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Marzano Appio (CE), Castello di Terracorpo. Fotoraddrizzamento del prospetto principale e immagini tratte dal rilievo fotografico e video con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (DRONI) / Terracorpo Castle, Photomerge
of the principal facade and image taken by drone (arch. M. Facchini).
in basso / down
Marzano Appio (CE), Castello di Terracorpo. Immagini tratte dal rilievo fotografico e video con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (DRONI).
- studio dell’interazione tra danno strutturale e degrado delle superfici architettoniche; - individuazione delle problematiche conservative e prima diagnosi circa le condizioni dei manufatti; - individuazione di nodi strategici da affrontare in un progetto di restauro alla scala urbana e architettonica.
Questa fase di conoscenza storico-morfologica e materica dei manufatti e il successivo sviluppo dei dati da essa desunti è risultata di fondamentale importanza per la
successiva fase di indagini conoscitive e diagnostiche in situ.
Difatti, alla luce dell’analisi delle singole criticità e necessità specifiche di approfondimento dettate dal caso, la ricerca è stata caratterizzata da studi dettagliati quali:
- individuazione di criticità materiche e strutturali del patrimonio costruito e approfondimento della conoscenza mediante indagini diagnostiche non distruttive; - l’approfondimento della conoscenza delle aree inaccessibili mediante volo con drone; - approfondimento dello studio delle interazioni tra meccanismi di dissesti strutturali in atto e degrado delle superfici architettoniche, mediante analisi puntuali sulle superfici condotte secondo il lessico Normal 1/88 (agg. 2006).
Inoltre, un importante momento di prima diffusione e divulgazione degli studi condotti fino a questo momento all’interno delle prime risultanze scientifiche dell’attività A.1.2, si sono concretizzati in una giornata di studi e una mostra dei lavori tenutasi presso il Dipartimento di Architettura della Università Federico II di Napoli nel gennaio 2016. Il seminario di studi dal titolo “L’arte del costruire in Campania tra restauro e sicurezza strutturale” ha costituito un importante momento di confronto interdisciplinare e di riflessione sulle possibilità di sviluppo delle ricerche in corso oltre che un primo step nella sintesi dei prodotti della ricerca scientifica realizzati dall’inizio dell’attività sino a gennaio. Rispetto alla prima fase della ricerca, seppur seguendo un iter metodologico comune, i singoli casi-studio sono stati approfonditi rispetto alle singole peculiarità e necessità di approccio dettate dalle criticità di volta in volta individuate. Di seguito si riportano le attività sviluppate all’interno dei singoli casi-studio e casi-dimostratori.
Borgo e Castello di Marzano Appio (CE)
Il borgo e il castello, casi dimostratori dell’OR1, sono situati nel Comune di Marzano Appio, posti sulla vetta si arroccano su una formazione vulcanica nel Parco Regionale di Roccamorfina, in provincia di Caserta. La cinta muraria che lo perimetra si sviluppa secondo una forma pressappoco ellittica con un asse maggiore di circa 280 metri e un asse minore lungo circa 110 metri. A seguito di numerosi sopralluoghi è stato definito un dettagliato programma di indagini diagnostiche delineato sulla base di un’accurata campagna di rilievo dello stato dei dissesti e del degrado.
In particolare sono state condotte una serie di indagini in situ quali: - l’indagine termografica sul castello di Terracorpo;
- l’indagine termografica su alcuni manufatti del borgo nei quali si erano precedentemente
evidenziate problematiche relative a presenza di umidità e/o distacco dei paramenti da approfondire; - il rilievo fotografico e video con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (DRONI). Mediante le campagne di battute termografiche condotte, è stato possibile verificare alcuni
interweaving information acquired by indirect surveys with those from direct surveys.
For all the investigated cases (Borgo and Terracorpo Castle – (CE), churches of St. Giuseppe delle Scalze in Pontecorvo, Immaculata in Pizzofalcone) the research methodology was divided into the following phases: - historical and evolutionary analysis;
- dimensional relief;
- survey and study of materials and construction techniques;
- relief of crack framework and investigation about previous structural interventions;
- study of the interaction between structural damage and deterioration of architectural surfaces; - identification of conservation problems and first diagnosis of the conditions of the articles;
- identification of strategic issues to be addressed in a restoration project to urban and architectural scale. This phase of historical-morphological knowledge and material of the manufactured articles and the subsequent development of the data derived from it was of crucial importance for the next step of cognitive and diagnostic investigations in situ.
In fact, in the light of the individual problems and specific needs in-depth dictated by the case, the research has been characterized by detailed studies such as:
- identification of critical issues and structural and textural depth of knowledge by non-destructive diagnostic investigations
- deepening of the knowledge of the inaccessible areas by air with drone
- deepening the study of the interactions between the structural instability mechanisms in place and degradation of architectural surfaces by timely analysis on surfaces conducted according to the lexicon 1/88 Normal (agg. 2006).
Moreover, an important time of first broadcast and dissemination of the studies conducted within the activity A.1.2, were disclosed in a study day and an exhibition of works held at the Department of Achitettura the University Federico II of Naples January 28, 2016.
The study seminar entitled “The building art in Campania between restoration and structural safety” has been an important opportunity for interdisciplinary exchange and creation of food for thought about the possibilities of ongoing research development as well as a first step in the synthesis of the products of scientific research carried out since the start until January. Compared to the first phase of research, albeit following a common methodological approach, individual case studies were examined with respect to the individual characteristics and need to approach dictated by from time to time critical issues identified.
66 fenomeni di polverizzazione delle malte causati da meccanismi di dissesto dovuti a 67
schiacciamento delle murature ipotizzati durante la prima fase di indagine visiva. Allo stesso modo, mediante l’indagine termografica, è stato possibile verificare in alcuni edifici del borgo numerosi stati di degrado delle murature dovuti a infiltrazioni d’acqua e/o a cattive regimentazioni di acque meteoriche.
Di estrema importanza ai fini dell’approfondimento della conoscenza in particolare del castello, è risultato il rilievo fotografico e video con Aeromobili a Pilotaggio Remoto (DRONI), che ha consentito di conoscere porzioni del manufatto al momento non accessibili. Inoltre, mediante le immagini rilevate dal drone, è stato possibile approfondire lo stato di conservazione di tali parti che risultano fortemente compromesse dall’assenza di coperture e dalla forte presenza di vegetazione infestante. Inoltre, la rilevazione fotografica ha consentito di avere una ottima visione planimetrica del castello da cui si sono desunte importanti informazioni sugli spessori murari, sullo stato di conservazione delle creste murarie, sui crolli degli orizzontamenti interni e su alcune lesioni strutturali non altrimenti visibili. In particolare, è stato possibile rilevare il punto di giunzione tra il corpo principale del castello e il corpo aggiunto per collegare la struttura difensiva all’adiacente chiesa. In questo modo, mediante un mirato approfondimento strutturale, è stato possibile definire l’interazione meccanico-strutturale tra i tre corpi che si comportano sismicamente come un vero e proprio aggregato. In sintesi, i rilievi e le indagini diagnostiche effettuate sul castello e sull’edilizia diffusa del borgo hanno permesso di delineare il quadro fessurativo complessivo la cui analisi ha consentito di definire un progetto di restauro avente come obiettivo la conservazione e la rifunzionalizzazione del castello e delle parti del borgo che sono state abbandonate.
Chiese in aggregato nel centro storico di Napoli
L’attività di ricerca ha inoltre preso in considerazione lo studio di due chiese
napoletane significative per i loro valori artistici e storici: la Chiesa dell’Immacolata a Pizzofalcone e la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo. In tali edifici, in particolare, sono state eseguite campagne di rilievo grafico e fotografico e sono stati approfonditi gli aspetti legati alla storia statica, all’analisi dei dissesti strutturali e allo stato di conservazione delle murature. Tali studi hanno consentito di pervenire, grazie all’integrazione con le competenze multidisciplinari presenti nel gruppo di ricerca, a una conoscenza dettagliata delle singole fabbriche e all’individuazione di modelli interpretativi del quadro fessurativo in atto, anche attraverso modelli di calcolo FEM che hanno consentito di approntare un progetto di consolidamento che mirasse al miglioramento strutturale contemperando le istanze proprie della conservazione. Il progetto di restauro e di valorizzazione si è inoltre caratterizzato attraverso la definizione di scelte d’uso compatibili con il ruolo urbano degli aggregati e con proposte volte al miglioramento della fruizione e dell’accessibilità. Un ulteriore studio è stato condotto infine sul progetto di conservazione delle superfici architettoniche che caratterizzano i prospetti sia interni che esterni degli edifici religiosi presi in esame.
The case study of the hamlet and Castle “Terracorpo”, located within the municipality of Marzano Appio (CE) are perched on top of a volcanic formation in the Roccamorfina Regional Park, in the province of Caserta. The walls that perimetra extends in a roughly elliptical shape with a major axis of about 280 meters and a minor axis length of about 110 meters.
Following several onsite searches was established a detailed program of diagnostic tests outlined on the basis of a thorough survey campaign of the state of damage and decay.
In particular we were conducted a series of in situ investigations such as:
- thermographic survey Terracorpo castle
- thermographic survey of some artifacts of the hamlet in which you were previously highlighted problems related to the presence of moisture and / or detachment of the vestments to be explored
- photographic survey and videos with powered aircraft Steering Remote (DRONI).
By means of the thermographic conducted beats campaigns, it was possible to verify some of the mortar pulverization caused by phenomena of instability mechanisms due to crushing of the masonry assumed during the first phase of visual investigation. Similarly, using the thermographic survey, could be verified in some buildings of the hamlet were several of masonry deterioration due to water infiltration. Extremely important for deepening of knowledge specifically of the castle, it was the photographic survey and videos with powered aircraft piloting Remote (DRONI), which allowed to know portions of the article does not currently accessible.
In the coming months, in fact, processing of images taken by the drone, will be drawn up of even photomerge of the parties at the time undetected from which you can derive even more metric-dimensional character.
In addition, through the images detected by the drone, it was possible to investigate the state of conservation of these parts are not accessible, which are strongly affected by the absence of roofing and the strong presence of weeds.
Moreover, the photographic survey made it possible to have a very good floor plan view of the castle from which they are derived important information about masonry thicknesses, on the condition of the masonry ridge on the interior horizontal elements collapses and some structural lesions not otherwise visible. In particular, it was possible to detect the junction between the main body of the castle and added body to connect the defensive structure to the adjacent church. In this way, by means of a targeted structural depth, it will better define the mechanical-structural interaction between the three bodies that behave seismically as a real aggregate. In summary, the findings and diagnostic tests carried out on the castle and spread on construction of the hamlet
Chiesa dell’Immacolata a Pizzofalcone
La Chiesa dell’Immacolata a Pizzofalcone costituisce l’episodio architettonico più recente di un complesso di edifici sorti nei secoli sulla sommità del Monte Echia a Napoli. Il percorso di conoscenza affrontato in questi mesi ha consentito di
approfondire le cause dell’attuale stato di conservazione dell’organismo architettonico a partire dalla corretta identificazione tipologica dell’edificio e dalle sue relazioni con le fabbriche adiacenti. La ricerca è partita dall’analisi dell’iconografia storica di questa parte di città che risulta assai copiosa e varia, data l’importanza e la centralità dell’area. Dalla lettura dei documenti di archivio è emerso che la chiesa è stata interessata per tutto il Novecento da problemi di tipo statico, aggravati da due eventi eccezionali come la Seconda guerra mondiale e il terremoto del 1980. Nonostante non si conservi alcun documento progettuale relativo agli interventi post-bellici è possibile comunque datare a quel periodo la chiusura dei due ingressi laterali della facciata; gli ingressi oggi sono resi visibili e documentati da un crollo interno e dalla caduta dell’intonaco sul prospetto esterno, con il rinvenimento delle soglie di marmo. Attualmente, sulle membrature interne della Chiesa dell’Immacolata sono presenti evidenti fessurazioni lungo la chiave delle volte e degli archi. Tuttavia, le lesioni che destano maggiori preoccupazioni sono quelle che corrono lungo le volte a botte della navata centrale, non in chiave, bensì in senso longitudinale, in direzione parallela alla facciata, proseguendo lungo le pareti della navata centrale e interessando anche le cupolette delle cappelle laterali. L’analisi di tale quadro fessurativo rivela, in definitiva uno spostamento verso il basso dell’intero corpo della facciata. Questa, infatti, come emerge dalla sezione dell’edificio, appare assai sovradimensionata, anche a causa dell’alto muro di coronamento che grava sopra il timpano e sull’apertura centrale del prospetto, a sua volta lesionato. Di particolare interesse, ai fini di un generale intervento di restauro e valorizzazione dell’edificio è lo studio del degrado superficiale della facciata, che costituisce il fondamento del relativo progetto di conservazione che tenga conto del ruolo del prospetto della chiesa nel panorama dell’intera città.
Le indagini finora condotte lasciano supporre che le problematiche relative ai dissesti strutturali e al degrado superficiale dipendano da vulnerabilità legate a carenze di natura costruttiva della fabbrica o sopravvenute a seguito delle sollecitazioni da parte di eventi calamitosi. Ciò ha confermato a livello metodologico l’importanza di una lettura incrociata della storia statica dell’edificio religioso, condotta attraverso un’attenta analisi della documentazione archivistica, con la lettura diretta del manufatto nella sua ultima consistenza anche coadiuvata dalle necessarie indagini diagnostiche. In tal senso, nel mese di settembre 2015 è stato effettuato un nuovo sopralluogo alla Chiesa dell’Immacolata a Pizzofalcone in presenza di componenti dell’Attività appartenenti ai settori del Restauro dell’Architettura e dell’Ingegneria delle Strutture. In quell’occasione è stato individuato un elenco di indagini diagnostiche non invasive da effettuare sulla chiesa per individuare in maniera quantitativa l’entità dei dissesti e le caratteristiche statiche dell’edificio.
A completamento delle analisi già condotte, negli ultimi mesi i dati rilevati sono stati
enabled us to identify the overall crack pattern whose analysis was used to develop a restoration project whose objective is the preservation and renovation of the castle and parts of town that have been abandoned.
Churches in aggregate in the historic center of Naples
The research also took into account the study of two Neapolitan churches significant for their artistic and historical value: the church of Immacolata at Pizzofalcone, the church of St. Giuseppe delle Scalze at Pontecorvo. In such buildings, in particular, aspects related to the static history, analysis of structural instability and the state of conservation of the masonry were carried out campaigns and photographic and graphic relief were investigated. These studies made it possible to achieve, thanks to integration with the multidisciplinary expertise in the research group, to a deeper understanding of individual factories and to the identification of models of interpretation of the crack pattern in place, including through FEM calculation models which allowed to prepare a consolidation project that aimed at structural improvement by reconciling their own instances of conservation. The project of restoration and enhancement was also characterized by defining user choices compatible with the urban role of the aggregates and proposals aimed at improving the use and accessibility. A further study was carried out finally on the conservation project of architectural surfaces that characterize the prospects both inside and outside of religious buildings surveyed.
The church of Immacolata at Pizzofalcone
The church of Immacolata at Pizzofalcone represents the most recent episode of an architectural complex of buildings built over the centuries on the summit of Mount Echia in Naples.
The path of knowledge addressed in recent months has made it possible to investigate the causes of the current state of conservation of the architectural organism from the proper typological identification of the building and its relations with the adjacent factories. The research started from the analysis of the iconography of this historic part of the city which is very copious and varied, given the importance and centrality of the area.
From the reading of archival documents it showed that the church has been affected throughout the twentieth century by static problems, aggravated by two exceptional events such as the Second World War and the 1980 earthquake Despite not retain any design document for interventions post-war can still be dated to that period the closing of the two side entrances of the facade; inputs today are made visible and documented by an internal collapse and falling plaster on the exterior elevation, with the discovery of the marble thresholds.
Currently, into the inner facades of the church evident many cracks along the key of vaults and arches. However,
68 Napoli, Chiesa dell’Immacolata a 69
Pizzofalcone, immagini termografiche e fotoraddrizzamento del prospetto principale / Naples, Immacolata at Pizzofalcone Church,
thermographic images and photomerge of principal facade.
sintetizzati in elaborati che approfondiscono i meccanismi di dissesto strutturale in atto attraverso la definizione di un modello tridimensionale che, mediante le specifiche competenze strutturali delle figure coinvolte all’interno dell’unità di ricerca, hanno condotto alla definizione di un modello strutturale che definisce i cinematismi in atto e quelli possibili, tenendo conto della posizione ‘in aggregato’ dell’edificio.
In vista di un restauro e adeguamento funzionale del manufatto storico, inquadrato in un complessivo progetto di riqualificazione urbana dell’area circostante, si è proceduto con la valutazione circa la scelta di interventi di consolidamento strutturale che vadano a migliorare le attuali condizioni di sicurezza e a ridurre e prevenire il rischio sismico. Gli interventi di consolidamento, aderenti al concetto di «miglioramento» (definito al punto 8.4.2 del DM 14/01/2008), dovranno andare a coadiuvare il funzionamento statico delle strutture esistenti, tramite l’impiego di materiali e tecniche che rispondano ai requisiti del minimo intervento, della compatibilità materica tra preesistenza e nuovi materiali per il restauro e la reversibilità. A tal fine saranno approfondite ulteriormente la consistenza delle fondazioni della chiesa e le caratteristiche meccaniche del terreno di sedime. Attualmente la tipologia strutturale rilevata e il quadro fessurativo osservabile suggeriscono la necessità di interventi volti all’eliminazione di possibili meccanismi locali. Per ottenere tale risultato, si potranno prevedere nella porzione sommitale incatenamenti mediante cordoli in acciaio.
the lesions of most concern are those that run along the vaults of the central nave, not the key, but in the longitudinal direction, in a direction parallel to the facade, continuing along the walls of the nave and also affecting the domes of the chapels side.
The analysis of such a crack pattern reveals ultimately a displacement downwards of the entire body of the facade. This, in fact, as is clear from the section of the building, seems far too large, also because of the crowning of the wall that rests above the ear drum and the opening center of the prospectus, in turn damaged.
Particularly interesting, in a wide restoration and enhancement project of the building it is the study