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Capitolo II: La Provincia di Massa e Carrara: Il territorio e le risorse turistiche

2.2 Le risorse della zona di costa

2.2.5 Il Patrimonio Artistico e Culturale

Il patrimonio artistico è senz’altro rappresentato da tutta la produzione che ha come riferimento il marmo e che ha disseminato sul territorio tutta una serie d’importanti manufatti e opere, ma accanto a questi troviamo, comunque, altre importanti risorse culturali (Provincia di Massa-Carrara 2005).

A Carrara troviamo:

il Duomo, costituito da 3 grandi navate, è stato costruito tra il 1000 e il 1100 d.c. e si trova in pieno centro storico ed è metà di un buon numero di visitatori;

la Rocca di Carrara, ospita l’Accademia di Belle Arti e fu costruita dai Malaspina14

, dona al centro di Carrara un colpo d’occhio davvero suggestivo per la merlatura delle sue torri;

la Torre di Castruccio Castracani, si trova nel borgo di Avenza, sempre nel Comune di Carrara, ed era una fortezza di difesa lungo la Via Francigena15

che è stata in parte distrutta, ma che rimane sempre un monumento assai seducente per il paesaggio;

13 Si tratta di una festa, collocata ogni anno tra Agosto e Settembre, che ha per oggetto la Birra ed

altre specialità tedesche importate dalla cittadina tedesca d’Inglostadt (legata a Carrara da un gemellaggio sancito negli anni 70’).

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Dinastia feudataria, cui è attribuibile la maggior parte dell’incastellamento di Massa, Carrara e della Lunigiana.

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La Via Francigena, strada originata dalla Francia, collegava il Nord Europa a Roma passando per l'estremo lembo meridionale della Liguria e per la Lunigiana, giungendovi attraverso il valico della Cisa e raggiungendo la Provincia della Spezia, dopo aver toccato Pontremoli e Aulla, Santo Stefano, Sarzana e Luni, prima di inoltrarsi definitivamente in Toscana.

38 il Centro delle arti plastiche di Carrara, che raccoglie tutto il materiale delle varie manifestazioni avvenute nel corso degli anni (Biennali di scultura, Simposio, etc.); Da segnalare, infine, per il segmento museale, il ruolo importante che riveste il

Museo del marmo situato a Carrara nel Viale XX Settembre.

Il museo raccoglie reperti rinvenuti alle cave, manufatti di epoca romana, strumenti e macchine utilizzati nei secoli per l’escavazione e la trasformazione della pietra.

A Massa e Montignoso, invece, l’eredità delle dominazioni Longobarde, Estensi e Malaspina ha lasciato in eredità alcune grandi costruzioni:

il Castello Malaspina, costruito fra il XI e il XVI sec., sovrasta la città con la sua imponenza;

il Palazzo Ducale (XVI-XVII sec.) costruito dai già citati Malaspina, è il palazzo storico più importante di Massa, attuale sede della Provincia e della Prefettura; il Castello Aghinolfi di Montignoso, per completare il panorama culturale costiero, è tra i più antichi trovandone traccia in documenti del 753 a.c. dei funzionari longobardi della corte di Lucca, durante la II Guerra Mondiale venne occupato dai nazisti e divenne uno dei principali baluardi della “Linea Gotica”.

Infine, alcune dimore storiche come Villa della Rinchiostra e quella di Volpigliano, entrambe in territorio massese, esprimono uno charme particolare e sono sedi di rassegne ed eventi.

Una nuova tipologia di turismo, particolarmente adatta ad interagire con le risorse culturali appena illustrate, è rappresentata dallo sviluppo della “crocieristica” all’interno del Porto di Marina di Carrara.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, è nata una società, la Porto di Carrara Crociere, che ha portato ad attraccare navi da crociera Spagnole e Inglesi.

L’impatto sul territorio è stato subito di gran portata: l’interfaccia del porto con la propria marina ha immediatamente acquisito una connotazione molto più turistica, corredando il lungomare di Marina di Carrara di un certo fascino, poco prima impensabile.

39 alle cave e, di riflesso, nel centro storico di Carrara, dove i crocieristi hanno potuto visitare i bacini marmiferi e acquistare souvenir presso i vari laboratori.

Successivamente, i crocieristi, non hanno mancato l’appuntamento con una visita in centro alla scoperta delle risorse artistiche e culinarie del territorio frequentando le osterie di Carrara.

La crisi economica, però, ha costretto gli armatori a sospendere l’arrivo della navi da crociera, con l’obiettivo, per il futuro, di far tornare le navi, ma bisogna far i conti con la crisi finanziaria e soprattutto considerare come la Sterlina Inglese si sia, nel frattempo, deprezzata del 50% almeno riducendo sensibilmente il potere d’acquisto dei turisti inglesi a cui è seguita, in maniera ancora più pesante, la perdita di capacità di spesa dei turisti spagnoli, colpiti dalla crisi dei debiti sovrani.

In conclusione, emergono, nel panorama delle risorse turistiche della zona di costa, delle lacune strutturali che andrebbero affrontate abbastanza repentinamente, ma sono facilmente individuabili, altresì, anche alcune

opportunity che il territorio potrebbe facilmente cogliere:

-il territorio ha bisogno di un “Brand”, un marchio che identifichi le cave e che possa interfacciarsi, come biglietto da visita del territorio, con il mercato turistico in un contesto che miri a promuovere i luoghi d’escavazione come risorse del turismo, rendendo quest’ultimo contestuale e complementare all’attività mineraria stessa;

-manca, altresì, un’efficace promozione del Lardo di Colonnata, unico prodotto enogastronomico locale di fama mondiale, in sinergia con i bacini marmiferi, abbinando, così, enogastronomia e territorio, secondo le recenti tendenze del turista globale;

Il legame che questo prodotto gastronomico possiede con il terroir d’appartenenza è molto consolidato, poiché è l’unico, tra le produzioni di questo salume, che richiede una sorta di gestazione nelle tipiche conche di marmo bianco unitamente all’aggiunta di spezie che gli conferiscono una tipicità indiscutibile rispetto ad altre produzioni di lardo di zone assai prossime a esso.

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