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Ricerca /Informazione / Innovazione / Esposizione / Cultura Palazzo dell’Arte / Triennale di Milano

Scopi

L’ente autonomo “La Triennale di Milano” si è costituito come Fondazione e ha sede al Palazzo del-l’Arte, viale Alemagna n. 6, edificio a sua permanente disposizione.

La sua collocazione all’interno del tessuto consolidato della città e del parco storico di Milano, Par-co Sempione, la ergono quale luogo privilegiato per promuovere attività di sviluppo e di incremento della rete di relazioni nazionali ed internazionali volte a sostenere e a far conoscere ad un pubblico sempre più vasto attività svolte nei settori dell’architettura, dell’urbanistica e delle arti decorative e visive, del design, dell’artigianato, della produzione industriale, della moda, della produzione au-diovisiva e di quelle espressioni artistiche e creative che a diverso titolo ad essi si riferiscono. In mo-do particolare l’attenzione della Fondazione è rivolta verso la costituzione del “Museo del design”, in-teso come “progetto”, “divenire”, “proposizione” a differenti scale d’intervento.

Partecipano di diritto alla gestione della Fondazione il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Comune di Milano. È inoltre considerata partecipante la Regione Lombardia. Possono altresì ade-rire con nomina del Consiglio d’Amministrazione, le persone fisiche e giuridiche, pubbliche o pri-vate, e gli enti che contribuiscono al patrimonio o al fondo di gestione, mediante un contributo in denaro nelle forme e nella misura determinata nel minimo dal Consiglio d’Amministrazione stesso.

Il patrimonio della Fondazione è composto dai beni mobili ed immobili di cui è proprietaria; dai beni mobili ed immobili che pervengano o perverranno a qualsiasi titolo alla Fondazione; dalle elar-gizioni fatte da enti o da privati con espressa destinazione a incremento del patrimonio; dalla par-te degli avanzi di gestione non utilizzata; da contributi attribuiti dall’Unione Europea, dallo Stato, da enti territoriali o da altri enti pubblici.

Ipotesi di lavoro per la Camera di Commercio

Partecipazione alla Fondazione per indirizzare attività di ricerca, di documentazione e di esposizione di eventi emergenti nella produzione industriale (design).

Informazione / Amministrazione Garibaldi / Repubblica

Contesto urbano

L’area è localizzata all’interno dei tessuti consolidati posti lungo la linea della circonvallazione in-terna situata sul sedime del tracciato delle mura spagnole. L’ambito si presenta con margini sfran-giati appartenenti a diversi segni insediativi. Su di essa si affacciano differenti sistemi urbani. È luo-go di confluenza di molteplici disegni e nodo di interscambio delle relazioni urbane fra diverse re-ti infrastrutturali.

È uno dei siti centrali privo di un suo disegno urbano, snodo e cerniera fra le due strutture urbane di riferimento nella definizione della «T rovesciata»: la dorsale urbana nord-ovest / sud-est messa a sistema dalla linea del Passante Ferroviario su cui il nodo di Garibaldi / Repubblica si attesta, e l’as-se nord-est / sud-ovest di Sesto S. Giovanni.

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Infrastruttur e e T erritorio

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Sistema infrastrutturale di riferimento XX

L’area presenta una notevole dotazione di servizi infrastrutturali, luogo di passaggio e di scambio di differenti sistemi di trasporto che la mettono in connessione sia con il centro attraverso le linee metropolitane e di superficie urbane, sia con la struttura dei poli della città policentrica grazie al Pas-sante Ferroviario, che con l’area metropolitana per la presenza della rete della mobilità su ferro del sistema regionale e nazionale.

Garibaldi / Repubblica

La centralità di questo ambito urbano e il suo livello di infrastrutturazione consentono di prefigu-rare lo sviluppo di questa area come un’operazione che offra la possibilità di sviluppare alcuni te-mi strategici per la “visibilità” della città.

La sfida è di ottenere un assetto in cui la scala tradizionale della città e quella della metropoli trovi-no un luogo di incontro e di reciproca valorizzazione.

L’obiettivo proposto dal “Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche comunali – Ri-costruire la Grande Milano” prevede il decentramento del terziario in rapporto alla necessità fun-zionale di realizzare, in centro, degli interventi che siano al servizio della strategia generale di re-lazione legata alla specificità delle emergenze urbane. Una strategia che dal cuore di Milano, proietta l’immagine della città verso l’esterno, articolandosi in un insieme di funzioni istituziona-li che rafforzino la presenza degistituziona-li enti locaistituziona-li, metropoistituziona-litani e territoriaistituziona-li. Un centro amministrati-vo in grado di rispondere alla necessità di servizi, visibilità e qualità richiesto non solo dal siste-ma delle imprese.

L’Amministrazione Comunale sta disciplinando lo sviluppo dell’area con gli strumenti di pianifica-zione corrente, e ha promosso la costitupianifica-zione di una struttura operativa capace di orientare la tra-sformazione dell’area con strumenti adeguati, sia per gli aspetti di natura economico-finanziaria che per quelli urbanistici ed architettonici.

I circa 230mila mq in attesa di una nuova configurazione sono caratterizzati da un ampio vuoto cir-condato da tessuti edilizi dove confluiscono più infrastrutture di trasporto su ferro e su gomma che assegnano all’area un elevato grado di accessibilità.

Il progetto urbanistico, concepito unitariamente, regola il ridisegno delle infrastrutture e la confi-gurazione dei molteplici assetti insediativi, siano essi spazio aperto o nuove architetture, rispetto a nuove funzioni restituendo un luogo vitale ed accogliente.

Ai concorsi di progettazione, di cui sono stati avviati i documenti preliminari, sarà affidato il com-pito di indicare le soluzioni architettoniche e il disegno delle singole parti del piano: i Giardini di Porta Nuova (la cui gara internazionale è già stata bandita), cuore del progetto, luogo dove inten-si flusinten-si pedonali dovranno convivere con le funzioni più proprie di un giardino urbano di circa 100.000 mq; il Polo istituzionale di circa mq 129.000 tra uffici per la Regione, il Comune e la Pro-vincia, previsto nella parte nord dell’area in grado di divenire il nuovo baricentro dell’intero set-tore urbano e di innovare il rapporto con il cittadino a partire da una concezione moderna e per-meabile dei propri spazi; la Città della moda, del design e della comunicazione di circa mq 130.000 destinati per aree espositive, commercio, ristorazione, spazi museali e per la formazione universi-taria/professionale; l’area Lunetta destinata a ricomporre i tessuti frangiati fra il quartiere Isola e l’a-rea Garibaldi; infine l’al’a-rea della stazione e le altre zone di completamento che definiranno iden-tità e riconoscibilità alla cerniera urbana.

Entro il 2003 lo sviluppo del programma prevede: la conclusione dell’Accordo di programma per la variante urbanistica seguito dal Programma Integrato di Intervento (il PII sarà pubblicato dal Co-mune entro la fine di settembre); l’espletamento delle procedure (ratifica del Consiglio entro la fi-ne di dicembre/gennaio 2004); l’avvio dei lavori di bonifica e dei cantieri fi-nel 2004, con priorità agli interventi infrastrutturali (linea 5 della metropolitana).

Tra la fine del 2003 e l’inizio 2004 saranno banditi i concorsi di progettazione relativi a: le sedi del-la Regione tra via Melchiorre Gioia e via Restelli (l’area è di circa 33.700 mq per slp pari a 87.000 mq) e l’edificio del Comune posto tra via Pirelli e Melchiorre Gioia che raccoglierà i diversi asses-sorati tecnici sparsi per la città su una slp di 33.000 mq.

Ipotesi di lavoro per la Camera di Commercio

“Posizione” strategica della Camera di Commercio sul ruolo dell’area rispetto alle politiche territo-riali proposte dai documenti ufficiali.

Promozione di servizi d’informazione per le aziende nell’ottica di accentramento dei servizi ammi-nistrativi al sistema impresa.

Apertura sportello di informazione relativo ai servizi e alle iniziative elaborate e proposte dall’Ente camerale.

Informazione / Ricerca / Formazione Porta Vittoria

Contesto urbano

Il progetto prevede la costruzione di una nuova biblioteca di informazione e cultura nell’isolato com-preso fra le vie Umbria, Cena, Molise, Monte Ortigara (ex scalo FS di Porta Vittoria).

Sistema infrastrutturale di riferimento

L’area dello scalo ferroviario di Porta Vittoria occupa un isolato dismesso da alcuni anni. Il sotto-suolo è interessato dalla realizzazione del Passante Ferroviario “Garibaldi Vittoria” e, in particolare, della stazione Vittoria che costituirà la principale stazione est del sistema ferroviario metropolitano regionale instradato nel Passante Ferroviario.

L’accessibilità all’area dello scalo è inoltre garantita da molteplici linee dei mezzi pubblici milanesi:

linee tranviarie con sedi protette lungo gran parte degli itinerari, linee filoviarie, linee automobili-stiche (SS 45, 66, 73).

BEIC

La realizzazione a Milano della nuova “Biblioteca Europea di Informazione e di Cultura” è programmata dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano e dallo Stato.

La biblioteca offrirà un servizio che si colloca in un “segmento del mercato dell’informazione e del-la circodel-lazione documentaria più elevato di quello coperto solitamente dalle biblioteche di pubbli-ca lettura e immediatamente precedente a quello coperto dalle biblioteche specializzate”.

Il programma d’intervento prevede:

- un patrimonio documentario di circa 900.000 volumi;

- circa 150.000 documenti audiovisivi;

- circa 3.000 periodici nelle sezioni di consultazione a scaffale aperto;

- un patrimonio documentario di circa 3.500.000 volumi o documenti multimediali nei magazzini di conservazione;

- circa 3.500 posti di consultazione per utenti;

- circa 1.000 posti in auditorium, sale conferenze, aule;

- circa 600 posti in servizi di ristorazione;

- circa 2.700 mq da destinare ad attività commerciali consolidate con l’attività della biblioteca.

Sono stati redatti studi e compiuti atti amministrativi, in particolare: nel 1996 si è costituita l’Asso-ciazione “Milano Biblioteca del 2000” cui hanno aderito Comune di Milano, Regione Lombardia, Am-ministrazione Provinciale di Milano, Università milanesi, enti pubblici e privati, uomini di cultura con lo scopo di promuovere la realizzazione di una nuova biblioteca di informazione e cultura a Mi-lano, a servizio di tutta la Regione Lombardia.

Nel 1997 l’Associazione Milano Biblioteca del 2000 ha pubblicato un primo studio che definiva le caratteristiche della nuova biblioteca e ne proponeva la localizzazione sull’area dello scalo FS di Por-ta Vittoria.

Nel 1998 Regione Lombardia e Comune di Milano hanno sottoscritto un’intesa preliminare per un piano di d’interventi di natura culturale e l’associazione Milano Biblioteca del 2000 ha redatto uno studio di prefattibilità per la realizzazione della BEIC.

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Infrastruttur e e T erritorio

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Nel 1999 l’Associazione Milano Biblioteca del 2000, l’Università degli Studi di Milano e il Politec- XX

nico di Milano hanno costituito il “Comitato promotore della Biblioteca Europea di Milano”, al qua-le ha aderito la Regione Lombardia. Il comitato, di concerto con il Comune di Milano, nel contesto della procedura di redazione di un Programma di Riqualificazione Urbana di Sviluppo Sostenibile del Territorio (PRUSST), ha proposto al Comune di Milano di localizzare la BEIC sull’area dell’ex scalo di Porta Vittoria.

In attuazione della Legge Regionale 12/4/1999 n. 9 che disciplina la formazione dei Programmi In-tegrati di Intervento (PII), il Consiglio Comunale, con deliberazione in data 5/6/2000 n. 48, ha ap-provato il Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche del Comune, definendo le re-gole per la presentazione di tali programmi. Il suddetto Documento ha confermato la previsione de-gli interventi localizzati nel PRUSST e ha identificato il Programma Integrato di Intervento quale stru-mento urbanistico esecutivo idoneo a disciplinare le iniziative di riqualificazione urbana dell’area del-lo scadel-lo dismesso di Porta Vittoria.

La società Metropolis spa ha presentato in data 25/10/2000 la proposta di Programma Integrato di Intervento relativa all’area di Porta Vittoria secondo i contenuti normativi della Legge Regionale 9/99 e i criteri definiti dal documento di inquadramento del Comune di Milano.

Infine è stato bandito ed espletato il concorso relativo alla progettazione della biblioteca e alla ri-qualificazione dello spazio aperto.

La proposta ha previsto:

- l’edificazione di nuovi volumi corrispondenti a una slp di mq 72132 con destinazione terziario, commerciale, residenziale e ricettivo di cui mq 55.869 di competenza di Metropolis spa e mq 16.263 di competenza del Comune di Milano per aree di sua proprietà comprese nel perimetro del programma;

- la cessazione da Metropolis spa di aree per urbanizzazione primaria pari a mq 19.231 e di aree per urbanizzazione secondaria pari a mq 47.478;

- l’individuazione di un’area di circa mq 24.365 da destinare alla costruzione della Grande Biblio-teca Europea che sarà ceduta gratuitamente da Metropolis spa;

- l’esecuzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria per complessive L.15.000.000.000 circa;

- la realizzazione di una struttura a standard qualitativo aggiuntivo per un investimento di L.20.000.000.000 circa (parcheggio pubblico di interscambio, stazione linee su gomma e impianti sportivi),

- la realizzazione in sottosuolo di circa mq 26.000 di parcheggi asserviti all’uso pubblico.

Ipotesi di lavoro per la Camera di Commercio

La BEIC è il luogo preferenziale di accesso alle informazioni di ogni tipo e di ogni livello in cui l’ap-profondimento, la ricerca mirata e l’intrattenimento sono i servizi offerti. Diviene così uno dei cen-tri di comunicazione della rete della città policencen-trica con uno specifico settore sul divenire della produzione, dell’economia e della cultura d’impresa.

Il PRS della Regione Lombardia ha indicato la BEIC come uno dei tra “grandi servizi urbani” che, assieme alle infrastrutture per la mobilità di veicoli e informazioni, sono ritenuti in grado di far as-surgere Milano al rango di città mondiale.

Partecipazione all’“Associazione Milano Biblioteca 2000” per la gestione della biblioteca e valoriz-zazione gli aspetti inerenti il mondo del business.

Informazione / Congressualità Rogoredo-Montecity

Contesto urbano

L’ambito urbano interessato dal progetto è situato nel settore sud-orientale di Milano. L’area è deli-mitata a nord dai quartieri di via Mecenate e viale Ungheria, ad ovest dai tessuti cresciuti a ridosso della linea ferroviaria, a sud-est dal centro abitato di Rogoredo.

Sistema infrastrutturale di riferimento

L’ambito è servito dai principali assi infrastrutturali che connettono la città con il territorio: la Tan-genziale Est, le Autostrade A1 e A4, la linea ferroviaria e la Stazione Milano Rogoredo – “Stazione di Porta” della linea dell’Alta Velocità – la fermata Rogoredo della linea MM3, la Strada Statale Paul-lese, lo scalo aeroportuale di Linate e quello per i voli privati dell’ATA.

Per la rete infrastrutturale metropolitana Montecity sarà inoltre una delle “nuove porte” della città riferite al sistema del Passante Ferroviario.

Per la regione metropolitana e sul piano internazionale l’area è uno dei nodi strategici di crescita e di capacità attrattiva del sistema milanese in quanto sono previste funzioni di rango urbano e metropolitano quali il Centro Congressi di Milano, con Exbition Hall, attività terziarie e funzioni proprie del siste-ma dell’inforsiste-mazione, del commercio, dell’intrattenimento collettivo e dell’uso del tempo libero.

Piano Particolareggiato

L’area Montecity è oggetto di Piano Particolareggiato relativo alla zona ZRU1, variante al PRG vigente, approvato da GRL con delibera n. 39217 del 29 dicembre 1988; mentre l’area Rogoredo è ZRU3, variante al PRG vigente, approvata da GRL con delibera n. 26478 del 28 luglio 1992.

Dati quantitativi del Programma Integrato di Intervento “Montecity-Rogoredo”

Superficie territoriale PII mq 1.111.573

Slp edificabile mq 614.900

Suddivisa in:

Residenza mq 270.885 di superficie lorda pavimento

Terziario mq 162.785 di slp

Ricettivo mq 73.280 di slp

Commercio mq 30.000 di slp

Funzioni compatibili mq 70.450 di slp

Residenza alberghiera mq 7.500 di slp

Aree a standard di progetto

Parcheggi pubblici mq 204.960 di superficie territoriale

Parco e giardini mq 333.187 di st

Spazi pubblici riservati alle attività collettive mq 55.201 di st

Centro Congressi mq 32.000 di slp

Sono inoltre previste: struttura socio/sanitaria; attrezzatura religiosa; centro civico Rogoredo; asilo nido e scuola materna.

Costi di costruzione Struttura del Centro Congressi euro 61.974.827,89 (a totale carico del Promotore)

Il Centro Congressi verrà ceduto, dopo la sua realizzazione, al Comune di Milano secondo le mo-dalità previste dalla convenzione.

Ipotesi di lavoro per la Camera di Commercio

Attraverso il progetto le due aree trovano una nuova identità che consente all’impianto di operare un vero e proprio “salto di scala” nel disegno urbano e nelle funzioni, configurando l’insieme come riconoscibile e compiuta “parte di città”, potenzialmente in grado di confrontarsi con altri identifi-cabili settori unitari (città studi, il sistema di corso Sempione, ...) che compongono la “forma urba-ne” e territoriale riconoscibile.

La presenza di funzioni integrate fanno del Programma Integrato d’Intervento Montecity-Rogoredo un momento di crescita strategica per tutta la città e la regione metropolitana di riferimento.

Partecipazione alla società di gestione.

Indirizzo degli obiettivi della struttura congressuale, i contenuti operativi e le politiche di gestione.

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Infrastruttur e e T erritorio

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Informazione

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Ex Falck

Contesto urbano

L’area delle ex industrie siderurgiche Falck è situata nel comune di Sesto San Giovanni, una delle zo-ne più popolose ed urbanizzate d’Europa. La capacità insediativa è basata da un lato sul collegamento stretto con Milano, dall’altro su un proprio tessuto socio-economico articolato e ad alta produttività.

L’area fa parte del sistema di tessuti delle grandi fabbriche dismesse del nord Milano, oggetto di re-cupero e riqualificazione, dove i punti di forza per affrontare le sfide aperte dalla transizione verso l’economia postindustriale, sono indicati nella eccezionale disponibilità di aree di trasformazione, nella buona accessibilità, nella forte cultura del lavoro, nel tessuto ricco di piccole e medie impre-se e nell’impegno delle amministrazioni locali nell’attuazione delle trasformazioni.

Questo tessuto si appoggia alla struttura insediativa indicata come «T rovesciata» sulla quale sono già presenti o in fase di realizzazione interventi con specifiche destinazioni funzionali, quali: la Bi-cocca con l’Università degli Studi che costituisce il Polo Universitario del nord Milano, il Teatro de-gli Arcimboldi e il mix di funzioni terziario e residenziali; il Comune di Bresso con il Parco Nord;

Cinisello Balsamo con un carattere prettamente residenziale e commerciale; Cologno Monzese con la presenza del Gruppo Mediaset che identifica il polo nel settore della multimedialità e nelle co-municazioni.

Sistema infrastrutturale di riferimento

L’elevato grado di accessibilità dell’area è dovuto alla vicinanza del sistema autostradale, della pre-senza della rete su ferro e della linea metropolitana.

Tale sistema è oggetto di un progetto di potenziamento rispetto ai principi presenti nel “Piano di mo-bilità sostenibile” introdotto dalla Regione Lombardia che propone un nuovo modello di città do-ve il sistema viario e quello dei parcheggi interessino quanto più possibile il sottosuolo per speri-mentare soluzioni in cui le auto occupino la minima parte del paesaggio urbano.

Il Comune di Sesto San Giovanni ha approvato un “Piano dei Servizi” che prevede alcuni interven-ti infrastrutturali che coinvolgono l’area dell’ex industrie siderurgiche. Le scelte contenute nel Pia-no soPia-no: la conferma dell’asse di circonvallazione urbana (Ring), strada a scorrimento veloce a due corsie per senso di marcia; nuovo collegamento diretto del tratto settentrionale del Ring allo svin-colo autostradale con la A4 Torino-Venezia; rifunzionalizzazioni di importanti assi viari, quale via-le Italia che attraversa via-le aree ex Falck; potenziamento del Cavalcavia Buonarroti. Questo insieme di interventi sarebbe effettivamente in grado di garantire un sensibile miglioramento rispetto ai li-velli di congestione attuali, anche a fronte di un aggravamento dei pesi insediativi a seguito di nuo-vi progetti insediatinuo-vi.

Al contempo la Rete Ferroviaria Italiana sta approntando le misure per attuare le indicazioni con-tenute nel Piano Regionale che contemplano una serie di interventi di modernizzazione e potenziamento della rete.

Secondo le previsioni al 2008-2010 la tratta Milano-Monza vede un incremento del 70% del trasporto regionale e un incremento del 68% dei treni a lunga percorrenza. L’area ferroviaria di Sesto San Gio-vanni è interessata da una ipotesi di realizzazione di una piattaforma distributiva che, assieme ad altre localizzazioni come S. Cristoforo e Certosa, dovrebbe sperimentare un interscambio ferro-gom-ma legato alle nuove modalità di distribuzione delle merci in un contesto urbano.

Per quanto riguarda le linee urbane è in fase di avanzata definizione la metrotramvia che attraver-serà le aree ex Falck e che condurrà i flussi non solo alla stazione MM1 di Sesto Marelli, ma anche a Cascina Gobba sulla MM2.

Ex Falck

Le linee guida per la riutilizzazione delle aree ex Falck hanno come obiettivo di fondo la necessità di riannodare la relazione tra le grandi aree intercluse dei recinti industriali e la città.

Il recupero delle grandi aree industriali dismesse è quindi un’occasione unica per dare nuova con-figurazione ai settori urbani interessati non solo per le dimensioni degli interventi, ma per le

pos-sibilità di sviluppo economico territoriale legate all’insediarsi di nuovi settori produttivi.

La proposta per il recupero delle aree ex Falck si basa sulla realizzazione di una nuova parte

La proposta per il recupero delle aree ex Falck si basa sulla realizzazione di una nuova parte