• Non ci sono risultati.

L’IDENTITÀ DEI PICCOLI TERRITORI PER UNO SVILUPPO

3. CRISI COMPETITIVA? LA RICERCA DEL BELLO TRAMITE QUALITÀ,

3.4 L’IDENTITÀ DEI PICCOLI TERRITORI PER UNO SVILUPPO

Le considerazioni contenute nel paragrafo precedente, dimostrano quanto il turismo culturale possa effettivamente essere un canale di rappresentanza identitaria di un determinato territorio. Questa unicità del nostro Paese è inoltre visibile attraverso diversità storico-culturali, disseminate capillarmente su tutto il nostro territorio caratterizzato da un forte regionalismo.

Oggi la cultura acquista un duplice significato: da un lato quello di preservare e tramandare le tradizioni; dall’altro, quello di facilitare l’innovazione e il cambiamento, infatti “fare cultura” è diventato soprattutto sinonimo di comunicazione e senso attivo di appartenenza.

Il territorio e il suo capitale sociale territoriale sono sicuramente elementi strategici sui quali si evolvono tutte le dinamiche economiche; entrambi infatti sono “contenitori” di valori tangibili e intangibili da promuovere, gestire e modulare a seconda delle esigenze del potenziale fruitore.

Secondo Croci (2007), il territorio turistico, in presenza di una competizione turistica globale, affinché attragga sempre nuovi flussi turistici, deve essere considerato e gestito come elemento in grado di coniugare bisogni e interessi della popolazione locale e degli addetti al settore turistico. Attualmente infatti, affinché si ottenga un vantaggio competitivo bisognerebbe avere un approccio strategico al territorio, che permetta di valorizzare e rendere fruibili le componenti di attrattività, in linea con una dinamica economica della domanda, ma che continui a dargli un tratto distintivo e facilmente riconoscibile.

46 Negli ultimi anni diversi territori hanno attivato processi di sviluppo andando ad investire proprio sulla valorizzazione delle identità locali, sull’attenzione per l’ambiente (visto il proliferare di politiche di green economy) e per il patrimonio culturale e umano, rendendo evidente la propria componente estetica e di relazione.

Territorio e identità, sono due fattori cardine perché permettono di gettare fondamenta a nuove reti di relazioni locali, andando nel contempo a rafforzare coesione sociale e autenticità, che fungono da “chiave di volta” in un approccio di sviluppo competitivo. Questi due fattori infatti, oltre a promuovere un diffuso benessere della comunità locale, costituiscono quel patrimonio intangibile che con la sua storia, tradizioni, identità costituisce un valore competitivo impossibile da riprodurre e da plagiare ad altre latitudini (Sabatino, 2012). Tali fattori sono gli elementi basilari di una politica che punta a favorire lo sviluppo turistico dei piccoli territori, mediante strategie sostenibili. Tali territori, marginali rispetto ai tradizionali flussi turistici ed economici, riescono spesso ad individuare nella comunità residente, un elemento competitivo importante in cui identità collettiva, consapevolezza e la coesione sociale rappresentano dei valori aggiunti capaci di promuovere distretti di qualità.

Attualmente, dato che viviamo una fase di reinterpretazione dell’economia e dunque anche dello spazio che ci circonda, ci conviene dare più attenzione ai significati elaborati dalle persone e conferiti ai luoghi. Ultimamente, numerosi territori ai margini dei più importanti flussi turistici, anche grazie al sostegno di fondi comunitari, hanno attivato autonomi percorsi di sviluppo locale turistico attraverso la valorizzazione delle proprie identità locali, dell’ambiente naturale e del paesaggio, delle tradizioni storiche ed enogastronomiche nonché dei beni culturali e artistici raccontando se stessi nel tempo e nello spazio.

Esempio davvero esaustivo di questo approccio è il progetto Territorio di Santi

e Guerrieri promosso dal GAL Gran Sasso Velino29, che si pone come obiettivo prioritario quello di attivare percorsi finalizzati al recupero e alla diffusione di

47 informazioni non scritte custodite dalla comunità locale in forma orale, individuando come filo conduttore delle ricerche il legame esistente tra le comunità locali e la propria storia passata30. Gli scopi che il progetto Territorio

di Santi e Guerrieri si pone di raggiungere, sono: scongiurare il pericolo di

perdita della “memori collettiva territoriale”, favorire il trasferimento delle conoscenze tra generazioni diverse e percorsi di partecipazione della comunità locale finalizzati alla conoscenza ed alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Altro esempio lampante di come la coesione sociale possa valorizzare e promuovere l’identità collettiva locale, è la campagna di candidatura che ha promosso Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, durante la quale, la partecipazione della popolazione locale ad una grande varietà di progetti cui il Comitato Matera 201931 e l’Agenzia Promozione Territoriale della Basilicata32 sono stati i principali promotori, si è dimostrata un valore aggiunto indispensabile.

Figura 3.3: Logo Matera 2019

Fonte:www.italiaunica.it

Per i territori minori, che si contraddistinguono per una alta qualità della vita e del paesaggio urbano e rurale, sistemi relazionali profondi e ampi, il sistema economico produttivo, non è l’unico elemento in grado di generare reddito, ma

30http://www.galgransassovelino.it/jsps/382/Menu_sx_dinamico/603/Progetti_ATTUATORE/6

18/Territorio_di_Santi_e_Guerrieri.jsp

31 Vd. www.matera-basilicata2019.it 32 Vd. www.basilicataturistica.com

48 si inserisce in un più ampio sistema di creazione della ricchezza locale nel quale sono compresi: il patrimonio storico-artistico, il sistema delle relazioni umane e territoriali e la coesione sociale.

I territori minori, ai quali molto spesso viene attribuito l’aggettivo “slow”33, non evidenziano una situazione di arretratezza economica e sociale troppo marcata ma semplicemente mostrano tassi di sviluppo più lenti e orientati alla crescita sostenibile nel tempo e alla qualità della vita. In alcuni di questi territori, generalmente più adatti ad attrarre flussi turistici, al centro del percorso di crescita non vi deve essere solo la capacità del sistema produttivo di generare reddito ma anche la volontà di puntare su capitale umano e relazionale, come strumenti locali di gestione in grado di generare crescita e ricchezza diffusa.

Questi territori generalmente a bassa densità demografica, e contraddistinti da un contesto rurale con un’antica tradizione agricola, da un patrimonio storico- artistico di qualità e dalla presenza diffusa di imprese artigianali a livello familiare, devono rendersi “riconoscibili” mediante attività autoctone di qualità e non fondarsi su un unico fattore di sviluppo quale appunto un polo industriale e produttivo il quale può portare oltre che ad un degrado ambientale significativo, anche a una destabilizzazione degli equilibri demografici. Si tratta quindi di utilizzare strumenti di valutazione qualitativi e quantitativi dell’economia, in grado di cogliere la natura multidimensionale dello sviluppo, inteso come sviluppo sostenibile, comprendendo gli aspetti economici, ambientali, sociali, culturali, umani e relazionali.

L’approccio che si concentra solo sulla crescita economica per ottenere un vantaggio competitivo in ambito turistico, è un approccio limitato e imperfetto che ignora il carattere multidimensionale dei problemi legati allo sviluppo.

49 Solo recentemente le contrapposizioni teoriche tra crescita e sviluppo, anche grazie alle nuove forme di green economy e soft economy34 si sono ridimensionate, con la consapevolezza di un concetto di sviluppo più ampio. Questa visione multidimensionale dello sviluppo, che richiede l’adozione di misure in grado di rappresentare i vari aspetti dello sviluppo sostenibile, costituisce l’approccio più adeguato ad una qualsiasi politica di sviluppo in territori minori, dato che quest’ultimi miscelano diverse forme di innovazione, partecipazione e coesione che possono consentirgli di posizionarsi come aree distrettuali competitive in grado di promuovere anche uno sviluppo turistico diffuso e sostenibile. Si tratterebbe solo di implementare e migliorare quei fattori immateriali, quali appunto l’identità locale, la relazione di reciprocità, il capitale sociale e i sistemi di governance territoriale, che siano in grado di generare valore aggiunto per rendere il territorio turisticamente più competitivo.

Nella più recente letteratura, un territorio si definisce attraverso il coordinamento di componenti geografiche, naturalistiche, paesaggistiche, antropiche e storiche. Tuttavia per essere definito e/o definibile come tale ha bisogno di una sua coerenza interna: quale appunto l’identità locale. Il territorio è quindi costituito soprattutto da aspetti riconducibili alle identità territoriali e alle popolazioni che lo abitano e grazie ai quali si struttura ciò che è stata definita “soggettività locale” (Savelli, 2004).

In questo quadro il territorio, in quanto composto da fattori storici, culturali e sociali, da organizzazione della produzione e da processi di cambiamento economico, non può non svolgere che un ruolo attivo nello sviluppo dell’area stessa. Il territorio diviene luogo nel quale trovano origine relazioni e competenze e nel quale vengono scambiate informazioni e conoscenze. L’identità locale, viene quindi intesa in una duplice accezione: come percezione e rappresentazione di sé da parte degli attori del territorio e come

34 Secondo Antonio Cianciullo, giornalista di Repubblica, per soft economy si intende, un’economia in

grado di coniugare coesione sociale e competitività e di trarre forza dalle comunità e dai territori, basandosi sulla conoscenza e sull’innovazione ma anche sull’identità, la storia, la creatività, la qualità.

50 un luogo viene percepito dall’esterno; la prima accezione concorre alla costruzione della vision di un intero territorio, mentre la seconda assume un ruolo fondamentale nella valorizzazione e promozione turistica dello stesso. In tutto ciò acquista assoluta importanza il legame tra la percezione del turista di un determinato territorio e l’immagine e l’identità dello stesso; dunque trovo di fondamentale importanza andare ad analizzare nel seguente paragrafo, il ruolo svolto dall’emozione come fattore di attrazione e di reputazione per un territorio.