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La stima dei fabbisogni: le indagini Excelsior-Unioncamere

1.2 La regolazione dei flussi da lavoro I principi di regolazione con la

1.2.6 La stima dei fabbisogni: le indagini Excelsior-Unioncamere

All'interno del primo documento programmatico triennale, oltre la consapevolezza del «carattere strutturale del fenomeno migratorio»134, si esprime,

tra i criteri generali, la necessità di tenere presente la situazione interna del mercato del lavoro nazionale in modo che «l'offerta di disponibilità della manodopera straniera possa dirigersi verso spazi ed ambiti non completamente assorbiti dalla manodopera straniera»135. L'occupazione straniera, a partire dalla

seconda metà degli anni Novanta, ha assunto tali dimensioni per cui l'immigrazione non può più essere considerata un fenomeno di congiuntura, e pertanto, il lavoro immigrato appare sempre più in maniera evidente di carattere strutturale.

132 Le cause risiedevano principalmente nel ciclo economico che stava vivendo l'Italia e dal punto di vista politico nell'introduzione delle quote di ingressi da assegnare per la ricerca di lavoro tramite il sistema dello sponsor. Questa possibilità verrà poi eliminata con l'approvazione delle riforma Bossi-Fini nel 2002. Ibidem.

133 Documento programmatico per il triennio 2001-2003, cit., p. 6. 134 Documento programmatico per il triennio 1998-2000, cit., p. 7. 135 Ivi, p. 25.

A partire dal 1997 Unioncamere avvia il sistema informativo Excelsior in collaborazione con il Ministero del Lavoro e dell'Unione Europea. Tale indagine consente una rilevazione annuale dei piani di assunzione. La ricerca si svolge su un campione di oltre 100 mila imprese nell'arco di un anno e permette in questo modo di ricostruire il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese136. In altre parole,

seppur con i limiti di un'indagine previsionale, le rilevazioni Excelsior rappresentano una fonte statistica di grande importanza che permette

di evidenziare gli spazi di occupabilità esistenti nel sistema produttivo italiano, individuando le imprese, i settori e i territori […] identificando le figure richieste dalle imprese e le difficoltà che quest'ultime segnalano nel reperimento delle professionalità ricercate137.

Un'importante novità, inserita all'interno dell'indagine a partire dalla rilevazione relativa al biennio 1999-2000, consiste in un approfondimento dedicato proprio alla propensione delle imprese ad assumere personale proveniente da paesi extracomunitari138. I risultati che emergono

[…] confermano il carattere strutturale del fabbisogno di manodopera immigrata in relazione a diffuse e pronunciate difficoltà di reperimento di personale. Evidenziano inoltre la diversificazione territoriale dei fabbisogni, in relazione al differente grado di dinamismo dei sistemi produttivi locali, e alla loro vocazione produttiva. L'indagine rileva poi l'accentuata tendenza all'etnicizzazione di alcuni mestieri (in particolare quelli relativi al comparto dell'edilizia e dei servizi operativi alle imprese) prefigurando il rischio di un ulteriore rafforzamento delle resistenze dei locali ad occuparli139.

136 Dati reperibili sul sito ufficiale del Sistema Informativo Excelsior

www.excelsior.unioncamere.net al seguente link http://excelsior.unioncamere.net/index.php? option=com_content&view=article&id=46&Itemid=53

137 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Primo Rapporto L'immigrazione per lavoro in Italia. Evoluzione e prospettive, Roma, 24 febbraio 2011, p. 151.

138 L. Zanfrini, op. cit., p. 38. 139 Ibidem.

Successivamente attraverso il decreto-flussi 2001140 compaiono una serie di

novità relative nella programmazione dei flussi. Vengono introdotte quote specifiche per gli infermieri e per i lavoratori tecnici informatici; vengono programmati separatamente i lavoratori stagionali da quelli non stagionali; infine, aspetto più importante, per la prima volta viene definito il limite quantitativo sulla base di una stima del fabbisogno di lavoratori immigrati provenienti dall'estero141.

All'interno del nuovo documento programmatico triennale vengono riportate esplicitamente le previsioni demografiche pubblicate dell'Onu142. Secondo tali

stime, in assenza di afflussi dall'esterno, il calo della natalità in Italia, con il conseguente invecchiamento della popolazione, porterebbe a un calo della popolazione del 28,5% nel 2050. In questa situazione, pertanto, si attribuisce un ruolo alle politiche migratorie per fronteggiare gli squilibri demografici dell'Italia143. Inoltre, la consapevolezza di un mercato del lavoro fortemente

segmentato geograficamente e professionalmente144, nonché la nascita ed

espansione di quei lavori rifiutati dagli italiani, contribuiscono ad alimentare la necessità condivisa di «[...] affinare i legami tra entrate di stranieri e mercato del lavoro, al fine di facilitare l'integrazione degli immigrati [...]»145. A tal fine, una

rilevazione efficiente e affidabile del fabbisogno interno si dimostra di fondamentale importanza per una programmazione dei flussi in linea con le possibilità del mercato del lavoro nazionale. Così, all'interno del documento programmatico viene inserita una lista di fattori economici, definiti incrementali e

140 Decreto che viene emanato con forte ritardo in quanto viene affiancato dal documento programmatico per il triennio 2001-2003.

141 Documento programmatico per il triennio 2001-2003, cit., p. 6. 142 Ivi, p. 4.

143 Ibidem. 144 Ibidem. 145 Ivi, p. 5.

decrementali, da seguire per la determinazione del fabbisogno di lavoratori extracomunitari.

Tabella II. Fattori economici da tenere in conto per la determinazione del fabbisogno di lavoratori extracomunitari.

Fattori incrementali Fattori decrementali

Rilevazioni dei fabbisogni tramite verifica analisi e consultazioni da parte del Ministero del Lavoro, anche tramite le Direzioni Regionali del Lavoro

Livello ed evoluzione della disoccupazione italiana, con riferimento alla sua distribuzione geografica.

Dati Regioni e degli enti territoriali Mobilità interna Contributo CNEL, parti sociali e

organizzazioni del privato sociale e del volontariato

Capacità di aumentare la partecipazione forza lavoro interna

Richiesta di lavoratori stranieri da parte delle imprese e studi di job vacancies (dati Excelsior Unioncamere, ISFOL-CSA e altri disponibili)

Congiuntura economica (rispetto alle capacità di assorbimento strutturale di lavoro)

Richiesta di lavoratori dell'alta tecnologia (dati Assinform, dati Ministero dell'Industria)

Capacità interna di formazione figure professionali carenti

Rilevazione dei fabbisogni degli operatori sanitari (Ministero della Sanità)

Disoccupazione stranieri già presenti in Italia

Domanda di servizi alla persona-lavoro domestico

Problematiche di inserimento, in particolare alloggiative

Eccesso di domanda da parte delle imprese rispetto alle quote dell'ultimo decreto-flussi e velocità di esaurimento quote anno precedente

Altre entrate migratorie extraquote inseribili nel mercato del lavoro (rifugiati, ricongiungimenti familiari)

Altri Effetti regolarizzazione

Altri

Fonte: Documento programmatico per il triennio 2001-03..., cit., pp. 5-6.

Nella pratica, all'interno del decreto-flussi 2001, il tetto massimo di 83 mila ingressi viene stabilito sulla base di due stime. La prima consiste in una valutazione soggettiva effettuata dagli Uffici Regionali del Lavoro sulla base di un'azione di monitoraggio, in termini quantitativi e qualitativi dell'andamento economico, secondo i quali alla fine del 2000 si stima una richiesta di 105.778

unità146. Questa stima converge con l'indagine effettuata da Unioncamere-

Excelsior sull'andamento delle previsioni occupazionali delle imprese per il 1999- 2000 secondo la quale si stimava un fabbisogno medio di circa 100 mila lavoratori l'anno147.

Ad ogni modo, come riporta Luca Einaudi, le due stime presentano degli evidenti limiti, in quanto, da una parte il Ministero del Lavoro fornisce un fabbisogno sulla base di valutazioni soggettive148, dall'altra parte, invece,

l'indagine Unioncamere-Excelsior non prende in considerazione i rapporti di lavoro cessati ed esclude dall'indagine il fabbisogno della domanda lavorativa proveniente dalle famiglie e dal settore agricolo149.

1.2.7 Il progetto dell'Anagrafe Informatizzata dei Lavoratori