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Capitolo I: Progresso economico e degrado ambientale in Cina:

1.3 Rischi per la salute derivanti dall’inquinamento

1.3.1 Malattie e disturbi legati all’inquinamento dell’aria

L’inquinamento dell’aria rappresenta, verosimilmente, una delle maggiori preoccupazioni per quanto riguarda la salute pubblica in Cina.

Le malattie respiratorie causate dall’inquinamento, di cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) – caratterizzata da una limitazione nel flusso d’aria, non completamente reversibile – costituisce la maggiore componente, rappresentano una delle maggiori cause di morte nella RPC: le malattie che affliggono il sistema respiratorio sono state, infatti, riconosciute come la terza principale causa di morte nelle zone rurali e la quarta principale causa di morte nelle aree urbane del Paese, responsabili di circa un milione di morti e oltre 5 milioni di disabilità ogni anno.131 In particolare, la sola BPCO è responsabile di 1-3 milioni di morti ogni anno, e l’impiego di combustibili solidi (in particolar modo il carbone) è stato correlato ad un aumento di tre volte nell’incidenza di tale malattia.132

L’utilizzo di questi ultimi costituisce, d’altronde, uno tra i primi fattori di rischio per le infezioni acute del tratto respiratorio inferiore (bronchiti acute, polmoniti, ecc.), le quali uccidono prevalentemente giovani e bambini, contribuendo in tal modo ad un più alto numero di anni di vita persi per morte prematura, rispetto alle malattie che colpiscono la popolazione adulta.133 Gli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute umana includono, quindi, sia gli effetti cronici derivanti dall’esposizione a lungo termine, che gli effetti acuti derivanti dall’esposizione a breve termine.134

Gli studi condotti in Cina sin dagli anni Novanta hanno già ampiamente confermato la relazione tra l’inquinamento dell’aria e i problemi a carico del sistema respiratorio, oltre ad ulteriori sintomi clinici, riguardanti la funzionalità dei polmoni e del sistema immunitario.135

131 Nanshan ZHONG et al., “Prevalence of Chronic Obstructive Pulmonary Disease in China A Large,

Population-based Survey”, American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, 176 (8), 2007, p. 753

132 Junfeng ZHANG et al., “Environmental health in China: progress towards clean air and safe water”,

Lancet, 375, 2010, p. 1111

133 Ivi, p. 1112

134 WORLD BANK, Cost of Pollution in China: economic estimates of physical damages, World Bank

Report series, World Bank Publications, Washington, D.C., 2007, p. 22

135 Haidong KAN et al., “Ambient air pollution, climate change, and population health in China”,

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In particolare, l’inquinamento outdoor (ovvero quello presente in ambienti esterni) dell’aria è stato da tempo associato ad un ampio spettro di effetti sulla salute umana, che comprendono un incremento nel tasso di mortalità, un aumento delle ammissioni ospedaliere e di visite di emergenza, l’inasprimento delle condizioni respiratorie croniche, come bronchite e asma, ed una diminuzione della funzionalità polmonare.136 La maggior parte dei sintomi e delle malattie croniche respiratorie nella popolazione sono state correlate all’esposizione a lungo termine, con tassi di prevalenza frequentemente più alti negli adulti che nei bambini, a differenza delle infezioni acute.137 D’altronde, anche l’inquinamento indoor (cioè in ambienti interni) dell’aria, causato dall’utilizzo di combustibili fossili, bruciati nelle stufe tradizionali, è stato riconosciuto in Cina come uno dei maggiori rischi collegati alla mortalità e allo sviluppo di varie malattie: questa situazione si rivela particolarmente diffusa nelle aree rurali, ed è stato stimato che sia responsabile di più di mezzo milione di morti premature all’anno, con un rischio maggiore soprattutto per quanto riguarda donne e bambini, poiché maggiormente esposti.138

La mortalità totale e relativa a cause specifiche viene spesso considerata l’endpoint clinico (ovvero l’esito) più significativo per la salute umana associata all’inquinamento dell’aria.139

Per esaminare il collegamento tra l’esposizione a lungo termine all’inquinamento outdoor dell’aria e il relativo tasso di mortalità, alcuni studiosi cinesi, tra gli altri Jie Cao e Chunxue Yang, hanno quindi condotto, tra il 1999 e il 2000, il primo studio di coorte140 a livello nazionale. Dallo studio sono emersi significativi collegamenti tra i livelli di inquinamento dell’aria da parte dei tre maggiori agenti inquinanti presi in considerazione, ovvero TSP, SO2 e NOx, e il tasso di mortalità dovuto allo sviluppo di

136 Per ulteriori approfondimenti, cfr.: J. Samet, D. KREWSKI, “Health effects associated with exposure to

ambient air pollution”, Journal of Toxicology and Environmental Health, A 70, 2007, pp. 227-242

137 WORLD BANK, Cost of Pollution in China: economic estimates of physical damages, World Bank

Report series, World Bank Publications, Washington, D.C., 2007, p. 21

138 Yabei ZHANG, Yun WU, “China - Health impacts of indoor air pollution : at-a-glance”, East Asia and

Pacific (EAP) clean stove initiative knowledge exchange series, Washington, DC, World Bank, 2012, p. 1

139 Haidong KAN et. al., “Ambient air pollution, climate change, and population health in China”,

Environment International, 42, 2012, p. 12

140 Uno studio di coorte è uno studio in cui i soggetti che attualmente presentano una certa condizione e/o

ricevono un particolare trattamento sono seguiti nel corso del tempo e messi a paragone con un altro gruppo che non è affetto dalla condizione oggetto dello studio. Definizione tratta da: http://web.archive.org/web/20110909043451/http://www.socialresearchmethods.net/tutorial/Cho2/cohort. html

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malattie cardiopolmonari e cancro del polmone. Da un’analisi dei risultati, è emerso infatti che ogni aumento di TSP, SO2 e NOx equivalente a 10 µg/m3 è stato associato ad

un corrispettivo aumento di 0,3% , 1,8% e 1,5% della mortalità totale, comprendente mortalità per malattie cardiovascolari, respiratorie e per cancro ai polmoni.141 Quest’ultimo rappresenta un grave problema per la salute pubblica in Cina, come in altre parti del mondo: dal 1970 in poi, la mortalità associata al cancro ai polmoni è infatti drasticamente aumentata e, sebbene il fumo di sigaretta rappresenti certamente il rischio maggiore per lo sviluppo di questa malattia, un esteso corpus di studi epidemiologici ha comunque ampiamente confermato la relazione tra l’inquinamento outdoor e la stessa.142

La situazione complessiva della salute pubblica in Cina, legata all’inquinamento dell’aria, si presenta davvero allarmante. Nel report Cost of Pollution in China pubblicato nel 2007, e stilato attraverso lo studio condotto congiuntamente dalla World Bank e dal MEP, è stato stimato che dalle 650000 alle 700000 persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’inquinamento dell’aria nel Paese.143

Un altro studio per serie temporali condotto nella città di Shanghai da Chen e altri studiosi, ha esaminato l’associazione tra i maggiori agenti inquinanti outdoor (PM10,

SO2 e NO2) e le ammissioni ospedaliere totali e relative a cause specifiche, utilizzando

dati raccolti dallo Shanghai Health Insurance Bureau tra il 2005 e il 2007.

L’analisi ha riconfermato il collegamento tra l’inquinamento outdoor dell’aria e l’aumento del rischio di ammissioni ospedaliere totali e relative a disturbi cardiovascolari. In particolare, è stato riportato che ogni aumento di PM10, SO2 e NO2

equivalente a 10 µg/m3 implica un incremento, rispettivamente, del 0,18% 0,63% e 0,99%, delle ammissioni ospedaliere totali, e del 0,23%, 0,65% e 0,80% delle ammissioni ospedaliere dovute a disturbi cardiovascolari. 144

141 Jie CAO, “Association between long-term exposure to outdoor air pollution and mortality in China: A

cohort study”, Journal of Hazardous Materials, 186, 2011, p. 1596

142

Ivi, p. 14

143 Elizabeth C. ECONOMY, The River Runs Black : The Environmental Challenge to China’s Future, Ithaca

& London, Cornell University Press, 2004, p.88

144 Cfr.: R. CHEN, et al., “Ambient air pollution and hospital admission in Shanghai, China”, Journal of

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Tabella 6: Effetti sulla salute indotti da due agenti inquinanti (O3 e PM10) in Cina nel 2005

Risorsa: “Health Damages from air pollution in China”, MIT Joint Program on the Science and Policy of Global Change Health Damages from Air Pollution in China, Report n. 196, marzo 2011, p. 15

Nel 2009, il vice-ministro della Commissione per la Popolazione Nazionale e la Pianificazione Familiare Jiang Fan ha annunciato che in Cina, ogni trenta secondi, viene al mondo un bambino con difetti di nascita a causa dell’inquinamento o delle abitudini alimentari, e tale numero è in costante aumento sia nelle aree urbane che in quelle rurali. In particolare, secondo uno studio di cinque anni condotto da un gruppo di dottori nel Jiangsu, l’inquinamento dell’aria risulta responsabile del 10% di tutti i difetti di nascita in Cina, di cui la percentuale più alta è stata rilevata nello Shanxi (山西), nonché il fulcro dell’industria di carbone nel Paese.145

Uno studio più recente effettuato da Qiao Ma, studentessa di dottorato presso la Scuola per l'Ambiente, all’Università Tsinghua di Pechino, ha rilevato che l'inquinamento outdoor dell'aria dovuto alla sola combustione del carbone ha causato, nel 2013, circa 366000 morti in Cina. Ha inoltre calcolato il numero di morti premature nel Paese, atteso nel prossimo futuro, se la Cina riuscisse a soddisfare i suoi target attuali per limitare la combustione del carbone e le emissioni, attraverso una combinazione di politiche energetiche e di controlli sull'inquinamento. Il risultato di tale stima mostra che, a meno che non siano introdotti obiettivi più ambiziosi, l'inquinamento atmosferico

145 Jia CHEN, “Birth Defects Soar Due to Air Pollution”, China Daily, 31 gennaio 2009. Disponibile

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causato dalla sola combustione del carbone provocherebbe comunque dai 990000 a 1,3 milioni di morti premature nel 2030.146

Secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa da Richard Muller, fisico presso l'Università della California-Berkeley, nella sola città di Pechino l’inquinamento atmosferico sarebbe talmente grave da ridurre l’aspettativa di vita di 20 minuti per un’ora di esposizione, ed è come se ogni uomo, donna e bambino fumasse una sigaretta e mezzo ogni ora.147 Attraverso l’analisi dei dati provenienti dal sistema di monitoraggio nazionale per la qualità dell’aria e da due fonti di terze parti, Muller e un altro suo collega, Robert Rohde, entrambi ricercatori per l’organizzazione non profit Berkeley Earth, hanno condotto uno studio148 sull’inquinamento atmosferico in Cina, dal quale emerge che questo sarebbe responsabile, in media, della morte di 1,6 milioni di persone all’anno, ovvero circa un sesto del numero complessivo di morti premature nel Paese.

146 Michael BRAUER, “Poor air quality kills 5.5 million worldwide annually”, The University of British

Columbia, Comunicato stampa, 12 febbraio 2016. Disponibile online all’indirizzo:

http://news.ubc.ca/2016/02/12/poor-air-quality-kills-5-5-million-worldwide-annually/

147 BERKELEY EARTH

, “KILLER AIR, Berkeley Earth Publishes Study on Air Pollution in China”,

comunicato stampa, agosto 2015. Disponibile online all’indirizzo: http://berkeleyearth.org/wp- content/uploads/2015/08/Press-Release-Killer-Air-August-2015.pdf

148 Per ulteriori approfondimenti, cfr.: Robert A. ROHDE, Richard A. MULLER, “Air Pollution in China:

Mapping of Concentrations and Sources”, PLoS ONE, 10(8), 2015. Disponibile online all’indirizzo:

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