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La famiglia filippina “tradizionale” nel suo contesto d'origine

Le famiglie filippine: tra transnazionalità e

1. La famiglia filippina “tradizionale” nel suo contesto d'origine

Nelle Filippine la famiglia è l'istituzione cardine della società. “Il filippino può essere definito come “ un essere con”, una persona

che ha il culto della relazione. Questo bisogno innato si esprime soprattutto all'interno della famiglia nucleare ed estesa, pilastro della società filippina fin da tempi remoti.”31

La famiglia filippina “tradizionale”32 ha forme, peculiarità e

dinamiche interne che si discostano notevolmente dal concetto occidentale di famiglia.

Parlare di famiglia tradizionale filippina risulta necessario, affrontando il rischio di stereotipizzazione, al fine di far emergere un modello di riferimento che aiuti a comprendere l'interazione e l'influenza rispetto a tratti culturali ed elementi identitari costitutivi della società ospitante rispetto a quelli valorizzati dalla popolazione immigrata filippina.

È ben chiaro che l'istituzione famiglia sia flessibile, molteplice e cangiante, sia a livello diacronico che sincronico, pertanto la famiglia nucleare non può essere che solo a livello teorico utilizzata come modello universale ed egemone anche nella società occidentale.

La famiglia “tradizionale” filippina dunque, se da una parte può essere definita come famiglia nucleare, in particolare rispetto alla residenza anagrafica e alla convivenza dei suoi membri, da un punto di vista concettuale viene intesa usualmente come famiglia estesa dai filippini stessi, a tal punto che si può parlare di clan ed il matrimonio stesso viene visto come l'unione di due clan, secondo una concezione collettivistica.

31Cfr. T. SENNO, Filippine: valori tradizionali e fede cristiana, Emi, 2001, Bologna, p.22

32Si precisa che per “tradizionale” s'intende l'agire di un attore sociale che adotta un

modello di comportamento tramandato da una generazione precedente e lo trasmette attraverso un processo di socializzazione e apprendimento alle generazioni successive, difficilmente prescindibile da concetti come cultura e identità. In questo senso nell'ambito della famiglia la tradizione è costituita dall'attribuzione di valori e dalla paura della perdita di tratti culturali che fungono da molla per l'agire sociale intenzionale che assicura dunque la trasmissione e la sopravvivenza di un comportamento.

Alla famiglia estesa filippina appartengono i parenti rispettivamente della moglie e del marito, ma tale definizione assume caratteri di forte dinamicità nel corso del ciclo di vita familiare. Infatti numero e composizione dei membri mutano continuamente nel tempo a seconda delle trasformazioni nel corso di vita familiare. Ad esempio, dopo il matrimonio del figlio maschio la nuova coppia solitamente vive per un periodo iniziale insieme alla famiglia d'origine del marito. Analogamente, in tarda età, a prescindere dalle condizioni di maggior o minor autosufficienza, gli anziani ritornano a vivere insieme ai propri figli. È evidente dunque che solo per parte del ciclo di vita la coppia coniugale vive la condizione di nuclearità in senso stretto, anche in termini di convivenza, pur permanendo la concezione di famiglia come famiglia allargata. Allo stesso modo difficilmente la coppia si troverà a vivere la particolare condizione del nido vuoto dopo il matrimonio dei figli.

Nelle Filippine l'estensione del concetto di famiglia è tale che spesso vengono considerati parenti a tutti gli effetti gli “spiritual of cerimonial

kins”33 o meglio coloro che, anche senza un vero e proprio vincolo di

sangue, hanno instaurato un vincolo religioso in quanto padrini o madrine nei principali sacramenti cattolici (battesimi, cresime, nozze). Soprattutto in passato, e ad oggi solo nelle famiglie più fedeli alla tradizione, con il termine Kapwa, cioè sorella o fratello, veniva definita ogni persona incontrata lungo il corso della vita e rilevante per la propria storia personale.

La famiglia filippina si basa su un sistema di discendenza bi-lineare. I nuovi nati vengono dunque affiliati a entrambi i nuclei parentali, paterno e materno, nel rispetto della concezione clanica. La trasmissione del cognome invece è patrilineare, nonostante permanga ancor oggi una forte tradizione di matrilinearità che si può riscontrare nell'uso del middle name. Tale peculiarità ha reso complesse le registrazioni di immigrati filippini in Italia, al punto da rendere necessaria la predisposizione nel 2010 di una Circolare

che il nome completo dei cittadini filippini e composto da un nome proprio, un cognome e un nome di mezzo (middle name). Questo ultimo corrisponde al cognome della madre e viene normalmente indicato dopo il nome proprio. Al fine di evitare che il nome di mezzo venga confuso con un secondo nome proprio, L'Ambasciata ha chiesto alle Autorità italiane di ometterne l'indicazione.”34

Come anche evidenziato nell'uso del middle name, i legami familiari assumono una forza tale da essere vincolo e al contempo protezione per la persona. “Attaccamento e fedeltà alla famiglia sono le basi della struttura

sociale e comportamentale del popolo filippino”35 Pertanto la famiglia

estesa definisce l'identità personale di ogni suo membro, offrendo adeguata protezione sociale attraverso forme di reciproco aiuto sotto forma sia di servizi che di denaro, creando così obblighi di reciprocità, ma anche rafforzando i legami interni, al fine non solo di difesa economica e stabilità rispetto al tessuto sociale esterno, ma soprattutto per il mantenimento dell'onore e del buon nome.

La concezione di famiglia nelle Filippine si basa infatti sul dovere morale che ogni membro ha rispetto a tutti gli altri membri, in particolare i più deboli. Il buon nome della famiglia dipende dalla sua capacità interna di costruire legami forti di reciprocità. È in quest'ottica che possono essere lette le strategie migratorie e il forte impegno nell'invio di rimesse consistenti che caratterizzano gli immigrati filippini, i quali sostengono economicamente col loro lavoro all'estero i parenti in madrepatria. Anche

“transizioni economiche e politiche sono facilitate e mediate grazie ai legami familiari”.36 Tuttavia questa forte dipendenza familiare è stata letta

anche in termini negativi, come agente facilitatore per il sorgere di nepotismo o parassitismo sociale e come ostacolo agli sforzi collettivi per uno sviluppo del Paese.

34Cfr. in www.gov.interno.it ,Ministero dell'Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e

Territoriali, Direzione Centrale per i Servizi Demografici, Circolare n. 29 del 7 Ottobre 2012

35CFR. T. SENNO, Filippine: valori tradizionali e fede cristiana, op.cit., p.23 36CFR. T. SENNO, Filippine: valori tradizionali e fede cristiana, op. cit., p. 23

Nella Costituzione filippina del 1987, all'Art. 15 si ribadisce l'importanza della famiglia e dei suoi aspetti costitutivi:

“Section 1. The State recognizes the Filipino family as the foundation of the

nation. Accordingly, it shall strengthen its solidarity and actively promote its total development.

Section 2. Marriage, as an inviolable social institution, is the foundation of the family and shall be protected by the State.

Section 3. The State shall defend:

(1) The right of spouses to found a family in accordance with their religious convictions and the demands of responsible parenthood;

(2) The right of children to assistance, including proper care and nutrition, and special protection from all forms of neglect, abuse, cruelty, exploitation and other conditions prejudicial to their development;

(3) The right of the family to a family living wage and income; and

(4) The right of families or family associations to participate in the planning and implementation of policies and programs that affect them.

Section 4. The family has the duty to care for its elderly members but the

State may also do so through just programs of social security.”37

La Costituzione filippina sottolinea come lo Stato deve rafforzare la solidarietà e lo sviluppo della famiglia, quale fondamento della nazione. La sua definizione è basata sul vincolo del matrimonio, inviolabile istituzione sociale, nel rispetto delle convinzioni religiose degli sposi. È riconosciuto comunque anche il matrimonio civile.

Interessante è notare come il diritto di contrarre matrimonio si basi anche sulle richieste dei familiari responsabili, peculiarità che permea l'istituto e il concetto di famiglia filippina. La scelta del partner infatti è personale, ma è anche fortemente influenzata da pressioni sociali. Il partner

deve essere approvato in particolare dalla madre e dai membri anziani della famiglia ed in alcune zone delle Filippine non è raro che debba esserci l'approvazione anche dei barangay, i parenti più stretti che risiedono nel vicinato. Ancora oggi per le donne esistono forme di accompagnamento da parte di un membro della famiglia durante il periodo del fidanzamento, al fine di vegliare sull'incolumità e sulla verginità della sposa, valore fondamentale nella società filippina.

La famiglia filippina è certamente child centred. Il matrimonio è finalizzato alla procreazione e all'educazione dei figli. In media per ogni famiglia filippina vi sono sei figli. Al fine di abbassare l'indice di natalità il governo filippino ha recentemente innalzato l'età matrimoniale senza consenso genitoriale sia per le donne che per gli uomini (rispettivamente a ventuno e ventitré anni). La centralità del bambino risulta evidente anche dalla speciale protezione delineata dalla Costituzione.

Altrettanto importante è il ruolo dei membri anziani, verso i quali la famiglia ha un preciso dovere di assistenza.

Da un punto di vista di genere è indubbio che nella famiglia tradizionale filippina il ruolo della donna e dell'uomo siano definiti secondo asimmetrie di genere. Come già suddetto, l'uomo è colui che si occupa del mantenimento della famiglia, mentre la donna assume un ruolo riproduttivo e di cura dei suoi membri, spesso in una condizione di sottomissione al marito.

Per la famiglia filippina l'evento migratorio assume un ruolo trasformativo per le relazioni familiari e di genere. La migrazione rende evidente la flessibilità dell'istituzione sociale famiglia, modificandone dinamiche, composizione, strategie di relazione con la società esterna.