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Sintesi dei movimenti demografici: tassi demografici per comune (per mille residenti).

della Città Metropolitana di Padova

Tavola 5.2 Sintesi dei movimenti demografici: tassi demografici per comune (per mille residenti).

Anno 2003

Tassi del movimento naturale Tassi del movimento migratorio Comuni

Natalità Mortalità Incremento

naturale Immigr. Emigr.

Incremento migratorio Incremento totale Padova 8,9 11,6 -2,7 39,8 32,6 7,2 4,4 Abano Terme 7,9 9,6 -1,7 47,9 30,3 17,6 15,8 Cadoneghe 8,7 6,7 2,1 42,9 29,9 13,0 15,0 Casalserugo 7,6 6,4 1,3 23,4 26,7 -3,3 -2,0 Legnaro 9,7 6,8 2,9 49,3 21,0 28,2 31,1 Limena 11,0 6,9 4,1 42,0 26,0 16,0 20,2 Maserà di Padova 13,8 5,7 8,1 40,9 25,5 15,4 23,4 Noventa Padovana 11,0 7,8 3,2 70,2 41,6 28,6 31,8 Ponte San Nicolò 9,8 6,0 3,8 42,6 32,5 10,2 14,0 Rubano 11,4 7,8 3,6 49,4 34,7 14,7 18,3 Saonara 12,2 5,1 7,1 47,2 30,6 16,6 23,7 Selvazzano Dentro 9,1 5,5 3,6 56,5 32,4 24,1 27,7 Vigodarzere 10,9 6,4 4,5 43,5 25,9 17,6 22,1 Vigonza 10,9 7,6 3,3 38,6 26,4 12,1 15,4 Villafranca Padovana 13,6 7,7 5,9 51,2 28,5 22,7 28,6 Prima Cintura 10,3 7,0 3,3 46,7 29,8 16,9 20,2 CITTA' METROPOL. 9,5 9,6 0,0 42,9 31,4 11,5 11,5

Da un primo sguardo ai risultati riportati nelle Tavole 5.1 e in particolare 5.2 vediamo come l'effetto negativo del saldo naturale del Comune di Padova schiacci tutti i risultati positivi ottenuti per gli altri Comuni: ovviamente ciò è dovuto al fatto che la popolazione di Padova rappresenta più della metà di quella residente nell'intera Città Metropolitana, e quindi, con la sua numerosità elevata, predomina su tutti gli altri Comuni che, nonostante vengano aggregati, comunque pesano di meno nel risultato finale. Proprio per il fatto che Padova ha un peso elevato, non ha senso limitarsi ad analizzare i valori dei saldi complessivi della Città Metropolitana, ma occorrerà esaminare e confrontare anche i risultati relativi sia al Comune di Padova che ai Comuni della Prima Cintura: è per questa ragione, quindi, che sono stati effettuati i confronti tra quanto avviene nel Comune di Padova e quanto accade invece nei Comuni della Prima Cintura.

Grafico 5.1

(A) Saldi relativi della popolazione residente nella Città Metropolitana di

Padova. Anno 2003 -3,0 0,0 3,0 6,0 9,0 12,0 15,0 18,0 21,0

Incremento naturale Incremento migratorio Incremento totale

Incremento naturale, migratorio e totale (per mille)

Padova Prima Cintura CITTA' METRO

(B) Movimento della popolazione residente a Padova e nella Prima Cintura.

Anno 2003 -40,0 -30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0

Natalità Mortalità Immigratorietà Emigratorietà

Tassi di movimento (per mille)

Padova Prima Cintura

Il tasso di incremento esprime il numero, o la frazione, di individui che si aggiungono durante un intervallo di tempo standard, nel nostro caso in un anno, per ogni 1000 persone appartenenti alla popolazione: ciascun incremento, naturale, migratorio e totale, è quindi dato dal rapporto, moltiplicato per 1000, tra il numero degli individui aggiunti durante un anno e l’ammontare medio della popolazione. Gli incrementi che si osservano nel Grafico 5.1 sono la risultante dei tassi di natalità e mortalità per la componente naturale e di immigratorietà ed emigratorietà per la componente migratoria: vediamoli più da vicino.

I Grafici 5.1-A e 5.1-B mostrano chiaramente come la vivacità della componente naturale sia maggiore, e positiva, nei comuni della prima cintura urbana rispetto a Padova, dove invece l'incremento naturale si aggira attorno ad un valore (-2,7‰: causa la bassa natalità che non riesce a compensare l'elevata mortalità) che Golini (2000) farebbe rientrare in quella situazione di malessere demografico moderato. Per quanto riguarda invece la componente migratoria, Padova è caratterizzata dall'avere un incremento positivo notevolmente più basso, in senso relativo, rispetto all'aggregato degli altri comuni che le gravitano attorno, ma comunque ben superiore in valore assoluto al proprio decremento naturale. La combinazione di queste due componenti porta inevitabilmente a un incremento complessivo decisamente positivo nella popolazione della Cintura (+ 20,2 ‰), soprattutto per effetto della crescita migratoria, e a un incremento invece

moderato nel Comune di Padova, per via del decremento naturale (+ 4,4 ‰): in totale la crescita demografica della Città Metropolitana è dell’11,5 ‰.

Ma analizziamo più da vicino cosa succede in ciascun Comune della Città Metropolitana di Padova, prendendo a supporto i grafici più avanti riportati, esprimenti i valori dei tassi naturali e migratori.

Tra i Comuni posti attorno a Padova sono da segnalare in particolare i casi di Maserà di Padova e Saonara (forte vivacità demografica naturale: il saldo naturale raggiunge il valore rispettivamente di circa 8 e 7 per mille, livelli che difficilmente in Italia e nella regione Veneto si riescono a raggiungere), Noventa Padovana, Legnaro e Selvazzano Dentro (forte vivacità demografica migratoria: l'afflusso di immigrati è molto più forte di quello degli emigrati, a tal punto da raggiungere un valore del saldo migratorio pari a 24-29 per mille circa; evidentemente questi Comuni sono caratterizzati da aspetti socio-economici - sviluppo e vivacità economica - che spingono molte persone ad andare a risiedere in queste "ricche e vitali" realtà) e Villafranca Padovana (forte vivacità demografica sia naturale che migratoria: l'incremento naturale si aggira attorno al valore del 5,8 per mille, mentre quello migratorio è pari più o meno al 22,7 per mille). Questi Comuni appena citati sono caratterizzati dall'avere i valori di incremento demografico totale più elevati rispetto a tutti gli altri Comuni della Città Metropolitana: questo porta le suddette aree a non dover soffrire del “malessere demografico” che minaccia gran parte dei Comuni Italiani, tra cui proprio Padova. Nella situazione opposta si trovano invece i Comuni di Abano Terme, caratterizzato da un saldo naturale negativo, e Casalserugo, l’unico ad avere un saldo migratorio negativo a tal punto da determinare una decrescita complessiva della propria popolazione.

Nonostante queste ultime due eccezioni, la prima cintura di Padova è senz’altro caratterizzata da un incremento totale decisamente positivo (20,2 per mille). Ma del resto questa forte crescita, soprattutto migratoria, deve far riflettere su quali siano i fattori che spingono molte persone a trasferirsi in questi Comuni: una delle cause potrebbe essere, probabilmente, lo sviluppo economico, attirando

soprattutto stranieri (infatti ben il 20-30% delle iscrizioni anagrafiche interessa individui di cittadinanza straniera - a Padova, come vedremo meglio nel Capitolo 8, questo valore era già pari nel 2000 a circa il 28% e si presume che esso sia nel frattempo aumentato - ); è inoltre indispensabile valutare se le strutture e le caratteristiche sociali di questi Comuni siano adeguate ad ospitare un così crescente numero di individui: in particolare le strutture di accoglienza e la mentalità delle persone che già vi abitano sono abbastanza “adeguate” ad ospitare un così crescente numero di persone, specie se di cittadinanza straniera?

Nel dettaglio, i valori dei tassi di natalità, mortalità, immigratorietà ed emigratorietà di ciascun Comune vengono qui di seguito riportati graficamente:

Grafico 5.2

(A) Natalità e Mortalità nei Comuni della Città Metropolitana di Padova. Anno 2003

0,0 3,0 6,0 9,0 12,0 15,0 Padova Abano Terme Cadoneghe Casalserugo Legnaro Limena Maserà di Padova Noventa Padovana Ponte San Nicolò Rubano Saonara Selvazzano Dentro Vigodarzere Vigonza Villafranca Padovana Comuni

Tassi naturali (per mille) Natalità

Mortalità

(B) Immigratorietà ed Emigratorietà nei Comuni della Città Metropolitana di Padova. Anno 2003

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 Padova Abano Terme Cadoneghe Casalserugo Legnaro Limena Maserà di Padova Noventa Padovana Ponte San Nicolò Rubano Saonara Selvazzano Dentro Vigodarzere Vigonza Villafranca Padovana Comuni

Tassi migratori (per mille)

Immigratorietà Emigratorietà

In tutti i Comuni è possibile rilevare la vivacità demografica naturale (Grafico 5.2-A): la natalità è infatti di gran lunga maggiore rispetto all'evento mortalità. Uniche eccezioni sono Abano Terme e soprattutto Padova, ossia proprio quei Comuni più popolosi e, lo vedremo in seguito, più vecchi nella struttura demografica.

Anche la migratorietà (Grafico 5.2-B) è caratterizzata da forte vivacità più o meno in tutti i Comuni (anche a Padova, segnata in passato da un saldo migratorio, invece, negativo che determinava forti uscite di popolazione piuttosto

che entrate): l'immigratorietà è infatti maggiore rispetto all'evento emigratorietà, tranne nel caso di Casalserugo dove le cancellazioni superano le iscrizioni.

Tavola 5.3 Sintesi dei movimenti demografici: tassi demografici per ripartizione