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Macchine e attrezzature - Perforatore

Nel documento raccomandazioni di salute e sicurezza (pagine 155-160)

- Trapano con “frusta” o Miscelatore per malte - Termometro per misurare la temperatura dell’acqua

- Contenitore (possibilmente a becco) per la colatura nei fori dell’agente fratturante - Attrezzature manuali

- Gruppo elettrogeno

Sostanze pericolose

Sostanze utilizzate:

- Agente fratturante per il taglio o la demolizione di rocce o calcestruzzi Sostanze prodotte:

- Polvere

Rischi

Di natura infortunistica: urti colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni, cesoiamento, scivolamenti, cadute a livello, investimento, elettrici, incendio, esplosione, caduta di materiale dall’alto, caduta dall’alto, movimentazione manuale dei carichi, polveri, fibre, allergeni, microrganismi.

Per la salute: movimentazione manuale dei carichi, posture incongrue, sovraccarico biomeccanico, polveri, fibre, microrganismi, allergeni, rumore, vibrazioni, agenti chimici, microclima.

Scelte progettuali ed organizzative Tecniche costruttive

L’impiego di spacca roccia di tipo chimico per eseguire demolizioni è sicuramente vantaggioso nelle seguenti condizioni:

- su strutture massive in cemento anche armato;

- su blocchi di roccia omogenea;

- quando in cantiere si disponga di mezzi limitati;

- quando la struttura da demolire si può espandere senza arrecare danni;

- quando si vuole ridurre in frammenti dei blocchi, in locali con uscite anguste.

Inoltre nell’impiego in edifici lesionati da calamità naturali, soprattutto nei centri storici, l’applicazione di tale tecnica non causa vibrazioni, lancio di detriti, polvere, rumore; non sprigiona gas, non genera fumi o altri fattori di inquinamento ambientale.

Infatti è particolarmente indicato in tutti quei lavori di demolizione o scavo ove l’uso di macchine che trasferiscano rilevanti quantità di vibrazioni o dove l’uso di esplosivo è impossibile per la presenza di abitazioni, persone, o vincoli storico-ambientali.

L’applicazione della tecnica prevede che in fase di progettazione vengano calcolati e definiti nel posizionamento tutti i fori nei quali colare la malta espansiva.

Il progetto deve definire, nel caso si operi su manufatti prossimi ad altri da non dover danneggiare, tutte le precauzioni da adottare a tal fine.

Materiali da impiegare

Acqua

Agente fratturante

Tecnologie da adottare

L’applicazione di tale tecnologia consente di poter applicare una pressione interna dei fori dalle 4.000 alle 9.000 tonnellate per metro quadrato.

Il vantaggio di tale tecnologia è quello di consentire una frantumazione scarriolabile di grosse masse, con conseguente limitato impiego di mezzi, energia e personale.

Non sono richieste particolari apprestamenti da adottare in quanto la fase di espansione chimica risulta silenziosa e non vi sarà proiezione di materiale durante lo spacco.

Pianificazione temporale

Per una corretta progettazione della demolizione, per evitare danneggiamenti ad edifici limitrofi e soprattutto di esporre i lavoratori a rischi per la sicurezza, è necessario procedere alle seguenti verifiche preliminari:

- effettuare una ricerca storica del fabbricato volta a determinare ogni caratteristica costruttiva e di funzionamento strutturale. Se l’edificio è posto a contatto o in prossimità di altre costruzioni, soprattutto se quest’ultime siano in cattive condizioni strutturali, è necessario procedere con tutte le indagini necessarie volte a comprenderne, ad esempio, lo stato di danno, l’orditura dei solai (per determinare le murature più sollecitate), particolari condizioni di carico, le quote dei solai di piano ecc.

- appurare che nel sottosuolo (sia all’interno che all’esterno) non siano presenti locali interrati, cavità e simili.

- effettuare una verifica presso gli enti preposti alla gestione dei sottoservizi, finalizzata alla verifica della presenza di impianti tecnologici, le loro caratteristiche, l’esatta pozione nonché avere certezza se tali dotazioni risultano in servizio.

- effettuare sondaggi esplorativi volti alla verifica delle condizioni ipotizzate con le ricerche precedentemente effettuate.

In esito alle indagini effettuate, il progetto tiene conto delle relative risultanze e definisce le modalità operative più opportune.

In particolare va pianificata la sequenza con cui verranno realizzati i “sottocantieri” e va eventualmente studiata la fase di sostegno delle strutture che devono restare inalterate.

La pianificazione deve prevedere le fasi da eseguirsi preventivamente alla demolizione, come ad esempio l’allestimento del cantiere nel suo complesso, la realizzazione di opere provvisionali e di pubblica incolumità.

Pianificazione spaziale

Il progetto e il piano di sicurezza deve indicare puntualmente l’organizzazione del cantiere nel suo complesso e in particolare le vie di accesso, transito e spazi di manovra nonché gli altri destinati allo stoccaggio temporaneo del materiale di risulta.

Qualora nel corso dell’avanzamento della demolizione le indicazioni siano soggette a variare, gli elaborati dovranno individuare le condizioni da applicare ad ogni condizione.

La progettazione dell’intervento deve garantire l’esecuzione con modalità tali da non alterare la staticità di manufatti esistenti in particolare se le operazioni vengano eseguite in prossimità di edifici gravemente lesionati e/o con pericolo di crollo.

Dovrà essere preventivamente valutata e mantenuta la distanza di sicurezza dai sottoservizi, cavità o da locali interrati al disopra dei quali dovessero ribaltarsi porzioni di strutture demolite con la tecnica in oggetto; qualora non sia evitabile deve essere predisposto apposito piano di rafforzamento e puntellamento delle strutture.

Le operazioni di demolizione devono essere eseguite all’interno di un’area fisicamente delimitata; se le attività vengono realizzate all’interno di cantiere già allestito (di conseguenza delimitato con recinzione di cantiere) e con lavorazioni interferenti, l’area di demolizione e la zona pericolosa deve essere comunque circoscritta, segnalata e vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori.

Si ricorda a tale proposito che l’art. 154 del d.lgs. 81/2008 impone che nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti.

Qualora la demolizione avvenga in ambiti ristretti, ad esempio su strade, la pianificazione spaziale del cantiere dovrà essere preventivamente studiata e dovrà essere rappresentata in apposita tavola tecnica da allegarsi al Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

All’interno dell’elaborato dovranno essere evidenziate le misure di sicurezza da adottare, eventuali sistemi di monitoraggio e/o di presidio dei manufatti esistenti limitrofi, la viabilità nonché quanto altro necessario a dettagliare le procedure da adottare in relazione allo svolgimento delle varie fasi di avanzamento dei lavori.

La pianificazione spaziale deve tenere conto della ristrettezza degli spazi operativi, la presenza di traffico limitrofa, la presenza di servizi di pubblica incolumità, la raggiungibilità dei lavoratori addetti sia in condizioni ordinarie che di emergenza.

Nella valutazione degli spazi necessari, la struttura da demolire deve essere libera di espandersi anche per evitare danni alle strutture adiacenti e collegate.

La disposizione dei fori e di conseguenza la dimensione dei materiali di risulta derivanti, deve essere tale da consentire l’avvicinamento con le attrezzature destinate all’allontanamento ed inoltre consentire, laddove sia necessario, l’impiego delle necessarie attrezzature per il taglio dei ferri di armatura del cemento.

Procedure / Prescrizioni operative - Modalità e sequenza per eseguire il lavoro o l’operazione

Indicazioni di carattere temporale

Prima di avviare le operazioni di demolizione, l’impresa dovrà necessariamente eseguire le attività seguenti

- effettuare un sopralluogo per individuare:

- l’esatta collocazione di tutte le utenze e verificarne l’effettivo disallaccio;

- le condizioni ambientali (edifici, strade, alberi ecc.) che possono determinare situazioni di rischio;

- valutare l’effettivo rischio specifico riferito a:

- possibili situazioni legate a fattori ambientali ed umani;

- presenza di materiali pericolosi;

- presenza di canalizzazioni di servizi;

- condizioni difficoltose di accesso movimentazione ed uscita dal cantiere;

- ove necessario, predisporre un apposito progetto per le armature di sostegno, opere provvisionali e simili;

- predisporre apposto piano operativo di sicurezza contenente apposito programma in cui sia dettagliata la successione dei lavori

- erogare apposita attività di formazione, informazione e addestramento sull’applicazioni delle specifiche misure di sicurezza da adottare nello specifico cantiere e sulle procedure previste dal progetto, dal piano di sicurezza e di coordinamento e dal piano operativo di sicurezza.

- predisporre un apposito piano di emergenza e di evacuazione.

Visto che il prodotto richiede normalmente alcune ore di tempo per consentire la reazione chimica in grado di spaccare i manufatti ove viene impiegato, vi è tutto il tempo di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, di conseguenza è opportuno che il caricamento dei fori avvenga preferibilmente prima della chiusura serale del cantiere consentendo di ritrovare al mattino i manufatti demoliti.

Indicazioni di carattere comportamentale

L’agente fratturante deve essere trattato conformemente alle indicazioni del fabbricante e seguendo i consigli di prudenza indicati nella scheda di sicurezza accompagnatoria; in ogni caso è prescritto l’impiego di indumenti protettivi della cute, guanti e occhiali (chiusi anche ai lati).

È consigliato applicare le seguenti prescrizioni:

- è vietato riempire contenitori in vetro e in metallo o altri recipienti che si allargano verso il basso poiché aumento dell’effetto dirompente;

- evitare di guardare nei fori riempiti durante le prime 6-8 ore dopo la carica;

- indossare i prescritti DPI;

- coprire con un telo i fori al fine di evitare eventuali sbuffi;

- rispettare la temperatura dell'acqua di miscelazione (è vietato l’impiego di acqua calda anche in inverno);

- non riutilizzare mai miscelazioni rimaste inutilizzate oltre5 minuti o mai miscelate.

Indicazioni di carattere organizzativo

Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti.

Le aree prospicienti le porzioni da demolire devono essere sgomberi da materiali impianti e simili, inoltre se trattasi di solai, volte e orizzontamenti in genere, è necessario valutare preventivamente il sovraccarico generato dai materiali demoliti; se del caso le strutture devono essere preventivamente puntellate e rafforzate.

Tutti gli interventi devono essere eseguiti conformemente al programma delle demolizioni inserito nel Piano Operativo di Sicurezza.

La movimentazione dei materiali sciolti deve avvenire esclusivamente mediante l’impiego di appositi contenitori o cassoni con caratteristiche idonee al sollevamento;

Nel caso di utilizzo di convogliatori macerie, gli stessi devono essere installati secondo le prescrizioni del fabbricante nonché quelle riportate negli art. 153 e 154 del d.lgs. 81/2008 .

Indicazioni di carattere tecnico

I lavori devono essere condotti in modo tale da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventualmente adiacenti;

Le attrezzature, o gli apprestamenti impiegati per il rafforzamento o il puntellamento delle strutture devono essere scelti tra quelli con caratteristiche idonee alle sollecitazioni da sopportare, e/o previste nel progetto, e vanno installati secondo le indicazioni del progettista e/o del produttore

Il preposto deve costantemente verificare l’effettiva rispondenza delle previsioni progettuali e richiedere l’assistenza del progettista, del direttore dei lavori e del coordinatore della sicurezza ogni volta che ritiene necessario.

Per l’esecuzione dei fori mediante attrezzi elettrici portatili, se necessario, fare uso di scale, ponti su ruote o ponteggi a seconda dei casi.

È da tenere in considerazione che quando la profondità del foro è inferiore al suo diametro moltiplicato dieci, si verificano un numero inferiore di fenditure ed il tempo necessario per la completa reazione aumenta, di conseguenza se ne deve tenere conto nella programmazione degli interventi e per le misure di prevenzione conseguenti da adottare.

La fratturazione avviene a seconda del tipo di materiale da demolire entro le otto ore successive; è da tenere presente che in materiali rigidi i tempi si riducono sensibilmente.

Con l’innescarsi della reazione il materiale sottoposto all’azione dell’agente espandente subisce un processo di:

- tensione - inizio fenditura

- propagazione della fenditura - allargamento della fenditura

Quando ci sono più fori adiacenti caricati con la malta espandente, le fenditure si propagano ed uniscono i fori vicini, e grazie a questo effetto è possibile predeterminare la direzione delle fenditure a seconda delle necessità variando la distanza tra i fori, la loro profondità e la loro inclinazione.

Per la movimentazione dei carichi determinati dalla frantumazione è preferibile ricavare pezzi più piccoli laddove le operazioni debbano essere eseguite manualmente.

Una volta colato il prodotto è consigliabile, per evitare che eventuali spruzzi possano colpire gli occhi o l’epidermide di eventuali operatori presenti nella zona caricata, coprire i fori.

Indicazioni di carattere procedurale

Nelle demolizioni estese, complesse o che possano arrecare pregiudizio alla struttura prevedere nel progetto le modalità e l’ordine con cui eseguirle.

Verificare preventivamente all’inizio dei lavori le condizioni di conservazione e di stabilità delle parti da demolire e quelle ad esse collegate.

Definire nel progetto o nel piano di sicurezza o nel piano operativo di sicurezza l’ordine con cui eseguire le demolizioni.

Le attività di demolizione devono essere eseguite sotto la sorveglianza di un preposto.

Dopo aver caricato i fori, si consiglia sempre di coprirli, perché l'aumento di temperatura causato dall’irraggiamento solare o da diametri eccessivi dei fori potrebbe accelerare fortemente (in maniera indesiderata) il processo dirompente.

Misure preventive e protettive Apprestamenti

Ponteggio o altra opera provvisionale.

In esito alla verifica preventiva delle condizioni di conservazione e stabilità installare le necessarie opere di rafforzamento e di puntellamento.

Attrezzature

Impianti elettrici di cantiere; impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di adduzione di acqua.

Infrastrutture

Il terreno del piano di appoggio del ponteggio o delle altre opere provvisionali deve essere sufficientemente livellato e consistente.

Mezzi e servizi di protezione collettiva

Estintore portatile

Cassetta di primo soccorso o pacchetto di medicazione Segnaletica di sicurezza

Doccia di emergenza con vaschetta visoculare

Misure di coordinamento

Non sono consentite, nelle aree di lavoro, fino ad espansione completata altre attività.

Nel caso di rinvenimento materiali pericolosi, come ad esempio quelli contenenti amianto, con conseguente necessità di intervento da parte di personale specializzato, si deve procedere a mettere in sicurezza l’area e sospendere per tutta la fase di rimozione ogni altra lavorazione.

Numero scheda

23

Riferimento voce/ Gruppi di voce assimilabili per fattori di rischio

Nel documento raccomandazioni di salute e sicurezza (pagine 155-160)

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