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James Byres: un antiquario tra i viaggiatori ingles

ABILI MERCANTI E CICERONI NEL CUORE DELL’ETRURIA

II. 4. James Byres: un antiquario tra i viaggiatori ingles

Un altro personaggio anglosassone, che, come Thomas Jenkins, oltre a essere un viaggiatore, si fermò a lungo in Italia, e che, grazie alla sua arte pittorica, si distinse soprattutto nel commercio antiquario e nell’attività di cicerone accompagnatore di grand-tourists tra i monumenti dell’Etruria, è James Byres.

140 Charles Morton (1716 - 1799) medico inglese e poi bibliotecario principale del British Museum. 141

Cfr. An Account of some subterranean Apartments with Etruscan Inscriptions and paintings discovered at Cività

Turcino in Italy. Commnunicated from Joseph Wilcocks, Esq.; F.S.A. by Charles Morton, M.D.S.R.S., in The Gentleman’s and London Magazine: or, Monthly Chronologer, MDCCLXIV, Vol. Unique XXXIV, Dublin, printed by

John Exshaw, at the Bible, in Dame-street, 1764, p.651.

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Cfr. F. Inghirami, Monumenti etruschi o di etrusco nome. Disegnati, incisi, illustrati e pubblicati dal Cavaliere

Francesco Inghirami, Tomo IV, Poligrafia Fiesolana, dai torchi dell’autore, MDCCCXXV, pp. 123-124.

143 Cfr. H. Möbius, Zeichnungen Etruskischer Kammergräber und Einzelfunde von James Byres, in MDAI(R), LXXIII-

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Nacque nel 1734 nell’Aberdeenshire, uno dei figli del giacobita Patrick Byres di Tonley che aveva preso parte alla rivolta del 1745, e di Janet Moir. La conseguente sconfitta della ribellione giacobita costrinse Patrick a lasciare la Scozia assieme ai figli, con i quali partì alla volta della Francia dove pensava che James e il fratello potessero ricevere una buona educazione. A James, convinto ben presto dal padre ad arruolarsi nell’armata francese, venne dato un incarico diplomatico, che nel 1756 fu costretto ad abbandonare per precipitarsi a Tonley, dal momento che il governo britannico aveva emendato un atto secondo il quale chiunque fosse stato proprietario di tenute e non avesse fatto ritorno in Scozia entro un termine stabilito avrebbe dovuto pagare una grande somma di denaro. Per questo motivo Byres tornò e rimase in Scozia un paio d’anni. Si recò poi in Inghilterra, dove soggiornò per un breve periodo, finché non si risolse a trasferirsi a Roma, con lo scopo di studiare architettura.

Le residenze romane di Byres si collocano sempre intorno a piazza di Spagna, centro del distretto in cui alloggiavano i gentlemen inglesi e luogo di incontro degli artisti che si riunivano al Caffè degli inglesi. Dapprima risiedette in strada Felice, in una casa appartenuta al principe Altieri, dalla quale, attraversando la scalinata, raggiungeva facilmente la piazza. Poi, dal 1764, diventato uno dei principali antiquari di Roma, si trasferì nella più centrale strada Paolina.

Che Byres fosse residente in Strada Felice a Roma negli anni 1757-1758 risulta dai registri parrocchiali, dove si può identificare con quel “Boyers a scotch lad studiant in painting in may 6, 1758”144. Il fatto che in quegli anni fosse identificato come studente di pittura è confermato dalla

testimonianza di Jonas Langford Brooke145, il quale, giunto in Italia nel 1784 insieme al suo tutor (il

dr. Parkinson146

), visitò la chiesa di Sant’Eusebio accompagnato dall’ormai celebre antiquario James Byres, che, mostrando ai due il soffitto della chiesa dipinto dal Mengs, si presentò dicendo di avere studiato sotto la guida di questo pittore per cinque anni147

.

144 Cfr. B. Ford, James Byres. Principal Antiquarian for the English Visitors to Rome, in Apollo, XCIV, 1974, p. 447. 145 Jonas Langford Brooke (1758 - 1784) artista inglese. Il 16 agosto 1783 lasciò Londra per il Grand Tour,

accompagnato dal suo tutore, il reverendo John Parkinson, che teneva un diario dei loro viaggi e degli incontri fatti. Parkinson ha registrato la residenza a Napoli nei mesi di gennaio e febbraio 1784, poi si trasferirono a Roma dove rimasero per tutto marzo e aprile. La corrispondenza tra Brooke e il suo tutore suggerisce che fecero visita a diversi artisti che vivevano a Roma, tra i quali vi era Jacob More, dal quale ebbe diverse commissioni. Brooke morì assassinato per la strada vicino alla sua casa di Milano, nel luglio del 1784.

146 John Parkinson (1754 - 1840) tutor e grand-tourist allo stesso tempo. Tra i suoi scritti odeporici si ricordano: Travel journals, 1780-94, sul viaggio in Svizzera, nell’ovest dell’Inghilterra e nei Paesi Bassi; un Northern Tour, viaggio

attraverso Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Russia, Austria e Germania. Una parte dei diari russi è stata pubblicata dallo stesso Parkinson in A Tour of Russia, Siberia and the Crimea 1792-1794, edito da William Collier (London, 1971). Per quanto riguarda il viaggio in Italia rimane un lacunoso Itlaian Tour, 1783-1784.

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Nel 1761 Byres aveva lasciato la scuola di pittura per quella di architettura, a lui più congeniale, probabilmente in conseguenza della partenza di Mengs da Roma, dovuta all’assunzione come pittore di corte nella Spagna di Carlo III.

Byres mostrò i suoi meriti di architetto vincendo, nel 1762, il terzo premio del Concorso Clementino all’Accademia di San Luca (Roma), con quattro disegni pubblicati in seguito dal Fleming, anch’egli membro dell’Accademia.

Informazioni sui suoi lavori di architettura si possono leggere nel diario inedito di James Martin148, che venne in Italia nel 1764 e conobbe Byres che gli mostrò alcuni oggetti di antiquariato.

Da quel momento nacque tra i due un rapporto che li rese inseparabili compagni.

Allo status di Byres come architetto fu dato riconoscimento ufficiale il 20 novembre del 1768, quando fu eletto membro dell’Accademia di San Luca.

Il più noto collega Giambattista Piranesi doveva essere molto ben disposto nei confronti di Byres, dal momento che convinse due viaggiatori inglesi ad acquistare delle serie di sue incisioni. I due architetti si trovarono d’accordo anche nel 1773, quando furono chiamati dall’Accademia di San Luca a far parte della giuria che avrebbe dovuto assegnare il premio annuale di architettura (tema dell’anno era l’abbellimento di piazza del Popolo). In quell’occasione entrambi sostennero la candidatura dell’inglese Thomas Harrison149, sebbene il premio venisse poi assegnato a Valadier150.

Non soddisfatti di come erano andate le cose si appellarono al papa Clemente XIV, ottenendo per il giovane Harrison la prestigiosa nomina a membro dell’Accademia.

Va comunque detto che Byres, piuttosto eclettico come architetto, deve aver avuto la consapevolezza di non possedere molta inventiva; consapevolezza che lo portò ad abbandonare la professione e a dedicarsi a quella attività di antiquario e cicerone ormai in voga negli anni del Grand Tour.

Nell’ultimo decennio che Byres tracorse a Roma, 1780-1790, continuò a praticare la doppia professione di mercante d’arte, esperto antiquario e cicerone dei grand-tourists. Anche se il suo nome è menzionato frequentemente nei diari e nelle lettere dei viaggiatori inglesi, tra quelli che effettuarono con lui i tour romani, furono pochi a commentare la sua attività di cicerone, per di più con opinioni molto diverse.

148 James Martin (? - ?), fece il suo Grand Tour tra il 1763 e il 1765, lasciandone testimonianza in un diario, ancora

inedito.

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Thomas Harrison (1729 - 1829) architetto e ingegnere inglese. Venuto in Italia per studiare arte, soprattutto neoclassica, risiedette a Roma per sette anni.

150 Giuseppe Valadier (1762 - 1839) architetto, orafo e argentiere italiano, uno dei più importanti del periodo

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Per esempio, nel dicembre del 1781, un viaggiatore che stava partecipando a uno dei courses di Byres, rivolgendosi a John Strange151 che soggiornava a Venezia, così si espresse:

I am (as you may suppose) up to the ears in Antiquities under the Auspices of Mr. Byres of whose lessons, entre nous, I begin to be rather sick. Byres is by profession an Architect, and if a Man wants to be au fait of every triglyph and modillion in Rome he is your Man; otherwise your old friend Venuti’s book and a valet de place will do just as well152.

Probabilmente James Byres era una guida alquanto esigente che sottoponeva i suoi travellers a grandi sforzi fisici e mentali costringendoli sia a vedere più cose possibili in tempi prestabiliti, sia catturando la loro attenzione con vere e proprie declamazioni.

Nel 1764, partecipando a uno dei primi courses di Byres, anche il celebre storico Edward Gibbon dichiarerà come il proprio entusiasmo si fosse appassito di fronte alle eccessive e concentrate presentazioni di antichità, mentre, qualche anno più tardi, nel 1787, un illustre intenditore, quale Charles Long153, scriveva da Roma che pur essendo soddisfatto per i servizi

ricevuti da Byres, lo aveva licenziato a causa della sua pedanteria e irritabilità154.

L’attività romana di Byres durò fino al 1790, quando lasciò l’Italia per ritornare in Scozia, come viene testimoniato da padre Thorpe in una lettera datata 12 giugno 1790 indirizzata a lord Arundell: “Mr. Byres the Antiquarian has quitted Rome and gone to reside in his own country, Scotland, if he can live in that climate”155.

Effettivamente il clima della Scozia sembrerebbe aver giovato alla vita di Byres, che una volta ritornato a Tonley visse per un altro quarto di secolo spegnendosi nel 1817 all’età di 83 anni. Durante questo periodo, ormai ritiratosi nella tenuta di famiglia e nella sua riservatezza, ogni tanto concedeva la propria attenzione a chi gli chiedeva consigli, consulenze, o informazioni su opere d’arte e sull’archeologia.

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John Strange (1732 - 1799) diplomatico e scrittore inglese. Essendo divenuto molto benestante, grazie all’eredità percepita alla morte del padre (1755), lasciò Cambridge e viaggiò molto nel sud della Francia e in Italia, dove ricoprì diversi incarichi.

152 In B. Ford, James Byres. Principal Antiquarian for the English Visitors to Rome, p. 457.

153 Charles Long (1760 - 1838), poi I Barone Farnborough, politico inglese e conoscitore delle arti. Fece il suo Grand Tour nel 1786-1788; in Italia, sotto la guida di James Byres, poté esplorare Roma e costruire le fondamenta della sua

collezione d’arte.

154 Cfr. B. Ford, James Byres. Principal Antiquarian for the English Visitors to Rome, p. 458. 155

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