Il questionario esplorativo self-report semi-strutturato, già descritto nel capitolo 4, è stato costruito e somministrato per rispondere alla prima delle Domande di Ricerca (DdR) di questo lavoro, ovvero: quali sono le caratteristiche prevalenti dei corsi di formazione TEL erogati in Italia?
Presenta tre sezioni: una sezione iniziale volta a raccogliere dati di ca- rattere anagrafico e di background professionale (sesso, età, disciplina in- segnata, anni di servizio, ordine di scuola in cui si insegna, scuola, città, frequenza d’uso delle tecnologie in aula, tipo e numero corsi di forma- zione frequentati); una sezione con focus su diversi aspetti riguardanti esperienze di frequenza di corsi di formazione sulle tecnologie (durata della formazione; approccio; tecnologie utilizzate o sperimentate; mo- dello pedagogico; materiali didattici; compiti; valutazione; percezione di utilità; bisogni ulteriori di apprendimento); una terza sezione riguardante gli atteggiamenti del docente verso le tecnologie, l’uso fattone in classe e l’autoefficacia percepita nell’utilizzarle (adattamento italiano della scala
ITIS- Intrapersonal Techonology Integration Scale, Benigno, Chiorri, Chi- fari e Manca, 2013; Benigno et al., 2014).
La scala ITIS nella versione italiana è composta da 21 item su scala Likert a 5 punti (dove 1= fortemente in disaccordo e 5= fortemente d’accordo) che contribuiscono a misurare il grado di accord o disaccordo dei re- spondent rispetto a 5 sotto scale: Autoefficacia (SE), Aspettative di presta- zione riguardo l'esito (POE), Aspettative di auto-valutazione riguardo l'esito (SEOE), Aspettative sociali riguardo l'esito (SOE) e Interesse (INT). Le 5 sotto scale misurano quanto un docente in servizio si valuti competente nell’uso delle tecnologie (SE), quanto ritenga che utilizzare le tecnologie possa migliorare la sua prestazione lavorativa (POE), quanta soddisfa- zione pensi di conseguire utilizzando le tecnologie nella pratica didattica (SEOE), le aspettative di riconoscimento da parte dei colleghi derivante dall’uso delle tecnologie (SOE) e l’interesse per il tema (INT). (Figura 5)
Fig.5: La scala ITIS, da Benigno et al. 2014
Ai partecipanti è stato garantito l’anonimato, ma è stato richiesto di in- serire un codice al termine del questionario formato da prime due lettere del nome del padre, ultime tre cifre del numero di telefono cellulare e giorno della data di nascita espresso in due cifre del compilante, al fine di evitare eventuali compilazioni ripetute.
Il questionario così composto è stato somministrato online per mezzo di Limesurvey e lasciato attivo dall’11 settembre 2017 al 20 marzo 2019.
Il link per la compilazione del questionario è stato diffuso, ciclicamente, per mezzo di:
mail inviata agli indirizzi di posta elettronica degli istituti delle
province di Latina e Roma;
condivisione pubblica tramite post su uno dei social network più
utilizzati dai docenti (Facebook), sia in gruppi virtuali di docenti che sulla bacheca personale della ricercatrice;
condivisione su gruppi WhatsApp di docenti;
passaparola fra contatti personali, con preghiera di diffusione fra
i loro contatti.
LimeSurvey ha tracciato nel periodo di somministrazione 197 visualiz- zazioni del questionario, per un totale di 143 compilazioni.
I dati ottenuti sono stati analizzati utilizzando i software Excel e SPSS, grazie ai quali sono state ricavate le statistiche descrittive e sono state ope- rate diverse analisi più approfondite: l’analisi dell’affidabilità dello stru-
mento ITIS per le 5 sotto scale74, una analisi fattoriale75 che ha permesso
di verificare il funzionamento dello strumento sul campione di rispon- denti al questionario; i coefficienti di correlazione e regressione fra le di- mensioni della scala ITIS e la frequenza d’uso delle tecnologie nella didat- tica esplicitata dai docenti.
Gli esperti formatori sono stati rintracciati attraverso i canali social e una selezione fra la rete di contatti del Collaborative Knowledge Building Group, associazione che nello specifico si occupa di apprendimento colla- borativo e tecnologie e annovera fra i suoi soci formatori che si occupano di questi temi. La selezione così operata ha permesso di intervistare for- matori con diversi background: nel gruppo troviamo, oltre a persone che svolgono principalmente la professione di formatori, docenti di seconda- ria di I e II grado, docenti universitari e ricercatori che si dedicano anche alla formazione sui temi oggetto di questa ricerca (paragrafo 5.5.2.).
74 È stata operata la scelta di limitarsi alla Scala ITIS per queste analisi poiché le
altre sezioni del questionario avevano come obiettivo quello di ricavare dati che de- scrivessero il campione e le caratteristiche dei corsi TIC.
75 L’analisi è stata condotta al fine di esplorare il funzionamento dello strumento
sul campione di rispondenti, tuttavia si è conoscenza del fatto che non viene rispettato il rapporto tra numero di item e rispondenti di 1:10 (Tabachnick, Fidell e Ullman 2019)
In Figura 6 è riportata la traccia dell’intervista rivolta ai formatori che mira a raccogliere, dopo una prima indagine di informazioni di back- ground, dati rispetto alle caratteristiche dei corsi da loro erogati e ai fattori percepiti come favorenti ricadute nella pratica professionale dei formati.
Fig.6: Traccia intervista esperti formatori
I due gruppi partecipanti allo studio esplorativo non possono essere definiti rappresentativi dell’universo, rispettivamente, dei docenti di scuola secondaria di I e II grado e di quello dei formatori all’uso delle tecnologie. Sono state condotte delle ricerche preliminari e successive allo studio per individuare dei dati a livello nazionale aggiornati al fine di ri- cavare delle informazioni sulla popolazione di docenti di secondaria e sui formatori esperti nel campo d’interesse e applicare un metodo di campio- namento probabilistico, ma questi dati, laddove presenti, non sono risul- tati di pubblico dominio in forma aggiornata e dettagliata.
Questo ha portato a scelte specifiche nelle modalità di diffusione del questionario e di selezione degli intervistati, che per forza di cose esclu- dono dai due campioni una fetta importante di docenti e formatori ope- ranti in Italia.
A titolo di esempio, non sono stati raggiunti i docenti che non sono iscritti ai social network o nei gruppi di docenti a tema tecnologico, i do- centi cui le segreterie d’istituto e i Dirigenti non abbiano ritenuto di dover girare la richiesta di compilazione del questionario. Inoltre, i docenti che non hanno seguito corsi di formazione alle TIC hanno probabilmente ri-
tenuto di non doverlo compilare76.
D’altronde, l’interesse era proprio relativo alle caratteristiche dei corsi di formazione TIC frequentati, anche se disporre di dati più completi avrebbe permesso di ottenere delle informazioni interessanti sull’effettiva percentuale di docenti che si siano formati sul tema tecnologico nel corso della loro carriera.
Oltre agli insegnanti, anche i formatori sono stati individuati tramite campionamento non probabilistico a valanga (o snowball) dal momento che l’interesse è stato rivolto a formatori esperti specializzati sul tema delle tecnologie applicate alla didattica: a partire da una prima selezione fra i formatori che collaborano con il CKBG, si è proceduto a chiedere agli intervistati di indicare almeno un altro esperto da poter intervistare.