Dipartimento di Patologia Animale Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino 2 Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
IPERPLASIA CISTICA DELLA CISTIFELLEA IN UN CANE Vinci Annachiara, Brunetti Barbara, * Mazzi Antonella, Sarli Giuseppe
Sezione di Patologia Generale e Anatomia Patologica. Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia animale (DSPVPA). *Sezione Medicina Interna. Dipartimento Clinico Veterinario.
Università degli Studi di Bologna.
Nel corso degli anni diversi autori hanno documentato l’esistenza di un’alterazione della cistifellea nel cane comunemente identificata con il nome di iperplasia cistica. Il caso che riportiamo in questo lavoro si riferisce ad un cane giunto nell’ottobre 2005 presso il servizio di Anatomia Patologica Veterinaria del DSPVPA di Bologna. L’animale, un meticcio femmina di 11 anni, proveniva dal Dipartimento Clinico Veterinario, sezione Medicina Interna di Bologna. I proprietari riferivano anoressia, costipazione e scialorrea; l’esame obbiettivo generale riportava un marcato abbattimento del sensorio, ittero di cute, sottocute e mucose apparenti, temperatura di 35,3 °C. E’ stata eseguita l’eutanasia. La necroscopia ha confermato la colorazione itterica di cute, sottocute, piani connettivali e sclere e la diagnosi è stata di ittero da colestasi extraepatica a causa di una impossibilità di dimostrare la pervietà del coledoco. La bile presente era molto densa mentre nessuna alterazione macroscopica era apprezzabile sulla superficie mucosa. L’esame istologico ha evidenziato alterazioni della cistifellea riferibili ad una iperplasia cistica dell’epitelio della mucosa con coinvolgimento anche dell’epitelio del dotto coledoco che presentava la stessa lesione fino allo sbocco nell’intestino a livello di papilla duodenale. A differenza della maggior parte dei casi descritti in letteratura in cui l’iperplasia cistica della cistifellea non determina la comparsa di una sintomatologia clinica evidente, il caso che riportiamo risulta peculiare poiché tale patologia è stata responsabile di una sindrome itterica post-epatica e, come tale, dovrebbe essere inclusa nelle diagnosi differenziali di ittero da colestasi nel cane.
Parole chiave: iperplasia, cisti, cistifellea, ittero, cane INTRODUZIONE
L’iperplasia cistica della cistifellea è una patologia riscontrata nei cani prevalentemente di età avanzata, così come testimonia uno studio (King, 1990) condotto sull’iperplasia cistica e la formazione di polipi epiteliali della cistifellea. Sebbene l’eziologia non sia ancora dimostrata, secondo alcuni autori la somministrazione prolungata di progestinici sarebbe causa di insorgenza della malattia per effetto della stimolazione diretta sull’epitelio della cistifellea (Kovatch et al., 1965). Secondo altre fonti (King, 1990) invece la causa potrebbe essere la somministrazione nei soggetti anziani di estrogeni per l’incontinenza urinaria. Rubini et al. (2005) hanno descritto un caso di mucocele della cistifellea in un cane Schnauzer nano maschio di otto anni che aveva mostrato una sintomatologia aspecifica (letargia, dolore addominale, leucocitosi e
dell’aspetto macroscopico della cistifellea. In corso di iperplasia cistica, in molti dei casi descritti, non si rivelano anormalità apparenti sulla superficie sierosa ad eccezione del caso riportato da Jones et al. (1997) in cui i noduli multipli della mucosa contenevano una quantità così elevata di muco che l’organo ha raggiunto una dimensione fino a 5 volte maggiore rispetto a quella normale e nel caso segnalato da Taccini et al. (1983) in cui la cistifellea assumeva una conformazione a bisaccia con curvatura mediana quasi ad angolo retto, corpo con espansione trasversale a livello della curvatura con un diametro di oltre 4 cm, porzione distale terminante a cul di sacco. Le modificazioni più importanti comunque sono riportate a carico della mucosa: Cullen et al. (2001) hanno descritto un colore grigio-biancastro, un inspessimento generalizzato e una consistenza spugnosa apprezzabile in seguito al lavaggio della bile
contenenti una grande quantità di muco (Cullen et al., 2001). Istologicamente le cisti appaiono tappezzate da un epitelio batiprismatico monostratificato e contengono muco PAS positivo (Marcato, 2002).
MATERIALI E METODI
Il caso che riportiamo si riferisce ad un cane meticcio femmina di 11 anni e 5 mesi, peso 5 kg, mantenuto in ambiente rurale, regolarmente vaccinato, riferito all’Ospedale Didattico Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ Università di Bologna nell’ottobre del 2005. Secondo quanto riferito dai proprietari, l’animale da 4 giorni accusava anoressia, costipazione, scialorrea ed un ingravescente abbattimento del sensorio. In seguito alla visita clinica e, sulla base di una diagnosi generica di sindrome itterica, è stato intrapreso un protocollo diagnostico comprensivo di: esame del sangue (esame emocromocitometrico e biochimico clinico, emogasanalisi, profilo coagulativo) e sierodiagnosi per Leptospira spp.. A seguito del repentino decesso dell’animale non è stato possibile eseguire un’esame radiografico ed ecografico dell’addome. Successivamente presso il servizio di anatomia patologica è stata eseguita la necroscopia ed in questa sede sono stati anche fissati in formalina campioni di fegato e di cistifellea oltre ad intestino, nel tratto della papilla duodenale, per l’esame istologico.
RISULTATI
L’esame obbiettivo generale ha rilevato uno scadente stato di nutrizione, decubito laterale permanente con grave depressione del sensorio, evidente disidratazione, marcata colorazione itterica di cute, sottocute e mucose apparenti, grave ipotermia (35,3° C), polso debole e frequente. Il tempo di riempimento capillare era aumentato (> 2”), i linfonodi esplorabili erano nella norma, la palpazione dell’addome risultava impedita dalla tensione della parete. Le alterazioni dei parametri
indiretta 12,29 mg/dl, Bilirubina diretta 23,28 mg/dl, Acidi Biliari 654 µmol/L; SAP 7682 U/L, GGT 67,9 U/L) associato a danno epatocellulare (AST 164 U/L; ALT 395 U/L). La necroscopia ha confermato una evidente colorazione itterica di cute, sottocute, piani connettivali e sclere. Inoltre la prova di pervietà del coledoco è risultata negativa e alla compressione forzata della cistifellea non è stato possibile apprezzare fuoriuscita di bile a livello della papilla duodenale. Quest’ ultima è anche risultata procidente per edema ed iperemia sulla superficie mucosa intestinale. La mucosa del tratto prossimale del duodeno è apparsa iperemica ed edematosa. Il pancreas, nel tratto adeso alla parete intestinale si presenta duro e fibroso. Il fegato è apparso normale per forma, colore, volume e consistenza. Non sono state rilevate alterazioni a carico di altri organi ed apparati. L’esame istologico ha evidenziato alterazioni della mucosa della cistifellea riferibili a dilatazioni cistiche intramurali ed iperplasia dell’epitelio con formazione di papille (Fig. 1). L’epitelio che rivestiva le cavità cistiche e la superficie mucosa appariva batiprismatico, con limiti cellulari ben evidenti, nucleo basale ed ampio citoplasma chiaro. Il contenuto delle cisti ed il materiale adeso sulla superficie mucosa appariva amorfo e basofilo, esprimente sia PAS che alcian positività con la reazione Alcian-PAS a pH 2,5 (Fig. 2) . L’iperplasia cistica interessava anche il coledoco sia nel suo decorso intramurale (Fig. 3) che a livello dello sbocco nell’intestino (Fig. 4). A livello epatico erano apprezzabili, negli spazi portobiliari, dotti con contenuto mucoso basofilo, istochimicamente simile a quello presente nella cistifellea (Fig. 5) ed una lieve reazione flogistica periduttale con scarso accumulo di linfociti (Fig. 6) mentre il parenchima epatico mostrava iperemia passiva e lieve accumulo intracellularte di pigmenti biliari.
DISCUSSIONE
Abbiamo ritenuto questo caso interessante da documentare poichè, dai dati raccolti in letteratura (vedi introduzione), l’iperplasia
sintomatologia clinica evidente. Nel nostro caso invece, i dati raccolti dall’esame clinico, in particolare la colorazione itterica molto evidente del soggetto, associata alle indicazioni fornite dai parametri ematobiochimici, hanno deposto per una sindrome itterica da ittero colostatico, confermata dall’indagine necroscopica e supportata dal riscontro istologico di iperplasia cistica interessante non soltanto la mucosa della cistifellea, ma anche, verosimilmente rappresentando il vero movente colostatico, la parete del coledoco fino al suo sbocco nella papilla duodenale.
CONCLUSIONI
A differenza della maggior parte dei casi descritti in letteratura in cui l’iperplasia cistica della cistifellea non determina la comparsa di una sintomatologia clinica evidente, il caso che riportiamo risulta peculiare poiché tale patologia è stata responsabile di una sindrome itterica post-epatica e, come tale, dovrebbe essere inclusa nelle diagnosi differenziali di ittero da stasi nel cane.
BIBLIOGRAFIA
1. Rubini G., Barilli M., Bettini G., Simion C. (2005): Mucocele della cistifellea in un cane. Veterinaria 19 (4). 39
2. Jones T.C., Hunt R.D., King N.W. : The digestive system. In Jones T.C., Hunt R.D., King N.W. : Veterinary Pathology, Williams & Wilkins, VI Edizione, 1997. 3. King M. (1990): Cystic hyperplasia and
epithelial polyp formation of the gallbladder. Veterinary Medicine, 85, 680. 4. Kovatch RM., Ildebrand P.K., Marcus L.C.
(1965): Cystic Mucinous Hypertrophy of the Mucosa of the Gall Bladder in the dog. Path. Vet., 2, 574.
5. Marcato P.S. (2002): Fegato e Pancreas in: Patologia Sistematica Veterinaria. Ed. Edagricole, p. 740
6. Taccini E., Braca G., Renzoni G. (1983): Ipertrofia cistica mucinica in colecisti di cane. AttiSISVet 37, 538.
7. Cullen J.M., MacLachlan N.J.: Liver, bliary system and exocrine pancreas. In : McGavin D., Carlton W.W., Zachary J.F. Thomson’s Special Veterinary Pathology, Mosby, III Edizione, 2001.
Figura 1. Cane. Cistifellea. Dilatazioni cistiche contenenti materiale mucoso basofilo e iperplasia dell’epitelio con formazione di papille. E-E. 10x.
Figura 2. Cane. Cistifellea. Materiale mucoso sia alcian che PAS positivo all'interno delle cisti e sulla superficie mucosa. Alcian-PAS pH 2,5. 10x.
Figura 3. Cane. Dotto coledoco nel percorso intramurale nell’intestino. Iperplasia cistica della mucosa. E-E. 5x.
Figura 4. Cane. Dotto coledoco nello sbocco nell’intestino a livello della papilla duodenale. Iperplasia cistica della mucosa. E-E. 2,5x.
Figura 5. Cane. Fegato, spazio porto biliare. Contenuto alcian e PAS positivo all'interno dei dotti biliari. Alcian- PAS pH 2,5. 40x.
Figura 6. Cane. Fegato, spazio portobiliare. Lieve reazione flogistica periduttale. E-E. 40x.