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CAPITOLO 2 ANALISI DI ALCUNI CASI DI STUDIO SPAGNOL

2.2 I parchi della DIBA

2.2.2 Il progetto SITXELL

Il Sitxell è un progetto della provincia di Barcellona77, per dare supporto al

consiglio provinciale e alle sue strutture interne in merito agli ambiti di pianificazione del territorio non urbanizzabile. Un concreto aiuto nonché un

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sviluppato dall'Ufficio di Pianificazione e analisi regionale, e dal Dipartimento di pianificazione e sostenibilità.

sistema di informazione geo-cartografico, che fa da connettore e archivio di informazioni sui paesaggi e territori naturali e agrari in moltissimi ambiti come la geologia, l’idrologia, Flora fauna e vegetazione in genere, ma anche con sguardi all’aspetto produttivo in maniera che si integri con la documentazione base esistente per rendere possibile una pianificazione su scala municipale, che miri ad un equilibrio tra l’urbanizzato e il territorio vincolato. Una risorsa nello studio, l’analisi, la valutazione e la progettazione degli spazi verdi della provincia Barcellonese. Obiettivo principale quindi del sistema attivo dal 2001, è apportare informazioni accurate, puntuali e in merito al sistema ecologico e socio-economico degli ambienti naturali, in un costante confronto di analisi territoriale per dare supporto sia ai processi di pianificazione sia a quelli decisionali su tali ambiti.

Nasceva dall’esigenza che la provincia aveva di andare oltre l’anello verde gli stessi avendo eletto Forman come referente intellettuale, in base all’ecologia del paesaggio era, seppur in categorie molto ampie, veniva a delinearsi la necessità della conoscenza di due cose: Valore intrinseco, e valore funzionale. Il primo è quello dell’elemento indagato per se stesso e in valore assoluto, che può essere relativo alla qualità ambientale o alle biodiversità contenuta e casi analoghi, il secondo è relativo a quali qualità si espletano in relazione all’intorno relazionato all’approccio funzionale che il bene detiene rispetto al suo intorno e rispetto alle azioni che sullo stesso si intendono implementare. Tutto ciò attribuendo un punteggio imprescindibile al quale non solo si accompagna una visione globale dell’area per parametri ad alta o bassa qualità e con l possibilità di individuare azioni in grado di omogeneizzare tali parametri. Quindi scegliere per esempio se istituire una porzione di territorio protetto, o se annetterne qualcuna limitrofa che ha indici naturalistici suscettibili di incremento di valore.

Per la traduzione in pratica di questi principi le convenzioni con i centri collaboratori sopramenzionati, si sono improntate in un sistema di consulenza e raccolta di informazioni costantemente aggiornata, perdurante e continuo

nel tempo78.

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Per esempio per il monitoraggio e la verifica della qualità delle acque dei fiumi si sono interessate le facoltà di biologi, a per la conoscenza e il monitoraggio della facoltà dei boschi le facoltà di agraria, tutto in indicizzato sotto l’aspetto valoriale per identificarne e comparane l’importanze rispetto ad altri parametri presenti. Da un intervista con Marti Domenech.

Il progetto è strutturato a livello tecnico attraverso diversi strati di informazioni geografiche relazionate mentre a livello politico, nel SitXell prevale la componente propositiva e di influenza nei processi di governo del territorio, sia a livello locale e regionale, fornendo informazioni ecologiche e socio-economiche accurate e affidabili, nonché criteri per la pianificazione, piani e progetti elaborati da parte delle autorità pubbliche competenti in materia. Il tutto si imposta su un sistema integrato di pianificazione e gestione territoriale che ha anche, e non in maniera sottintesa, lo scopo di sensibilizzare le componenti sociali coinvolte, sui benefici del vivere in stretta simbiosi con l’ecosistema ponendo in evidenza gli aspetti qualificanti del vivere naturale con accento sui servizi che in questi possono venir collocati. Il successo del sistema si esplica con le collaborazioni convenzionate con centri di ricerca, dipartimenti universitari, istituzioni settoriali e aziende specializzate, che ha permesso l’implementazione e lo sviluppo di un sistema informativo-valutativo con una indicizzazione del sistema valoriale territoriale da parte degli esperti coinvolti. I dati di diversa natura vengono relazionati tra loro e indicizzati con criteri oggettivi, e nella loro consultazione, fornendo un quadro analitico assai definito, sono di valido ausilio per l’utente comune o ancora più incisivamente per il tecnico o amministratore che su quelle informazioni si troverà ad operare. La conseguente analisi comparativa, la stima delle caratteristiche in campo e l’individuazione delle priorità nell’ottica di dare ausilio e indirizzare qualitativamente il processo di pianificazione del territorio, è il ruolo cardine del sistema.

Tutte la informazioni elargite da Sixtells sono compatibili al sistema di informazione geografica (GIS) sia come ordinaria cartografia ma soprattutto

come base di dati disponibili79.

Per meglio esplicare quanto riferito, se per una porzione di suolo libero si mettono in evidenza le esigenze di tutela e il territorio e la stessa ha i requisiti certificati dal sistema valoriale attribuito, allora sull’area interverranno vincoli territoriali restrittivi. Se viceversa per lo stesso territorio si renderà evidente una qualificazione di risorse non ambientali ma energetiche o sfruttabili in altrui ambiti la comparazione si farà sul valore attribuito a tali preesistenze e

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Il SITXELL una banca dati cartografica e alfanumerica scala 1:50:000, realizzato in ambiente ArcGis e visionabile tramite apposito portale ai cittadini.

da questo confronto si determinerà la scelta migliore per il territorio oggetto di analisi .

Visivamente il sistema permette due forme di uso tramite portale. una ufficiale e una meno che diffondono notizie tramite un visualizzatore di mappe con sistema interattivo assai intuitivo e non preclusivo ai non addetti ai lavori. Il sistema inizialmente pensato per gli ambiti municipali, si è poi incrementato per poter utilizzare le informazioni a scala differenziata in maniera tale da allargare anche gli ambiti dei livelli decisionali, così che ora sia abbastanza elastico da potersi relazionare con ambiti parziali o totali dei territori facenti parte della provincia. Negli ultimi anni e nel 2012 il SixTells è impegnato in quelle che sono le politiche di dinamiche territoriale, inventariando tutto in sistema aerofoto, cronologicamente collocate, per verificare come cambiano le superfici territoriali per verificare i cambi nell’urbano e negli spazi verdi, per stabilire capisaldi e ambiti soggetti a variabilità territoriale, in merito alle scelte in pianificazione.

Ultimamente il SixTells e le strutture tecniche della Di.Ba che lo implementano sono stato insignite del prestigioso premio che Le Nazioni Unite assegna alle pubbliche amministrazioni UNPSA 2012. Dal 2003 questi viene assegnato ogni anno alle amministrazioni che si distinguono per progetti d’eccellenza in vari ambiti, che vanno dal miglioramento dei servizi pubblici, incremento livelli di partecipazione alle scelte politiche, al miglioramento della gestione e conoscenza. La Di.Ba ha vinto nella categoria “Migliorare la gestione della conoscenza nel settore pubblico”a conferma della qualità dei servizi erogati e dall’efficienza e qualità delle scelte che tramite questi la P.A. è indotta a fare.

Il sistema della rete delle aree protette della provincia di Barcellona rappresenta il caso emblematico di come sia possibile superare il limite stesso dei parchi relazionandoli tra loro, sullo sfondo di una pianificazione a livello sovra urbano, nella fattispecie il PGM del 76 che aveva tra i suoi 3 criteri fondanti in materia di pianificazione, la connessione degli spazi naturali. Tutto ciò ha Trovato nel tempo un crescente seguito tra gli addetti ai lavori in termini di principi ispiratori; se ci si riferisce infatti all’ecologia del paesaggio in merito alla matrice, il suo valore in termini globali in Catalunya non è disconosciuto da nessuno, ma il tema semmai diventa cosa si può fare all’interno della stessa, che evidentemente non può essere tutta parco naturale,

e che allo stesso tempo non è tutta degna di diventarlo. A riguardo viene in aiuto la conoscenza diretta del territorio, e della sua intima qualità che a seconda del livello di approfondimento può influenzare le scelte in materia di pianificazione. Se in un area un bacino idrografico va a ricaricare le sorgenti che danno acqua ai cittadini allora evidentemente azioni sul substrato vegetale che mi alterino tale conformazione naturale sono immediatamente bandite e quali invece per le stesse ragioni sono da incoraggiare e incentivare. Allo stesso modo si può qualificare il valore di una zona verde anche se questa non è esattamente delimitata all’interno di un area parco, confrontarla con il gli indici che contraddistiunguono il suo intorno e verificare la possibilità di omogeneizzare i territori in una direzione piuttosto che in un’altra senza tener conto del territorio protetto o meno, perché il sistema che fornisce informazioni in maniera globale e generale, non solo ristretta alle aree protette. Si arriva quasi a monetizzare la qualità ambientale, trovare cioè il giusto valore percepito dalla cittadinanza che ne acquisisce l’importanza in termini di incidenza diretta nella qualità della vita. Un esempio classico per la città di Barcellona è la corrispondenza diretta della città al suo parco più prossimo in termini di risorse idriche, includendo tutto il ciclo delle acque. I barcellonesi hanno ancora oggi gravosi e centenari problemi dovuti al cattivo funzionamento del suo sistema fognario, e allo smaltimento delle acque bianche e nere ma soprattutto hanno una accesa sensibilità al tema del livelli pluviometrici, e all’approviggionamento idrico. Che tutto questo sia legato direttamente alla sua Sierra, e in termini di area urbana è evidente da sempre così come è palese chel’opinione pubblica sia molto più propensa ad allargare il parchi, sede primaria di tali risorse, piuttosto che lasciare tali ambiti all’iniziativa privata. D’altronde è immediato rilevare il rapporto tra la città e le zone di impluvio, e le zone delle fonti idriche nei serbatoi di protezione della bio-diversità è strettamente connesso. E ciò, per quanto di stringente risulti nell’area Barcellonese non è l’unica ragione per la quale la consapevolezza delle aree verdi ha assunto livelli di così alta partecipazione da parte della popolazione. Consapevolezza che viene a mancare quando irrompono velocemente situazioni come Euro wegas, per il quale il valore intrinseco ambientale viene annullato dalla rendita da speculazione fondiaria.