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Il modello di formazione: quali caratteristiche?

5.4. Studio Esplorativo: i risultati

5.4.4. Il modello di formazione: quali caratteristiche?

Sulla base di quanto raccolto attraverso il questionario esplorativo e le interviste, nonché gli elementi ricavati dalla letteratura, è stato costruito un modello di formazione con specifiche caratteristiche, che si trovano sintetizzate nella Tabella 28.

Il modello prevede che la formazione si realizzi su argomenti selezionati e ben definiti rappresentati nel nostro caso da metodologie collaborative che possano avvalersi di strumenti tecnologici come mezzi di implemen-

tazione, prediligendo a questo proposito tool gratuiti81, user friendly e già

applicati nelle scuole. I contenuti e le attività devono essere inoltre pre- sentati in modo da costruire un percorso in grado di accrescere gradual- mente e continuativamente conoscenze e competenze dei docenti coin- volti: attività sporadiche e non pianificate in modo preciso difficilmente risultano efficaci, ma creano una esperienza confondente.

Ovviamente non solo attraverso delle benchmark lessons, ma soprattutto attraverso attività pratiche propedeutiche fra loro e caratterizzanti tutto il percorso, in modo da far sperimentare in prima persona ai docenti meto- dologie e strumenti che dovranno poi, auspicabilmente, applicare alla loro didattica, in virtù non solo di un ampliamento di conoscenze su me- todi e strumenti disponibili, ma soprattutto di un incrementato senso di autoefficacia percepito nel padroneggiarli, derivato direttamente dalla possibilità di sperimentare attivamente il funzionamento di strumenti e l’implementazione di metodi in una situazione “controllata” e supportiva quale quella formativa. Elementi, questi appena descritti, che abbiamo vi- sto centrali sia in letteratura (Capitolo 2) che nelle interviste ai formatori presentate in questo capitolo.

In aggiunta a questa agentività richiesta ai docenti, appare di pari im- portanza il prevedere momenti di condivisione e riflessione tra gli inse- gnanti (Ricerca-Formazione), in modo da gettare le basi per la trasforma- zione delle pratiche e la nascita di una comunità che sia aperta allo

81 Fra i tool presentati nel corso, come vedremo, vi è Padlet che inizialmente si

configurava come tool gratuito che consentiva la creazione di infinite bacheche. At- tualmente la versione free permette di creare fino a 5 bacheche, se si vuole crearne un numero maggiore si dovrebbe passare alla versione a pagamento. Rimane comunque uno strumento molto semplice da maneggiare

scambio di idee e pratiche stesse, al feedback fra pari e anche al supporto che dal proprio collega o da un esperto esterno si può ricavare nei mo- menti di difficoltà.

Questo aspetto può rivelarsi difficoltoso da curare laddove i docenti non siano predisposti a condividere le proprie pratiche e a confrontarsi, ma creando occasioni di lavoro ad hoc si cercherà di rendere il modello efficace relativamente a questo aspetto, curando allo stesso tempo la creazione di una rete di supporto interna ed esterna alla scuola (Ricerca-Formazione). Le attività pratiche avranno pertanto una duplice finalità: occasione di esercizio e sperimentazione, ma anche di collaborazione fra colleghi, con il fine ultimo di costruire un prodotto utile alla pratica professionale, da “portare in aula” insieme a conoscenze e competenze: uno scenario peda- gogico costruito su una attività collaborativa mediata dalle tecnologie.

Per supportare il processo di costruzione di conoscenza e di acquisizione di competenze, il modello prevede di rinforzare i docenti con feedback sui lavori svolti, e una peer-review e review da parte di esperti esterni sul prodotto finale: lo scenario pedagogico. Il formatore/tutor inoltre garan- tirà un supporto continuo sia in presenza che online.

Elementi salienti Declinazione operative

Il tema: metodologie collaborative e tecnologie che le supportano

La tecnologia deve essere presentata come uno stru- mento al servizio di una metodologia didattica che ne sfrutti le potenzialità, e non un fine. Devono quindi essere oggetto del percorso tanto le metodologie quanto i tool digitali.

Il focus deve essere su contenuti specifici presentati in modo or- ganizzato

A partire dal tema selezionato, il percorso formativo deve riguardare contenuti circoscritti e ben definiti, presentati in modo organizzato e coerente, al fine di rendere l’esperienza formativa facilmente fruibile e non dispersiva.

L’apprendimento deve essere es- perienziale

Al fine di permettere ai docenti di ampliare le proprie conoscenze e sviluppare ed esercitare le proprie com- petenze, è necessario che sperimentino in prima per- sona metodologie e strumenti al fine di compren- derne meglio potenzialità, limiti e possibili soluzioni ai problemi che potrebbero presentarsi.

Le attività devono avere carattere

fine di facilitare l’apprendimento esperienziale e l’ar- moniosità dell’esperienza.

Il corso di formazione deve essere imporntato alla collegialità e alla collaborazione

Al fine di costruire una comunità supportiva, capace di sostenersi, è necessario che il percorso presenti momenti di collaborazione e di peer support e sia im- prontato alla collegialità. La collaborazione fra do- centi è inoltre una condizione necessaria nell’ottica dell’apprendimento esperienziale.

Deve verificarsi la condivisione di risorse esterne, come gruppi di discussione, podcast, blog ecc.

Al fine di creare un network che vada oltre gli attori che operano nella singola organizzazione scolastica, è utile inserire delle risorse che facilitino la contamina- zione con l’esterno, e la nascita di contatti con docenti o esperti del settore educativo operanti in altre realtà. Devono essere previsti momenti

di riflessione

La riflessione deve avere come oggetto sia le proprie che le altrui pratiche didattiche, al fine di sostenerne una analisi critica e stimolare una loro trasforma- zione.

Definizione di un obiettivo finale: costruzione collaborativa di un ar- tefatto utile alla pratica didattica

La costruzione di un artefatto, nel nostro caso uno scenario pedagogico, permette di cimentarsi nell’ap- plicazione di quanto appreso e sperimentato nel corso, vivendo nuovamente aspetti propri del lavoro collaborativo e dell’uso dei tool. Allo stesso tempo, questo permette di superare l’idea che quanto si ap- prende in ambito formative sia difficilmente applica- bile nella pratica didattica di tutti i giorni.

Tab.29: elementi salienti del modello di formazione