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KPI: KEY PERFORMANCE INDICATOR

Nel documento "Web Analytics per il marketing" (pagine 177-180)

SUBCATEGORIA GENERE

3.4 LA WEB ANALYTICS

3.4.1 PRINCIPALI METRICHE DI GOOGLE ANALYTICS

3.4.1.13 KPI: KEY PERFORMANCE INDICATOR

Dopo aver stabilito quali sono gli obiettivi principali del sito, è necessario identificarli e definirli in maniera misurabile. I Key Performance Indicator (KPI) sono proprio lo strumento di cui si necessita: essi aiutano a definire e misurare i progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi della propria organizzazione.

“Sono parametri usati per avere misure quantitative, identificate e definite in anticipo, che riflettono i fattori critici di successo per l’azienda. Non esiste un metodo standard di definizione dei KPI, in quanto questi dipendono dalla tipologia di sito e soprattutto dagli obiettivi che si vogliono raggiungere”. [48] Questi indicatori dovranno essere quantificabili, ovvero devono essere dei numeri, essendo strettamente legati agli obiettivi non cambiano spesso, quindi sono generalmente indicatori di lungo termine. Una volta definiti è necessario monitorarli nel tempo partendo dai dati riferiti a un determinato periodo e confrontandoli man mano con i periodi successivi per rilevare un eventuale miglioramento o peggioramento. Ogni azienda ha i suoi KPI che verranno condivisi dall’intera azienda per mettere tutti al corrente dell’andamento dei successi o insuccessi raggiunti.

Questi indici di performance di un sito riprendono le metriche esaminate finora e confermano quanto più volte ripetuto: gli indici per essere compresi devono poter essere analizzati assieme alle altre metriche in modo da avere una panoramica completa dello stato di salute del sito ed eventualmente trovare la giusta soluzione per aumentarne le performance.[70]

CONCLUSIONi

Data la crescita sempre maggiore degli strumenti offerti dal web per l’analisi e lo studio della performance del proprio sito, l’obiettivo di questo elaborato è fornire un approccio e un modello standard per la messa in pratica e la comprensione di questi strumenti.

Il vantaggio di una strategia che utilizzi il web come media è di poter misurare i risultati in tempo reale e porvi così rimedi nel breve periodo; non solo, questo permette di effettuare numerosi test e fare molte prove senza affrontare dei livelli di costo elevati come avviene per i media tradizionali.

Conoscere la miriade di strumenti offerti gratuitamente dal web, come quelli affrontati in questa tesi: Google Adwords, Google Trend, Ubersuggest e molti altri ancora, permette di avere delle risposte immediate, che possono venire sfruttate per il nostro business e avere la meglio sui nostri concorrenti. Sapere i trend del momento per esempio, permette di avviare campagne promozionali con offerte mirate su quei prodotti, viceversa avere chiaro i prodotti o i brand più ricercati negli ultimi mesi aiuta l’attività di SEO: inserendo le parole più ricercate si favorisce l’indicizzazione del sito e quindi il nostro sito registrerà un flusso di traffico maggiore, questo comporta un numero superiore di contatti, di iscritti alla newsletter e di conseguenza le vendite crescono. Il passaggio più importante su cui si gioca l’abilità dell’ufficio marketing è quello di trasformare i lead in clienti fedeli ma per farlo bisogna conoscere il clienti, capire i suoi gusti e comprendere come si muove all’interno del nostro sito. Stando alle metriche di Web Analytics gli utenti nel sito di Oiritaly stanno in media tre minuti per sessione, visitando dalle cinque alle sei pagine. Il nesso potrebbe avere un aspetto positivo per cui le persone che navigano nel sito lo trovano interessante e visualizzano più pagine, oppure un aspetto negativo: gli utenti faticano a trovare l’oggetto da loro cercato e dopo una serie di pagine visualizzate abbandonano il sito. Per verificare le due ipotesi un modo è analizzare le pagine di uscita e vedere se in realtà abbandonano il sito quando sono ancora in scheda prodotto, per cui non hanno trovato l’articolo desiderato o le informazioni e le foto non sono abbastanza dettagliate, oppure quando avevano incominciato la procedura d’acquisto per cui le motivazioni saranno da collegare a costi di spedizione troppo alti o ad una procedura d’acquisto troppo lunga o complicata per l’utente. Il problema di oiritaly.it emerso in questa ricerca è legato ad entrambi gli aspetti: le schede prodotto non sono al momento sistemate ad hoc e spesso poco d’appeal per il visitatore e la procedura d’acquisto risulta troppo lunga. Dopo questa analisi, scopo primario dell’azienda sarà quello di lavorare sodo per migliorare le schede prodotto e renderle più appetibili arricchendole di dettagli e immagini e di snellire la

procedura d’acquisto, privilegiando l’acquisto veloce. Una volta sistemate queste priorità si passerà a redigere un piano di SEO, in cui oltre a modificare le parole chiave al momento esistenti si redigeranno dei testi seo non solo per brand e categoria ma anche per le sottocategorie e le ricerche salvate, in modo che il sito sia ricco non solo di articoli ma anche di contenuti utili all’utente.

Infine, tra qualche mese saremo operativi con un nostro blog dove inseriremo articoli, video e tutorial sul mondo della gioielleria e non solo, questo mezzo ci permetterà di creare traffico e di essere linkati da altri siti e a sua volta di poter linkare i siti satelliti delle nostre gioiellerie, ottimo strumento per essere ben posizionati nella search.

Come dimostrato, il lavoro presentato in questa tesi è solo una piccola parte di un progetto ben più corposo e ambizioso, ci auguriamo che questi sforzi iniziali nel medio periodo portino i suoi frutti e che Oiritaly diventi presto il marketplace di riferimento per l’acquisto dei preziosi. [69]

Nel documento "Web Analytics per il marketing" (pagine 177-180)