать о телевидении как об институте развлечения.

7

(Intervista a I. Poluektova, Ogonek 2006, 6-12, in Il’čenko 2006: 12)

Dondurej (2007: 34) nota il carattere pervasivo dell’intrattenimento nella tv russa nel nuovo millennio, affermando che

Сегодня, очевидно стремительное движение наших электронных СМИ в сторону развлечений – оно захватило практически все форматы телевидения [...]8

7Quest’anno abbiamo riscontrato un cambiamento in uno stereotipo presente nella società e nella coscienza di

massa: è divenuto socialmente accettabile considerare/vedere la televisione come un istituto di intrattenimento.

8 Oggi è evidente il rapido spostamento dei nostri media elettronici verso l’intrattenimento, il quale si è

(Dondurej 2007: 34)

Dello stesso avviso è Il’čenko nei confronti dei sopracitati nuovi format e generi televisivi a sfondo ludico, che a suo parere esercitano oggi una forte influenza, dal punto di vista stilistico, sui generi più “anziani” (Il’čenko 2006:48). Non si tratta tuttavia di un naturale processo di ibridazione dei generi televisivi (cf. 1.1.5), bensì di un processo unilaterale, in cui ad essere influenzati sono solamente generi televisivi precedenti e “tradizionali”, mentre i nuovi generi “ludici” sembrano svilupparsi in modo indipendente e autonomo, liberi dall’influenza dei generi precedentemente affermatisi (ibid.).

3.4.1 Commercializzazione, censura, influenza occidentale, convergenza tecnologica Diversi studiosi e commentatori televisivi rilevano nella tv russa contemporanea, rispetto alla televisione del passato, due tendenze giudicate perlopiù come negative. Da un lato, rispetto alla televisione sovietica e della perestrojka, una minore qualità artistica e un impoverimento culturale della proposta televisiva (dovuto soprattutto alla commercializzazione della televisione) (Sal’nikova 2015; Vartanov 2010, 2015). Dall’altro, rispetto al periodo della perestrojka e dei primi anni Novanta, un’evidente riduzione della libertà di parola e una ricomparsa della censura (ibid.).

Sal’nikova (2015: 445) racconta come nel corso della perestrojka, la televisione divenne sempre più libera, pur non essendo ancora “commercializzata”. Con il passare del tempo tuttavia la componente commerciale della tv crebbe notevolmente, fino ad arrivare ad un periodo di televisione sì completamente “commercializzata”, ma ancora libera. In seguito tuttavia, nota la studiosa, la libertà di parola e di espressione in televisione ricominciarono progressivamente a ridursi.

La commercializzazione della televisione, secondo Sal’nikova (ibid.), ha portato a relegare i programmi di interesse culturale, di discussione socio-politica e le produzioni pensate per un pubblico colto a canali specializzati come Kul’tura oppure a fasce orarie notturne, perché non ritenuti idonei da mostrare ad un pubblico ampio. In generale, dunque, sulle principali reti nazionali (Pervyj Kanal e Rossija) le trasmissioni divulgative sono in calo, mentre viene dedicato sempre più spazio ai programmi d’intrattenimento (Anikina 2010: 130).

Naturalmente il clima di maggiore censura ha un’influenza diretta sul modo di fare satira e umorismo in televisione. Vartanov (2010: 46) critica i nuovi programmi umoristici della tv russa, rilevando che si è passati da una satira di qualità, di elevato valore socio- politico come nel programma Kukly, a uno humour inoffensivo, triviale, che a tratti ricorda

quello dei tempi sovietici e talvolta si fa anche volgare. Le sue considerazioni sono rivolte specialmente ai principali canali federali (Pervyj, Rossija, Tv Tsentr). A causa di un “tabù su cose più serie”, nota l’autore, si cerca di strappare la risata con scherzi e doppi sensi “che in passato sarebbero stati considerati troppo indecenti per essere pronunciati ad alta voce” (ibid.).

In un’intervista sulla trasmissione Večernij Urgant il noto commentatore televisivo Aleksandr Melman sostiene che un arduo compito per la trasmissione sia quello di sottrarsi alle limitazioni nella libertà di parola, e paragona la nuova censura a quella sovietica, rilevando come la censura del nuovo millennio sia molto più sfuggente e indiretta rispetto a quella passata e più “interessante” il modo in cui questa viene aggirata.

Una terza tendenza attuale del ramo dell’intrattenimento televisivo russo è il permanere della forte influenza di format americani. Nel Nuovo Millennio lo sviluppo della tv in Russia si è basato sulla globalizzazione e sulla progressiva informatizzazione, che hanno trasformato la tv russa e hanno portato a tendenze legate ai modelli occidentali (Anikina 2010: 127-128).

Secondo Vartanov (2003), i canali russi oggi seguono apertamente gli standard americani. Questo, considera l’autore, si riflette positivamente sulla tv d’informazione e di analisi politica, che si ispira agli ottimi modelli d’oltreoceano in termini di qualità e densità informativa, ma ha ripercussioni negative sulla qualità dei generi d’intrattenimento, in particolare soap opera, serie tv e talk show.

Un ultimo fenomeno, questa volta di portata globale, a cui è opportuno far riferimento, è quello della convergenza tecnologica. La crescente diffusione delle tecnologie digitali ha determinato una sempre maggiore confluenza tra i vari media digitali (tv, web, App, social network), che tendono ad essere utilizzati contemporaneamente e in modo fortemente interconnesso. Come risulterà evidente anche dalle trascrizioni del programma in esame nel presente elaborato, le tecnologie digitali, in particolare i social network, entrano attivamente a far parte della narrazione; essi fungono da sistema che permette una maggiore interazione degli spettatori a casa, oppure vivacizzano e attualizzano la narrazione (ad esempio quando vengono mostrati scatti divertenti e curiosi tratti dai profili social degli ospiti), o infine diventano essi stessi oggetto (topic) della conversazione.