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La fase di avvio: modalità ed organizzazione

5.3 Il progetto porta a porta (PAP)

5.3.1 La fase di avvio: modalità ed organizzazione

Il progetto, il cui obiettivo è l’avviamento del sistema omogeneo di raccolta porta a porta, comprende i comuni di Crespellano, Monte S. Pietro e Sasso Marconi, ossia quelle Amministrazioni territorialmente limitrofe al comune di Monteveglio nel quale tale metodo di raccolta è stato attivato a partire dal 2005.

Il modello organizzativo proposto, che rappresenta appunto l’estensione del modello già praticato a Monteveglio, prevede la raccolta porta a porta distribuita omogeneamente su tutto il territorio, rivolta sia alle utenze domestiche sia alle utenze non domestiche per tutte le filiere di rifiuti (compreso l’indifferenziato), eliminando completamente i contenitori stradali, ad esclusione della frazione del vetro (e lattine) che continua a rimanere a campane.

A monte dell’avvio del progetto, il Gestore si è impegnato ad elaborare un piano di comunicazione, caratterizzato da interventi volti al coinvolgimento, alla sensibilizzazione e all’informazione ambientale degli stakeholder e delle utenze domestiche e non domestiche presenti sul territorio interessato da questo modello di gestione intercomunale.

Il piano di comunicazione integrata è fondato sui principi di prevenzione e minimizzazione della produzione di rifiuti, con particolare riferimento alla raccolta differenziata domestica. I temi fondamentali affrontati nell’ambito del piano sono stati il principio della responsabilità condivisa e l’incremento della consapevolezza, presso gli stakeholder e tutti i soggetti interessati, relativamente alle buone pratiche per una corretta gestione dei rifiuti, la quale contempla il riciclo, il recupero di materia prima, lo sviluppo della raccolta differenziata e la riduzione del flusso dei rifiuti di imballaggio destinati allo smaltimento finale.

In particolare, i target di utenti a cui la comunicazione ha inteso rivolgersi sono: - i cittadini (intendendo l’insieme delle utenze domestiche);

- le utenze non domestiche (in tale categoria sono compresi gli uffici e i servizi pubblici, le attività produttive, artigianali e commerciali, ecc);

- le scuole;

- le Associazioni di categoria (Commercianti, Artigiani, PMI, ecc).

La campagna di comunicazione può intendersi suddivisa in quattro attività principali, di seguito riportate, in funzione del tipo di mezzo impiegato per la divulgazione dell’informazione e dell’utenza a cui essa si rivolge:

1. attività di concertazione preventiva con gli stakeholder: in accordo con le Amministrazioni Comunali e l’Agenzia di Ambito, sono stati programmati

numerosi incontri con gli stakeholder presenti sul territorio (quali associazioni di categoria, scuole, associazioni no profit), nell’ambito dei quali sono state anticipate le motivazioni a sostegno delle variazioni di servizio proposte, valorizzando opportunamente la necessità di incrementare la raccolta differenziata ed attivare strategie di prevenzione;

2. piano media: la campagna di comunicazione è stata accompagnata anche da un adeguato piano media;

3. attività di comunicazione diretta: all’avvio del servizio domiciliare sono stati effettuati vari incontri serali a carattere informativo con gli utenti, al fine di sviluppare un forte contatto diretto con le utenze dislocate sul territorio. Sono stati istituiti infopoint territoriali in grado di assistere i cittadini e fornire loro tutte le indicazioni necessarie, nonché gli obiettivi fissati.

Infine, è stata introdotta la figura del tutor finalizzata a fornire delucidazioni relativamente alle nuove modalità di servizio e a prendere atto di eventuali esigenze rilevate da parte dei cittadini, non contemplate precedentemente. Per mezzo dell’implementazione dell’attività di tutoraggio sono state contattate oltre 10.000 famiglie e quasi 1.500 utenze non domestiche. I tutors, preposti all’informazione e all’assistenza degli utenti sono stati nominati mediante l’emanazione di bandi pubblici;

4. attività di educazione ambientale nelle scuole: oltre alle visite informative effettuate presso le scuole del territorio, sono stati indetti concorsi a premi per gli alunni e sono state attivate forme di raccolte differenziate che hanno coinvolto personale docente e non.

A tali attività sono seguite una serie di momenti di verifica, finalizzati ad accertare l’effettiva efficacia del piano di comunicazione, il gradimento e il grado di ricezione da parte degli utenti, nonchè i livelli di raccolta differenziata raggiunti. In base, poi, ai risultati derivanti dall’effettuazione delle verifiche sono stati adottati, a seconda dei casi, specifici provvedimenti di rimedio o gratificazione degli utenti.

Tab 5.4 Schema dettagliato delle attività svolte nell’ambito del piano di comunicazione integrata del progetto PAP

Attività Mezzo Provvedimento

Lancio stampa 10 conferenze stampa

PIANO MEDIA

Inserzioni stampa

6 uscite su Il Resto del Carlino Bologna

10 uscite sulle pubblicazioni periodiche dei singoli Comuni 1 uscita sulla pubblicazione periodica di Hera spa

Utenze domestiche

15.000 buste

15.000 lettere confezione a tre ante 15.000 leaflet confezione a tre ante 15.000 calendari composti da 32 facciate

Utenze non domestiche

2.000 buste

2.000 lettere confezione atre ante 2.000 leaflet confezione a tre ante 2.000 calendari composti da 32 facciate

Materiali per la distribuzione territoriale

6.000 leaflet confezione a tre ante

Piano mailing

3.000 calendari composti da 32 facciate

3 incontri con le Associazioni locali 3 incontri con le Associazioni di categoria 3 incontri con gli Amministratori di condominio 3 incontri con le Giunte comunali

3 incontri con gli staff tecnico/politici dei comuni addetti alle relazioni con il pubblico

3 incontri con gli staff tecnico/politici dei comuni addetti agli acquisti e all'economato

60 serate informative con le UD e UND 12 infopoint territoriali per tutte le utenze 14.265 visite domiciliari preventive per le UD 1.700 visite domiciliari preventive per le UND Linea call center dedicata

COMUNICAZIONE DIRETTA

Formazione su compostaggio domestico e verifica compostiere

Lancio stampa 1 conferenza stampa

Programmazione scolastica

incontri con i Dirigenti scolastici e docenti

30 interventi nelle classi 10 visite presso le SEA

EDUCAZIONE AMBIENTALE PRESSO LE SCUOLE (PROGETTO "SCUOLA AMBIENTE") Interventi di animazione ed educazione ambientale a scuola

20 incontri presso le scuole per introdurre servizi dedicati di raccolta differenziata con Ecobox e contenitori dedicati

Al momento dell’avvio del servizio, alle utenze è stato fornito il materiale necessario per la realizzazione del progetto. Nel dettaglio:

- residuale (o indifferenziato): è stata prevista la consegna di sacchi per i civici con meno di 4 utenze e di bidoni carrellati per quelli con più di 4 utenze e per le utenze non domestiche delle zone industriali/artigianali;

- carta/cartone e plastica: per la raccolta di queste frazioni sono stati forniti sacchi alle utenze domestiche;

- Imballaggi di cartone: vengono raccolti sfusi presso le utenze non domestiche (grandi produttori e utenze commerciali). Il servizio prevede la raccolta del cartone presso le utenze site nelle strade a maggiore interesse commerciale e le grandi utenze, quali centri commerciali, supermercati, ecc. Esso contribuisce anche al decoro urbano in quanto gli imballaggi di cartone comportano un elevato impatto visivo e, rimuovendoli dal circuito di raccolta territoriale dell’indifferenziato, si evita la rapida saturazione delle volumetrie disponibili causata dal loro peso specifico apparente basso. L’utente dovrà occuparsi della piegatura degli imballaggi puliti, della loro esposizione nel giorno e nell’orario stabiliti sulla via più prossima all’attività stessa;

- organico: il gestore ha previsto la fornitura di sacchi e pattumelle per la raccolta dell’organico presso ciascuna utenza domestica e di bidoni carrellati di varia volumetria presso ogni civico interessato e per le utenze target.

Rimangono sul territorio solo le campane per la raccolta congiunta del vetro e delle lattine, il posizionamento delle quali è stato pianificato sulla base della distribuzione della popolazione sul territorio, della vicinanza ad utenze target ad elevata produzione di questa tipologia di rifiuti (bar, mense, ristoranti, ecc.), dell’accessibilità ai mezzi di raccolta e dell’impatto ambientale. Per la raccolta differenziata di ingombranti e sfalci verdi è attivo il servizio a chiamata o su segnalazione, oltre alla possibilità di conferimento diretto presso la SEA, dove vanno conferite anche tipologie target di rifiuti, quali oli vegetali e minerali, batterie, pneumatici, ecc, che per qualità e quantità non possono rientrare nel normale circuito di raccolta. Complessivamente il servizio erogato è stato progettato per essere il più capillare possibile, al fine di raggiungere un elevato livello di intercettazione dei materiali. L’obiettivo di raccolta differenziata che ci si è riproposti di raggiungere attraverso l’implementazione di tale modello è pari al 60%.

Tab 5.5 Organizzazione del servizio PAP

Comune Area territoriale Frazione

merceologica Metodo di raccolta

Frequenza (g/g) UD e UND Indifferenziato PAP (sacchi e bidoni

carrellati) 1/7

UD Carta/cartone PAP (sacchi) 1/14

UND Imballaggi

cartacei PAP (sfuso) 1/7

UD e UND Plastica PAP (sacchi) 1/14

UD PAP (sacchi, pattumelle e

bidoni carrellati) 2/7 UND

Organico

PAP (bidoni carrellati) 2/7 Crespellano,

Monte S.Pietro e

Sasso Marconi

UD e UND Vetro/lattine Stradale (campane) 1/20

Si fa notare che l’attivazione del progetto porta a porta comporta l’introduzione della raccolta dell’organico nel sistema di gestione dei rifiuti urbani in tutti e tre i comuni. Come indicato con precisione dalla Tab 5.4, essa è strutturata diversamente a seconda delle utenze da servire e, in aggiunta alla raccolta territoriale, all’interno del nuovo sistema viene promosso anche il compostaggio domestico, per la realizzazione del quale viene fornito, in comodato d’uso gratuito, un biocomposter a tutte le utenze che ne facciano richiesta.

Inoltre, è prevista la raccolta dei rifiuti ingombranti su chiamata, su segnalazione oppure facendo riferimento direttamente alla SEA. Analogamente anche gli sfalci verdi vengono raccolti su chiamata oppure conferiti alla SEA. Mentre, per i rifiuti pericolosi, i quali devono essere raccolti differenziatamente per legge, sono previsti appositi contenitori situati presso punti vendita specifici, in ogni caso è contemplato l’utilizzo della SEA.

Relativamente all’impiego delle SEA, queste ultime si rivelano di completamento al servizio di raccolta territoriale, in quanto in esse possono essere conferiti tutti quei rifiuti che per qualità e/o quantità non vengono intercettati dalla raccolta su territorio. Si è stimato che il contributo complessivo delle SEA al servizio di raccolta territoriale è pari a circa il 30%. Nell’ambito del presente progetto sovracomunale ci si ripropone il mantenimento della situazione precedente l’attivazione del nuovo servizio, ossia una SEA per ciascun comune.