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Integrazione dei dati morfometric

Attività di rilievo e documentazione

3.5 Integrazione dei dati morfometric

Nel processo che segue l’archiviazione delle informa- zioni ricavate dal percorso di acquisizione dati, si pren- de atto la volontà di rendere esplicita la continuità dello spazio reale in forma discreta e attraverso rappresen- tazioni codificate, nell’intento di formulare un disegno più oggettivo possibile. La finalità di questi processi è il raggiungimento della descrittività degli ambienti ana- lizzati attraverso codici e somboli che rendano chiaro il messaggio a più utenti possibili.

Il processo di documentazione degli edifici avviene at- traverso una logica di discretizzazione e comprensio- ne degli elementi che vengono rappresentati e orientati nello spazio allo scopo di descrivere complessivamente le architetture e i loro spazi di pertinenza.

La formazione del database delle informazioni metriche iniziata col processo di integrazione dati provenienti dal rilievo topografico e dal rilievo laser scanner, ci con- sente di esplicitare e di comprendere dimensionalmen- te le relazioni spaziali, queste tuttavia non sono spesso sufficienti per determinare complessivamente elaborati grafici di sintesi: le situazioni metriche acquisite neces- sitano di essere ulteriormente integrate, affinate e con- trollate.

Le operazioni che consentono di definire la logica di discretizzazione dell’edificio, in corrispondenza di ciò che si vuole descrivere col disegno, vengono completa- te con l’integrazione di tecniche di rilievo diretto. Il rilievo diretto trova spazio nella condizione in cui risulta necessario completare le misurazioni degli am- bienti, o di porzioni di fabbricato, maggiormente in quelle zone dove sono assenti le informazioni desumi- bili dal rilievo scansione laser, cioè in corrispondenza dei coni d’ombra che occultano le informazioni morfo- logiche della struttura.

Si esegue dunque il completamento delle parti occluse o non misurabili con il laser a scansione, intervenendo, tramite l’osservazione e la misurazione direttamente a contatto con l’architettura.

Tuttavia con le operazioni di rilievo diretto non si ese- gue solamente la ricostruzione spaziale delle zone oc- cluse al laser, ma bensì si eseguono tutte le misurazioni necessarie per giungere alla finalità della rappresenta- zione, del disegno dell’architettura, sia questo a due o tre dimensioni.

Le operazioni destinate al rilievo diretto sono state ese- guite, soprattutto per ambienti angusti, tipo cantine, o per ambienti in cui sarebbe risultato superfluo la scan- sione laser per l’eccessiva presenza di elementi che avrebbero disturbato la definizione della struttura archi- tettonica.

Processo di integrazione con rilievo diretto dei dati metrici per ottenere la restituzione bidimensionale e tridimensionale di un dettaglio ar- chitettonico di una parasta della chiesa dei Santi Donato e Ilariano.

Questa attività permette di ricavare un numero rela- tivamente contenuto di misure, comunque accurate, richiedendo tempi più lunghi in fase di acquisizione, ma permette di razionalizzare l’architettura immagi- nando già quello che sarà il disegno da eseguirsi. Si razionalizza l’architettura in pochi elementi indispen- sabili alla comprensione e al racconto dell’architettura stessa, senza demandare tale compito a mere operazio- ni strumentali. La pratica del rilievo diretto permette di mettere l’operatore a contatto fisico con l’oggetto, fornendo conoscenze spesso determinanti ai fini della sua interpretazione43.

Si individua strategicamente un sistema di trilate- razioni e quadrilaterazioni che fissino sulla carta la morfologia dell’ambiente da rilevare. Le misurazioni si acquisiscono secondo un piano di riferimento con strumentazioni tradizionali, quali fettuccia metrica, metro a nastro e a stecca, con ausilio di filo a piombo e

Restituzione dati mediante trilaterazioni della Cappella del Papa e del cimitero dell’eremo.

Attività di rilievo e documentazione Andrea Pagano

123 con strumentazioni per il rilievo di dettagli costruttivi:

quali pettine o calibro.

Il sistema locale del rilievo diretto sarà collegato me- diante punti noti, almeno tre individuati da target com- presenti nei rilievi strumentali. In sostanza si orienta il sistema di dettaglio del rilievo diretto su alcuni punti ben riconoscibili e in comune della nuvola di punti, prevedendo di eseguire, se ritenuto opportuno, ulterio- ri verifiche con altri punti noti collimati dalla stazione totale.

L’esigenza di porre assieme, nel medesimo riferimen- to, dati ricavati da diversi momenti di indagine e da diverse letture del sistema, è l’obiettivo principale del rilievo integrato. Le diverse procedere, se affiancate l’una all’altra, trasmettono informazioni secondo per- corsi lineari che consentono di controllare e verifica- re, anche l’eventuale errore accidentale generato dalle singole modalità di rilievo.

Rilievo della cella di sant’Andrea Corsini.

Sopra, in rosso, è evidenziata la po- sizione della cella rispetto allo spa- zio dell’eremo.

Gli ambienti interni della cella sono stati misurati attraverso rilievo di- retto, integrato con l’elaborazione della nuvola dei punti dalle scansio- ni laser scanner per la definizione dei fronti esterni e dell’orto e con la fotogrammetria per far corrisponde- re il dato metrico con la condizione materica dell’oggetto studiato.

Attività di rilievo e documentazione Andrea Pagano

Attività di rilievo e documentazione Andrea Pagano

Attività di rilievo e documentazione Andrea Pagano 129 Sezione B - B’ Sezione A - A’ Sezione C - C’

Attività di rilievo e documentazione Andrea Pagano

131 Rilievo diretto di ambienti di servizio posti a Sud del chiostro di Maldolo. Bagni pubblici e dispensa, quest’ultima riportata in sezione.