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IMOLA CITTA’ SOLIDALE

Nel documento Città di Imola (pagine 64-74)

L’idea di fondo sostenuta in questi anni dalla nostra municipalità è quella di dar vita a un territorio capace di coniugare sviluppo e solidarietà, convinti che sia necessario affiancare ad un’economia che riesce ad essere competitiva, affrontando le sfide del mercato globale, una rete solida di servizi alla persona capace di rafforzare la coesione sociale della nostra comunità.

Le politiche sociali non sono semplici azioni o interventi di carattere riparatorio per arginare problemi. Spesso sono volte a lenire il disagio ed i drammi delle famiglie e delle persone. Tuttavia, devono essere considerate come politiche indispensabili per garantire la libertà di vita delle persone e delle famiglie e di conseguenza dell’intera comunità. La solidità e la diffusione di tali politiche sono infatti essenziali per garantire a tutti la possibilità di intraprendere i propri percorsi di vita e perseguire le proprie aspirazioni liberamente. D’altra parte, esse devono essere assunte al pari di altre politiche come fattore produttivo di crescita economica e sviluppo dell’occupazione.

Negli ultimi anni abbiamo dato vita ad una semplificazione positiva. Lo scenario ottenuto attraverso la riforma del welfare, proposta dalla Regione Emilia Romagna e portata avanti dai dieci Comuni del nostro territorio, è quello di un unico luogo di programmazione sociale e sanitaria (Circondario) e di due aziende di gestione: una per i servizi sanitari (Ausl) e una per i servizi sociali (Asp).

Le nuove sfide del welfare:

servizi sociali più flessibili per nuovi bisogni

La sfida che abbiamo di fronte è quella di innovare la spesa sociale per dare vita a un welfare che non solo si prenda cura, ma che si occupi di investire sulle persone, attraverso la qualificazione del sistema dei servizi esistenti per garantire una maggiore flessibilità, per dare risposte ai bisogni complessi. L’asse strategico per realizzare tale obiettivo è il consolidamento del welfare di comunità ed il rafforzamento di un patto territoriale tra le amministrazioni pubbliche e la coope-razione sociale, che nel nostro territorio è una realtà forte e vivace.

In questo nuovo contesto vogliamo contribuire a far crescere una cooperazione sociale che, garantendo i requisiti di professionalità e di rispetto dei diritti contrattuali, sia in grado di creare propri servizi, divenendo così un partner con cui condividere idee, iniziative e politiche sociali. Il tutto intercettando nuove risorse umane e nuove professionalità, avviando nuovi servizi e risorse economiche e creando una rete diffusa nel territorio.

Il protagonismo dei corpi intermedi, la cultura della gratuità di cui sono portatori l’associazionismo ed il volontariato, rappresentano un patrimonio di valori insostituibili nella costruzione di quel welfare di comunità da cui dipendono in gran parte il benessere e la salute dei nostri cittadini.

Tra i bisogni principali va evidenziato il sostegno alla non autosufficienza, alle responsabilità familiari e alla loro condivisione, con particolare riferimento al ruolo delle donne e alla qualificazione delle assistenti familiari e delle badanti.

La domiciliarità ed il lavoro di cura sono molto più del semplice svolgimento di funzioni assistenziali, ma privilegiano l’investimento relazionale, la presa in carico dei bisogni, lo scambio di

definire politiche sociali di conciliazione dei tempi di vita e del lavoro domestico.

Negli ultimi anni molte famiglie hanno scelto di accudire l’anziano non più pienamente autosufficiente o la persona con disabilità all’interno delle mura domestiche, spesso ricorrendo alla crescente disponibilità delle assistenti domiciliari. La complessità e l’articolazione che caratterizzano la diffusione delle assistenti domiciliari ci suggeriscono un approccio nuovo e integrato tra le politiche migratorie, del lavoro, fiscali e sociali, al fine di garantire il rispetto della dignità degli assistiti e di chi li assiste.

Occorre continuare a lavorare per individuare e contrastare situazioni di disagio giovanile fisico e psicologico, confermando e rafforzando i servizi presenti insieme al sistema scolastico, all’associazionismo ed al volontariato.

Anche l’attenzione alle problematiche delle persone con disabilità è un dovere per la nostra comunità. L’autonoma realizzazione di queste persone e il sostegno alle loro famiglie sono nostri obiettivi. A tal proposito vogliamo dedicare particolare attenzione all’ipotesi di realizzare un progetto rivolto al dopo di noi attraverso il coinvolgimento dei famigliari delle persone con disabilità e dell’associazionismo.

Nuove politiche per le famiglie

Profondi cambiamenti economici e sociali hanno attraversato il nostro Paese negli ultimi decenni, determinando ripercussioni sulle condizioni di vita delle persone e delle famiglie, dei bambini e dei giovani.

I figli sono una risorsa. Vogliamo sostenere le famiglie attraverso l’introduzione di nuove politiche e nuovi regolamenti per agevolare quelle numerose o nelle quali sono inserite persone non autosufficienti o che si trovano in condizione di disagio.

Vogliamo promuovere e valorizzare il potenziale sociale delle famiglie e delle persone, diffondendo iniziative di auto-mutuo-aiuto tra le medesime e favorendo reti di solidarietà per accrescere i livelli di reciprocità.

Merita una riflessione l’aumento delle unioni non istituzionalizzate, unitamente al crescente numero di famiglie monoparentali, dove è soprattutto la donna a sopportare i maggiori oneri di cura. A tutte queste nuove forme di convivenza la nostra città in-tende garantire le stesse opportunità nell’accesso ai servizi, senza alcuna discriminazione.

L’allungamento della vita e il conseguente invecchiamento della popolazione ci spingono a promuovere politiche sociali che, oltre a consolidare la rete dei servizi assistenziali, puntino sempre più sulla prevenzione.

Intendiamo promuovere, attraverso il sostegno alla rete dei Centri Sociali e alle attività di Promozione e Tempo Libero, momenti di socializzazione che contrastino il rischio della solitudine, favorendo così l’incontro e la relazione tra le persone. L’obiettivo è quello di stimolare i nostri anziani ad uscire di casa per continuare a guardare la vita con curiosità ed interesse. Non ci accontentiamo di aver dato più anni alla vita. La nostra sfida è dare più vita agli anni.

Accogliere il futuro: i servizi da zero a sei anni

A Imola la presenza di una fitta rete di servizi rivolti all’infanzia, all’adolescenza, agli anziani, alle persone svantaggiate, costruita nel corso di decenni, testimonia il nostro impegno da sempre nella costruzione di coesione sociale.

Vogliamo continuare nel sostegno alla genitorialità anche attraverso la qualificazione dei servizi all’infanzia, nonché dei servizi educativi per i primissimi anni di vita.

Imola è una città amica dell’infanzia. A Imola i servizi per l’infanzia fanno parte di un sistema integrato che funziona. L’obiettivo sarà quello di creare un sistema che tenga conto delle

di responsabilità familiari.

I nidi d’infanzia hanno raggiunto complessivamente una dimensione di quaranta posti ogni 100 bambini nati. È un traguardo che ci pone già al di sopra del parametro europeo fissato al 33%

per il 2010. Con quasi seicento posti complessivi ed una prevalenza netta di offerta a gestione comunale, Imola ha sperimentato positivamente le nuove opportunità che ci vengono dalla legislazione regionale (ad esempio l’educatrice domiciliare) dopo molte positive esperienze di servizi convenzionati con la cooperazione sociale.

Imola ha già avviato concretamente una strada per la realizzazione di un asilo nido attraverso le nuove opportunità offerte dal partenariato pubblico-privato, fermo restando una garanzia di qualità assoluta verso l’utenza finale ed i lavoratori.

La scuola dell’infanzia comunale si conferma per il suo livello molto elevato di qualità e di gradimento da parte dell’utenza. Al suo fianco, la scuola statale e quella privata paritaria compongono un sistema sinergico che riesce ad offrire un posto di scuola a tutte le famiglie richiedenti già da diversi anni. È un traguardo che va salvaguardato e consolidato con l’impegno di tutti i soggetti.

Il Comune di Imola continuerà ad investire risorse per nuovi servizi educativi, nuovi asili nido e scuole dell’infanzia, anche attraverso la realizzazione di edifici ad alto tenore qualitativo e ambientale o il consolidamento e l’ampliamento di quelli esistenti.

Il diritto alla salute

Il Servizio Sanitario deve essere universale: tutti vi contribuiscono secondo il proprio reddito e tutti lo possono utilizzare in base al proprio bisogno. Deve essere pubblico, ma aperto alla collaborazione con gli operatori privati accreditati. Deve essere moderno e al passo con le innovazioni scientifiche e tecnologiche e con i progressi che la medicina propone quotidianamente.

Infine deve valorizzare le professionalità dei medici, degli infermieri, di tutti gli operatori della sanità, continuando a mettere al centro la persona, titolare del diritto alla salute.

Sotto questa ottica l’autonomia ottenuta in questi anni dall’ASL di Imola è per noi l’architrave su cui continuare a costruire un sistema sanitario locale efficiente, competente, diffuso, in grado di rispondere in tempi adeguati ai bisogni delle persone. Un ospedale moderno ed efficiente deve garantire un’assistenza centrata su un livello di qualità di cure elevato. Si dovrà continuare nella sfida di qualificazione delle forme associative dell’assistenza primaria, dei Nuclei delle Cure Primarie che interessano i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e tutti gli altri operatori della sanità che, integrando le loro professionalità, possono assicurare ai cittadini la continuità delle cure e la presa in carico della persona.

Liste d’attesa: prestazioni appropriate in tempi certi

Ci attiveremo per contribuire a diminuire i tempi delle liste di attesa nel pubblico, sia per le prestazioni ambulatoriali, sia per gli esami, sia per i ricoveri. Siamo convinti che è anche dai tempi delle risposte ai bisogni che si può misurare l’effettiva concretizzazione del diritto inalienabile alla salute.

Prestazioni appropriate e tempi certi: queste sono le due strade che assieme portano alla riduzione delle liste d’attesa. Oltre ad un aumento dell’offerta delle prestazioni, va rafforzata l’appropriatezza degli interventi, coinvolgendo anche i medici ospedalieri e i cittadini, con i medici di base sempre più parte integrante e responsabile del sistema sanitario.

da qui. Continueremo a promuovere i Piani per la Salute, che possono essere considerati come un sistema di responsabilità sociale allargata e condivisa. Lavoreremo per migliorare il sistema di diagnosi, che per funzionare deve essere anzitutto tempestivo.

L’ampliamento dell’ospedale di Imola, con il nuovo Dipartimento di Emergenza-Urgenza Accettazione, svilupperà poi in maniera più adeguata le potenzialità assistenziali dell’Azienda Sanitaria secondo modalità strutturali e organizzative moderne, senza per questo incentivare l’utilizzo inappropriato del Pronto Soccorso.

Sosteniamo il potenziamento del Consultorio nella sua attività rivolta in particolare alla prevenzione, perché riteniamo che svolga un ruolo fondamentale sia sul piano socio-sanitario, sia in risposta ai problemi socio-economici.

Vogliamo contribuire insieme a tutti gli attori in campo, alle donne e agli uomini, che ogni giorno con competenza lavorano nella sanità, a rafforzare e diffondere un sistema sanitario locale sempre più efficiente ed efficace, in grado di rispondere in modo appropriato e veloce alle necessità delle persone.

ATTUAZIONE PROGRAMMA 4 “IMOLA CITTA’ SOLIDALE”

Progetto 4.1.11 - contributi al volontariato

Descrizione. Finalizzare i contributi al volontariato su progetti specifici, in particolare sulla piccola manutenzione della città e sulle risposte all'emergenza casa.

Attuazione 2010: Il finanziamento di € 50.000 per la realizzazione di progetti ed iniziative promosse e gestite dall’associazionismo sociale è stato gestito sulla base di criteri condivisi con l’Assemblea delle Organizzazioni Sociali e delle Organizzazioni del Volontariato, facendo riferimento a quanto definito e approvato nel Piano Salute e Benessere Sociale 2009/2011 (anziani, con particolare attenzione ai grandi anziani e agli anziani soli, non autosufficienza e disabilità, sostegno alla genitorialità, all’infanzia e all’adolescenza, violenza domestica, integrazione dei cittadini immigrati, povertà ed esclusione sociale) ed individuando bisogni ed emergenze del nostro territorio anche a seguito del dispiegarsi degli effetti della generale crisi economica per cui uno specifico fondo è stato messo a disposizione per finanziare progetti mirati sulle nuove povertà.

Progetto 4.2.11 - Sostegno alla non autosufficienza

Descrizione. Sostenere la regolarità del lavoro, la qualità delle prestazioni e la formazione coinvolgendo le assistenti domiciliari. Utilizzare a pieno regime l'assegno di cura che copre anche i costi INPS per la badante. Favorire l'utilizzo per più famiglie della stessa operatrice.

Attuazione 2010: Nel Progetto n. 35 dell’ASP (Azienda Servizi alla Persona) - piano Salute e Benessere Sociale – sono stati realizzati gli interventi tesi all'emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari: hanno ricevuto l'assegno di cura 462 utenti, dei quali 75 con contributo per le assistenti familiari.

Progetto 4.3.07 - Integrazione e mobilità dei disabili

Descrizione: Istituire un tavolo tecnico permanente per il superamento delle barriere architettoniche al quale sottoporre i progetti di opere pubbliche e creazione di una banca dati delle soluzioni architettoniche condivise e sperimentate.

con il "Tavolo per la promozione di azioni a favore della mobilità sostenibile ed abbattimento delle barriere architettoniche", si proverà ad attivarlo nei prossimi mesi.

Attuazione 2011: ad oggi è stato predisposto un abaco delle soluzioni tecniche adottate dal Comune di Imola e che si sono rivelate efficaci per abbattere le barriere architettoniche esistenti.

Sulla base di questo documento, che dovrà essere pubblicato sul sito del Comune, si può aprire un confronto con i rappresentanti dei professionisti tecnici che operano sul territorio e i rappresentanti delle associazioni.

Progetto 4.4.09 – Tessera per i nuovi nati

Descrizione. Aderire al progetto provinciale "Tessera per i nuovi nati", per l'utilizzo dei servizi bibliotecari presso le famiglie dei piccolissimi. Allestire di sezioni specifiche per l'età prescolare in tutte le biblioteche e programmi di attività specifici per le classi di nido e materna. Organizzare programmi di attività per bambini e genitori a Casa Piani il sabato e durante l'estate.

Attuazione 2010: sono stati contattati e preiscritti i nuovi nati per un totale di 1219 famiglie contattate.

All’interno dello Spazio prescolare 0-5 anni è stata creata una sezione speciale di ca. 300 libri segnalati dai bibliotecari per la qualità che hanno avuto 982 prestiti. Attività speciali: 3 laboratori “Ad alta voce” per 30 adulti; 3 spettacoli per i più piccoli tratti da libri cui hanno partecipato ca. 400 persone; 2 incontri delle bibliotecarie per genitori e bambini presso i Nidi d’infanzia La casa dei Giochi e la Tana degli orsetti su richiesta del Servizio infanzia.Il sabato mattina a Casa Piani 32 laboratori “Crea con mamma e papà”.

Nel 2010 i bimbi 0-5 anni: Iscritti attivi: 1473; Nuovi iscritti 568; libri per piccolissimi circa 5.000, Prestiti 15.107.

Progetto 4.5.10 - Qualificazione convenzioni con istituti privati

Descrizione: Rafforzare il raccordo tra scuole statali, comunali e paritarie, applicando le convenzioni in essere con i nidi e le scuole infanzia paritarie secondo i criteri di qualità e trasparenza. Confermare il sistema di iscrizioni territoriali integrate. Monitorare l’efficacia del nuovo sistema tariffario.

Attuazione 2010: La rete delle scuole imolesi, dai nidi alle scuole dell'infanzia alle scuole primarie e secondarie è forte e solida da molti anni. Si sono ripetutamente rinnovate convenzioni formali che hanno arricchito e fortificato il sistema nell'interesse delle famiglie imolesi. Nel 2010 è stato realizzato un intervento che ha stimolato l'intraprendenza dei soggetti convenzionati. La negoziazione ha portato a diminuire l'intervento diretto e economico del comune e ad incrementare la ricerca da parte dei medesimi di risorse alternative anche nella direzione delle famiglie più abbienti come effettuato dalla revisione del sistema tariffario del comune per i propri servizi. Sono stati introdotti meccanismi premianti. Entrambe le convenzioni sono entrate in vigore da settembre 2010.

Attuazione 2011: Con la Del. C.C. n. 61/2010 è stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune di Imola e i gestori delle scuole dell’infanzia private paritarie quinquennio 1.9.2010-31.08.2015 che consente di perseguire: a) un contenimento dei costi sostenuti dall'amministrazione per il convenzionamento con i gestori delle scuole dell'infanzia private paritarie per il primo biennio di vigenza della nuova convenzione a fronte di stabilità nel numero di scuole e sezioni; b) una maggiore efficacia della spesa sostenuta dall'Amministrazione per il convenzionamento, sia rispetto alle famiglie che utilizzano le scuole paritarie che relativamente alla qualità dei servizi educativi erogati dalle scuole stesse, in particolare attraverso l’individuazione di indicatori di “qualità” che consentono anche una variabilità nell’entità dei contributi da assegnare;

c) una maggiore stabilità e possibilità di programmazione su tempi più lunghi nell'utilizzo delle risorse destinate sia all'Amministrazione Comunale che agli Enti gestori delle scuole resa possibile da una durata maggiore del periodo di vigenza della convenzione.

Stato di attuazione 2012. Per le scuole dell’infanzia paritarie è stata applicata la convenzione approvata con Del. C.C. 61/2010 che ha confermato e nel contempo rinnovato le modalità di collaborazione e sussidiarietà tra Amministrazione Comunale e Gestori delle scuole dell’infanzia paritarie imolesi.

Progetto 4.6.10 - Sponsorizzazione servizi per Infanzia

Descrizione: Valutare partecipazione economica di imprese private a sostegno dell'offerta di servizi alle famiglie. Inserire sponsorizzazioni per trasporti scolastici, mensa (educazione alimentare), arredi e giochi.

Attuazione 2010: Nel 2010 è stato approvato uno specifico avviso pubblicato sulla stampa e inviato a numerosi soggetti privati per acquisire sostegni economici alle attività didattiche, educative, scolastiche e per le famiglie. Complessivamente gli interventi realizzati con sponsorizzazione sulle comunicazioni alle famiglie, sui bandi, sulle newsletter, sugli scuolabus hanno consentito di recuperare un budget di circa 14 mila euro.

Attuazione 2011: Totale finanziamenti vari ricercati e ottenuti150.000

1. Sponsorizzazions sugli scuolabus a favore delle attività del settore

2. Sponsorizzazioni su Volumetto Mensa TABELLE DIETETICHE

3. Sponsorizzazione su volantini iniziative varie(Giornata Mondiale alimentazione..)

4. Sponsorizzazione volumetto NEVE/GHIACCIO

5. Finanziamento Visite alle Fattorie didattiche

6. Finanziamento lavori recinzione Scuole Valsalva

7. Finanziamento bonifica e sostituzione tetto Valsalva

8. Finanziamento lavori di miglioria ambientale direzione e segreteria Carducci

9. Finanziamento attività formative personale Istituti dimensionati

10. Finanziamento acquisto macrostruttura Scuola San Prospero 11. Finanziamento rete protettiva piccioni Scuola Ponticelli

Stato di attuazione 2012. Sponsorizzazione per il progetto di educazione alimentare da parte della Fondazione Cassa di Risparmio e sponsorizzazioni a sostegno dei progetti di qualificazione del sistema scolastico da parte di Conad e Lega delle Cooperative: quest’ultima ha consentito la realizzazione di un progetto di riqualificazione dell’area esterna della Scuola Carducci, al fine di valorizzarla per consentirne un uso più consono alle attività didattiche e sportive all’aperto.

Progetto 4.7.10 – Qualità degli edifici scolastici

Descrizione: Mantenere la qualità degli edifici scolastici e valutare i bisogni dei nuovi quartieri in corrispondenza della attuazione del PSC.

Attuazione 2010: E’ stata mantenuta la qualità degli edifici scolastici intervenendo per lo stretto indispensabile a causa della difficoltà finanziaria. Nell’ambito dello studio riferito al nuovo PSC (Piano Strutturale Comunale) si terrà conto delle esigenze dei nuovi quartieri.

Attuazione 2011: Per il mantenimento della qualità degli edifici scolastici è necessario che siano reperite le risorse economiche indispensabili alla manutenzione ordinaria e straordinaria, sia edilizia che impiantistica, in modo da ridurre il deperimento dei fabbricati e intervenire in caso di esigenze specifiche. Ora ci troviamo in un momento di pesante complessità. Diverse migliorie sono state realizzate con risorse reperite da privati. Occorre che tempestivamente si riavvii la manutenzione ordinaria in modo diffuso sia sui vecchi edifici, sia su quelli recenti in bioedilizia che già presentano problemi consistenti. Nel 2012 è prevista la realizzazione di lavori ex DLGS 81/2008, per gli aspetti di maggior rischio. Negli ultimi 15 anni sono state costruite numerose scuole nuove e, pertanto, data anche la situazione economica nazionale, non vengono ipotizzate nuove edificazioni. Peraltro, in conseguenza del drastico calo degli anni ‘70, ora l’andamento demografico è in lieve flessione.

Stato di attuazione 2012. Realizzata la nuova scuola dell’infanzia comunale di Zolino.

Progetto 4.8.11 - Consolidamento del welfare di comunità e rafforzamento della cooperazione sociale

Descrizione: Progetti n. 23 "Integrazione e coordinamento delle azioni a contrasto della povertà e esclusione sociale", n.18 "Informazione orientamento e consulenza" e n. 40 "Promozione e

Salute e Benessere Sociale.

Attuazione 2010: Mediante l’ASP (Azienda Servizi alla Persona) sono stati attuati i seguenti progetti: n. 23- Piano Salute e Benessere Sociale -Integrazione e coordinamento delle azioni a contrasto della povertà e esclusione sociale; n.18 - Piano Salute e Benessere Sociale - Informazione orientamento e consulenza; n. 40 - Piano Salute e Benessere Sociale - Promozione e valorizzazione di azioni coordinamento e integrazione per inserimento socio lavorativo; n. 28 - Piano Salute e Benessere Sociale - Interventi e servizi 2010 – Domiciliarità nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie.

Assistenza agli anziani non autosufficienti e ai disabili con tutti gli strumenti messi a disposizione dal Fondo Regionale Non Autosufficienza e dal Fondo Nazionale non Autosufficenza

Sono in carico nel 2010 in assistenza domiciliare 170 anziani e 54 disabili, con pasti a domicilio 125 anziani e 44 disabili

Sostegno alla spesa sociale - pieno utilizzo sportello sociale:

integrazione del contributo ad ASP con € 152.795 - gestione contributi; rifiuti 369, gas 1404, enel 1968, atc 328; nel 2010 sono state prese in carico complessivamente 464 adulti di cui 45 stranieri.

Attuazione 2011: In continuità al progetto avviato nel 2010, si è mantenuto il “Tavolo operativo di contrasto alla povertà” per una verifica periodica dei livelli di intervento agiti da parte dei diversi partner e la condivisione di metodologie e criteri per la presa in carico dell'utenza fragile. Nell’anno

Attuazione 2011: In continuità al progetto avviato nel 2010, si è mantenuto il “Tavolo operativo di contrasto alla povertà” per una verifica periodica dei livelli di intervento agiti da parte dei diversi partner e la condivisione di metodologie e criteri per la presa in carico dell'utenza fragile. Nell’anno

Nel documento Città di Imola (pagine 64-74)