NOME: INDIRIZZO WEB:
2. Media islamici e network nel web fuori dal mondo islamico: il ruolo di internet
2.3 Associazionismo e media
2.3.1 La situazione europea
Il contesto europeo presenta caratteristiche molto diverse nei vari paesi, sia a causa dei tempi del fenomeno migratorio che della tradizione dei convertiti, e soprattutto a seconda dei diversi approcci politici e sociali al fenomeno delle migrazioni, dal multiculturalismo all’intercultura, dall’assimilazione
141
Si è scelto di utlizzare questa definizione del fenomeno, usata da Singer J. B. et al., cit. preferita rispetto alle altre user-generated content e produsage citate nello stesso volume, pp. 2-3.
142 Sul giornalismo online in occasione di questi eventi si veda Allan S., Online news: journalism and the Internet,
McGraw-Hill International, New York 2006.
143
Belluati M., (a cura di), L’islam locale. Domanda di rappresentanza e problemi di rappresentazione, Franco Angeli, 2007.
52
all’integrazione144. Per non dimenticare i paesi con tradizioni storiche islamiche, che sovente non vengono considerati come pienamente europei. anche per ragioni politiche.
Come si ha già avuto modo di accennare precedentemente, le prime esperienze di islam online sono state create negli Stati Uniti da persone della diaspora appassionati di informatica, studenti, ingegneri o professionisti, accademici e subito dopo sono legate ad associazioni o a movimenti culturali. Allo stesso modo in Europa la prima produzione islamica è legata ad “addetti ai lavori”, con un livello iniziale di informatizzazione più bassa di quella americana, e ha dato avvio all’aggregazione e all’associazionismo. Da allora internet è diventato un veicolo di informazione con un pubblico sempre più ampio e il poter godere della libertà di espressione e non essere sottoposti a censura è stato ed è fondamentale per alcune esperienze che non avrebbero potuto rimanere visibili nella maggior parte dei paesi islamici. Anche se c’è stata una progressiva apertura in molti paesi del mondo arabo islamico da questo punto di vista145, l’Europa e l’Occidente continuano a costituire per molti musulmani anche nel mondo virtuale, un luogo dove è possibile leggere e pubblicare un’informazione più plurale, senza il rischio di essere soggetti a censure.
L’associazionismo islamico in Europa si sviluppa a partire dai livelli nazionali, e con le seconde generazioni e il radicamento prende distanza dall’islam etnico146 e dal proselitismo per passare alla difesa dei propri diritti all’interno di nazioni multiculturali.
Come per l’associazionismo anche le prime esperienze di giornalismo islamico si riscontrano soprattutto nei paesi di più antica immigrazione, e in particolare in Gran Bretagna. La stampa islamica europea è fatta di riviste e di bollettini dei centri islamici, la maggior parte dei quali è approdata online e si è trasformata nel tempo in portali informativi e newsletter.
Le associazioni di tipo istituzionale hanno iniziato poco tempo dopo la loro fondazione ad aggregarsi e a costituire reti nazionali o europee. Con il tempo,
144 Ferrari S., Islam ed Europa, cit. 145
Sul tema si veda Nsouli M. A. e Meho L. I., Censorship in the Arab world: an annotated bibliography, Scarecrow Press, USA 2006.
53
e favorite dalla facilità di comunicazione in internet, anche le organizzazioni informali e persino i piccoli centri islamici di quartieri periferici, hanno cominciato a tessere le loro reti.
Internet sta favorendo un processo di interazione tra le associazioni islamiche europee, che si connettono in maniera sempre più universalista. Le principali reti islamiche europee hanno denominazioni che includono il termine Europa o europeo.
La Federation of Islamic Organization in Europe (FIOE)147 fondata nel 1989 per riunire le organizzazioni islamiche e prevenirne la frammentazione, riunisce centinaia di enti con sedi in 28 paesi europei, lavora per rimuovere ogni discriminazione e le barriere di paura della presenza islamica in Occidente. Ha redatto la Carta dei Musulmani Europei148 nel 2008. Attraverso il motto “Well-established and effective Islamic presence in Europe” descrivono la loro missione: far sì che l’islam sia parte della vita europea e che i musulmani siano parte integrante della società europea.
European Muslim Union (EMU)149, The European Foundation, un’organizzazione ombrello no profit non governativa che riunisce diverse organizzazioni associate allo scopo di servire la comunità musulmana in Europa e di promuovere e facilitare il dialogo con la società ospitante.
Globalia Magazine, uno dei membri del network oggetto di questo studio, è
un partner di questa organizzazione.
European Muslim Initiative for Social Cohesion (EMISCO)150, fondata nel 2010, nelle linee guida dell’organizzazione si propone lo sforzo per il raggiungimento di un dialogo inter-etnico, interreligioso e interculturale e della cooperazione in Europa per combattere tutte le forme e manifestazioni di discriminazione, discorsi e crimini fondati sull’odio, inclusa l’islamofobia. Il CEDAR Network (Connecting European Dynamic Achievers & Role Models)151 è un network professionale dei musulmani europei promosso dall’Institute for Strategic Dialogue152 e creato nel 2008. Il CEDAR ha lo 147 http://www.fioe.org/. 148 http://www.euro-muslim.com/En_u_Projects_Details.aspx?News_ID=323. 149 http://www.emunion.eu/. 150 http://www.emisco.com/. 151 http://www.thecedarnetwork.com/. 152 http://www.strategicdialogue.org/.
54
scopo di rappresentare una generazione di giovani musulmani che hanno successo crescente in ambito professionale in Europa. Tra loro si trovano anche alcuni dei direttori o redattori dell’EMIN hanno il proprio profilo su questo sito.
L’European Council for Fatwa and Research (ECFR)153 presieduto da Al- Qaradawi di cui si è trattato in precedenza154.
Continuano a nascere esperienze di giornalismo islamico online e offline, associazioni e centri islamici. La moltiplicazione di queste espressioni è la risposta alla crescita e alla complessità dell’umma europea. Questa crescita incrementa anche la costruzione di reti: sorgono in continuazione anche piccole esperienze di rete con base in Europa, come l’eMinbar, registrato nel 2011, che vuole essere il network delle moschee155.