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Le fasi del percorso progettuale: esiti e riflession

APPLICAZIONE AD UN CASO CONCRETO: IL MAR PICCOLO

4.3 La scelta e la costruzione del processo: il recupero del programma “Poseidonia”

4.3.1 Le fasi del percorso progettuale: esiti e riflession

Mentre, dunque, un processo ex-novo si articolerebbe secondo una sequenza del tipo:. 1 Presenza di una problematica sentita e diffuso prosa nelle comunità interessate;

2. Costruzione dell’idea progettuale

3.Confronto e acquisizione dei saperi diffusi; 4.Confronto e acquisizione dei saperi esperti;

5.Utilizzazione di supporti della tecnologia informatica;

Il processo su Mar Piccolo si è articolato differentemente: acquisendo come base un grande lavoro “Progetto-Programma Posidonia” come lavoro di raccolta di contributi disciplinari dei consulenti esperti, programma condotto qualche anno fa (concluso nel 2002) che contemplava, anche l’apporto di saperi diffusi, mediante coinvolgimento diretto in forum/ assemblee organizzate e pubblicizzate. Quest’ultima fase, però, non ha completato come ci si aspettava il percorso metodologico allora pensato, dato che i contributi sono stati inferiori alle attese, il che ha senz’altro limitato fortemente, m non impedito l’arricchimento dello “Schema di Sintesi”. Si è scelto, quindi di miscelare, andando a recuperare quanto realizzato dagli”esperti” metodologie differenti di partecipazione, riflettendo innanzitutto sulle possibili cause di mancato interessamento della comunità. Questa fase che ha visto il coinvolgimento di buona parte del Dipartimento (DAU) è stata fondamentale, non solo per il presente lavoro, poichè ha permesso una riflessione

sui lavori, i metodi e sugli strumenti quindi sugli esiti e sui risultati ottenuti fino ad allora.

Ma ritornando al “Programma Posidonia”una struttura multi-agente, con diversi ruoli ed attività, è stata prevista nell’architettura di processo, con ruoli specifici per facilitare il percorso nei singoli passaggi del processo. Le visioni esperte sono state il risultato del lavoro di agenti esperti in una fase, compiuto da esperti e ricercatori su datasets esistenti, mappe ed altri media informativi per strutturare e costituire la base di conoscenza iniziale disponibile per le susseguenti azioni degli esperti. Questi esperti si sono comportati come agenti di conoscenza, provenienti da domini diversi, che hanno prodotto specifici rapporti di settore, come basi per l’elaborazione finale delle visioni esperte.

Dopo il lavoro degli esperti disciplinari – agenti di conoscenza-, tutti gli schemi di settore necessitavano di essere accoppiati, sintetizzati e trasformati in coerenti visioni strategiche. Di nuovo, lo staff del gruppo di esperti di pianificazione si sono comportati da agenti di verifica, comparando tutti i contributi disciplinari, eliminando ridondanze, suggerendo modifiche ed integrazioni. Inoltre hanno cercato di raggruppare istanze, argomenti, problemi sotto etichette aggregate, comportandosi come agenti di sintesi con l’obiettivo di fornire il quadro di riferimento per la redazione delle visioni trans-settoriali. Tale risultato di visioni esperte strategiche è stato infine raggiunto, definendo così la rappresentazione di base per il successivo arricchimento delle visioni con i contributi non-esperti.

La prima tappa di tale arricchimento non-esperto rappresenta la vera e propria interazione forum-based, dove gli stakeholders coinvolti si dovrebbero comportare come agenti di conoscenza, dando il loro contributo cognitivo e sostanziale al processo. Generalmente si ritiene che i linguaggi, le forme di rappresentazione della conoscenza, i caratteri comportamentali non siano né formali, né standardizzati nelle interazioni non esperte (Khakee et al.,2002). Era pertanto necessario sviluppare una piattaforma dinamica, indubbiamente differente dalla precedente, capace di consentire lo scambio delle diverse strutture cognitive degli stakeholders, espresse in forma testuale, verbale, grafica e gestuale, con feedback in tempo reale. Perciò, il processo è stato supportato da un’architettura molto semplice. Internet, in questo senso, si presta particolarmente come strumento utile agli scopi informativi. Il limite maggiore all’utilizzo della rete in questi contesti è rappresentato dalla diffusione di internet, anche tra i partecipanti meno dotati economicamente, culturalmente o poco pronti o interessati ad utilizzare tecnologie nuove. Sul sito del Politecnico di Bari- precisamente digitando http://dau049.poliba.it/taranto si è creato un forum elettronico , pagina web, con l’idea di fornire immediatamente in maniera visiva l’area oggetto di studio, associando colori diversi ai diversi scenari, in modo da rendere più immediato l’intervento. Per partecipare è sufficiente cliccare sulla mappa, si avvia poi una procedura di login: ci si fa riconoscere dal server fornendo username e una password. Lo username funge anche da pseudonimo (nickname) che rende gli utenti univocamente identificabili. Una volta entrati è possibile controllare la lista di tutti gli scenari e apportare il proprio contributo, che non necessariamente deve allacciarsi alle proposte presentate. Il lavoro di progettazione del sistema ha riguardato fondamentalmente lo ‘spazio web’ visto come mezzo per legare il territorio , la sua collocazione geografica, tramite “la mappa”all’informazione. Un informazione molto sintetica, semplificata ma comprensibile. La strategia a cui si è puntato ha previsto,infatti, innanzitutto la necessità di facilitare e velocizzare

l’accesso del processo interattivo all’utente, con una pagina introduttiva che in maniera sintetica riassumeva l’obiettivo del lavoro. Infine, altro espediente a cui si è ricorsi è stato il coinvolgimento “diretto” degli utenti.

Lo sforzo operativo ha visto, sulla scorta delle precedenti esperienze in cui la partecipazione è stata scarsa, il contatto con persone, utenti, agenti comunque accumunati da sensibilità al problema di recupero ambientale dell’area oggetto di studio. Questa fase ha sicuramente ridotto, o meglio accorciato i tempi tecnici, anche se ha indirizzato in maniera sostanziale , quasi “forzata” la partecipazione.. Si è proposto alla comunità di partecipare al forum nel periodo natalizio, per offrire la possibilità di accedere alle informazioni nei tempi più adatti e idonei, lontani dal lavoro.