di Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano
5.8 L’orientamento scolastico-professionale XX
Sinora, l’intervento della Camera di Commercio in tema di sostegno al sistema sco-lastico si è caratterizzato per un’attenzione alla diffusione della cultura economica in senso lato.
In particolare, gli elementi che hanno costitutivamente caratterizzato l’intervento ca-merale sono riconducibili al tema dell’imprenditorialità e, seguendo un metodo che privilegia il coordinamento e la non sovrapposizione delle iniziative, cercano di concentrarsi in settori su cui altri enti e realtà non sono presenti, orientandosi ver-so quelle esperienze che possano fornire delle minime garanzie sulla “restituzione”
di ciò che alla scuola si è portato.
Nel momento attuale, occorre rilevare come la scuola necessiti del perdurare di in-terventi di questo tipo, essendo portatrice di una domanda “dal basso”; nello spe-cifico, continua a rimanere elevata la sua esigenza di materiale e di interventi utili alla conoscenza del sistema economico.
La scuola chiede, dunque, che si mantenga un canale di dialogo aperto su temi ri-conducibili a:
• l’educazione all’imprenditorialità;
• la conoscenza del mercato del lavoro;
• il mondo delle imprese e la possibilità di realizzare stage e tirocini formativi.
Su questo fronte, l’impegno camerale potrebbe vedere una conferma dell’impostazione de-gli interventi sin qui realizzati, arricchendo l’offerta con alcuni approcci inediti e con la dif-fusione di contenuti nuovi. In particolare, le proposte da porre allo studio, in stretta colla-borazione con la nascenda rete di sportelli camerali sulla base di una iniziativa di Union-camere, potrebbero riguardare:
• l’offerta di elementi conoscitivi “tematici” (ad esempio, un argomento interessante potrebbe essere quello della globalizzazione), per aiutare la scuola a comprendere i processi at-tualmente in atto;
• il sostegno alla diffusione di conoscenza attraverso gli strumenti e le metodologie di for-mazione a distanza;
• una diffusione massiccia, capillare e continuativa dei dati Excelsior, opportunamente ela-borati e calibrati sulle esigenze dell’area milanese anche in collaborazione con i portali camerali Virgilio e Jobtel;
• come già proposto in merito alla formazione superiore e universitaria (cfr. paragrafo 5.4), anche in questo ambito potrebbe risultare utile la creazione di una banca dati milanese degli stage, in coordinamento con tutti coloro che a questo tema si stanno interessando e rafforzando il canale di collegamento con le rappresentanze camerali presenti in altri Pae-si, onde favorire l’opportunità di esperienze a livello estero. Tale iniziativa verrà attua-ta anche in collaborazione col costituendo sistema camerale denominato Polaris.
A spingere in questa direzione è la Legge 53/2003 (cosiddetta “Riforma Moratti”), laddove all’art. 4 sull’Alternanza scuola-lavoro evidenzia il ruolo delle Camere di Com-mercio, Industria, Artigianato e Agricoltura tra gli attori deputati a siglare convenzioni con le istituzioni scolastiche e formative per la definizione di periodi di tirocinio che
L’alternanza scuola-lavoro
possono essere considerati propriamente di carattere orientativo e pre-professionaliz-zante.
Il recente accordo Miur-Unioncamere consolida questo piano strategico diretto a fa-vorire una concordanza sempre più stretta tra istituzioni formative e sistema delle imprese.
L’intesa riguarda non solo la formazione a scuola ma anche l’esperienza sul campo degli studenti. Tali iniziative, che consentono di portare i ragazzi direttamente nel-le imprese, e che confermano una volta di più per queste ultime un ruolo di agen-zia di formazione e di socializzazione al lavoro, sono particolarmente preziose per favorire la diffusione della “cultura del lavoro” propria delle aziende, per rinnovare nel contempo la loro immagine e l’immagine del lavoro che esse offrono. Ciò rive-la una valenza strategica specie per le imprese industriali, rive-la cui rappresentazione nel-l’immaginario collettivo è per certi aspetti ancora legata all’idealtipo della fabbrica fordista, di produzione di massa, da cui discende una percezione del lavoro operaio ancorata a vecchi modelli. Si potrebbero invece così rilanciare professioni oggi ge-neralmente oggetto di una stigmatizzazione negativa da parte tanto dei giovani quanto delle loro famiglie.
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Formazione e Nuova Impr enditoria
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5.9 Considerazioni
XXNon è difficile intravedere nell’osservazione del mercato del lavoro – in specie attraverso la lettura dei fabbisogni professionali e formativi del sistema produttivo locale – la chiave di volta dell’azione camerale.
La rilevazione dei fabbisogni professionali non è una azione meramente “tecnica”.
Non per caso necessita di fondarsi su una prassi effettiva di dialogo sociale, come dimostra il carattere di bilateralità di tutte le iniziative impegnate in questo ambito.
Preliminare alla programmazione (e alla valutazione) di un’offerta formativa effetti-vamente rispondente ai bisogni emergenti a livello locale, la rilevazione dei fabbi-sogni obbliga altresì a riflettere sul senso del raccordo tra sistema formativo e siste-ma socio-economico, che sappiamo non può essere interpretato in senso funziona-listico, ma che deve tener conto anche della “domanda sociale” di formazione. Se que-st’ultima va certo orientata, l’offerta formativa va aiutata a esprimersi in un’ottica di lungo periodo, se è vero che dalla valorizzazione delle risorse umane discende non solo il successo della singola impresa, ma la competitività e la capacità di innova-zione di un intero sistema produttivo.
A partire da ciò la Camera di Commercio di Milano potrà rafforzare la sua presen-za nel campo dello sviluppo del capitale umano delle imprese milanesi, in un’otti-ca di integratore di sistema, di raccordo fra la domanda e l’offerta di professionalità e (nella prospettiva della sussidiarietà fra istituzioni e mercato) di erogatore di ser-vizi avanzati.
6Colasanto M., Valtolina G. (a cura di), Il ruolo delle Camere di Commercio nel sistema della formazione professionale, (Rapporto policopiato in luogo della casa editrice), anno 1997.
7Zucchetti E. (a cura di), Conferenza per lo sviluppo. Gruppo: Formazione e lavoro, Documento di ba-se, (Rapporto policopiato), anno 1999.
8Zucchetti E. (a cura di), cit.
9D.C.R.7/620 del 22 ottobre 2002, pubblicato sul BURL n. 45, 3° supplemento straordinario, dell’8 novembre 2002.
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