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L’evoluzione della Cattedrale nelle planimetrie storiche

2. L’INDAGINE STORICA

2.3. L’evoluzione della Cattedrale nelle planimetrie storiche

Si può tentare di capire qualcosa in più circa lo sviluppo storico della Cattedrale, osservando le rappresentazioni delle planimetrie della cittadina di Volterra nel corso dei secoli. Si tratta di rappresentazioni spesso contraddittorie e talvolta soggettive, inoltre, si deve anche tenere contro delle capacità rappresentative dell’epoca, non sempre fedeli alle esatte posizioni e dimensioni delle strutture.

Veduta a volo d'uccello di Volterra di Domenicus Vadorinius (in italiano Domenico Vadorini) edita per la prima volta nel 1560, e poi ristampata nel 1637 come una delle tre mappe dell'opera di Curzio Inghirami "Ethruscarum antiquitatum fragmenta" edita probabilmente a

Firenze. La città è raffigurata così come doveva apparire in epoca etrusca. La mappa è orientata con il Nord a destra, in basso una legenda di 155 voci.75

75 Immagine tratta dal sito <https://www.maremagnum.com/stampe/antiquissimus-vulterrae-regiae-

38 In questa stampa di Domenico Valdorini la città viene raffigurata come doveva apparire in epoca etrusca; in particolare, viene dato risalto all’antico anfiteatro romano, di cui è stata accertata la presenza soltanto dopo gli scavi nel 2015.

Dall’ingrandimento, risulta facilmente individuabile il Battistero di San Giovanni e un palazzo alla sua sinistra, con una torre, che sembrerebbe essere il Palazzo dei Priori, alle spalle di questi una grande area non edificata, a conferma del fatto che la zona fosse circondata da spazi liberi, in particolare questo costituisce il cosidetto “pratum

episcopati” che si trovava ad ovest. Sicuramente la posizione del Battistero è più

arretrata rispetto a quella qui rappresentata.

Non si riesce a riscontrare la presenza del corpo di fabbrica della Cattedrale o di altre chiese, tuttavia sono facilmente visibili tre aree “recintate” che potrebbero essere i tre cimiteri che facevano riferimento alle chiese di San Giovanni, San Ottaviano e Santa Maria.

La fabbrica della Cattedrale potrebbe allora essere quella piccola di fronte al Palazzo dei Priori e compresa tra i due cimiteri, della quale si vede un campanile in facciata. La posizione rispetto al pazzo comunale non è però esatta.

2. L’INDAGINE STORICA

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Veduta a volo d'uccello di Volterra di Domenicus Vadorinius (in italiano Domenico Vadorini) edita per la prima volta nel 1560, e poi ristampata nel 1637 come una delle tre mappe dell'opera di Curzio Inghirami "Ethruscarum antiquitatum fragmenta" edita probabilmente a

Firenze. La mappa è orientata con il Nord a destra, in basso una legenda di 73 voci.76

76 Immagine tratta dal sito <https://www.maremagnum.com/stampe/vulterra-nova-

40 Dall’ingrandimento di questa raffigurazione della città del XVI secolo è facilmente individuabile il Battistero di San Giovanni e, sulla stessa piazza, il campanile nella posizione attuale. Non si individua la Cattedrale, bensì il Palazzo dei Priori con la sua torre, che si affacciano sull’omonima piazza.

Analogamente nella stampa seguente.

"Nova Vulterrae Delineatio". Splendida veduta della città e suoi dintorni.

Tratta dall'opera di Pierre Mortier, Amsterdam 1705.77

77 Immagine tratta dal sito <https://www.maremagnum.com/stampe/toscana-volterra-nova-vulterrae-

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Veduta della città tratta dal "Lo stato presente di tutti i Paesi e Popoli del mondo" di Thomas Salmon, monumentale opera pubblicata da Giambattista Albrizzi, Venezia, 1737. 78

78 Immagine tratta dal sito <https://www.maremagnum.com/stampe/la-citta-di-volterra-nel-gran-

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Ristampe della stessa opera degli anni 1757 e 1758.79

79 Immagini tratte dai siti <https://www.maremagnum.com/stampe/la-citta-di-volterra-nel-gran-ducato-

di-toscana/130068101>;

<https://www.maremagnum.com/stampe/volterra-la-citta-di-volterra-nel-gran-ducato-di- toscana/130083270>;

2. L’INDAGINE STORICA

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Ingrandimento dell’opera di Salmon del 1737.

Da questo ingrandimento, più nitido, è possibile individuare il Battistero di San Giovanni e il Palazzo dei Priori. Della Cattedrale sembra esservi soltanto il corpo centrale, alle spalle del palazzo comunale e di dimensioni inferiori rispetto ad oggi. In più si vede il campanile nella posizione odierna, ma con un tetto a padiglione.

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Pianta della città di Volterra, 1749 tratta da: Odoardo Warren, Raccolta di piante delle

principali città e fortezze del Granducato di Toscana, Firenze, 1979, tavv. 108-109 80

In questo ingrandimento si vede la planimetria della Cattedrale, come risulta anche dalla cartografia storica di seguito, e analoga alla situazione attuale.

80 Immagine tratta da: “Quaderno del laboratorio universitario volterrano IV, 2001-2002”, a cura di

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Cartografia storica consultabile sul sito della regione Toscana, il catasto Leopoldino a cui si fa riferimento risale al 1765.81

Nella cartografia storica della regione, che risale al XVIII secolo, la Cattedrale ha lo stesso sviluppo planimetrico attuale e anche il campanile si trova nella posizione odierna.

Situazione catastale attuale.82

81 Immagine tratta dal geoscopio della regione Toscana, all’indirizzo

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Individuazione del complesso del Duomo di Volterra sul sito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. 83

Con il Decreto Ministeriale del 20 maggio 1957 è stata esplicitata la dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona comprendente l’abitato comunale di Volterra e terreni circostanti, con successiva revisione della delimitazione del vincolo con il D.M. 28/02/1963 (G.U. 81/1963).

La dichiarazione del provvedimento di vincolo che si riferisce alla parte I del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004) riporta la seguente motivazione: “la zona predetta oltre a costituire, con le balze e gli avanzi delle mura etrusche, e con la sua posizione elevata, un quadro naturale di non comune bellezza panoramica, offre numerosi punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere un vasto e profondo panorama”.84

82 Immagine tratta dal geoscopio della regione Toscana, all’indirizzo

<http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/pianopaesaggistico.html>

83 Immagine tratta dal sito <http://www.sitap.beniculturali.it/>

84 Testo tratto dalla scheda analitico descrittiva del provvedimento di vincolo, scaricabile dal sito della

regione Toscana all’indirizzo <http://www.regione.toscana.it/-/piano-di-indirizzo-territoriale-con- valenza-di-piano-paesaggistico>

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Estensione del provvedimento di vincolo. 85

Oltre a ciò, gli immobili costituenti il complesso della Cattedrale di Santa Maria Assunta, la torre campanaria, il Battistero di San Giovanni e il palazzo vescovile, costituiscono beni architettonici tutelati ai sensi della parte II del Codice.

Individuazione degli immobili di notevole interesse pubblico estratta dal geoscopio del PIT_PPR della Regione Toscana.86

85 Consultabile al sito <http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/pianopaesaggistico.html> 86 Mappe consultabili al sito

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3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

Dopo aver effettuato una ricerca storico-bibliografica sulla Cattedrale volterrana, si passa all’osservazione diretta del manufatto e al rilevamento di quelle che possono essere le evoluzioni storiche, che emergono dall’osservazione architettonica del corpo di fabbrica.

È importante sottolineare come la costruzione di edifici religiosi di tale dimensione e prestigio sia sottoposta normalmente ad una prolungata durata del cantiere e a modifiche costruttive e stilistiche in corso d’opera: nel caso particolare del Duomo volterrano, le fasi costruttive interessano un arco temporale che va dalla fine dell’XI secolo fino al XIV secolo - come dimostrano anche le differenze stilistiche tra le archeggiature esterne che caratterizzano il transetto e il fianco sinistro, di gusto romanico, e quelle del fianco destro, ascrivibili al XIII secolo.

La facciata del Duomo volterrano.1

1 Immagine tratta dal sito

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

49 Grazie anche alla collaborazione dell’archeologa specialista in elevati medievali Marie- Ange Causarano è possibile affermare che le tipologie murarie individuate per le fasi costruttive più antiche (fine XI – inizi XIII secolo) sono tutte inquadrabili nello stile romanico e caratterizzate da paramenti organizzati su filari perfettamente orizzontali e paralleli, realizzati con conci posti in opera per orizzontale, ben squadrati e spianati nella faccia a vista con strumenti generalmente a lama piana.

Interno della cattedrale in una cartolina del 1928. 2

2 Immagine tratta dal sito <https://www.ebay.it/itm/Cartolina-Volterra-Interno-della-Cattedrale-1928-

/392037632060>

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