Chi sono coloro che più di ogni altro hanno investito nei titoli fino a qui descritti? Dall’analisi condotta sugli emittenti, sui fondi chiusi, sugli investitori, su Borsa Italiana, su Monte Titoli e sulla stampa, è stato possibile individuare quali sono gli attori che, fino ad ora, hanno creduto nello strumento dei minibond, quale strumento per finanziare la crescita delle imprese non finanziarie. Fintanto che il mercato resta illiquido, i fondi chiusi, quali veicoli di investimento, sicuramente rappresentano il maggior potenziale per la tipologia di operazioni sino a qui descritte (titoli di ammontare non superiore a € 25-50 milioni, di imprese non finanziarie con durata di almeno 36 mesi). Bisogna riconoscere tuttavia che, gli istituti di credito, fino alla prima metà del 2014 hanno sicuramente rappresentato i principali sottoscrittori di minibond attivi nel mercato ExtraMOT PRO (seguiti dagli asset manager e dalle società assicuratrici94). Dopotutto gli unici fondi presenti fino a quel momento su questo mercato erano quelli gestiti da PensPlan e da Compass AM. Con il passare dei mesi, le banche, le Sgr e le società di assicurazioni hanno poi lasciato il posto ai fondi chiusi diventandone, però, i principali investitori. Quindi, le banche, nonostante rappresentino ancora uno dei principali investitori, sembrerebbe che col passare del tempo stiano perdendo il predominio diretto sul mercato dei minibond a favore dei fondi chiusi, quali vicolo di investimento maggiormente idonei a questo tipo di operazioni. Nella situazione attuale del mercato non è tuttavia facile capire con precisione la quota di mercato posseduta da ciascuna tipologia di investitori (assicurazioni, family office, asset manager, fondazioni, banche, fondi pensione…). I soggetti direttamente coinvolti nel mercato ExtraMOT Pro, quali Borsa italiana e Monte Titoli non possono, infatti, fornire informazioni che non siano già rese pubbliche (oppure ne sono sprovvisti). Inoltre, anche gli stessi emittenti e colore che originano e strutturano i minibond, spesso non possono fornire tali informazioni. Per alcuni dei minibond precedentemente esaminati, quindi, non sono disponibili informazioni, né sulla tipologia di investitori, né sul loro nome (sulla base sia di informazioni pubbliche, che di interviste telefoniche).
Tabella 4.30 Elenco dei minibond di cui non si conosce la tipologia e il nome degli investitori
Titoli ExtraMOT Pro Data emissione Rimborso Opzioni Covenant* Coupon Collocato Emesso Investitori Alessandro Rosso 20/12/13 Bullet Call/Put No/Si 10,000% € 4.000.000,00 € 4.000.000,00 ? Enerventi 15/10/14 Amortizing -‐ No 5,879% € 8.500.000,00 € 8.500.000,00 ? Enna Energia 16/05/14 Amortizing Call/Put No/Si 5,000% € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 ? Grafiche Mazzucchelli 07/11/13 Bullet Call No 8,000% € 2.500.000,00 € 10.000.000,00 ? Microcinema 29/01/14 Bullet Put No/Si 8,125% € 1.500.000,00 € 3.000.000,00 ? Rsm Italy 17/04/14 Bullet Call No 8,000% € 1.000.000,00 € 2.500.000,00 ? MPG Plast 31/07/14 Amortizing Call/Put No/Si Eur3M+4 € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 ? Note: Alessandro Rosso e Enna Energia sono state comunque sottoscritte rispettivamente da un unico soggetto. *No/Si: No covenant finanziari, Si altri covenant. Elaborazioni su dati ExtraMOT Pro, Documenti d’Ammissione e contatti diretti con emittenti e “strutturatori”
Dalla tabella 4.30, a parte i due minibond che rimborsano le quote capitale già alla fine del primo anno (Enerventi e Enna Energia), gli altri sono tutti Bullet e pagano un tasso superiore all’8 per cento. Tra questi ultimi, l’unico sottoscritto per l’importo emesso è quello che paga di più (Alessandro Rosso). Per quanto riguarda Enna Energia, l’emissione è stata interamente sottoscritta da un investitore estero.
Per la maggior parte degli altri 34 minibond, sono comunque note solamente informazioni parziali sia sull’identità che sulla tipologia degli investitori. Conseguentemente, non sono
disponibili informazioni sull’ammontare sottoscritto da ciascuno di essi. Per cui, come già annunciato, non è stato possibile effettuare analisi quantitative dettagliate sull’intero mercato degli investitori e nemmeno sulla provenienza degli stessi (esteri o nazionali). Discorso a parte, invece, per i fondi chiusi attualmente attivi sull’ExtraMOT Pro. Solo su questi ultimi, infatti, sono disponibili informazioni dettagliate sia sui titoli in cui hanno investito, sia sull’ammontare totale da loro sottoscritto, tranne che per un caso (Compass AM e il fondo Blue Lake Italian Minibond).
Tabella 4.31 Minibond sottoscritti dai fondi chiusi
Minibond Gestori dei Fondi Investimento in Mio € (A) Outstanding minibond in Mio € (B) Originator (A) / (B)
Coswell Duemme 5,0 15,0 BPVi 33,33%
E.S.TR.A. Duemme -‐ Pioneer -‐ Compass 5,0 -‐ 3,3 -‐ ? 50,0 BPVi 10,00% -‐ 6,6% -‐ ?
Eurotranciatura FININT 5,0 5,0 FININT 100,00%
Exprivia healthcare ANTHILIA 4,5 5,0 ANTHILIA 90,00%
Fri-‐El Biogas Holding ANTHILIA -‐ PensPlan 7 & 1 12,0 ANTHILIA 58,33% -‐ 8,33%
Geodata Engineering ANTHILIA 6,0 7,0 ANTHILIA 85,71%
GPI PensPlan 4,8 10,25 -‐ 47,00%
GRUPPO PSC FININT 5,0 5,0 FININT 100,00%
IMI Fabi ANTHILIA 5,6 7,0 ANTHILIA 80,00%
INglass BNP Paribas 8,0 8,0 BNP-‐Paribas 100,00%
MEP FININT 5,0 5,0 FININT 100,00%
Milleuno Compass AM 5,0 9,0 -‐ 55,56%
Molinari Spa FININT 5,0 5,0 FININT 100,00%
S.I.G.I.T Spa BNP Paribas 6,0 6,0 BNP-‐Paribas 100,00%
Sea Spa PensPlan 3,0 3,0 PensPlan 100,00%
Selle Royal Duemme 10,0 10,0 Duemme 100,00%
SIPCAM Duemme -‐ BNP -‐ Compass 5 -‐ 5 -‐ ? 15,0 BPVi 33,33% -‐ 33,33% -‐ ?
TBS Group Duemme -‐ Compass AM 5,0 -‐ ? 15,0 BPVi 33,33% -‐ ?
TOTALE 24 QUOTE 109,2* 192,25 56,8%*
MEDIA 5,2* 65,5%*
Elaborazioni su dati MondoAlternative e interviste telefoniche agli emittenti e ai fondi chiusi.
Note: In arancione i collocamenti pubblici. * senza considerare le tre quote sottoscritte da Compass AM nei minibond di Estra, TBS e Sipcam.
Con riferimento alla tabella 4.31, i titoli non interamente sottoscritti da fondi, a parte per sei casi (Estra, Coswell, TBS, Sipcam, GPI e Milleuno), tutti gli altri sono stati sottoscritti al massimo da 3 investitori noti95. I fondi chiusi hanno sottoscritto 24 quote di 18 emittenti diversi. Gli stessi hanno investito solo in minibond di importo non inferiore a € 3 milioni. L’importo medio investito dai fondi è pari a poco più di € 5 milioni. L’ammontare sottoscritto dai fondi ammonta a circa il 57 per cento del valore complessivo delle 18 emissioni (considerando solo 21 quote su 24). Il motivo della bassa percentuale è da ricondurre soprattutto alla presenza di Estra tra i minibond non generati da fondi chiusi e alla mancanza di informazioni adeguate su Compass AM. Se si considerano, infatti, i soli titoli originati e strutturati dagli stessi fondi (12 casi) la percentuale di sottoscrizione non scende mai sotto il 60 per cento circa, con ben 8 titoli interamente sottoscritti.
La cifra investita dai fondi rappresenta poi almeno il 19,8 per cento (considerando solo le 21 quote note) dell’ammontare complessivo collocato sull’ExtraMOT pro dalle 41 aziende emittenti. Una cifra davvero consistente considerando che, a parte due titoli (Milleuno e GPI), tutti gli altri sono stati sottoscritti a partire da maggio del 2014.
Le 24 quote rappresentano, poi, il 40 per cento di tutte quelle sottoscritte fino a metà ottobre 2014 da 20 dei fondi chiusi menzionati nel capitolo 2 (ricerca di MondoAlternative).
Le stesse quote appartengono tutte a quei fondi che si dedicano principalmente alle emissioni sul mercato quotato ExtraMOT Pro.
Di seguito riepilogate le informazioni contenute nella tabella 4.31 relative ai fondi chiusi attualmente operativi sull’ExtraMOT Pro:
• il Fondo Minibond PMI Italia gestito da Finint Sgr ha interamente sottoscritti e gestito quattro96 minibond identici nelle caratteristiche, per complessivi € 20 milioni (5 milioni ciascuna).
• il Fondo per le Imprese gestito da Duemme Sgr ha sottoscritto cinque minibond (uno interamente e quattro parzialmente), per un valore complessivo di € 30 milioni97.
• il fondo Anthilia BIT gestito da Anthilia sgr ha sottoscritto e gestito quattro titoli per poco più di € 23 milioni in totale.
• il fondo Bond Italia PMI gestito da BNP-Paribas ha sottoscritto tre titoli (uno dei quali gestiti da BPVi) per poco meno di € 19 milioni in totale.
• il fondo Euregio gestito da PensPlan ha partecipato a quattro98 emissioni, di cui solo una interamente sottoscritta, per complessivi € 8,80 milioni.
• il fondo Blue Lake Italian Minibond gestito da Compass AM, ha sottoscritto parzialmente quattro minibond per un importo totale non definito.
• il fondo Pioneer Progetto Italia gestito da Pioneer investments ha sottoscritto un titolo per poco più di € 3 milioni in totale.
Riguardo, invece, alla concentrazione dei portafogli dei fondi per tipologia di settore e per emittente, è ancora troppo presto per valutare se gli stessi hanno rispettato o meno i limiti indicati in tabella 2.1 (sotto paragrafo 2.1.3).
Sulla base delle risorse raccolte dai fondi chiusi attivi sul mercato ExtraMOT Pro (che devono ancora collocare buona parte delle risorse raccolte) e di quelle relative ai fondi che vi entreranno non appena avranno raggiunto i primi closing, ci si può attendere ancora un notevole numero di operazioni sul mercato quotato entro la fine del 2015. In ogni caso non più di 30 o 5099, a seconda anche di come procede la raccolta di capitali, specialmente quella presso il pubblico di investitori esteri, che attualmente sono più interessati ad agire da soli.
Passando agli altri investitori attivi sul mercato quotato dei minibond, importanti quanto i fondi chiusi sono ovviamente le banche che, continuano ad essere tra i principali investitori diretti del mercato, in termini sia di quote sottoscritte che di volumi. Tuttavia, non sono disponibili informazioni complete. Le uniche banche di cui sono note alcune informazioni sono:
• Banca Popolare di Vicenza, che ha strutturato e sottoscritto ben 8 titoli100 (GSI, Rigoni di Asiago, Trevi, ESTRA, Coswell, TBS, Sipcam e Tesmec). Il volume totale sottoscritto non è noto ma, considerando che per il suo regolamento interno deve sottoscrivere almeno il 5-10% dei titoli (riducendo eventuali conflitti d’interesse) allora, il valore sottoscritto non può essere inferiore agli 8,5-17 milioni di euro.
• Banca Popolare di Milano, che ha gestito e sottoscritto parzialmente almeno 3 titoli (Filca, Fri-El Biogas e Geodata), due dei quali con la partecipazione del fondo chiuso di Anthilia (Fri-El Biogas e Geodata).
• Banca Intermobiliare, che ha partecipato al collocamento di 3 titoli (IPI, Filca e CAAR).
96 Se si considerano anche quelli non quotati né ha sottoscritti 5 in totale, tra cui USCO.
97 Alla data del 31 Dicembre ‘14 ha sottoscritto altri due titoli per € 15 milioni (Dedagroup e Olsa).
98 Se come per FININT si considerano anche i titoli non quotati la cifra delle quote sottoscritte arriva a 9, tra cui: AGS, NOSIO, Mezzacorona,
Energie Spa, Techno Alpin, Alto Garda Servizi e Dedagroup.
99 Fonte: Interviste ai fondi chiusi.
100 Degli otto titoli, sulla base di quanto riferito dalla stessa BPVi, il 58,7 per cento è stato sottoscritto da istituti di credito, il 34 da asset manager e
• Veneto Banca e CRA Brendola, che hanno sottoscritto le 8 emissioni del consorzio Viveracqua assieme alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e al fondo pensione Solidarietà Veneto.
• Iccrea BancaImpresa, CRA di Cantù e Bcc Alta Brianza, che hanno sottoscritto parzialmente 2 titoli (Filca e CAAR).
• BPEM, BPS-CREVAL e BPBari, che hanno sottoscritto un titolo ciascuna (Fri-El Biogas, IMI Fabi e Exprivia Helthcare, rispettivamente).
Gli ultimi investitori noti del mercato sono poi società assicurative, asset manager, SGR e Sicav che hanno partecipato, nella maggior parte dei casi, a singole emissioni.
• JCI Capital Ltd, ha sottoscritto, quale unico investitore, due titoli (TerniEnergia e Innovatec) per un totale di € 35 milioni.
• Zenit SGR (non ancora attiva nel mercato con il suo fondo chiuso), ha partecipato a ben sei dei 41 minibond (tra cui quelli di Tesi, Filca, CAAR, JSH Group, Iacobucci e Milleuno), per un valore totale poco superiore a € 1,5 milioni.
• First Capital, Madison Capital e Alpha Value per la sottoscrizione completa del titolo di Bomi da € 1,5 milioni.
• UnicaSim e Sara Assicurazioni per il titolo di CAAR sottoscritto con almeno altri tre (si veda sopra).
• BlackRock e Och-Ziff per una parte del titolo di ESTRA.
• Reale Mutua e Italiana Assicurazioni per una parte del titolo di Filca.
• Advam Partners per una piccola parte del minibond di Fri-El Biogas (sottoscritto con altri 4, tra cui i fondi di Anthilia e Pensplan).
• Orizzonte Sgr per il titolo di GPI sottoscritto assieme ad almeno altri due (tra cui il fondo di PensPlan).
• Futura fund Sicav per il titolo interamente sottoscritto di Sudcommerci. • Iris Fund Sicav per il titolo di TE Wind.
Riguardo a quest’ultimo caso, l’investitore è un soggetto collegato da rapporti di proprietà alla Governance della società emittente.
Elencati di seguito gli aspetti più interessanti del paragrafo.
a) Nonostante la scarsa disponibilità di informazioni sugli investitori, a partire da maggio 2014 il mercato si è popolato soprattutto di emissioni legate ai fondi chiusi (anche come semplici investitori). Su 24 minibond emessi negli ultimi mesi, 16 sono stati sottoscritti, per quote rilevanti, da questa tipologia di veicolo di investimento, segno che effettivamente quest’ultimo sta dimostrando di essere un buon catalizzatore di nuove iniziative per il mercato, nonché il maggior investitore attuale e potenziale assieme agli istituti di credito, che continuano a rappresentare gli altri principali investitori del mercato.
b) Alcuni fondi chiusi sottoscrivono anche quote di minoranza di minibond originati e collocati sul mercato da soggetti terzi.
c) Sulla base delle informazioni disponibili, gli investitori esteri rappresentano ancora la minoranza del mercato. Si ritine preferiscano continuare ad agire in proprio (con una preferenza per il settore delle energie rinnovabili), oppure aspettare i primi successi (o meno) dei principali operatori nazionali, prima di investire con maggior forza nel mercato e nei veicoli di investimento nazionali.