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2. Il nuovo quadro normativo del settore portuale

2.5 Le installazioni portuali pubbliche di piccoli porti, le stazione d

Non si può concludere il discorso sulle novità introdotte dalla Lei n. 12.815/2013 senza parlare prima delle stazioni destinate al trasbordo di merci, delle piccole strut- ture portuali pubbliche e dei terminal ad uso turistico.

Le prime (ETC), definite dall’art. 2, V, della della Lei, sono le strutture portuali situate fuori dall’area del Porto Organizzato, exploradas da privati mediante autori- zação, destinate al trasbordo di merci da imbarcazioni provenienti da navigazione in- terna o costiera.

Il procedimento di autorizzazione è identico a quello dei TUP, così come le consi- derazioni sopra evidenziate sul regime giuridico ad essi applicabile.

Tuttavia, non si può sottacere l’importanza di queste stazioni, in considerazione del fatto che esse integrano le diverse forme di trasferimento delle merci, quali le strade e le ferrovie, completando così la rete logistica del Brasile ed anche in consi- derazione degli elevati investimenti che le imprese private, sia autoctone che stranie- re, stanno effettuando per la costruzione delle stesse.

Si pensi che nella Regione di Miritituba, per il biennio 2015/2017, è prevista la costruzione di 26 ETC, finalizzate alla formazione di un complesso che comprende anche i municipi di Itaituba e di Rurópolis; la previsione è quella di generare un flus- so di almeno 100.000 mezzi al mese, nel periodo di alta stagione del Mato Grosso, tra febbraio ed aprile, che trasportino prodotti agricoli ed elettronici.

Inoltre non si può non considerare l’importante costruzione di ETC, autorizzata nell’agosto del 2014, nel municipio di Itaituba, nello stato di Pará; in questo caso la previsione riguarda il trasbordo di carichi da camion a navi per almeno quattro mi- lioni di tonnellate di grano all’anno.

È evidente che la costruzione di ETC in questa zona favorirà lo sviluppo del co- siddetto Corredor Norte, come un percorso alternativo per il trasporto del grano rac- colto negli stati del Mato Grosso e di Pará meridionale, riducendo così la congestione che fino alle nuove costruzioni hanno sofferto i porti della regione del Sud-Est, so- prattutto quelli di Santos e di Paranaguá.

Anche le installazioni pubbliche di piccoli porti sono definite dall’art. 2 della Lei, il quale prevede che anche esse siano situate fuori dall’area del Porto Organizzato ed

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exploradas mediante autorização, al fine di trasportare merci o passeggeri prove- nienti da navigazione interna.

Si tratta del riconoscimento giuridico di quelle strutture portuali destinate a rice- vere persone e merci provenienti da corsi d’acqua già esistenti e che, benchè servano gran parte della popolazione, non sono considerate porti.

Sia la Lei che il Decreto trattano, in modo superficiale, la disciplina di queste strutture, così come la Resolução ANTAQ n. 3.290/2014.

Il procedimento per ottenere l’autorizzazione a queste installazioni segue gli stessi modelli e le stesse caratteristiche delle quelle previste per il TUPs.

Diverso, invece, è il discorso per quanto riguarda il Terminal Turistici.

Occorre, innanzitutto, segnalare che la versione originaria della vecchia Lei de Modernização dos Portos (Lei n. 8.630/1993) non parlava di questi terminal, proba- bilmente per il fatto che la preoccupazione del legislatore dell’epoca riguardava in particolare il commercio, posto che ben poche persone che potevano permettersi di viaggiare ed anche perché l’inflazione esauriva le risorse economiche dei brasiliani e, dunque, le crociere erano destinate ad una piccola parte della popolazione.

Da quanto appena illustrato, appare comprensibile la mancanza di una regola- mentazione ad hoc.

Così è stato fino al 2006, vale a dire, fino a quando l’economia brasiliana ha ini- ziato la ripresa con la diminuzione dell’inflazione e il conseguente aumento del pote- re di acquisto della popolazione e delle navi da crociera sulle coste brasiliane; il legi- slatore è pertanto intervenuto con la Lei n. 11.314/2006.

Nel dualismo pubblico/privato, le operazioni di carico e di scarico dei passeggeri sono state inserite nella disciplina di cui ai terminal privati e in questa sono rimasti.

Si tenga presente che nell’ordinamento brasiliano si usa distinguere tra terminal in cui vi è ormeggio e terminal in cui non vi è. Questi ultimi si caratterizzano per il fatto di non avere una area di ormeggio e sono destinati a ricevere i passeggeri le cui navi attraccano in luogo lontano dalla banchina. Qualora invece sia presenta un attracco, si effettua una ulteriore suddivisione tra i terminal che consentono lo sbarco dei pas- seggeri e quelli in cui vi è solo il transito di questi ultimi.

Dividendo questo tipo di installazioni in tre categorie (terminal che effettuano il carico e lo scarico dei passeggeri, terminal che permettono il transito di passeggeri e

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terminal senza ormeggio), l’ANTAQ ha delineato tre diverse modalità di regolamen- tazione.

È evidente che i terminal privati che effettuano le operazioni di carico e scarico dei passeggeri, sia nazionali che internazionali, debbano necessariamente effettuare controlli doganali, gestire i bagagli, fornire anche aree di attesa, con strutture medi- che, spazi per la ristorazione e spazi per gli organi governativi, come l’ANVISA (Agência Nacional de Vigilância Sanitária). I requisiti per chiedere l’autorizzazione sono illustrati nel comma 1 dell’art. 5 della Resolução n. 1.556/2009230. Esempio di

230 Art. 5 della Resolução n. 1.556/2009: “O terminal portuário de uso privativo de turismo, para mo-

vimentação de passageiros, com atracação deve ser construído com estrutura básica para atender às embarcações de passageiros em turismo e aos passageiros, tripulantes e suas bagagens nas ope- rações de embarque, desembarque e trânsito. §1o O terminal portuário de uso privativo de turismo, para movimentação de passageiros, com atracação e capacidade para realizar operações de embar- que, desembarque e trânsito de passageiros, tripulantes e bagagens deve atender aos seguintes requi- sitos mínimos: I - infraestrutura aquaviária adequada ao projeto do terminal e compatível com os re- quisitos operacionais das embarcações-tipo de projeto; II - instalações de acostagem com capacidade para receber as embarcações-tipo de projeto; III - instalações e utilidades portuárias compatíveis com as necessidades das embarcações-tipo de projeto; IV - plataformas para uso exclusivo como lo- cal de embarque e desembarque de passageiros, dotadas de superfícies planas e horizontais, com piso nivelado e antiderrapante; V - instalações para recepção, triagem e atendimento aos passageiros nas operações de embarque, desembarque e trânsito, dimensionadas para atender ao fluxo de pessoas projetado para o terminal; VI - recinto provido de assentos individuais em número compatível com o fluxo de pessoas projetado para o terminal, para embarque e desembarque de passageiros; VII - re- cinto para recepção e restituição de bagagem, dimensionado e equipado com observância dos aspec- tos ergonômicos para livre movimentação de passageiros com volumes, dotado de sistema de infor- mações confiável e controle eletrônico da bagagem; VIII - instalações de delimitação da área do ter- minal e sistema de segurança nas áreas interna e externa, conforme Código Internacional para a Proteção de Navios e Instalações Portuárias (ISPS Code) do terminal portuário de uso privativo de turismo, para movimentação de passageiros; IX - instalações do terminal acessíveis para passageiros e tripulantes com necessidades especiais ou com mobilidade reduzida; X - recintos destinados à ad- ministração do terminal, aos agentes de autoridade de governo no porto e para serviços de receptivo, que deverão estar disponíveis a esses usuários nos períodos de funcionamento do terminal; XI - insta- lações sanitárias para uso geral, aparelhadas para pessoas com necessidades especiais, em número compatível com o fluxo de pessoas projetado para o terminal; XII - sistema de comunicação interna áudio-visual e sistema de orientação para a circulação interna e externa de passageiros e tripulantes; XIII - serviços e instalações de apoio destinados a passageiros e tripulantes, tais como telefones públicos, acesso à internet, informações turísticas e pré-atendimento em emergências médicas; XIV - áreas para circulação de veículos, estacionamento e taxiamento de receptivo de turismo e de presta- dores de serviço às embarcações de passageiros em turismo; XV - instalações para fornecedores e prestadores de serviços às embarcações de passageiros em turismo; XVI - sinalização vertical e hori- zontal para orientação da circulação interna e da entrada e saída de veículos e pedestres, assim co- mo sistemas de iluminação interna e externa. § 2° O terminal portuário de uso privativo de turismo, para movimentação de passageiros, com atracação, com capacidade para realizar apenas operação de trânsito de passageiros nacionais e internacionais e tripulantes, deve atender aos seguintes requi-

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Tesi di dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi, Università degli Studi di Sassari

questo tipo di terminal, noto come home port, è il porto di Santos, quello di Rio de Janeiro e quello di Salvador.

Se invece il terminal esegue solo operazioni di transito e non è il porto di arrivo né di partenza delle navi, ma rappresenta solo uno scalo, esso non necessita delle infra- strutture di cui sopra. I requisiti per chiedere l’autorizzazione sono illustrati nel §2 dell’art. 5 della Resolução n. 1.556/2009; ne è un esempio il porto di Itajai.

Infine, se il terminal privato non consta di alcuna area per l’attracco delle navi, costituendo semplicemente un punto di appoggio per lo sbarco di imbarcazioni di supporto, le quali effettuano il collegamento tra la nave ed il molo, il terminal deve garantire la presenza di infrastrutture idonee all’attracco di tali natanti, oltre a locali appropriati, sicuri e confortevoli per i passeggeri che sbarcano ed imbarcano da que- ste piccole imbarcazioni.

I requisiti per questi terminal sono previsti dal § 3 dell’all’art. 5 della Resolução n. 1.556/2009; esempio è il Molo di Belo o di Buzios.

sitos mínimos: I - infraestrutura aquaviária adequada ao projeto do terminal e compatível com os re- quisitos operacionais das embarcações-tipo de projeto; II - instalações de acostagem com capacidade para receber as embarcações-tipo de projeto; III - instalações e utilidades portuárias compatíveis com as necessidades das embarcações-tipo de projeto; IV - plataformas para uso exclusivo como lo- cal de desembarque e reembarque de passageiros, dotadas de superfícies planas e horizontais, com piso nivelado e antiderrapante; V - instalações para recepção, triagem e atendimento aos passageiros e tripulantes em operação de trânsito, dimensionadas para atender ao fluxo de pessoas projetado pa- ra o terminal; VI - área abrigada de espera para acomodar passageiros e tripulantes em trânsito, provida de assentos individuais em número compatível com o fluxo de pessoas projetado para o ter- minal; VII - instalações do terminal acessíveis para passageiros e tripulantes com necessidades espe- ciais ou com mobilidade reduzida; VIII - instalações sanitárias para uso geral, aparelhadas para pes- soas com necessidades especiais, em número compatível com o fluxo de pessoas projetado para o terminal; IX - sistema de comunicação interna áudio-visual e sistema de orientação para a circulação interna e externa de passageiros e tripulantes; X - instalações para controle de acesso ao terminal e demais itens mínimos de segurança pública considerados necessários pela Polícia Federal e pela Re- ceita Federal do Brasil, e em conformidade com o “ISPS Code”, se cabível; XI - serviços e insta- lações de apoio destinados a passageiros e tripulantes, tais como telefones públicos, acesso à inter- net, informações turísticas, pré-atendimento em emergências médicas e serviços de receptivo; XII - áreas para circulação, taxiamento e estacionamento de veículos de receptivo de turismo e de presta- dores de serviço às embarcações de passageiros em turismo; XIII - instalações para fornecedores e prestadores de serviços às embarcações de passageiros em turismo; XIV - instalações para que a ad- ministração do terminal, as autoridades de governo e o serviço de receptivo possam desempenhar suas atividades, onde cabível; XV - sinalização vertical e horizontal para orientação da entrada e saída de veículos e pedestres e da circulação interna, assim como sistemas de iluminação interna e externa”.

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Tesi di dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi, Università degli Studi di Sassari

La divisione in terminal con o senza attracco e di carico e scarico o di transito aiu- ta l’organizzazione del settore, prevedendo maggiori infrastrutture per i passeggeri nei porti in cui è prevista la necessità e riducendo, quindi, i costi degli operatori por- tuali in quelli di passaggio.

Si consideri, peraltro, che la possibilità di terminal turistici senza ormeggio amplia le possibilità di quello che era, fino a poco tempo fa, una risorsa scarsa e che oggi, invece, alimenta anche la concorrenza tra operatori portuali e operatori turistici.

Nella Lei n. 12.815/13 non vi è alcuna esplicita autorizzazione perché i porti pub- blici abbiano la riserva dei terminal di passeggeri. Tuttavia, attualmente, i principali porti di entrata e di uscita dei turisti in Brasile sono pubblici, ovvero quelli di Rio de Janeiro, di Salvador e di Santos, con i rispettivi terminal turistici di Pier Maua, di Concais e la Estação Maritima. In questi casi, i terminal turistici sono all’interno del- la zona portuale organizzata, in aree arrendadas attraveso licitação, secondo i prog- getti di espansione previsti per la Coppa del Mondo FIFA 2014 e per le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.

Da considerare, infine, che l’art. 2, VII, della Lei prevede che la struttura portuale di turismo sia explorada mediante arrendamento o autorização. In questo caso, val- gono dunque le regole generali trattate in precedenza.