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Indicatori di struttura demografica nelle principali ripartizioni territoriali della Città Metropolitana di Padova, nella Provincia di Padova e nella

della Città Metropolitana di Padova

Tavola 6.5 Indicatori di struttura demografica nelle principali ripartizioni territoriali della Città Metropolitana di Padova, nella Provincia di Padova e nella

Regione Veneto al 31.12.2001 Ripartizioni territoriali Rapporto di Mascolinità Indice di Vecchiaia Indice di Dipendenza Indice di Ricambio della pop. in età attiva Indice di Ricambio della pop. in età fertile Indice di Struttura della Popolazione Attiva Padova 88,6 200,9 50,5 191,9 192,2 108,1 Prima Cintura 96,4 105,7 41,2 142,0 174,4 93,8 CITTA' METROPOL. 92,0 153,2 46,2 167,6 183,4 101,3 Provincia 94,7 133,1 45,8 133,3 171,2 93,9 Regione 94,9 135,2 46,6 134,3 167,9 95,3

Età Media Livelli di

fecondità % Coniugati in età 20-49 Ripartizioni territoriali Totale M F Stima TFT F/D Totale M F Padova 45,3 42,9 47,4 1,18 16,9 47,6 42,9 52,4 Prima Cintura 40,8 39,5 42,0 1,40 20,1 58,4 53,3 63,7 CITTA' METROPOL. 43,3 41,3 45,1 1,29 18,4 52,6 47,7 57,7 Provincia 42,1 40,4 43,7 1,32 18,9 56,5 51,1 62,0 Regione 42,2 40,5 43,9 1,36 19,4 57,8 52,3 63,5

Nota: Per il significato e la modalità di calcolo degli indicatori presentati, se ne veda la descrizione riportata nel Glossario.

Concludiamo la discussione sulla struttura degli indicatori confrontando la situazione della Città Metropolitana con quanto avviene nella provincia di Padova e nella regione Veneto (Tavola 6.5), ricordando che il paragone si effettua con riferimento al 31.12.20014.

I valori di Padova dell’età media, sia totali che per sesso, e dell’indice di vecchiaia sono di gran lunga superiori a quelli della Provincia e della Regione, confermando ancora una volta la maggiore “anzianità” della popolazione della grande città rispetto agli aggregati territoriali più ampi; al contrario la struttura della Prima Cintura è tale da farle assumere valori degli indicatori ben più bassi, ma non abbastanza da contrastare quelli elevati di Padova, per cui complessivamente la Città Metropolitana assume anch’essa valori più alti di Provincia e Regione. Anche la dipendenza strutturale è maggiore a Padova rispetto a quanto accade nella provincia e nella regione, per cui nella popolazione padovana esiste una quota più elevata di persone che devono dipendere dal contingente di individui in età attiva rispetto agli aggregati territoriali più ampi; anche in questo caso il valore basso dell’indice nella prima cintura non è in grado di contrastare quello elevato di Padova, così che analogamente la Città Metropolitana assume anch’essa un valore più alto di Provincia e Regione.

All’opposto, il rapporto di mascolinità, i livelli di fecondità e la proporzione di coniugati in età 20-49 anni sono superiori nella Prima Cintura rispetto alle medie regionali e provinciali, ma non abbastanza da contrastare i livelli più bassi di Padova, cosicché anche la Città Metropolitana presenta valori inferiori rispetto agli aggregati territoriali più ampi. Pertanto, rispetto al Veneto e alla provincia di Padova, nella grande città il matrimonio è meno frequente o riesce a durare di meno e la presenza femminile è largamente superiore a quella maschile, causa la sua struttura per età più anziana; inoltre, se il ricambio generazionale nella provincia e nella regione risulta molto problematica a causa del bassissimo livello di fecondità, ancora più preoccupante appare la situazione di Padova, dove la stima del tasso di fecondità totale è ancora più bassa di quella regionale e

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provinciale.

Per quanto riguarda i due indici di ricambio della popolazione (in età attiva e in età fertile), sia Padova che la Prima Cintura assumono valori superiori a quelli regionali e provinciali, per cui nella popolazione della Città Metropolitana il contingente di persone che esce dall’età di forza lavoro e dall’età fertile è di gran lunga superiore a quello che vi entra rispetto a quanto accade invece negli aggregati territoriali più ampi.

Infine, l’indice di struttura della popolazione attiva indica che la popolazione padovana in età lavorativa è più anziana rispetto a quella degli aggregati territoriali più ampi (l’indicatore presenta infatti valori maggiori), i quali invece, essendo l’indicatore inferiore anche se di poco a 100, dimostrano di avere una popolazione crescente o per lo meno stazionaria; nella Prima Cintura, invece, il valore dell’indice è simile a quelli provinciali e regionali, sebbene lievemente più basso, per cui è in grado solo in parte di contrastare quello elevato di Padova, così che complessivamente la Città Metropolitana assume un valore intorno al 100% ma comunque più alto di Provincia e Regione.

Gli indici calcolati possono essere utilizzati per trarre indicazioni relative alle tendenze di sviluppo demografico della popolazione considerata (soprattutto l’indice di vecchiaia) ed alla sua situazione di dipendenza (soprattutto l’indice di dipendenza); ovviamente da soli non permettono un’automatica comprensione dei fenomeni demografici, per i quali è richiesta soprattutto una considerazione attenta dei vari indici (ad esempio, natalità e mortalità, fecondità e indice di vecchiaia) in forma integrata; per questo però non esistono algoritmi o meccanismi automatici di calcolo, ma solo capacità di osservare, l’interesse a comprendere i fenomeni e la fiducia che questo possa portare ad una migliore capacità di pianificare e organizzare gli interventi della pubblica amministrazione.

Per comprendere meglio verso quali direzioni si sta muovendo la popolazione della Città Metropolitana, è utile non soffermarsi unicamente all’analisi strutturale di un singolo anno ma valutare anche cosa sia avvenuto nel tempo, in modo da ipotizzare quali possano essere le previsioni in un prossimo futuro nel

caso in cui i processi di trasformazione demografica mantengano la stessa tendenza registrata negli ultimi anni. Il paragrafo successivo mira pertanto a studiare la dinamica temporale di questi indicatori demografici.

6.2. Evoluzione della struttura negli ultimi anni

Il periodo da noi considerato per affrontare questo studio va dal 1999 al 2003, in particolare gli istanti temporali 31.12.1999, 31.12.2001, 31.12.2003: la scelta di considerare anni alterni è stata fatta sia per semplificare la quantità di dati, sia perché le strutture non cambiano radicalmente nel giro di pochi anni.

I valori che gli indicatori presentano per ciascun Comune vengono semplicemente riportati nelle Tavole B.4 dell’Appendice B, senza però essere qui commentati per ragioni di spazio: del resto sono di facile comprensione, per cui ci limiteremo ad analizzare le differenze riscontrate tra Padova e la Prima Cintura nella dinamica temporale assunta dagli indicatori. Ovviamente non può essere affrontata in questa sede un’analisi di confronto tra la Città Metropolitana e la provincia di Padova e la regione Veneto, in quanto per questi ultimi due aggregati territoriali si dispone dei dati solo fino al primo anno di quelli considerati nell’analisi: pertanto con un unico dato recente è impossibile stabilire la dinamica degli ultimissimi anni.

6.2.1. Le grandi classi di età

La Tavola 6.6, e i relativi Grafici 6.19 (A-B-C-D), riportano i valori della struttura demografica per grandi classi di età nel corso dell'ultimo quinquennio per Padova, la Prima Cintura e, nel complesso, la Città Metropolitana.

Se analizziamo distintamente i processi di cambiamento che hanno interessato ogni classe di età, ci accorgiamo che ciascuna componente è variata nel tempo allo stesso modo per ogni Comune (Padova e Prima Cintura): in particolare, le percentuali di giovani e soprattutto di anziani sono lievemente aumentate con conseguente forte declino della componente adulta (Grafici 6.19 A-B-C). E' proprio una dinamica simile che contribuisce al progressivo e inesorabile invecchiamento di una popolazione.

Tavola 6.6 Dinamica della struttura demografica per grandi classi di età a