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Il testo-materiale

Capitolo III - Per un modello del testo: teorie e tecniche del testo nella letteratura critica

3.2. Mutamenti nelle categorie del testo teatrale

3.2.2. Dalla scena al frammento

3.2.2.2. Il testo-materiale

Nell'era del performativo, il testo teatrale è divenuto spesso pretesto per i registi, un semplice materiale da rielaborare. Classici del teatro, come Shakespeare,

494Divisione nostra, non specificata nel testo citato.

495Azioni simultanee o successive possono anche riguardare il rapporto tra una scena e l'altra, incluindo flashbacks.

sono stati utilizzati in modo molto libero, anche come riscrittura

496

; oppure sono stati creati spettacoli con testi molto lontani dall'universo teatrale

497

. Si è affermata la pratica della drammaturgia di gruppo, nella quale con le improvvisazioni degli attori si producevano a posteriori materiali testuali; oppure la pratica della scrittura scenica utilizzando frammenti eterogenei di testi disparati, come abbiamo visto nei capitoli I e II di questo lavoro. Come conseguenza di questo spostamento dal testo alla scena, il testo teatrale si è trasformato per assumere consapevolmente la funzione di materiale.

Il drammaturgo tedesco Heiner Müller ha avuto un ruolo preponderante nell'affermazione dell'estetica del testo-materiale

498

. Principalmente nella sua produzione della fine degli anni Settanta e degli anni Ottanta, con testi come Die Hamletmaschine (1977) o Verkommenes Ufer / Medeamaterial / Landschaft mit Argonauten (1982), la parola teatrale passa ad esigere un'ulteriore drammaturgia nel passaggio alla scena, diventa materiale per la scrittura scenica. I testi di Müller contenevano innesti di altre opere, più o meno nascosti, citazioni, riferimenti biografici - frammenti che galleggiano in assenza di storie, assemblati come detriti

499

. L'utilizzo del collage è una procedura dominante in questa modalità di montaggio-assemblaggio.

496Un esempio recente è il giovane brittanico Dan Jennet, che ha messo in scena in modo molto libero testi come La commedia degli errori e Riccardo III.

497Per citare un esempio diverso da quelli precedenti, pensiamo al famoso Il Mahabharata (1985) di Peter Brook, spettacolo basato sull'omonimo racconto epico indiano.

498Ryngaert afferma: «Dans les dernières décennies du XXe siècle, notamment à la suite de H. Müller, il a été beaucoup question de "texte-matériau" pour désigner un texte destiné à être traité librement en vue du passage à la scène. Dans ce cas, le texte n'est pris en compte ni dans sa totalité ni dans son organisation, il est une sorte de réservoir dans lequel le metteur en scène, ou le nouvel auteur, puise des morceaux ou des fragments. L'écriture par fragments, désormais spécifique de la période postdramatique (Lehmann, 2002), va dans le sens d'un abandon de la logique d'organisation narrative. La syntaxe dramatique classique et ses enchaînements laissent alors la place à une succession d'élements placés côte à côte, selon un modèle parataxique», J. SERMON - J.-P.

RYNGAERT, Théâtres du XXIesiècle: commencents, Paris, Armand Colin, 2012, pp. 51-2. Cfr. anche J. KALB, Samuel Beckett, Heiner Müller and Postdramatic theater, Samuel Beckett Today/Aujourd'hui: An Annual Bilingual Review/Revue Annuelle Bilingue, vol. 11, 2002, pp. 74–83.

499 Così inizia Die Hamletmaschine, di H. Müller: «Ich war Hamlet. Ich stand an der Küste und sprach mit der Brandung BLABLA, im Rücken die Ruinen von Europa» [Io ero Amleto. Me ne stavo sulla costa a parlare alle onde BLA BLA dando le spalle alle rovine d'Europa]. Affermazioni emblematiche, che contengono in sé i parametri di una nuova estetica: la fine del dramma. Amleto parla al passato, in

L'origine dell'uso moderno del collage risale alle avanguardie degli anni Venti. Max Ernst, esponente del surrealismo, ha inaugurato la sua prima

"esposizione-collage" a Parigi nel 1920, e si suppone che la parola "collage" sia proprio nata intorno alla sua cerchia come un nuovo modo di fare arte

500

. Ma sarebbero i cubisti i veri e propri inventori del collage, secondo la storica dell'arte Erika Billeter

501

. Anche se il collage era già stato utilizzato in alcune forme d'arte in passato, i cubisti l'hanno reso un gesto artistico consapevole di rottura con la tradizione mimetica:

[...] le collage n'est pas une simple technique qui consisterait à coller différentes matières. Il pose un problème artistique: à savoir, l'integration de la réalité dans un monde de tableaux artificiels. Par leurs trucages, imitations déconcertantes de la réalité, les tableaux en trompe-l'oeil ont posé les premiers le problème artistique et esthétique que les Cubistes ont tenté de résoudre avec le collage.502

lui restano solo frammenti di parole, sillable senza senso, metafora di una cultura logocentrica in rovine. Il testo di Müller contiene indicazioni sceniche molto aperte, metaforiche, lasciando alla creatività del regista e degli attori la concretezza. Diviso in cinque parti, come i cinque atti shakespeariani, è composto da monologhi pronunciati da identità fluide o multiple, e pieno di citazioni e parafrasi di autori come Sartre, Hölderlin, Artaud. Jonathan Kalb fa un'analisi interessante, che accosta Müller ad Artaud, sottolineando il paradosso di un autore che fa letteratura teatrale contro la propria letteratura drammatica: «(...) The following analysis of Hamletmaschine concentrates on another idea: the idea of erradication of dramatic literature, or rather the displacement of drama by its means of enactment, theater. Most theater practicioners who have takes Artaud seriously have treated this idea as central to him. However, unlike Brook, Grotowskj, and others who experimented with the practical aplications of Artaudian theories, Heiner Müller was an author, and the apparent paradox of this, of an author producing dramas that map the failure of drama to take place, was partly a result of his not taking the Artaudian tradition fully serious. (...) The death of drama, like the death of the Author, was a myth to Müller, a double-edged fiction whose ambiguity and power over the others he tried to harness on his behalf, in the same way he cooly exploited Stalinist violence, East German politics, Teutonic myth, and much else, as

"material"». J. KALB, The theatre of Heiner Müller, Limelight Editions, 2001, p. 107-8.

500Cfr. E. BILLETER, "Collage et montage dans les arts plastiques", in Collage et montage au theatre et dans les autres arts durant les annees vingt, Atti del Convegno del Centre National de la Recherche Scientifique, a cura di D. Bablet, Lausanne, La Cité - L'age d'Homme, 1978.

501Sull'idea contemporanea di collage, riferisce Billeter: «Des nos jours, nous comprenons sous le terme de 'collage' tout ce qui concerne le collage, l'assemblage, l'image collée, en restant fidèles à l'expression di Max Erst: "si ce sont les plumes qui font le plumage, ce n'est pas la colle qui fait le collage"». Ivi, p. 19.

502 [(…) il collage non è soltanto una semplice tecnica che consisterebbe nell’incollare materie diverse. Esso pone un problema artistico: a sapere, l’integrazione della realtà di un mondo di tableaux artificiali. A causa dei loro inganni, imitazioni sconcertanti della realtà, i tableaux

trompe-Georges Braque e Picasso hanno ricercato l'utilizzo di oggetti reali nelle loro opere, a cominciare dei giornali. Picasso, in Natura morta con sedia (1912, collage di olio, tela cerata, carta e corda su tela), ha per la prima volta creato un effetto illusionistico con frammenti della realtà, proprio per satirizzare la pittura schiava dell'imitazione. E' l'inizio dei "papier collé", ovvero, pezzi di carta (giornali, carta da parate, etc.) incollati su tela per creare un effetto di sguardo su angolazioni diverse, procedimento associato al cubismo sintetico

503

. Si tratta di un primo passo per lo sviluppo della tecnica del collage nel XX secolo, la quale ha implicazioni fino ad oggi in quella "irruzione del reale" preconizzata da Lehmann nella sua estetica del postdrammatico

504

:

La nécessité du collage devint évidente pour les Cubistes pour rendre formellement plus clair un système de pensée. Le changement du système de pensée a été le moteur décisif dans l'histoire du collage du XX siècle. On ne peut saisir l'essence du collage que par ce système de pensée. La technique en soi ne fournit aucune explication. [...] On ne considère désormais plus la peinture comme le seul et unique moyen de réaliser un tableau. La réalité n'est plus introduite dans le tableau en tant qu'imitation à l'aide des effets illusionnistes; elle se représente elle-même. Le tableau devient vérité sans voile

.

505

Si tratta del preannuncio del cambiamento verso l'estetica del performativo negli ultimi decenni del Novecento, come introdotto da Fischer-Lichte: la combinazione tra presenza e rappresentazione, tra vita e arte

506

. La tecnica del

l’œil hanno proposto i primi problemi artistici ed estetici che i Cubisti hanno cercato di risolvere con il collage]. Ivi, p. 20.

503Di solito, gli storici dell'arte dividono il movimento cubista in due momenti: il cubismo analitico (prima fase, caratterizzata dalla giustaposizione e sovrapposizione dei piani, di cui uno degli esempi più celebri è Les Demoiselles d'Avignon di Picasso, 1907) e il cubismo sintetico (che utilizza le tecniche del collage e del papier collé, inaugurato nel 1912 da Natura morta con sedia).

504Cfr. p. 163.

505[La necessità del collage diventa evidente ai Cubisti per difendere formalmente in modo più chiaro un sistema di pensiero. Il cambiamento del sistema di pensiero è stato il motore decisivo nella storia del collage del XX secolo. Non possiamo afferrare l’essenza del collage che attraverso questo sistema di pensiero. La tecnica in sé non dà alcuna spiegazione (…) Ormai non consideriamo più la pittura come il solo e unico mezzo di realizzare un quadro. La realtà on è più introdotta nel quadro come imitazione a servizio di effetti illusionistici; essa si rappresenta di per sé. Il quadro diventa verità senza velo con il collage]. Ivi, p. 22-3.

506Cfr. p. 87.

collage, infatti, non ha riguardato solo l'ambito delle arti visive, anche se viene più direttamente associata a esso, ma anche quello letterario, musicale e teatrale

507

. In letteratura, possiamo citare le esperienze di Gertrude Stein

508

e T.S. Eliot

509

. In musica, Stravinskij ha iniziato a fare esperienze con la frammentazione e il collage

507Per una visione ampia e approfondita delle estetiche delle avanguardie dell'inizio del Novecento, e più specificamente del cubismo e delle sue influenze sulle altre arti, cfr. S. FAUCHEREAU, Avant-gardes du XXesiècle. Arts & Littérature. 1905 - 1930, Paris, Flammarion, 2010, pp. 90-129.

508 Gertrude Stein, esponente del modernismo americano, della quale abbiamo già parlato in precedenza, ha fatto rilevanti esperimenti letterari utilizzando la tecnica del collage. E' vissuta a Parigi ed era molto amica di Picasso, e ha cercato di portare le tecniche innovative del cubismo ai suoi lavori, sia drammatici che poetici. Un esempio è il suo poema Tender Buttons (1914): «Tender Buttons is significant for our account as well because it uses montage techniques to organise its verbal portraits. Like synthetic Cubism's juxtaposition of painted canvas and pieces of 'life' (newspaper clippings, wallpaper, calling cards), or Imagism's juxtaposition of different poetic images, Stein juxtaposes her portraits to each other with no transitions, no connective tissue. Readers must make sense of the individual protraits and how they relate to each other. Anticipating later modernist collage poems like Pound's Hugh Selwyn Mauberley and Eliot's The Waste Land, the collage methods of Tender Buttons erodes the single, stable speaker of lyric poetry. (...) If we think of Tender Buttons' individual 'poems' as Cubist protraits of objects in verse, the text's erosion of lyric subjectivity can be compared to a Cubist self-portrait, fragmenting its artist-subject beyond recognition». A. DAVIS - L. M. JENKINS (a cura di), The Cambridge Companion to Modernist Poetry, Cambridge, Cambridge University Press, 2007, p. 39.

509Il poeta T.S. Eliot, legato al modernismo londinese, ha utilizzato molto la tecnica del collage. Nella sua prima pubblicazione, sulla pagina di apertura, veniva stampata una riproduzione di una tela cubista di Robert Delaunay. Influenzato anche dal lavoro avanguardistico del poeta Ezra Pound, che utilizzava il verso libero e le tecniche del collage, Eliot ha dato vita a un monumento letterario, come spiega Crivelli: «(...)Determinati aspetti strutturali della Waste Land la avvicinano all'impianto del collage di inizio Novecento. Eliot aveva composto un poema lungo e complesso (...) in modo non diverso dai primi papier collés. Il 1971 sarà a lungo ricordato nella storia della letteratura modernista del Novecento come l'anno in cui la vedova di Eliot diede alle stampe il facsimile della Waste Land formato da manoscritti, dattiloscritti e altri materiali composti dal marito nell'immediato periodo che precedette la pubblicazione della sua opera più conosciuta. In tale edizione del poema emerge con forza l'immagine di una Waste Land estremamente composita, non solo nello stile e nei contenuti, ma anche nessa sua genesi (...)». M. CRIVELLI, Sperimentazione del collage nella Waste Land di T.S. Eliot, in Rivista Acme, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Milano, Vol. LXIII - fasc. II - maggio-agosto 2010, p. 215, disponibile in:

http://www.ledonline.it/acme/.

di pezzi precostituiti

510

, anticipando la Neue Musik del secondo Novecento

511

. In teatro, è stato impiegato nell'agit-prop e poi nel teatro brechtiano

512

.

La critica non è omogenea nel distinguere tra le tecniche del montaggio e del collage. Per J.-P. Ryngaert, il montaggio avrebbe a che fare con l'organizzazione di un materiale preesistente per creare "tagli" significativi funzionali all'andamento dell'opera, mentre il collage creerebbe effetti pontuali e non mirerebbe a un movimento globale

513.

Claudine Amiard-Chevrel considera il montaggio una

510«Debussy comincia ad applicare alla musica un montaggio cinematografico, ritenendo che non sia più necessario mantenere transizioni armoniose tra le varie sezioni di una composizione. Nel frattempo Stravinskij, ancor più di Debussy, sembra anticipare le tecniche di montaggio magnetico ed elettronico di fine secolo, nel modo in cui la sua musica salta da uno stile e da un ritmo all'altro.

Stravinskij scriveva musiche diverse, ognuna con un proprio carattere, e poi le inframmezzava, prevedendo come la musica si sarebbe frammentata al frammentarsi del XX secolo». P. MORLEY, Parole e musica. Una storia del pop dal Big Bang all'oggi, Milano, ISBN Edizioni, 212, p. 1915.

511Il compositore francese Pierre Schaeffer ha inaugurato una nuova corrente musicale alla fine degli anni Quaranta, basata sulla registrazione su nastro magnetico di suoni e rumori ambientali, che poi attraverso un processo di montaggio come quello cinematografico, andavano a costituire una nuova opera. Ha fondato il Groupe de Recherche de Musique Concrète, a Parigi, del quale hanno partecipato i più importanti compositori del secondo Novecento. Inoltre, negli anni Sessanta e Settanta a Darmstadt, in Germania, avvenivano dei corsi estivi di composizione per la Nuova Musica, in un ambiente musicale estremamente vivace che ha incluso Edgard Varèse, Luciano Berio, Pierre Boulez, John Cage, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen e Iannis Xenakis. Un esempio degli sviluppi del collage nella musica concretta ed eletroacustica è la composizione Hymnen (1966-7), di Stockhausen, in cui vengono assemblati brani degli inni nazionali di diversi paesi, poi modificati con la musica elettronica.

512«Cette estetique du montage/collage a été possible au théâtre auto-actif par suite de la rupture totale avec la dramaturgie antérieure, réaliste (ou même symboliste) et psychologique. A partir du moment où il n'était plus nécessaire de respecter une évolution progressive des sentiments et des comportements qui en découlent et où l'on présentait sèchement des faits, leurs causes et leurs conseéquences, où les personnages incarnaient des choses et des phénomènes, on avait affaire à un matériau neutre, malléable, combinable de toutes les manières et dans tous les ordres possible. A fortiori quando on utilisait des textes d'emprunt, sans personnages. La seule finalité en était la compréhension et l'efficacité. Il était presque inévitable qu'on aboutît aux procédés du montage et du collage parce qu'ils étaient le meilleur moyen d'exposer et d'expliquer les faits clairement, mais dans toute leur complexité, sans pour autant fatiguer le public». Ivi, p. 175.

Il teatro con chiare e dirette intenzioni politiche ha utilizzato, come già visto, la tecnica del collage (cfr. nota 494, p. 185 sull’agit-prop). Su Bertold Brecht e il teatro epico, afferma Philippe Ivernel:

«(...) la technique du montage est érigée par le théâtre epique à la hauter d'un principe, d'un principe politique». P. IVERNEL, Brecht Bertold - (1898-1956), Encyclopædia Universalis [en ligne], consultata il 3 febbraio 2015, disponibile su:http://www.universalis.fr/encyclopedie/bertolt-brecht.

513[Il montaggio è l'arte del ricupero dei materiali vecchi; non crea nulla ex novo, ma organizza la materia narrativa curando il taglio significante. Qui risiede la differenza riguardo al collage: il montaggio è organizzato in funzione di un movimento e una direzione da imprimere all'azione, mentre il collage si limita a delle collisioni pontuali, producendo effetti di senso "sfavillanti"].

Sarrazac, Lexique du drame…, cit., p. 132, s.v. “montage et collage”.

successione significante di materiali mentre il collage sarebbe la giustapposizione

simultanea di materiali

514

. Risiederebbe, dunque, nell'aderenza o no a un

movimento globale, oppure nella successione o simultaneità dei frammenti la loro

differenza. Noi abbiamo optato per fare del collage una modalità del primo, il quale

per noi designa la scelta estetica dell'interruzione e dell'ibridizzazione

515

.