Serena Viola
Mostra Convegno EnergyMed, Napoli, 30 Marzo-1 Aprile 2017;
- MUST Maintenance Urban Sharing Tutorial, App per il riconoscimento dei processi di perdita delle funzionalità del sistema edilizio, sviluppata in collaborazione con il Dist Dipartimento di strutture per l’ingegneria e l’architettura e ETT partner industriale del consorzio Stress, presentata in occasione della manifestazione Futuro Remoto, Napoli, 25-28 Maggio 2017.
Inquadramento teorico e approccio metodologico per lo sviluppo sperimentale
L’approccio culturale adottato nell’ambito delle attività di ricerca trova conferma nelle prospettive tracciate dalla normativa, cogente e di consiglio, dalla seconda metà degli anni Novanta sul tema manutentivo. Riconoscendo nella manutenzione urbana la funzione di servizio erogata da una struttura organizzativa, numerose ricerche sono state condotte, in anni recenti, con l’obiettivo di sperimentare limiti e opportunità della programmazione all’interno della prassi manutentiva in rapporto alle finalità preventive e correttive. Declinate per un centro storico, le logiche del servizio manutentivo rispondono alle istanze di prevenire e mitigare l’insorgere di stati di vulnerabilità nel sistema e nelle sue parti, mantenerne il valore patrimoniale e le prestazioni iniziali entro limiti accettabili per la vita utile e favorire l’adeguamento tecnico e normativo alle prestazioni scelte dal gestore (iniziali o nuove) o richieste dalla legislazione. Nello scenario della ricerca METRICS, la manutenzione viene assunta come strategia di raccordo tra i livelli prestazionali del sistema insediativo antico e i requisiti
prefigurati nel nuovo intervento per Palazzo Testa-Pelosi. Quest’ultimo può contribuire al riallineamento prestazionale del sistema insediativo, con la messa a punto e
condivisione di buone pratiche. In una prospettiva interscalare, la manutenzione assume potenzialità non solo di tipo conservativo riferite al singolo edificio per il quale viene programmata, ma anche di miglioramento della qualità complessiva del centro storico, con la mitigazione delle vulnerabilità, mettendo in campo nuove risposte alle esigenze di sostenibilità e gestione del centro storico. A questo scopo, il contributo di ricerca individua e descrive, per il metaprogetto di Palazzo Testa-Pelosi, il sistema di variabili in grado di interagire con i processi manutentivi (Molinari, 2002). Ricorrendo alla letteratura di settore, sono prese in esame:
- variabili di progetto, caratteristiche dell’edificio progettato per determinarne la predisposizione alle operazioni di controllo agevole e alla realizzazione degli interventi di manutenzione;
- variabili organizzative, caratteristiche della struttura organizzativa di gestione della manutenzione;
- variabili operative, caratteristiche tecniche dell’ambiente operativo delle ispezioni e degli interventi manutentivi.
Una condizione di interazione connota la relazione tra le variabili enunciate. La loro discretizzazione viene portata avanti mettendo a fuoco il potenziale di innesco di processi graduali di manutenzione. In particolare, sul piano tecnico-funzionale, il
action is carried out supports the prefiguration of procedures for an extended involvement of users in the phases of knowledge, forecasting, prevention, correction, programming and control.
In the METRICS research scenario, the contribution of the theoretical and methodological study initiated with OR3, flows into the two experimental development products of the OR5:
- Urban NET for maintenance, Decision support platform for the maintenance of historic centers, project for Frigento, presented on the occasion of the Mostra Convegno EnergyMed, Naples, 30 March-1 April 2017; - MUST Maintenance Urban Sharing Tutorial, App for the recognition of processes of loss of building system functionality, developed in collaboration with the Dist Department of structures for engineering and architecture and ETT industrial partner of the Stress consortium, presented during the Remote Future, Naples, 25-28 May 2017.
Theoretical framework and methodological pproch for an experimental development
The cultural approach is in line with the perspectives outlined by the legislation, binding and of advice, from the second half of the 1990s, in terms of maintenance. Recognizing in urban maintenance the service provided by an organizational structure, several researches have been conducted, in recent years, with the aim of experimenting limits and opportunities for planning within the maintenance practice in relation to preventive and corrective purposes. Declined for a historical center, the maintenance service logics respond to the need to prevent and mitigate the emergence of vulnerability statuses in the system and its parts, to maintain its patrimonial value and initial performance within acceptable limits for the useful life and to favor technical and regulatory adaptation to the services technical and regulatory to the services chosen by the manager (initial or new) or required by legislation.
In the METRICS research scenario, maintenance is assumed as a linking strategy between the performance levels of the ancient settlement system and the requirements envisaged in the new intervention for Palazzo Testa-Pelosi. The latter can contribute to the performances realignment of the settlement system, with the development and sharing of good practices. In an interscalar perspective, maintenance assumes not only conservative potential referring to the single building for which it is programmed, but also improvement of the overall quality of the historical center, with the mitigation of vulnerabilities, introducing new answers to the needs of sustainability and management of the historic center. To this end, the research contribution identifies and describes, for the meta-project of Palazzo Testa-Pelosi,
326 progetto della manutenzione riferito ai tre scenari prefigurati dal gruppo di lavoro 327
DiARC, viene preso in esame in termini di:
- disponibilità e adeguatezza dimensionale di spazi operativi preposti all’esecuzione di attività di ispezione e manutenzione;
- raggiungibilità degli spazi operativi con attrezzature e strumentazioni;
- flessibilità degli assetti distributivi di spazi operativi, assenza lungo il perimetro dell’edificio di elementi che ostacolano la movimentazione, il montaggio delle attrezzature necessarie a interventi di ispezione e manutenzione;
- previsione di attrezzature e strumenti preposti alla manutenzione;
- predisposizione sulla copertura/facciate di attrezzature fisse di ancoraggio e movimentazione di carrelli per consentire di intervenire sulle superfici esterne; - previsione di punti di accesso a vani tecnici e percorsi per ispezionare le reti impiantistiche;
- ispezionabilità di giunti, ancoraggi e superfici nascoste.
Sul piano organizzativo, il progetto della manutenzione viene preso in esame in termini di: - specializzazione della manodopera;
- conoscenza dello stato di funzionamento degli elementi;
- grado di interferenza delle lavorazioni previste dalle attività manutentive con il contesto e con l’utenza.
Sul piano operativo, il progetto della manutenzione viene preso in esame in termini di: - contemporaneità spaziale e temporale delle attività di monitoraggio e diagnosi; - sequenzialità delle decisioni in uno scenario di singole lavorazioni interdipendenti tra loro; - irreversibilità di alcune decisioni in grado di condizionare quelle future limitandone il campo di scelta;
- cumulabilità delle scelte per i decisori che, nel tempo diventano attori di un processo di apprendimento in grado di ridurre l’incertezza sostanziale e procedurale.
I prodotti METRICS per la manutenzione dei centri storici
Un’accelerazione nell’intensificazione della vulnerabilità connota, al pari di altri, il centro storico di Frigento, che manifesta in modo sempre più evidente, processi di perdita delle funzionalità riconducibili al debito manutentivo.
Con l’ausilio di una piattaforma di supporto ai processi gestionali e devices digitali per il monitoraggio dei livelli prestazionali offerti, i prodotti messi a punto nell’ambito della fase di sviluppo sperimentale METRICS disegnano le coordinate di un cantiere
di manutenzione permanente. Riferito al sistema insediativo, il cantiere è insieme
organizzato di professionalità, manualità, sistemi e mezzi. La definizione, contempera la dimensione hard di luogo in cui si concentrano persone e attrezzature per svolgere un’attività materiale e la dimensione soft, legata alle procedure organizzative, gestionali e di programmazione. Struttura regolatrice sensibile e adattiva, il cantiere permanente declina in termini sperimentali, l’impegno manutentivo che la ricerca ha prefigurato per il futuro dei centri storici.
L’originalità degli esiti cui perviene il lavoro è nel trasferimento dei paradigmi
the system of variables able to interact with maintenance processes (Molinari, 2002). Resorting to the specific scientific production, the following variables are taken into consideration:
- design variables, characteristics of the building in order to determine the predisposition for easy control operations and the implementation of maintenance interventions; - organizational variables, characteristics of the organizational structure of maintenance management; - operational variables, technical characteristics of the operating environment of inspections and maintenance operations.
An interaction condition connotes the relationship between them. Their discretization is carried out by focusing on the potential for triggering gradual maintenance processes. On a technical-functional level, the maintenance project referred to the three scenarios prefigured by the DiARC working group, is considered in terms of:
- availability and dimensional adequacy of operational spaces for carrying out inspection and maintenance activities;
- reachability of operating spaces with equipment and instruments;
- flexibility of the distribution structures, absence along the perimeter of the building of elements that impede the movement, assembly of equipment necessary for inspection and maintenance;
- provision of maintenance equipment and tools; - preparation on the roof/facades of fixed anchoring and handling devices for trolleys to allow intervention on external surfaces;
- provision of access points to technical rooms and routes for inspecting plant networks;
- inspectability of joints, anchors and hidden surfaces. On an organizational level, the maintenance project is considered in terms of:
- labor specialization;
- knowledge of the functioning status of the elements; - degree of interference of the work envisaged by the maintenance activities with the context and with the users. On an operational level, the maintenance project is considered in terms of:
- spatial and temporal contemporaneity of monitoring and diagnosis activities;
- sequential decisions in a scenario of individual interdependent processes;
- irreversibility of some decisions able to condition future ones, limiting their choice;
- cumulability of choices for decision-makers who over time become actors in a learning process able to reduce substantial and procedural uncertainty.
METRICS products for the historic centers maintenance
An acceleration in the intensification of vulnerability connotes, like others, the historical center of Frigento,
manutentivi di recente maturazione, in interfaccia innovativi, flessibili rispetto alla complessità del costruito antico, aperti a una interazione con l’utenza, in grado di supportare il controllo delle priorità operative e la gestione delle professionalità da coinvolgere. In questo modo, la ricerca contribuisce a un’innovazione incrementale, che superando i limiti dello spazio fisico, ridefinisce le relazioni tra il sistema insediativo e i gruppi, i livelli culturali, innescando trasformazioni di natura economica e sociale.
Prodotto 1 - Urban NET for maintenance
La proposta ha fondamento nell’ipotesi che la manutenzione, tradizionalmente basata sull’impiego di strumentazioni e attrezzature invasive e pesanti, costituisca un’occasione privilegiata per sperimentare processi di smaterializzazione
dell’organizzazione del cantiere all’interno dei centri storici. La ricerca individua nel servizio di coordinamento per la manutenzione dell’ambiente costruito, l’esplicitazione di un modello di gestione in regime di fruizione, con l’obiettivo di garantire al
contempo la tutela, la qualità degli interventi e la sicurezza degli utenti.
Remotando e centralizzando i controlli sul costruito, il centro storico mette in atto una gestione sistemica di spazi e funzioni, consapevole delle relazioni tra insiemi manutenibili. Il ricorso integrato a tecnologie digitali, con i sistemi avanzati di monitoraggio, favorisce processi sinergici di allargamento degli ambiti di azione e trasferimento delle procedure di conoscenza, pianificazione e programmazione della manutenzione. Nuovi scenari operativi vengono tracciati a partire dall’ipotesi di articolare all’interno dei siti: aree di magazzino, aree di stoccaggio delle attrezzature e strumentazioni in condizioni di riposo, aree di controllo delle lavorazioni, aree di installazione di ponteggi e apparecchiature, aree di lavoro.
Prodotto 2 - MUST Maintenance Urban Sharing Tutorial, App
Una prosumer perspective, crasi dei termini producer e consumer, è a fondamento della progettazione di una piattaforma digitale, che permetta ai cittadini/fruitori del sistema insediativo di entrare in contatto con esperti di dominio e imprese di manutenzione, dando vita a una comunità context aware. La piattaforma è supporto aperto per la creazione dinamica di un riepilogo delle transizioni tecnologiche che interessano l’edificio, a supporto sia del controllo diagnostico delle modificazioni che nel tempo interessano gli insiemi mantenibili, che della programmazione manutentiva. Costruita per ambiti spaziali, l’app guida il cittadino nel riconoscimento e nella registrazione di guasti e anomalie di insiemi manutentivi, fornendo un sistema di istruzioni circa le modalità di interazione con il sapere esperto. Una banca dati aperta supporta l’enucleazione delle situazioni di alert e l’inoltro delle richieste di intervento. L’allungamento del ciclo di vita del costruito è un MUST, cui l’app risponde con sinergie manutentive tra cittadini, tecnici e gestori.
1. Guasti, trasformazioni volute e realizzate direttamente dall’utenza, perdite di funzionalità.
which shows in a more and more evident way, processes of loss of functionality attributable to maintenance debt. With the aid of a support platform for management processes and digital devices for monitoring the performance levels, the products developed during the experimental development phase METRICS draw the coordinates of a permanent maintenance site. Referred to the settlement system, the maintenance site is an organized system based on professionalism, dexterity and means. The definition, contemplates the hard dimension of place where people and equipment are concentrated to carry out a material activity and the soft dimension, linked to the organizational, management and planning procedures. Sensitive and adaptive regulatory structure, the permanent construction site declines in experimental terms, the maintenance commitment that the research has foreshadowed for the future of the historical centers. The originality of the results of the work is in the transfer of the recently maturing maintenance paradigms, in innovative interfaces, flexible with respect to the complexity of the ancient building, open to an interaction with the user, able to support the control of operational priorities and the management of professional skills to be involved. In this way, research contributes to an incremental innovation, which overcoming the limits of the built space, redefines the relationships between the settlement system and the groups, the cultural levels, triggering transformations of an economic and social nature.
Product 1 - Urban NET for maintenance
The proposal is based on the hypothesis that maintenance, traditionally founded on the use of invasive and heavy tools and equipment, is a privileged opportunity to experiment processes of dematerialization of the buildings’ organization site inside the historical centers. The research identifies in the coordination service for maintenance, the explication of a management model under a fruition regime, with the aim of guaranteeing at the same time the protection, the quality of the interventions and the safety of the users.
Remoting and centralizing the controls on the built, the historical center implements a systemic management of spaces and functions, aware of the relationships between maintainable sets. The integrated use of digital technologies, with advanced monitoring systems, favors synergistic processes to widen the areas of action and to transfer knowledge procedures, planning and maintenance scheduling. New operational scenarios are traced starting from the hypothesis of articulating within the sites: warehouse areas, storage areas of equipment and equipment in rest conditions, areas for work control, areas for the installation of scaffolding, areas of work.
Product 2 - MUST Maintenance Urban Sharing Tutorial, App
A prosumer perspective, crasis of the words producer and consumer, is the foundation of the design of a
328 References 329
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digital platform, which allows citizens / users of the settlement to get in touch with domain experts and maintenance companies, giving life to a context aware community. The platform is an open support for the dynamic creation of a summary of the technological transitions affecting the building, supporting both the diagnostic control of the modifications that over time affect the maintainable sets and the maintenance planning. Built for spatial environments, the App guides the citizen in the recognition and recording of faults and anomalies of maintenance sets, providing a system of instructions on how to interact with expert knowledge. An open database supports the enucleation of alert situations and the forwarding of intervention requests. The extension of the building life cycle is a MUST, to which the App responds with maintenance synergies between citizens, technicians and managers. 1. Failures, voluntary transformations and realized directly by the user, loss of functionality.
Urban NET for maintenance, Frigento.
MUST Maintenance Urban Sharing Tutorial, App.
MUST Simulazione, download e installazione / MUST Simulation, download and
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Lo studio della forma piazza della Cattedrale di Frigento pone un problema frequente nei centri storici dei comuni terremotati, importante anche dal punto di vista della disciplina della composizione architettonica e urbana: la riconoscibilità della forma della città e il valore che a essa viene attribuito. Frigento è forse quello, tra i borghi irpini, che più ha mantenuto immutata la sua forma, grazie a una ricostruzione post sisma attenta e puntuale, tranne in due punti: le due piazze principali, nodi cruciali all’interno del tessuto storico. Le ragioni per cui si sono verificate slabbrature proprio nei due spazi aperti del tessuto urbano sono da rintracciare nella comune tendenza che conduce amministratori e tecnici comunali a riconoscere le qualità dell’architettura degli edifici ma non dello spazio aperto, riconoscimento essenziale per la loro conservazione. La morfologia urbana non è stata quindi riconosciuta come valore da conservare, a differenza delle architetture. La comprensione del valore dell’impianto urbano non è semplice, passa per la conoscenza della storia insediativa dei luoghi, da ricostruire attraverso studi innanzitutto geografici. Una delle scuole che ha studiato la morfologia urbana, quella di Saverio Muratori, didascalicamente codificava una metodologia di analisi delle origini insediative dei luoghi a partire dai percorsi di crinale. Presupponendo che il primo impianto di un insediamento fosse relazionato fortemente alla geografia, individuava le matrici insediative nei luoghi geograficamente rilevanti, passibili di essere trasformati in connessioni. Da qui le diverse strutture insediative, relazionate alle diverse formae urbis: da quella d’impianto radiale, a quella assiale, etc…riusciamo a riconoscere l’impianto greco, riconducendolo al tracciato ippodameo e quello romano che ne costituisce una diretta derivazione, grazie alla lettura delle cartografie che, confrontate tra loro alle diverse datazioni, rivelano i caratteri di permanenza del tracciato urbano.
Le stesse permanenze che, nella scienza urbana teorizzata da Aldo Rossi, venivano considerate alla stregua dei monumenti, ma, a differenza dei monumenti, il memento di cui sono portatrici non è immediatamente identificabile in un edifico, in una presenza, piuttosto in un’assenza, in un vuoto e in particolare nella forma che quel vuoto assume. Il cretto di Burri a Gibellina intende monumentalizzare il tracciato urbano di una città rasa al suolo dal terremoto, o meglio, la memoria di quel tracciato rendendone evidente