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Il problema dell’affiliazione

3. Narrare l’identità

3.2 La dimensione intertestuale

3.2.4 Il problema dell’affiliazione

La strategia intertestuale stimola un‘ultima considerazione relativamente alle nozioni di ‗filiazione‘ e ‗affiliazione‘ culturale, che designano due diverse tipologie di relazioni fondate, rispettivamente, sulla ‗discendenza genealogica‘ e sull‘adesione volontaria a un dato sistema di

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valori.112 Si tratta di concetti particolarmente pregnanti in un‘analisi di un

romanzo dove la ricerca del padre costituisce uno dei temi principali.

Cercare il padre significa essenzialmente mettersi alla ricerca delle proprie origini, e risponde, per Youssef, a un‘esigenza di affiliarsi a un nome, a una discendenza: ora, al pari di Youssef, è lecito supporre che la stessa Lalami sia alla ricerca simbolica del ‗padre‘, ovvero di una genealogia letteraria su cui ‗innestare‘ la propria scrittura. Si è detto come Hilary Kilpatrick abbia posto il problema dell‘affiliazione letteraria a proposito della produzione araba anglofona:

Because there is no tradition of Arab writing in English as there is in French, the question arises as to their literary affiliations, that is, the writings to which they can be meaningfully related.113

Se lo scrittore arabofono che si esprime nella propria lingua madre nel paese di esilio si situa all‘interno di una letteratura ‗minore‘, nei termini di Deleuze e Guattari,114 ma inscrive la propria scrittura in una tradizione

letteraria, quella araba, ben delineata,115 diverso è il caso dello scrittore

arabo, specie se maghrebino, che utilizza un veicolo linguistico inusuale come l‘inglese. Allorché Gibràn e gli altri esponenti del mahjar iniziarono ad adoperare la lingua inglese nella loro opera letteraria, scrive Waïl Hassan, «they were quite consciously initiating a properly minor tradition of their own».116

Ciò sembra chiarire un diverso approccio alle due principali tradizioni letterarie che trovano spazio in Secret Son: quella araba e quella

112 Syrine C. Hout, Of Fathers and the Fatherland in the Post-1995 Lebanese Exilic Novel, in

«World Literature Today» 75/2, 2001, pp. 285-93: 293.

113 Hilary Kilpatrick, Arab Fiction in English, cit., p. 46.

114 Gilles Deleuze, Félix Guattari, Kafka: Toward a Minor Literature, University of

Minnesota Press, Minneapolis 1986.

115 «A major literary tradition», la definisce Waïl Hassan in Gibran and Orientalism, in Layla

Al Maleh (ed.), Arab Voices in Diaspora, cit., pp. 65-92: 69.

116 Ibidem. Quello dell‘affiliazione letteraria è certamente un problema con cui sono

chiamati a fare i conti autori come Lalami e Majid, i quali non hanno propriamente ‗inventato‘ una nuova tradizione letteraria.

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statunitense. Non soltanto viene negata la capacità del protagonista di identificarsi in testi e personaggi della letteratura araba (Mawsim al-hijrah ilà ‟sh-shamàl) e marocchina (l‘ispettore ‗Ali), ma lo stesso Corano, il testo fondante della cultura islamica, figura esclusivamente in relazione a una delle forze più tragicamente ambigue che agiscono nell‘universo diegetico, quella fondamentalista incarnata in Hatim Lahlou. Al contempo, un film come Boyz N the Hood si propone come un modello di narrazione. Come Nabil e Rachida, ad esempio, anche i genitori di Tre risiedono in quartieri distinti della stessa città, Los Angeles, e, come Youssef, il protagonista di Singleton è una figura marginale, in quanto ‗nero‘; il quartiere-ghetto in cui Tre trascorre sette anni della propria vita presenta, non a caso, tratti in comune con Hay An Najat, dove dominano la violenza, il crimine, la povertà, la disoccupazione. Ma Lalami riprende, quasi certamente, dal film anche il motivo del diverbio tra Malika e Nabil sul modo di considerare la relazione tra la figlia Amal e Fernando; anche in Boyz N the Hood, infatti, Furious e Reva discutono, sostenendo opinioni divergenti, sulla possibilità che Tre inizi una convivenza con la fidanzata:

Reva: ―Did he tell you he wants to move in with Brandi? Furious: ―Yeah. So?‖

R.: ―Yeah. So? So don‘t you think that‘s a bad idea?‖

F.: ―I think that Tre is old enough to make his own decisions, Reva‖. R.: ―You‘re his father. That means you were supposed to guide his decisions‖.

Si confronti il passo citato con il seguente di Secret Son, dove Malika e Nabil hanno da poco scoperto la relazione tra Amal e Fernando; attraverso la citazione verbatim della frase in corsivo, l‘autrice richiama volutamente l‘attenzione sul film:

When they returned to Casablanca, Nabil told his bank to stop automatic transfers to Amal‘s account in Los Angeles. His reasoning was simple. Amal claimed that she was old enough to

make her own decisions, and if she was old enough for that, then

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Ipotesti americani quali Boyz N the Hood e The Great Gatsby risultano accomunati dal riconoscimento del ruolo di guida svolto dal personaggio paterno. Una delle lezioni che hanno maggiormente segnato l‘evoluzione umana di Nick Carraway gli è stata trasmessa proprio dal padre, nominato dal narratore in quell‘esordio del romanzo di Fitzgerald che è citato in Secret Son. È, inoltre, la figura paterna di Furious Styles, ruolo interpretato da Laurence Fishburne, ad attirare maggiormente l‘attenzione di Youssef durante la visione del film allo Star Cinema:

This week, the Star Cinema was showing Boyz N the Hood. Right away Youssef knew that it would not be a big hit with his friends: there were no explosions, no car chases, and, most unforgivable of all, only one naked woman – and she didn‘t even face the camera. But he stayed glued to his seat because of

Laurence Fishburne‟s fatherly presence, his smooth voice and limitless experience. Youssef had lost his own father at the age of two, so

his memories were few, and also faint. (6)

Nel suo contributo sulla letteratura della diaspora libanese,117 Syrine

Hout si proponeva di indagare:

the overlapping concepts of home and nation to suggest that familial relationships and patterns of parent-child interactions are crucial in determining the maturing individual‘s attitude toward his or her country.118

Nell‘estraniamento dei protagonisti di questa letteratura nei confronti delle figure genitoriali, specie quelle paterne, la studiosa coglieva, infatti, la metafora di un‘alienazione dalla cultura libanese di origine,119

117 Syrine C. Hout, Of Fathers and the Fatherland, cit. 118 Ivi, p. 286.

119 Lorenzo Casini ha osservato, dal canto suo, come in romanzi quali al-Hubb fi ‟l-manfa

(Amore in esilio, 1995) e Wahat al-Ghurùb (L‘oasi del tramonto, 2006) dell‘egiziano Baha Tahir (n. 1935), la distanza fisica da casa corrisponda a quella che i protagonisti avvertono, anche sul piano psicologico, nei confronti della comunità nazionale egiziana: in al-Hubb fi ‟l-manfa, tale distanza, che ha origine dal rifiuto del protagonista di riconoscersi nelle politiche adottate dal presidente Anwàr Sadàt, sarebbe simboleggiata, sul piano strettamente tematico, dalle relazioni tese del personaggio principale con i membri sia del contesto familiare che dell‘ambiente di lavoro. Cfr. Lorenzo Casini, Beyond

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riconoscendo, in tal modo, la relazione tra determinate scelte tematiche effettuate dagli autori libanesi anglofoni considerati e la questione dell‘affiliazione culturale.

Se la possibilità di una riconciliazione con il padre è affidata a narrazioni ‗americane‘, l‘affiliazione letteraria di Lalami è piuttosto da ricercare nella tradizione del paese e della società che le hanno permesso di scrivere e pubblicare, contribuendo alla definizione e al riconoscimento, sul piano internazionale, della sua identità di letterata e di scrittrice.