Capitolo V: L’evoluzione dell’offerta di Aziende Agrituristiche
5.5 L’offerta delle strutture agrituristiche in Provincia di Massa-Carrara
Seppur nel panorama Toscano rappresenti ancora, per numero di strutture, il fanalino di coda assieme alla Provincia di Prato, l’agriturismo della Provincia di Massa-Carrara ha subito, come anticipato, uno sviluppo che è possibile dividere in due fasi ben distinte, soprattutto se paragonato a quello verificatosi nelle zone di grande successo di questa forma di turismo rurale, rappresentato dalle realtà territoriali vicine alle città d’arte.
In queste zone (definite, in precedenza, aree forti di presenza agrituristica) l’Agriturismo ha iniziato la fase di diffusione delle strutture sin dalla fine degli anni 80’, dando seguito a un vero e proprio “Boom” per tutto il decennio successivo. In Lunigiana e a Massa-Carrara, invece, il processo di sviluppo e crescita è iniziato più tardi ed è diventato più consistente verso la fine degli anni 90’.
Figura 42: La crescita delle aziende agrituristiche in Lunigiana nel periodo 1997- 2013
Fonte: Elaborazione su dati Rapporto ISR 2013
Dal grafico della Figura n°42 è possibile verificare la situazione, in termini di strutture, alla metà degli anni 90’ con un numero abbastanza esiguo di aziende che sono quasi quadruplicate nell’arco di un decennio.
135 Interessante notare come dall’inizio del nuovo millennio, grazie alle politiche di sviluppo del mondo rurale, la performance di crescita abbia raggiunto ritmi molto consistenti collocabili, soprattutto, nel periodo 2000-2007.
Tuttavia, come in precedenza accennato, la spinta si è arrestata durante la crisi economica attuale (2007-2013, + 2,7%, mentre il dato regionale segna un +19.8%) quando le strutture sono rimaste sostanzialmente invariate a causa di alcuni fattori concorrenziali allo sviluppo delle strutture:
il nuovo piano programmatico rurale 2007-2013, che ha ridotto gli aiuti destinati a incentivare la nascita di nuove strutture in favore di un arricchimento dell’offerta; la mancanza di sinergia nelle politiche turistiche del territorio, che non sono in
grado di attrarre flussi dalle città d’arte;
il turismo della costa e della Lunigiana che continuano a viaggiare su due binari separati.
La crescita, in effetti, sembra aver esaurito la spinta propulsiva ed appare incapace di autoalimentarsi e di attrarre domanda estera, divenuta fondamentale (con la crisi economica) per incrementare le presenze complessive del turismo rurale. In realtà la Lunigiana ha sviluppato, in rapporto all’offerta ricettiva complessiva, un buon numero di strutture.
Dall’esame dei dati aggregati appare evidente, in effetti, come in Lunigiana (dove si trovano il 60% delle strutture extralberghiere dell’intera provincia) il 45% delle strutture extralberghiere sia costituita dagli agriturismi, che rappresentano, a loro volta, quasi il 20% dell’offerta complessiva provinciale e il 30% del totale complessivo extralberghiero.
Altra analisi importante da compiere, ai fini di una maggior completezza dei risultati da perseguire, è quella riguardante la distribuzione spaziale delle aziende. Alla metà degli anni 90’ le strutture Agrituristiche erano diffuse soltanto in 8 dei 17 comuni che costituiscono la Provincia di Massa Carrara.
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Figura 43: La diffusione dell’Agriturismo nella Provincia di Massa-Carrara nell’anno 1996
Fonte: Elaborazione su dati APT Massa Carrara
In questo periodo la maggior concentrazione di aziende era situata nei territori del Comune di Fivizzano e in quello di Pontremoli, mentre l’agriturismo era assente sia sulla costa sia nei comuni più marginali come Casola e nello Zerasco.
All’inizio del nuovo millennio (Fig. 44), nonostante il numero delle strutture fosse praticamente raddoppiato, l’analisi della diffusione per comune denotava una distribuzione spaziale piuttosto simile a quella precedente, ma si denotano, tuttavia, alcuni significativi cambiamenti:
si rafforza la presenza dell’Agriturismo nel Pontremolese;
nascono nuove strutture nei Comuni di Mulazzo, Aulla e Villafranca compaiono le prime aziende agrituristiche anche nei comuni di costa.
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Figura 44: La diffusione dell’Agriturismo nella Provincia di Massa-Carrara nell’anno 2000
Fonte: Elaborazione su dati PLSR 2007-2013
Ciò nonostante, la concentrazione spaziale denota ancora dei limiti di diffusione abbastanza importanti.
La presenza nei comuni di fondovalle è, infatti, un segnale della scarsa o limitata capacità di diffusione dell’agriturismo nelle zone montane, quelle meno accessibili.
Figura 45: La diffusione dell’Agriturismo nella Provincia di Massa-Carrara nel periodo di massima espansione (anno 2007)
138 Dall’esame, invece, della carta relativa all'offerta delle aziende nel 2007 (Fig. 45) è possibile verificare una presenza capillare dell’agriturismo in tutta la Provincia, sopratutto, in Lunigiana.
Se, da un lato, Pontremoli si conferma una “roccaforte” dell’agriturismo, si deve registrare, dall’altro, la diffusione in altri territori che vede nei comuni di Fivizzano (territorio a maggior concentrazione di strutture, ben 18 unità) Fosdinovo, Aulla e Licciana Nardi annoverare circa la metà delle strutture.
Si tratta dei territori dove più alta e la concentrazione delle imprese agricole e dove, probabilmente, l’area di fondovalle, riconducile al bacino del fiume Magra e a quello del torrente Aulella, favoriscono l’accessibilità e trasporti rendendo così funzionale l’agriturismo sia per l’offerta enogastronomia sia per l’accesso alle risorse culturali e ambientali.
Da segnalare, inoltre, la nascita di aziende nei territori precedentemente “vergini” come Zeri e Casola, che hanno compiuto importanti progressi ai fini della promozione delle proprie tipicità gastronomiche, come l’”Agnello Zerasco”, divenuto presidio Slow Food, e la “Marocca di Casola”, inserita nel circuito della “Strada dei pani”.
Recentemente, invece, abbiamo assistito a una riorganizzazione spaziale delle aziende che si sono ridistribuite territorialmente senza, però, aumentare in numero complessivo.
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Figura 46: La diffusione dell’Agriturismo nella Provincia di Massa-Carrara nell’anno 2013
Fonte: Elaborazione su dati provincia Massa-Carrara
Da dati più recenti a disposizione (2013) è possibile constatare, infatti, alcune differenziazioni che hanno coinvolto il territorio, con un ridimensionamento delle strutture in Lunigiana orientale (Casola) e nella fascia costiera in favore della media Lunigiana (Aulla e Mulazzo). Si conferma invariata la situazione per le altre zone dove, a parte la buona presenza dell’agriturismo nell’alta Lunigiana (Pontremoli), si trovano le stesse sporadiche strutture di qualche anno fa.