Definizione di una metodologia compatibile per il rilievo integrato e l’analisi multidisciplinare
2.3 Metodologie per lo sviluppo di apparati comunica t
Nella storia i linguaggi e i modi di comunicare si evolvo- no, a secondo, del livello tecnologico e a secondo della cultura che contraddistingue un determinata epoca. In tal senso, lo studioso dei testi antichi considera la comples- sa successione del linguaggio scritto, delle significative variazioni della calligrafia e dei supporti tecnici utilizza- ti per la documentazione; l’archeologo nelle indagini si predispone ad ascoltare la voce della fabbrica17, a inten- dere ciò che essa racconta, a partire dalle tracce impresse sulla materia dalle manipolazioni umane e rielabora il “racconto” secondo grafici e testi con codici che si sono via via specializzati e specificati; il disegnatore considera i vari gradi di iconicità dell’immagine attraverso l’indivi- duazione delle espressioni artistiche tra realtà e finzione, anche considerando l’evoluzione comunicativa delle tec- niche e dei mezzi per il disegno.
Nel tempo ogni sistema disciplinare ha strutturato e svi- luppato una coscienza linguistica propria, dettata dalle soluzione di particolari problemi legati alla successione dei livelli di approfondimento della ricerca, accrescendo l’interesse della disciplina verso ambiti sempre più spe- cifici, che vanno consolidando un “nuovo linguaggio”. Il linguaggio diventa così una cosa viva e in continua definizione di se stessa, che partecipa instancabilmente all’evoluzione dell’uomo in tutti i suoi aspetti, sociali e biologici. Contribuiamo giorno per giorno a plasmare il nostro linguaggio e a plasmare contemporaneamente noi stessi, essendo il linguaggio indissolubilmente legato al modo che la mente ha di concepire se stessa e il mondo esterno18.
Il discorso di Democrito sul linguaggio19 affronta il tema del cammino dell’uomo verso il progresso e la civiltà; egli attribuisce alla nascita e allo sviluppo del linguaggio la funzione di guida e di faro per il miglioramento civile dell’umanità.
L’evoluzione ha portato a definire ceppi linguistici diffe- renti e, a sostegno di quanto detto, nella visione specia- listica della contemporaneità, anche all’interno del me- desimo ceppo linguistico si sono sviluppati una quantità
di settori specifici che sviluppano termini e conoscenze comprensibili solo a chi possiede i codici di accesso. In ambito scientifico la complessità dei sistemi comuni- cativi e l’esperienza di indagini delle singole comunità scientifiche, ha corrisposto nel tempo un sostanziale di- stanziamento dal linguaggio di uso comune verso diffe- renziazioni sostanziali dei supporti comunicativi, tra i quali anche l’utilizzo di software specifici che hanno de- terminato un aumento di questa scollatura comunicativa. A partire dalla catalogazione dei dati fino ad arrivare alla conoscenza tecnica e gestionale dei supporti informati- ci si attua un continuo rinnovamento ed uno spacchet- tamento sempre più complesso e specifico dei processi metodologici nelle procedure divulgative.
Inoltre, probabilmente inserito nella solita “deriva socia- le” e specialistica, si predilige l’attenzione verso lo svi- luppo tecnologico destinato alla massima automazione delle operazioni da svolgere. Attualmente si va perden- do gradualmente la capacità di considerare lo sviluppo culturale cosciente della ricerca a favore dello studio del mezzo con cui raggiungere obiettivi parziali. L’integra- zione delle tecniche di indagine avviene con la condivi- sione dello sviluppo dei singoli fattori, sia tecnici che co- gnitivi, dedicati alla formazione di apparati comunicativi utili all’analisi critica.
La gestione sostenibile del risultato è condivisa dalle esigenze da destinare alla documentazione del bene, sta- bilendo uno sviluppo uniforme dell’applicazione meto- dologica, più che sullo sviluppo delle tecniche informa- tiche.
Questa ricerca è destinata al rilievo per l’analisi dell’ar- chitettura storica, e si propone di fornire un prototipo per la definizione di apparati documentari capaci di fornire informazioni sul complesso monumentale, fornendo basi grafiche e considerazioni critiche analitiche conformi alle esigenze dello studioso sia accessibile anche dall’utenti generico; unificare un sistema linguistico condiviso, ra- zionalizzando le specificità in codici più chiari e com- prensibili.
Il pensiero dell’operatore e del fruitore, rispetto alle in- formazioni nelle quali gli elementi divulgati sono per- cepibili, è fondato sui sensi, perciò l’uomo deve riporre fiducia nel mondo delle percezioni, riappropriandosi di comprendere le cose valendosi di ciò che i sensi dicono20.
Definizione di una metodologia compatibile per il rilievo integrato e l’analisi multidisciplinare
Andrea Pagano
73 Italo Calvino, nel suo romanzo “Il castello dei destini in-
crociati”21, racconta di uomini e donne che descrivono le proprie avventure senza parlare ma adoperando esclu- sivamente i simboli e i segni dei tarocchi; un percorso immaginario fondato sull’interpretazione sensoriale di figure che avvicina il lettore alla scoperta di realtà sol- tanto immaginate. Analogamente interpretare i segni di architetture di millenaria storia costruttiva, stimola i sen- si dello studioso che osserva le tracce e le impronte che la storia ha sedimentato, per infine stabilire una probabile interpretazione di ciò che poteva essere.
Il linguaggio che viene adoperato per raccogliere e de- scrivere le informazioni sull’architettura è il disegno, esso è il mezzo che permette di ordinare la struttura spa- ziale in rappresentazioni visive immersive.
Oggi non ha più senso distinguere tra disegno artistico, disegno tecnico, disegno automatico, modello informa-
tico e modello fisico, poiché tutte queste diverse rappre- sentazioni sono in grado di dialogare l’una con l’altra e, anzi, di trasformarsi l’una nell’altra22.
La descrizione e la documentazione di un bene architet- tonico ha la necessità di riappropriarsi di un linguaggio espressivo che proponga nuove convenzioni linguistiche capaci di unificare e distinguere, al tempo stesso, queste nuove manifestazioni della rappresentazione23.
In conclusione come dice Marco Gaiani citando Stewe Job “Il principio fondamentale del nostro design è che dobbiamo rendere le cose intuitivamente evidenti”
La figura di sinistra rappresenta un mosaico di pompei nel quale sono evidenti segni che descrivono un significato che va oltre l’aspetto della composizione artistica. Essi andrebbero opportunamente studiati ed interpretati per definirne i messaggi simbolici che gli vengono attribuiti. Nelle figure di destra sono rappresentate due ipotesi di differenti fasi costruttive del monastero di Camaldoli. In essi sono esplicite ed evidenti le differenze volumetriche e spaziali delle due rappresentazioni.
2.4 Metodologie per l’interpretazione delle fasi costrutti-