1.2 ‘Nativi digitali’ e competenze
1.3 Digital Competence
1.3.3 Le skills del / per il futuro
Una ricerca svolta nel 2009 dall’OECD/CERI, dal titolo 21st Century skills and
competences for New Millennium learners in OECD countries (Ananiadou &
Claro, 2009) ha messo in evidenza come l'evoluzione della società e dell'economia richiedano ai sistemi educativi di fornire ai giovani nuove capacità e competenze, che consentono loro di beneficiare delle nuove forme emergenti di socializzazione e di contribuire attivamente allo sviluppo economico nel quadro di un sistema in cui l'attività principale è la conoscenza. Queste abilità e competenze sono spesso indicate come abilità e competenze del 21° secolo, per sottolineare che sono più legate alle esigenze dei modelli emergenti di sviluppo economico e sociale di quanto non lo fossero quelle del secolo scorso, che erano adatte a un modello di produzione industriale.
I giovani stanno già sperimentando nuove forme di socializzazione e di acquisizione del capitale sociale che gli sviluppi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione comportano. La loro formazione, sia a scuola sia a casa, deve fornire loro valori sociali, atteggiamenti ed esperienze costruttive che permettano loro di beneficiare di queste opportunità e contribuire attivamente a questi nuovi spazi di vita sociale.
La necessità di fornire ai giovani competenze ‘nuove’ che permettano loro di essere efficaci ed efficienti al lavoro, come cittadini e nel tempo libero è stata sottolineata sia in sede teorica (Dede, 2007; Kalantzis & Cope, 2008), sia da parte di enti pubblici e privati. In quest’ultimo settore vanno ricordati progetti come Partnership for the 21st skills31, promosso dall’ American Association of School Librarians insieme a molte aziende private (Apple, Cisco, Adobe ecc.), e ATC (Assessment & Teaching of 21st century skills), elaborato dall’Università di Melbourne (Australia) e finanziato da Cisco, Intel e Microsoft.
L’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) ha promosso due iniziative importanti:
1.3 Digital Competence
- il programma DeSeCo (Definition and Selection for Competencies), mirato a fornire un framework per la valutazione di nuovi domini di competenza;
- PISA (Programme for International Student Assessment), un programma lanciato nel 1997, basato sul framework precedente e mirato alla valutazione delle competenze degli studenti al secondo ciclo di istruzione superiore (15 anni), per verificare il possesso di quelle abilità e conoscenze che consentano una partecipazione attiva nella società.
Nel 2009, l’OECD (Ananiadou & Claro, 2009) ha sviluppato un nuovo framework, che prevede tre diverse categorie di abilità e competenze:
- ICT functional skills, che include tutte le competenze necessarie
per l’uso delle applicazioni ICT;
- ICT skills for learning, che riguarda quelle competenze che
combinano sia abilità cognitive o di pensiero metacognitivo con le skill necessarie per l’uso e la gestione di applicazioni ICT;
- 21st century skills, che riguarda quelle abilità considerate
necessarie nella società della conoscenza, a prescindere che comportino o meno l’uso delle tecnologie.
La definizione di competenza adottata è la stessa del progetto DeSeCo:
A competence is more than just knowledge or skills. It involves the ability to meet complex demands, by drawing on and mobilising psychosocial resources (including skills and attitudes) in a particular context. For example, the ability to communicate effectively is a competence that may draw on an individual’s knowledge of language, practical IT skills and attitudes towards those with whom he or she is communicating (Rychen & Salganik, 2003).
La definizione che propone l’OECD riporta la competenza alla capacità della persona di rispondere a problemi concreti in situazioni particolari e dunque accentua la dimensione funzionale, diffondendo la categoria di competenze chiave o competenze essenziali.
Le competenze che appartengono al gruppo 21st century skills sono state ‘mappate’ tenendo presente tre dimensioni: information, communication e
ethics and social impact. Queste dimensioni, a loro volta, includono
sottodimensioni, come illustrato in Tab. 8:
Tabella 8 OECD framwork for 21st century skills (Ananiadou & Claro, 2009)
DIMENSIONS SUB-DIMENSIONS ACTIVITIES
Information
Information as a source Searching Evaluating
Organising information Information as a product Restructuring &
Modelling information Development of own ideas (knowledge)
Communication
Effective communication Sharing &
Transmitting the results or outputs of information
Collaboration & Virtual interation Reflection on others’ work Creaton of communities
Ethics and social impact
Social responsibility Applying criteria for a responsible use at personal and social levels Social impact Development of a consciousness
about the challenges in the new digital
age Fonte: Ananiadou & Claro, 2009
1.3 Digital Competence
Un altro framwork è quello proposto dal centro di ricerche americano Institute for the Future32. Un recente studio realizzato da questo istituto, intitolato Future work skills (2011)33, fa il punto sui fenomeni sociali ed economici che guideranno il cambiamento del mondo del lavoro nei prossimi anni e individua le competenze professionali (skills) che permetteranno di avere successo in questo nuovo scenario del mondo del lavoro.
I sei fenomeni economico-sociali che caratterizzeranno il cambiamento del mondo del lavoro sono prevedibilmente i seguenti:
1. Innalzamento della vita media; 2. Macchine intelligenti;
3. Mondo computazionale; 4. L'ecologia dei nuovi media;
5. Le organizzazioni super-strutturate; 6. Il mondo globalmente connesso;
Le competenze professionali che occorre coltivare per essere preparati alla nuova era, sono le seguenti:
• Skill 1. Sense-making: capacità di determinare il significato più profondo di ciò che viene espresso;
• Skill 2. Social Intelligence: capacità di connettersi agli altri in modo profondo e diretto, di sentire e stimolare reazioni;
• Skill 3. Novel & Adaptive Thinking: pensare e trovare soluzioni e risposte utilizzando metodi non convenzionali;
• Skill 4. Cross-cultural competency: capacità di operare in diversi contesti culturali;
• Skill 5. Computational Thinking: estrarre significato e concetti da grandi quantità di dati
32 L’Institute for the Future (IFTF) é un gruppo di ricerca strategica no profit con sede a Palo Alto che opera da 40 anni all’identificazione dei trend emergenti che trasformeranno il mercato e la società nell’era della globalizzazione.
33 Future Work Skills 2020":
http://www.iftf.org/system/files/deliverable/SR-1382A%20UPRI%20future%20work%20skills_sm.pdf
• Skill 6. Alfabetizzazione ai nuovi media: capacità di valutare criticamente e sviluppare contenuti che utilizzano nuove forme di media, e di sfruttare questi mezzi per la comunicazione persuasiva; • Skill 7. Transdisciplinarity: alfabetizzazione nella capacità di
comprendere i concetti osservandoli da più aspetti disciplinari; • Skill 8. Design mindset: capacità di rappresentare e sviluppare le attività
dei processi al fine di ottenere i risultati desiderati;
• Skill 9. Cognitive load management: capacità di discriminare e filtrare le informazioni per importanza, e di capire come massimizzare lo loro comprensione;
• Skill 10. Virtual Collaboration: capacità di lavorare in modo produttivo, l'impegno di unità, e dimostrare la presenza come membro di un team virtuale;
7 5 F ig u ra 8 . S ki lls 2 0 2 0 F on te : h tt p :/ /w w w .if tf .o rg /s ys te m /f il es /d el iv er ab le /I FT F_ Fu tu re W or kS ki lls Su m m ar y. gi f
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L’educazione – il significato con cui i giovani apprendono le capacità necessarie ad avere successo nella vita – inizia a divergere dalla scolarizzazione. L’educazione a saper leggere, scrivere ed interagire con i media sta iniziando ora, dopo la scuola e nei fine settimana, in assenza degli insegnanti, con gli sms, la pagine di MySpace, i blog, i podcast, i videoblog … Howard Rheingold The Peadagogy of Civic Participation, 2006