Antonio Trincheri
Non tocchiamo in questa sede i problemi ge-nerali della metodologia economica perché u n a simile trattazione ci porterebbe troppo l o n t a n o ed anche perché n o n è proprio il caso di rimettere sempre tutto in discussione ogni qual volta si cerca di irrobustire qualche r a m o della scienza economica. Desideriamo più che altro i n f o r m a r e i lettori dei principali metodi di ricerca economica a sfondo psicologico che possiamo seguire e che anzi abbiamo già iniziato ad usare.
Q u a n d o si tratta di u n a scienza occorre sempre indicare le tecniche seguite per la ricerca; l'esi-stenza di tecniche specializzate è compresa dal Schumpeter nella stessa definizione di scienza: « Scienza è qualsiasi c a m p o del sapere che a b b i a sviluppato tecniche specializzate per la scoperta di fatti e l'interpretazione o la d e d u z i o n e » ('). Queste tecniche specializzate v a n n o d i v e n t a n d o sempre più n u m e r o s e ; si pensi che lo stesso Schumpeter include tra le tecniche economiche persino la paleografìa latina. Queste specializza-zioni giovano al progresso della scienza, ma sor-gono degli inconvenienti e cioè la difficoltà di connessione tra ricerche che seguono tecniche di-verse; diventa quindi un impegno scientifico di ogni ricercatore quello di coordinarsi con gli altri.
Dalla psicologia all'economia.
Le ricerche psicologiche f o n d a m e n t a l i m i r a n o allo studio del c o m p o r t a m e n t o u m a n o considerato soprattutto come risposta dell'individuo ad u n o stimolo. N a t u r a l m e n t e le tradizioni, le a b i t u d i n i , l'educazione, l ' a m b i e n t e c o n d i z i o n a n o le risposte allo stimolo, di m o d o che le risposte ad u n o stesso stimolo possono essere diverse presso differenti soggetti; occorre perciò u n a a p p r o f o n d i t a valuta-zione delle risposte o n d e pervenire ad u n o schema di c o m p o r t a m e n t o indicativo della complessa real-tà u m a n a ; in questo c a m p o opera la psicologia; poiché tra gli stimoli possono essere considerati,
ad esempio, u n a u m e n t o di salario, l'inflazione, la pubblicità, è legittimo parlare di psicologia eco-nomica o di economia psicologica. In questa sede n o n ci p r e m e tanto riprendere la disamina sui r a p p o r t i tra l'economia e la psicologia (2), m a in-vece di vedere c o n c r e t a m e n t e se l'applicazione dei m e t o d i psicologici ci porta a dei risultati sod-disfacenti.
A n c h e con la tecnica più raffinata capire l'uo-mo è sempre difficile. La difficoltà n o n consiste t a n t o nel fatto che gli u o m i n i sovente n o n riescono a vedere b e n e quali sono i p r o p r i interessi; nella ricerca basta che riusciamo a sapere ciò che riten-gono sia il loro interesse. La difficoltà maggiore è l'insincerità ed è p r o p r i o sotto questo aspetto che il ricercatore m a n i f e s t a la sua abilità di scopri-tore.
Altra difficoltà si trova nel fatto che gli u o m i n i n o n reagiscono sempre nello stesso m o d o dinanzi a determinati a v v e n i m e n t i e ciò per il semplice m o t i v o che gli u o m i n i n o n sono degli automi; q u i n d i la relazione causale tra i dati oggettivi e le decisioni degli operatori n o n p u ò essere con-cepita m e c c a n i c a m e n t e . D ' a l t r a p a r t e in ogni cate-goria si r i s c o n t r a n o sovente delle convergenze spiccate, m o t i v o per cui si p u ò ritenere che nel c o m p o r t a m e n t o e c o n o m i c o p r e v a l g o n o le in-fluenze a m b i e n t a l i . L ' a t t e n t a considerazione dei risultati delle ricerche consente di delineare delle caratteristiche generali di c o m p o r t a m e n t o e di avviare u n a tipologia dei soggetti economici esa-m i n a t i .
La ricerca psicologica, q u a n d o sia c o n d o t t a con u n a certa ampiezza e raccolga u n a molteplicità di indicazioni, p u ò avere u n seguito nella elabora-zione statistica o n d e ottenere distribuzioni di fre-q u e n z a e coefficienti di correlazione. Ma anche
( ' ) JOSEPH AI.OIS SCHUMPETER, Storia dell'analisi economica,
Voi. I. Ed. Scientifiche Einaudi.
(2) Cfr. P. L. REYNAUD, La Psychologie economique. Ed. Ri-viere, Parigi.
limitandosi alle informazioni ottenute, si ha del prezioso materiale per dare concretezza all'analisi economica.
Scelta di strumenti.
Ricordiamo i principali strumenti di ricerca, f e r m a n d o c i poi in particolare su quello che rite-niamo il più sicuro ai nostri fini:
1) osservazione del c o m p o r t a m e n t o dei sog-getti economici (imprenditori, lavoratori, consu-matori, risparmiatori, ecc.) in circostanze diverse;
2) raccolta delle spiegazioni che gli stessi soggetti economici s p o n t a n e a m e n t e d a n n o in va-rie occasioni del loro c o m p o r t a m e n t o ;
3) sondaggi con questionari o interviste su problemi specifici. 11 sondaggio è ritenuto il principale mezzo di ricerca nel c a m p o degli studi sociali, p e r c h é sino ad ora è stato il più a d o t t a t o e p e r c h é per esso si è o r m a i f o r m a t a u n a c o m p i u t a tecnica. Però le altre d u e vie p o t r a n n o d a r e dei contributi n o n m e n o i m p o r t a n t i se perseguite con la larghezza di mezzi che è necessaria. R i c o r d i a m o che il m e t o d o del q u e s t i o n a r i o e quello dell'inter-vista sono n e c e s s a r i a m e n t e superficiali e n o n ga-r a n t i s c o n o u n a sicuga-ra c o ga-r ga-r i s p o n d e n z a con il com-p o r t a m e n t o effettivo dell'interrogato (3);
4) colloquio fiduciario; è questa la via più sicura a n c h e se difficile da p r a t i c a r e e lenta nel p r o s e g u i m e n t o . Il colloquio in p r o f o n d i t à è indub-b i a m e n t e da p r e f e r i r e ai questionari e alle inter-viste, in q u a n t o consente di meglio v a l u t a r e l'at-tendibilità delle risposte e s o p r a t t u t t o di chiarire i vari aspetti che p o s s o n o interessare. Col collo-quio in p r o f o n d i t à si consegue un m a s s i m o v a l o r e q u a l i t a t i v o delle i n f o r m a z i o n i e si raccolgono indi-cazioni su atteggiamenti più definiti e v e r a m e n t e sentiti.
Campione rappresentativo non casuale.
O g n i ricerca richiede la f o r m a z i o n e di un cam-p i o n e . A n c h e a q u e s t o cam-p r o cam-p o s i t o o c c o r r o n o a l c u n e precisazioni.
Il c a m p i o n e è r a p p r e s e n t a t i v o in q u a n t o in esso sono presenti t u t t e le categorie p r o f e s s i o n a l i , i diversi ceti distinti p e r censo e le v a r i e età in cui si p r e n d o n o le decisioni (dai 21 ai 6 0 anni p e r c h é in genere p r i m a e d o p o questa età le decisioni i m p o r t a n t i sono prese da altre p e r s o n e ) .
11 campione però è f o r m a t o con una scelta non casuale. Poiché si deve condurre u n colloquio in p r o f o n d i t à , occorre che le persone da interrogare a b b i a n o delle favorevoli predisposizioni a collo-quiare. I soggetti economici su cui si esplica la ricerca non sono p u r a m e n t e casuali nel senso che i soggetti esaminati devono dare affidamento:
a) di essere in grado di seguire il colloquio e cioè
di capire i problemi posti; b) di volere collabo-rare alla ricerca con sincerità.
Colloquio fiduciario.
Anzitutto il colloquio fiduciario esige parti-colari doti nella persona che c o n d u c e il colloquio; r i c o r d i a m o p r i n c i p a l m e n t e l'interesse al p r o b l e m a oggetto di studio e la capacità di suscitare confi-denza da parte di colui che viene colloquiato.
Nel colloquio fiduciario viene introdotto il tema della conversazione in u n a a t m o s f e r a ami-chevole e si lascia p a r l a r e il soggetto molto libe-r a m e n t e , soltanto c e libe-r c a n d o di p o libe-r t a libe-r e lo scambio di idee sul t e r r e n o p r o p r i o della ricerca. Lo svol-g i m e n t o del colloquio deve avvenire senza fretto-losità e in m o d o confidenziale.
P e r t a n t o il ricercatore c o n d u c e il colloquio con molta pazienza ed evita assolutamente gli aperti contrasti e le discussioni a n i m a t e , sempre dimo-s t r a n d o la più viva condimo-siderazione per ciò che viene espresso d a l l ' i n t e r l o c u t o r e e s o p r a t t u t t o cer-c a n d o di cer-chiarire b e n e cer-ciò cer-che il cer-colloquiato vuo-le dire.
Il ricercatore deve essere ben certo che la per-sona interrogata sia a conoscenza del p r o b l e m a o a l m e n o abbia la c a p a c i t à di riflettere su ciò che viene esposto.
P r o s e g u e n d o il colloquio il ricercatore evita di f e r m a r s i agli atteggiamenti superficiali che si veri-ficano q u a n d o il soggetto ripete ciò che ha sentito dire da altri o vuole a p p a r i r e diverso da quello che è.
In genere non è necessario s t u d i a r e t u t t a la personalità del soggetto, m a s o l a m e n t e l'atteggia-m e n t o suo di f r o n t e ai p r o b l e l'atteggia-m i considerati assi-c u r a n d o s i p e r ò assi-che le p a r o l e a n assi-c h e se espresse il più s p o n t a n e a m e n t e possibile, c o i n c i d a n o con i fatti e cioè che il soggetto dica la verità.
Il colloquio c o n d o t t o da esperti c o n s e n t e di
(3) La domanda diretta in molti casi non ottiene risposte esau-rienti; cosi', per esempio, se chiediamo a un Tizio: « Lei rispar-mia? ». Costui ci può rispondere « S( » soltanto per non sembrare uno sprecone.
valutare le qualità u m a n e della persona collo-quiata e particolarmente la sua competenza ed il suo senso critico. Tutto ciò sfugge ai questionari e alle interviste. Inoltre con il colloquio è possi-bile aiutare l'interlocutore nell'autocritica dei pro-prii giudizi.
Ribadiamo che occorre n o n dimenticarsi du-rante il colloquio di sondare i fatti effettivi com-piuti dal soggetto per vedere se sono c o n c o r d a n t i con le opinioni; cosi, ad esempio, quelli che di-chiarano non più necessario il risparmio, m a di fatto compiono dei risparmi, sono ancora da con-siderare come favorevoli al risparmio.
È indubbio che dai colloqui fiduciari si per-viene ad u n a a p p r o f o n d i t a conoscenza dell'uomo moderno visto nel contesto sociale.
Ricerche previsionali.
La ricerca più difficile, ai fini della conoscenza economica, riguarda le previsioni. A n c h e in que-sto campo il m e t o d o dell'intervista presenta in-convenienti messi in evidenza dal L o m b a r d i n i : « La reazione del c o n s u m a t o r e alla situazione fit-tizia che gli è prospettata, p u ò essere influenzata dall'intervento del ricercatore il quale, p o n e n d o precise d o m a n d e accentua, nel c a m p o psicologico dell'individuo, alcuni fattori o motivi a scapito di altri; ciò è particolarmente vero se la ricerca mira ad indagare il p r o b a b i l e c o m p o r t a m e n t o di
f r o n t e a situazioni n o n ancora realizzate m a che si p o t r a n n o verificare nel f u t u r o ; come avviene, ad esempio, q u a n d o al consumatore si chiede a quale prezzo massimo è disposto a comperare un frigorifero; f a c e n d o questa d o m a n d a si accentua la presenza del frigorifero nel suo campo psico-logico » (4).
Più p r o d u t t i v o q u i n d i si presenta il colloquio fiduciario che va particolarmente a p p r o f o n d i t o per i n d i v i d u a r e presso il soggetto esaminato quali sono gli stimoli alle decisioni effettive e lo stato dell'energia m e n t a l e della persona per stabilire se si tratta di vaghi desideri o di f e r m e determi-nazioni.
Per u n giudizio sicuro a fini previsionali occor-re s o p r a t t u t t o i n d i v i d u a r e il c o m p o r t a m e n t o effet-tivo e le decisioni radicate anche se attualmente n o n realizzate dal soggetto per i m p e d i m e n t o di ostacoli b e n definiti; ad esempio vi è chi dispone già di u n a s o m m a di d e n a r o da spendere per l'ac-quisto di azioni o di u n a u t o m o b i l e e che attende la stabilizzazione delle q u o t a z i o n i o dei prezzi. N o n si p u ò certo p r e n d e r e in considerazione l'at-teggiamento di colui il quale spera di realizzare in u n giorno l o n t a n o la casetta in c a m p a g n a o di p r e n d e r e iniziative legate al verificarsi di t r o p p e condizioni n o n d i p e n d e n t i dalla p r o p r i a volontà e dalle p r o p r i e possibilità.
(4) SIRO LOMBARDINI, L'analisi della domanda nella teoria