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Nord: fianco sinistro della Cattedrale

2. L’INDAGINE STORICA

3.1. Gli esterni

3.1.3. Nord: fianco sinistro della Cattedrale

Cleristorio sinistro. 34

Questo lato della Cattedrale si affaccia in gran parte sul Chiostro, il quale ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, e nella restante parte è visibile dal sottotetto della navata laterale sinistra. Qui si individua una cornice in pietra (ascrivibile alla fine del XII secolo) che taglia alla base le monofore tamponate, e si interrompe ad una distanza di otto metri (circa due campate) in prossimità della facciata, presumibilmente per la presenza su questo lato dell’antico campanile. Tra sessanta e ottanta centimetri sotto tale cornice si individua la fila di mensole in pietra, coeve alla muratura, su cui poggiava la trabeazione della navata minore, che era quindi più alta delle attuali volte di almeno un metro, come dimostrano anche le tracce di affreschi trecenteschi sul muro perimetrale.35

Le mensole sono interrotte in corrispondenza della settima e ottava campata (a partire dall’ingresso), dove si riscontra la presenza di un grosso arco a tutto sesto, leggermente estradossato, in conci perfettamente squadrati. Al di sopra di tale arco sono assenti le monofore che caratterizzano il fianco sinistro del cleristorio e la muratura è visibilmente il risultato di un rimaneggiamento successivo, sono stati usati, infatti, conci di reimpiego posti in opera con andamento irregolare e abbondante malta rifluente.

34 Foto dell’architetto Giorgio Bascià.

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

67 È quindi probabile che l’arco, con funzione di scarico, sia frutto di un restauro eseguito a seguito di un primo cedimento strutturale del fianco sinistro della fabbrica: la muratura, fortemente lesionata, fu ricostruita rimpiegando gli stessi conci posti in opera però con una tecnica meno accurata rispetto a quella originaria: ciò spiegherebbe l’assenza delle monofore e delle mensole in pietra.

La parte di parete visibile dall’esterno è minore rispetto all'altro lato, a causa dell'elevazione del tetto. Entrambi i fianchi della navata centrale, comunque, ripetono il motivo ornamentale del transetto, di gusto romanico: archetti ininterrotti, lunette senza ornamenti con semplici dentelli nella chiusura, cornice lavorata variamente sotto la gronda del tetto.36 Anche la serie di archetti del fianco esterno del cleristorio, così come le mensole in pietra, si interrompe in corrispondenza della prima campata, dove si collocava l’antico campanile.

Di seguito alcune delle foto più significative scattate nel sottotetto della navata laterale sinistra.

Si vede la scossalina in pietra che incorniciava la vecchia copertura e le mensole in pietra che sostenevano le travi lignee.

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Tracce della monofora tamponata ed evidenti rimaneggiamenti per l’inserimento delle nuove travi in legno.

In questa foto è evidente il grande arco che si trova tra la terza e la quinta colonna della navata sinistra, sormontato dalla scossalina in pietra.

In questa foto si vede l’ancoraggio della catena, inserita alla fine del XIX secolo – inizio del XX secolo.

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

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Nelle ultime tre foto è evidente la differente tessitura muraria, dovuta alla presenza del vecchio campanile.

Lato prospicente piazza San Giovanni. Apertura circolare in facciata.

Sulla parete prospicente il Chiostro sono evidenti le tracce di muratura dell’antico campanile.

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In queste foto sono evidenti le tracce di decorazione sulle pareti che erano in vista all’interno della Cattedrale, prima della realizzazione della nuova copertura.37

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

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Interno della cappella della Misericordia.38

Entrando nella cappella della Misericordia, la parete destra costituisce il fronte esterno della navata laterale sinistra della Cattedrale; essa coincide con la vecchia posizione del campanile, si vedono, infatti, tracce di preesistenze. In particolare sulla destra ci sono i resti di una porta tamponata che potrebbe essere stata quella di accesso alla torre campanaria stessa.

Di seguito alcune foto della parete sinistra della navata laterale al livello inferiore, cioè quella che delimita il Chiostro, in cui sono evidenti i rimaneggiamenti che questo lato della Cattedrale ha avuto nel corso dei secoli: diversi materiali e tessitura muraria, antiche aperture tamponate, nuove finestre e cambi di progetto.

Presenza di una monofora tamponata e vuoti lasciati dalle mensole che sostenevano l’antica copertura: è evidente che anche il chiostro sia stato innalzato.

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Rimaneggiamenti della tessitura muraria e realizzazione di aperture diverse in epoche diverse.39

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

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3.1.4. Sud: fianco destro della Cattedrale

Cleristorio destro. 40

Fianco esterno navata laterale destra. 41

40 Foto dell’architetto Giorgio Bascià. 41 Foto dell’architetto Giorgio Bascià.

74 Il motivo architettonico comune, che si ripete in più parti del transetto, è ben visibile anche lungo la facciata destra, prospiciente la via Turazza, che probabilmente giunse a compimento solo nel corso del XIII secolo: ripartita da semicolonne in cui si individuano elementi lapidei appositamente sagomati, e in fase con la muratura, che hanno la funzione di collegamento con la parete, costruita “a catasta” 42, profilando

archi di proporzione gotica del secolo XIII 43, sorretti da capitelli che richiamano, anch’essi, tendenze ultramontane. Sotto il quarto arco compare la strombatura di una monofora, chiusa nell'Ottocento, quando si sostituì la copertura a cassettoni con quella voltata. Oltre questo arco la muratura è ostruita dalla chiesa della Misericordia e dalla cappella di San Carlo. La presenza di un tratto di parete visibile al di sopra della sagrestia della chiesa, conferma, tuttavia, che il motivo degli archi proseguiva su tutta la facciata.44

Porzioni di muratura visibili nel sottotetto della cappella San Carlo.45

42 M. A. Causarano, La Cattedrale di Volterra: primi studi sugli elevati, Op. Cit. 43 Mario Salmi, Scultura romanica in Toscana, Firenze, Rinascimento del Libro, 1928 44 E. Veracini, La chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo cattedrale di Volterra, Op. cit. 45 Foto dell’architetto Giorgio Bascià.

3. L’INDAGINE ARCH ITETTONICA

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Agganci tra le semicolonne e la parete esterna della navata destra.46

Fianco esterno del transetto destro. 47

46 Foto dell’architetto Giorgio Bascià. 47 Foto dell’architetto Giorgio Bascià.

76 Nel sottotetto della navata laterale destra, in esatta corrispondenza con la sinistra, si trovano le mensole in pietra che sostenevano i dormienti dell’antico soffitto ligneo. Solo in prossimità del transetto si trova la scossalina in pietra che costituiva la protezione di tale copertura e che, infatti, risulta in fase con la muratura di questa zona; questa scossalina inoltre taglia la base delle monofore, che quindi erano già state tamponate, analogamente al fianco sinistro (fine XII secolo).

Superata una breve interruzione – che corrisponde a due campate e rispecchia la stessa presente nella navata sinistra, in cui si riscontra la presenza del grande arco di scarico – riprende la scansione regolare delle mensole in pietra, che si arresta due campate prima dell’attuale facciata: anche questa particolarità trova perfetta corrispondenza con la navata laterale sinistra.

Su questo lato la copertura risulta più bassa e per tanto di difficile accesso. All’esterno si vede una scossalina in pietra, che taglia le monofore all’altezza dell’imposta dell’arco, inserita forse in una fase successiva, ma che probabilmente non è mai servita, a causa di un cambio di progetto in corso d’opera: se, infatti, anche su questo lato la copertura avesse raggiunto la stessa quota che ha a sinistra, si sarebbe dovuto ripensare il sistema di illuminazione, già compromesso in quanto le uniche finestre del cleristorio si trovano a destra.

Cleristorio destro in prossimità del transetto. 48

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La seconda scossalina visibile nel fianco destro del cleristorio fu inserita in una fase successiva e arriva fino alla facciata e taglia le monofore, poco sotto l’imposta dell’arco.49 

 Sottotetto navata laterale destra (foto scattata durante

i lavori di ripristino della copertura).50

49 Foto dell’architetto Giorgio Bascià. 50 Foto dell’architetto Giorgio Bascià.

78 Ai primi anni del XVII secolo risale la realizzazione della cappella San Carlo Borromeo, che si colloca all’angolo tra il transetto e la navata laterale destra.



 Esterno della cappella San Carlo Borromeo.51



Nel sottotetto della cappella Borromeo si riscontra un assottigliamento dello spessore murario del braccio destro del transetto, che risale probabilmente alla fine del XII – inizio del XIII secolo, quando si realizzarono gli ultimi lavori di completamento della Cattedrale; mentre nel sottotetto della navata centrale – per quel poco che i numerosi interventi nel tessuto murario lasciano intravedere – la parete non sembra avere subito modifiche di spessore di tale entità.

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