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CONFRONTO – LIVELLO BASICO

THE ADVERBIAL ARGUMENT HIERARCHY

3. INTERLINGUE INTERMEDIE

Fanno parte di questa varietà di apprendimento i dati relativi ai livelli di interlingua intermedia che si caratterizza per un chiaro incremento dell‟elaborazione morfologica e della complessità sintattica nella struttura degli enunciati.

Sul piano della competenza linguistica, i dati del corpus mostrano un avvicinamento alla varietà di arrivo in particolar modo per quanto concerne la subordinazione. Oltre alle subordinate avverbiali, osserviamo anche la costante presenza di frasi relative, e completive.

Il numero dei connettori subordinanti cresce insieme ad una maggiore consapevolezza organizzativa degli enunciati che risultano sempre più connessi tra loro. I casi di giustapposizione diminuiscono grazie all‟uso di congiunzioni che arricchiscono la struttura complessiva del discorso rendendolo più fluido e comprensibile.

I soggetti cominciano a riconoscere gradualmente l‟importanza sintattica e semantica dei connettori ed il loro ruolo nel trasmettere con efficacia il messaggio. Sul piano della competenza pragmatica, in questa particolare fase, si assiste ad un notevole salto in avanti per quanto riguarda lo scorrere naturale del dialogo. Non si avverte più l‟andamento sincopato e innaturale del tipo domanda/risposta, tipico delle interviste delle interlingue precedenti, al contrario lo scambio comunicativo si trasforma in una normale conversazione quotidiana. I soggetti sono sicuri e disinvolti, gli enunciati acquistano di conseguenza forza pragmatica, spontaneità.

3.1 CORPUS FILIPPINO

Il materiale preso in esame in questa sezione è tratto dall‟incontro con una signora di nome Rakael di 50 anni, residente in Italia da 13 anni e diplomata nelle Filippine, e Alan, un uomo di 31 anni in Italia da 5. Entrambi esercitano il lavoro di badanti nel nostro paese.

Nonostante un‟evidente padronanza linguistica, l‟espressione della data non è corretta ed è probabilmente influenzata dalla modalità inglese:

[al-a_1]

I: Si si si ho capito ho capito. E quando sei arrivato in Italia? AL: 2007 maggio maggio 18

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Nell‟esempio successivo, il soggetto si autocorregge, segno di una riflessione metalinguistica e quindi di una certa consapevolezza delle differenti dinamiche tra le lingue:

[rak-a_1]

I: A ok quando sei arrivata in Italia?

RAK: Sono arrivata lu sedici di lulio di duemila

Gli enunciati si arricchiscono di espressioni fisse che fanno parte dell‟intercalare colloquiale e che costituiscono quindi l‟input linguistico al quale sono giornalmente sottoposti. Tra queste troviamo; “perché sai” “diciamo” o “per

forza” che facilitano il flusso comunicativo rendendolo più naturale e similare a

quello di un madrelingua così che lo sforzo interpretativo dell‟intervistatore si fa meno arduo:

[rak-a_1]

I: perché sei venuta in Italia?

RAK: Per lavorare per il futuro dei miei fili perché sai nelle Filippine per trovare lavoro è un po‟ difficile poi si gua là si guadagna poco invece qui si guadagna bene

Tr: per lavorare, per il futuro dei miei figli, perché sai nelle Filippine, trovare lavoro è un po‟ difficile, poi là si guadagna poco invece qui si guadagna bene.

[rak-a_1]

RAK: Poi sono libera sabato e dimenica ma questo giorno libero qualche volta vado anche con altro lavoro diciamo part-time e perché con questa vita devo lavorare per forza

Tr: poi io sono libera il sabato e la domenica, ma anche in questi giorni liberi qualche volta faccio un altro lavoro, diciamo un part-time perché con questa vita (questa mia situazione) devo lavorare per forza

Elemento tipico dell‟intercalare è l‟espressione bo: [al-a_1]

I: Che differenza c‟è?

AL: C‟è Tanti tanti in sopra tapis in inglese tapis non so in italiano che cos‟è bo Tr: ci sono tante cose sopra, in inglese tapis in italiano non lo so che cos‟è, bo

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I: Tante cose sopra, tanti ingredienti sopra AL: Ingredienti

In alcune frasi troviamo il costrutto con c‟ho (averci), costituito dal verbo avere e dalla particella ci, tipica del parlato colloquiale. Emerge pertanto come le caratteristiche dell‟apprendimento spontaneo dell‟italiano presentino tratti informali:

[al-a_1]

I: Una cosa che proprio non ti piace

AL: +++ Quello+ il carattere quello una persona perché + io c‟ho tanta

experienza con la persona specialmente mio collega di lavoro

Tr: quello, il carattere delle persone perché io ho tanta esperienza con le persone, specialmente con i colleghi di lavoro

Rispetto alle interlingue precedenti, non si sono verificati episodi di incomprensione e gli intervistati non hanno mai avuto bisogno di ricorrere a particolari strategie per superare problemi di comunicazione. La facilità di comprensione e la naturalezza della produzione linguistica sono stati alcuni criteri in base ai quali è stata valutata l‟appartenenza a questo stadio di interlingua.

GIUSTAPPOSIZIONE

Nonostante un evidente miglioramento complessivo della competenza della lingua italiana (per esempio a livello lessicale e morfologico), persistono alcuni tratti di semplificazione come la giustapposizione di frasi. Questa continua instabilità dimostra come l‟interlingua degli apprendenti sia un sistema sottoposto a un continuo movimento. Da una parte l‟interlingua integra elementi che rendono la struttura sintattica più complessa (come nuovi connettori), dall‟altra permangono mezzi linguistici più elementari come la giustapposizione.

In questo primo esempio vediamo la mancanza della copulativa positiva (e) e della congiunzione relativa che (ad unire le frasi dell‟enunciato):

[al-a_1]

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AL: No io sono abito con la mio fratello anche la mia signora, la mia prima datore di lavoro come si chiama Alessandra di Maio

Tr: io abito con mio fratello e la mia signora che è la mia prima datrice di lavoro e si chiama Alessandra Di Maio

Nella frase di seguito, a causa dell‟assenza del verbo essere conferisce un senso incompiuto alla frase:

[al-a_1]

I: E lavori a Pisa?

AL: Si prima, pr prima si anche ora si a san romano una operaio con la magazzino Conad

Tr: si prima e anche ora a San Romano, sono un operaio nel magazzino della Conad

Queste frasi risultano invece giustapposte a causa della mancanza dell‟avversativa

ma:

[al-a_1]

I: Ho capito e nel tempo libero quindi qui in Italia cosa fai al di la del lavoro viaggi un po‟ cosa fai?

AL: Io s + a +++ scusami la mia parola io sempre in casa sempre in casa Tr: scusami la parola ma io sono sempre in casa

[rak-a_1]

I: E avevi un vestito bianco?

RAK: Eh no no io sono esposata no nela chiesa al comune si si si non a la chiesa no no no

Tr: eh no no non mi sono sposata in chiesa ma in comune

Sporadicamente, In alcune realizzazioni. continuano ad emergere tratti di insicurezza e instabilità. Nel seguente esempio notiamo all‟inizio un tentativo di riformulazione dell‟enunciato: il parlante cerca di correggersi al fine di trovare la parola più giusta ad esprimere il proprio messaggio. Il resto risulta un

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po‟confusionario e non molto fluido alla comprensione, probabilmente a causa di una certa tensione psicologica, visto l‟argomento trattato:

[al-a_1]

AL: prima di tutto io vorrei magari io spero mi auguro + 5 anni io stato come un gran.. non è gran uomo un un po‟ perche diciamo quello percentuale io sono ora 50 per cento io vorrei magari 5 anni fa 80 90 eh piu meglio 1oo per cento per me è quello mio futuro poi prima di tutto non è per me la mia famiglia i miei figli Tr: prima di tutto, vorrei, spero, mi auguro che tra cinque anni starò come un gran… non proprio un gran uomo, ma un po‟ si, perché diciamo che io in percentuale sono al cinquanta per cento e io vorrei, magari tra cinque anni essere all‟ottanta o novanta o ancora meglio al cento per cento per me ed il mio futuro, prima di tutto per la mia famiglia ed i miei figli, non per me

Nell‟estratto seguente si possono individuare due frasi giustapposte: poi

specialmente è difficile e per me mi sveglio troppo presto. L‟interpretazione

sembra suggerire la presenza implicita di un nesso causale come perché. [al-a_1]

I: Ok è un lavoro difficile pesante?

AL: Pesante, pesante perché si ho detto pesante perché io peso quello qualche volta 40 kili + poi specialmente è difficile per me mi sveglio troppo presto, sai

quando il mio lavoro comincia alle 6, io sveglio alle 3 poi prendo il treno alle 4 e

1,5 poi io sono arrivato nel mia dove nel mia lavoro il mio lavoro alle 4 alle alle 5 poi alle 5 pino 4 minu 40 minuti io sono addormentato dove il mio lavoro

Tr: pesante pesante perché si ho detto pesante perché io a volte porto quaranta chili poi per me è specialmente difficile perché mi sveglio troppo presto, sai quando il mio lavoro comincia alle sei io mi sveglio alle tre poi prendo il treno alle quattro e un quarto poi quando arrivo dove lavoro comincio alle cinque ma per quaranta minuti io mi sento addormentato a lavoro.

In questo esempio si ritrova l‟uso corretto del gerundio per indicare lo svolgimento in corso di un‟azione. Quanto al pronome utilizzato, viene omesso il relativo che e viene ripetuto il soggetto loro (forse a causa di una non completa padronanza delle relative). L‟espressione della causa non è completamente corretta, risulterebbe infatti più corretto l‟uso del connettore perché:

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[al-c_1]

I: Ok Descrivimi le foto

AL: Ci sono tre bambini, loro +++ giocan giocando a pallone, loro sono felici

per gio giocare a pallone poi c‟è i alberi poi anche una diciamo una una una +++

Tr: ci sono tre bambini che stanno giocando a pallone e sono felici perché giocano poi ci sono gli alberi poi diciamo anche una…

COORDINAZIONE

A livello coordinativo si rivela una padronanza ormai acquisita delle strutture coordinanti tra le quali le copulative positive (e, poi, anche) e le avversative (ma): [rak-a_1]

RAK: Per due ani poi dopo conosciuto mio marito e siamo sposati Tr: per due anni poi dopo ho conosciuto mio marito e ci siamo sposati

[rak-b_12]

RAK: e poi lui pulisce + la bocca perché già finito di mangiare+ poi la mama esta mettendo la il cappotto perché lui deve uscire

[al-b10_1]

AL: poi c‟è una bambina anche bambino c‟è gatto anche c‟è +++ ucciello Tr: poi c‟è una bambina e anche un bambino, c‟è un gatto e c‟è anche un uccello

[rak-a_1]

I: Sei mai stata al mare a Viareggio?

RAK: Sono estata ma a me non mi piace al mare

Tr: si ci sono stata ma a me non piace il mare/andare al mare

[rak-a_1]

I: E nelle Filippine hai studiato cosa hai studiato?

RAK: Si si ma non ho finito di studiare ho fato solo un ano di di università e poi…

Tr: si (ho studiato) ma non ho finito di studiare, ho fatto solo un anno di università e poi…

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La coordinata conclusiva introdotta da allora si rafforza nell‟uso. Nonostante fosse stata attestata anche nell‟interlingua precedente, la sua realizzazione era soltanto sporadica. Nei dati raccolti, è possibile trovare un numero più consistente di frasi conclusive, il cui utilizzo diviene costante e delinea pertanto una competenza maggiormente sicura e stabile:

[rak-a_1]

I: Lavori tantissimo che brava ok

RAK: Poi mio quando mio da datore di lavoro sta centro di invalidi civile allora

faccio altro lavoro come part-time pulizie casa quelo che c‟è

Tr: poi quando il mio datore di lavoro è al centro degli invalidi civili, allora io faccio un altro lavoro part-time come le pulizie o quello che c‟è

Altro connettore coordinatore che viene ad arricchire l‟insieme dei mezzi espressivi di queste interlingue intermedie è la congiunzione conclusiva quindi. L‟interazione si fa più naturale grazie ad espressioni come: capito? che favoriscono la partecipazione attiva all‟interazione:

[al-a_1]

AL: a guardà fare conversazione mia famiglia con le skype, fare lavare la i vistiti poi dopo un po‟ riposare perche ogni una settimna 6 volte il mio lavoro quindi un giorno riposare per preparare stancare capito?

Tr: a guardare, fare conversazione con la mia famiglia su skype, lavare i vestiti, poi dopo un po‟ mi riposo perché io lavoro 6 giorni alla settimana quindi un giorno io mi riposo per prepararmi capito?

[al-a_1]

I: e quindi hai dei progetti per il futuro AL: certo

I: dimmeli vai racconta

AL: certo certo perché io so perché io una persona ogni carattere di di di persona io cercare per fare rapporto bene quindi io lo so io tanta esperienza per quello quindi e lui quello non mi piace però tante cosa mi piace tante cosa tante cosa Tr: certo certo perché io conosco il carattere di ogni persona ed io cerco di fare un buon rapporto quindi io ho tanta esperienza in quello però ci sono tante cose che mi piacciono

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SUBORDINAZIONE

In continuità con le interlingue pre-basica e basica, la presenza di avverbiali è numerosa. Causali, temporali e finali, sono infatti molto utilizzate dai madrelingua stessi e costituiscono un input costante per gli apprendenti che le realizzano quasi fin dall‟inizio del percorso acquisizionale.

ESPRESSIONE DELLA CAUSA DI UN‟AZIONE

Le subordinate causali continuano ad essere introdotte esclusivamente dal connettore perché:

[rak-a_1]

RAK: Io odio il sole I: Il Sole

RAK: Perché ogni estate andiamo con il mio datore di lavoro a Fiugi

Tr: (odio il sole) perché ogni estate andiamo con il mio datore di lavoro a Fiuggi I: Ah wow

[al-a_1]

I: Quindi cosa ti piace dell‟Italia? AL: +++ il carattere di persona Tr: il carattere delle persone I: Mm

AL: Perché qui diciamo 90 per (xx) per cento? Tr: perche qui diciamo il novanta per cento? I: Si

AL: È buono buono cuore Tr: è di buon cuore

L‟espressione della causa, essa si arricchisce di marche funzionali; oltre al tipico

perché troviamo in questo esempio il connettore subordinante siccome e anche la

coordinazione trova nuovi mezzi espressivi come la congiunzione conclusiva

allora:

[rak-a_1]

I: E qual è la cosa che ti piace di più dell‟Italia? RAK: La clima +

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I: Il clima

RAK: si si si perché prima quando mi sono arrivata io c‟ha l‟asma ma siccome qui e la temperatura è buono + allora adesso non c‟è più l‟asma

Tr: si si perché prima, quando arrivai, avevo l‟asma ma siccome qui la temperatura è buona, allora adesso non ho più l‟asma

ESPRESSIONE DELLO SCOPO DI UN‟AZIONE

Le subordinate finali continuano ad avere la medesima struttura per + infinito: [rak-a_1]

I: Qui guadagni bene

RAK: Eh si abbastanza per andare tutti miei fili ne scuola

Tr: si (guadagno) abbastanza per mandare tutti i miei figli a scuola

[al-c_1]

AL: Si I bambini sono fuori per fare a giocare alla pallone Tr: si i bambini sono fuori per giocare a pallone

[al-c_1]

I: Quindi è arrabbiato E bimbi che fanno? AL: Eh Core corere sono corere per scappa Tr: eh corrono corrono per scappare

ESPRESSIONE DELLE RELAZIONI TEMPORALI

Le subordinate temporali sono espresse dalla congiunzione quando: [al-a_1]

AL: Fare fabbro con chiavi dupplicate anche quando (xx) la tua macchina anche senza hai perso la tua macchina il chiave si può fare nuova chiava chiave capito Tr: facevo il fabbro con le chiavi duplicate, anche quando hai perso le chiavi della macchina, si può fare una nuova chiave capito?

[rak-a_1]

RAK: Tuto l‟ano quando sono comincia a lavorare con loro duemilaquattro ogni ano per due mesi sempre a Fiugi

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Tr: tutti gli anni da quando ho cominciato a lavorare con loro, 2004, ogni anno per due mesi, andiamo a Fiuggi

In questo ultimo caso vediamo che l‟uso della temporale quando non è adatta a esprimere il significato che il soggetto vuole trasmettere, il connettore più appropriato è infatti da quando.

Questa realizzazione evidenzia una competenza non ancora completamente matura riguardo all‟espressione della temporalità.

[al-a_1]

I: Raccontami un po‟ il tuo lavoro cosa fai

AL: Ah io sono + ogni giorno + ha fatto portare la roba per mangiare, yogurt a formaggio latte colsiasi cosa per mangiare

Tr: io ogni giorno porto la roba da mangiare, yogurt, formaggio e latte, qualsiasi cosa da mangiare

Interessante notare come l‟intervistato interpreti la frase porto la roba per

mangiare come una finale realizzandola infatti (coerentemente con la sua

interpretazione) con la preposizione per seguita da infinito. Nonostante la corretta interpretazione semantica di un fine, l‟italiano prevede in questo caso l‟uso della preposizione da (da mangiare).

Il seguente esempio mostra la presenza del connettore subordinante temporale

appena, il quale nonostante rappresenti un‟innovazione rispetto alle marche che si

trovano nelle interlingue inferiori, non risulta corretto in questo contesto, dove è preferibile finché:

[rak-a_1]

I: Sempre là ho capito e quindi per il futuro quali cosa vorresti fare?

RAK: Eh io appena che posso lavorare sto qui in Italia poi quando non ce la faccio più a lavorare allora torno nelle Filippine perché c‟è tutti miei fili

Tr: io finché posso lavorare, sto qui in Italia poi quando non ce la faccio più a lavorare allora torno nelle Filippine perché lì ci sono tutti i miei figli.

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Procedendo nell‟analisi dei dati, si evidenzia anche una buona competenza nel parlare di argomenti difficili, non solo inerenti alla quotidianità. Gli informanti esprimono la propria opinione motivandola con semplici ma chiari mezzi espressivi:

[al-a_1]

I: sono nati in Italia?

AL: No sono li + a filippine perché pertroppo è difficile per vivere qui in questo momento quando mi guardo la situasione qui in Italia è troppo difficile perché il mio stipendio non è abbastanza per quattro persone come e 5 moglie 3 figli anche io 5 non si può vivere quello stipendio basso

Tr: no sono lì nelle Filippine perché purtroppo è difficile vivere qui in questo momento. Quando guardo la situazione qui in Italia, è troppo difficile perché il mio stipendio non è abbastanza per quattro persone e con me cinque, moglie, tre figli e me, siamo cinque e non si può vivere con quello stipendio basso.

Come vediamo dal prossimo esempio, molte realizzazioni cominciano a strutturarsi secondo i criteri di coerenza e coesione. I rapporti tra le frasi sono espressi chiaramente, vi è una chiara successione temporale degli eventi descritti che permettono all‟interlocutore di seguire lo svilupparsi del racconto senza sforzi interpretativi o domande di chiarificazione. Il seguente estratto, tratta infatti dell‟esercizio della narrazione basata su quattro disegni in successione dove il parlante riesce a svolgere il compito con un buon risultato finale. Tale successo rispecchia un buona padronanza e gestione della comunicazione:

[rak-b_1]

I: Ok descrivimi questa sequenza

RAK: Ok il bimbo esta fascendo colascione e cioccolato e poi ++ biscotti con i marmelata come faceva mio datore di lavoro queto forsee succhero e poi lui pulisce + la bocca perché già finito di mangiare+ poi la mama esta mettendo la il cappotto perché lui deve uscire + e lui salutava la mamma + perché lui va a scuola da solo

Tr: ok, il bimbo sta facendo colazione con cioccolato, biscotti e marmellata, come faceva il mio datore di lavoro, questo forse è zucchero, poi lui si pulisce la bocca perché ha già finito di mangiare e poi la mamma gli sta mettendo il cappotto perché deve uscire e lui saluta la mamma perché va a scuola solo

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Paragonando l‟esercizio con le realizzazione degli apprendenti di interlingua inferiore si nota come questa volta la frammentazione si stia pian paino riducendo. Nella narrazione si alternano frasi principali arricchite dalle informazioni delle coordinate e delle subordinate (introdotte dai connettori adeguati).

Nell‟esempio successivo al contrario, il se introduce una SUBORDINATA CONDIZIONALE seguita da un verbo all‟indicativo che delinea una notevole capacità espressiva dell‟apprendente:

[al-c_1]

AL: Perché Ah ho capito perché I ragazzi ha fatto quello i ventri i vetri è +++ se

rompi diciamo se rompi

Tr: perché, ah ho capito, perché i ragazzi hanno fatto quello, i vetri, se rompi i vetri diciamo…

I: E come mai?

AL: Perche quando pallone perchéi ragazzi diciamo uno di loro ha fatto come si chiama +++

I: Un cal

AL: Un calcio poi dopo il pallone (xx) i vetri

[rak-c13_1]

RAK: Allora non so se questi sono tutti inscieme allora il babo esta giocando co suo filio

Per finire l‟analisi della subordinazione, propongo questo ultimo estratto che presenta varie caratteristiche da descrivere. Innanzitutto la presenza di causali

(perché) e temporali (quando), il discorso diretto e un‟ ipotetica.

[al-a_1]

AL: poi dare rispetto io sempre ho spiegato quello la rispetto sempre deve portare

perché la rispetto quando loro non c‟è rispetto non va bene non va bene quindi

tutti la buono per una persona come me perché io quando io sono piccolo perché

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