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Per le caratteristiche del myback, illustrate nel precedente capitolo, è facile intuire che il prototipo, destinato inizialmente a uso interno, abbia suscitato la curiosità di esperti, che ne hanno subito capito il potenziale utilizzo. I continui riscontri positivi hanno incoraggiato l’azienda a trasformare quel semplice posizionatore in uno strumento professionale da inserire in ambito riabilitativo.

Tuttavia, nonostante molti riferimenti, non si sono ritrovati studi clinici specifici riferiti esclusivamente alla singola postura similare al Myback, se non alcune testimonianze sull’utilizzo dell’attuale P.A.L, di cui le più esaustive provengono dai lavori di Dott. Bartoluzzi P. e Dott. Bernardeschi M.

Attualmente ci sono diversi studi in atto che hanno lo scopo di determinare l’effetto terapeutico del Myback, in vari quadri clinici. Con questa tesi vogliamo contribuire a tale scopo, con una nostra, seppur limitata, esperienza, riguardo l’utilizzo del myback in ambito riabilitativo, poiché solo attraverso numerosi e diversificati lavori rigorosamente scientifici sarà possibile giungere ad una corretta conclusione sul reale ruolo di questa apparecchiatura.

Inoltre, con questo lavoro, partito presso le terme di Casciana, abbiamo voluto verificare la possibilità di ampliare gli schemi terapeutici, utilizzati nei pazienti affetti da lombalgia da cause meccaniche, con l’inserimento del Myback nei protocolli attualmente in uso nello stesso centro.

A tal scopo abbiamo selezionato 30 pazienti affetti da lombalgia da causa meccanica che si sono presentati presso i nostri ambulatori e li abbiamo divisi in due gruppi, gruppo A e gruppo B.

I Criteri di inclusione sono stati: presenza di lombalgia da cause meccaniche; i criteri di esclusione sono stati le comuni controindicazioni all’utilizzo del myback: tumori, fratture vertebrali recenti, ernia discale espulsa e migrata, scoliosi strutturale, gravidanza, sciatalgia, sindrome della cauda equina, protesi d’anca e di ginocchio, osteoporosi grave.

Il nostro campione è risultato così costituito: 30 pazienti

Età: min 28 anni , max 72 anni Sesso : 5 maschi, 25 femmine

Di ogni paziente sono stati raccolti i dati anamnestici, per quanto riguarda le attività lavorative e sportive svolte; 6 pazienti hanno riferito di essere in pensione, 13 di essere impiegati , 2 di lavorare come infermiere, 1 magazziniere , 4 come liberi professionisti, 4 erano casalinghe.

Solo due pazienti svolgono regolare attività fisica, uno gioca a calcio, mentre un altro ha dichiarato di svolgerla solo saltuariamente.

Tutti i pazienti hanno dichiarato di avere riacutizzazioni più o meno frequenti, durante le quali alcuni di loro ricorrono a farmaci.

I gruppi sono stati così costituiti:

Gruppo A: 15 pazienti

10 pazienti affetti da lombalgia comune, 8 donne e 2 uomini, età media 60,6 anni 5 pazienti affetti da discopatie, 4 donne e 1 uomo, età media 48,1 aa

Gruppo B: 15 pazienti

10 pazienti affetti da lombalgia comune, tutte donne, età media 55,5 anni 5 pazienti affetti da discopatia degenerative, 3 donne e 2 uomini, età media 48

Tutti i pazienti sono stati avviati a trattamento fisioterapico combinato composto da:

- 6 sedute di crenochinesiterapia: 3 sedute settimanali della durata di 1 ora ognuna, per 2 settimane

- 6 sedute di chinesiterapia: 3 sedute settimanali della durata di 1 ora ognuna, per 2 settimane

Solo i pazienti del gruppo B alla fine di ogni seduta sono stati sottoposti a trattamento mediante il Myback. Il paziente, assistito dal fisioterapista, posiziona il myback ad un’altezza sopportabile senza sentire fatica nel tratto lombare e mantiene la posizione per 8 minuti circa (finchè non si manifesta un minimo disagio).

I pazienti del gruppo A non hanno usufruito del myback, ma hanno assunto la posizione supina con il bacino sospeso e le gambe flesse in appoggio su uncuscino, assistiti dal fisioterapista, per 8 minuti circa.

Il protocollo di crenochinesiterapia adottato nel nostro studio comprendeva:

- esercizi di rilassamento in galleggiamento supino con mobilizzazioni “lente” passive e attive, d'ampiezza progressivamente maggiore; esercizi in galleggiamento verticale e galleggiamento prono, seguiti da esercizi di mobilità globale degli arti inferiori e superiori.

- esercizi per il recupero della propriocezione, dell’equilibrio e della coordinazione con ausilio di galleggianti, propedeutici per la correzione delle alterazioni posturali.

- esercizi di rinforzo muscolare, eseguiti tramite contrazioni prima isometriche e poi isotoniche, in galleggiamento assistito da galleggianti o dal fisioterapista ed esercizi attivi a bordo piscina. Questi esercizi, volti al potenziamento degli addominali, degli erettori spinali e dei glutei, consentono di aumentare la componente di stabilità attiva della colonna riducendo i carichi sulle strutture vertebrali.

- esercizi di allungamento muscolare, in particolare dei muscoli ileopsoas, ischiocrurali, erettori spinali, che svolgono un ruolo importante nelle disfunzioni dinamiche della colonna vertebrale.

Il protocollo di chinesiterapia adottato nel nostro studio, invece, prevedeva:

- esercizi di rilassamento per mettere a riposo la colonna vertebrale con minima pressione sui dischi intervertebrali,

- esercizi di educazione respiratoria diaframmatica e addominale;

- esercizi di propriocezione per il controllo della posizione del bacino e del tratto lombo- sacrale;

- esercizi di percezione e correzione delle alterazioni posturali;

- esercizi di mobilizzazione rachidea e globale;

- esercizi di allungamento globale delle catene muscolari anteriori e posteriori del tronco;

- esercizi di rinforzo muscolare dei muscoli dorsali, glutei, addominali;

Solo i pazienti del gruppo B hanno eseguito al termine di ogni seduta di chinesiterapia l’esercizio di scarico vertebrale con il lettino di sospensione passiva lombare (myback) nel seguente modo:

- il supporto mobile deve essere completamente abbassato - il paziente deve essere disteso sul lettino

- il paziente si posiziona a gambe flesse sino ad appoggiare la cavità poplitea sugli appoggi anteriori e le caviglie sugli appoggi posteriori; il fisioterapista interagisce, all’inizio, con il paziente nella ricerca di una posizione ad esso confortevole.

- premendo il tasto “UP” della pulsantiera si consente l’innalzamento (elettrico) del supporto sino a distaccare la schiena (regione lombare) dal lettino fino al raggiungimento della posizione antalgica; è consigliato di distaccare la schiena di pochi centimetri per ottenere gli effetti benefici della posizione antalgica.

La posizione corretta è quella in cui le cosce sono perpendicolari al lettino e le gambe sono a 90° rispetto ad esse.

Il paziente, mantiene la posizione per 8 minuti circa (finchè non si manifesta un minimo disagio) senza sentire fatica nel tratto lombare.

Nella posizione a gambe flesse si possono eseguire esercizi di respirazione, rilassamento, riequilibrio e autopercezione della colonna.

Alla fine dell’esercizio bisogna abbassare completamente il supporto elettrico premendo il pulsante “Down”. È consigliabile far rimanere disteso il paziente in questa posizione per almeno 1 minuto prima di rialzarsi.

I pazienti del gruppo A non hanno usufruito del myback, ma hanno assunto la posizione di scarico vertebrale con il bacino sospeso e le gambe flesse in appoggio su un cuscino, assistiti dal fisioterapista, per 8 minuti circa; in assenza di un vincolo alle caviglie dovevano effettuare una contrazione volontaria dei muscoli addominali e glutei.

Per quanto riguarda il nostro studio, abbiamo sottoposto i pazienti a valutazione mediante “Scala Analogica Visiva” (VAS) per il sintomo dolore e mediante il questionario per il dolore lombare (Scala Oswestry), il test di Matthias per valutare la flessione anteriore del rachide lombare, prima dell’inizio del trattamento, a fine trattamento ed ad un follow-up di 60 giorni.

SCALA VAS

La scala VAS è stata utilizzata per valutare il grado di dolore soggettivo.

Al paziente viene chiesto di scegliere un valore tra 0 e 10 per indicare la sua percezione di dolore, dove zero rappresenta la totale assenza di dolore, mentre 10 rappresenta il massimo dolore mai provato.

SCALA OSWESTRY

Grazie all’ “Oswestry Low Back Pain Disability Questionnaire” siamo andati a valutare il grado di disabilità. E’ un questionario che ci da informazioni su come il mal di schiena limita il paziente nelle attività di vita quotidiana, valutando 10 possibili attività. I risultati ottenuti sono espressi in percentuale.

1 - Intensità del dolore

Io non ho dolore in questo momento

Il dolore è molto leggero in questo momento

Il dolore è di media intensità in questo momento

Il dolore è piuttosto forte in questo momento

Il dolore è il peggiore immaginabile in questo momento

2 - Cura della persona (lavarsi, vestirsi, ecc.)

Posso prendermi cura della mia persona normalmente, senza che questo faccia aumentare il dolore

Posso prendermi cura della mia persona normalmente, ma questo è molto doloroso

La cura della mia persona mi provoca dolore e perciò la eseguo lentamente e con cautela

Ho bisogno di aiuto, ma riesco ad eseguire da solo la maggior parte delle cure della mia persona

Ho bisogno di aiuto tutti i giorni per la maggior parte delle cure delle mia persona

Non riesco a vestirmi da solo, mi lavo con difficoltà e sono obbligato a letto

3 - Sollevamenti

Posso sollevare oggetti pesanti senza che questo faccia aumentare il dolore

Posso sollevare oggetti pesanti, ma questo fa aumentare il dolore

Il dolore mi impedisce di sollevare oggetti pesanti dal pavimento, ma posso maneggiarli se essi sono in posizione favorevole (ad es. su un tavolo)

Il dolore mi impedisce di sollevare oggetti pesanti dal pavimento, ma posso maneggiare oggetti di medio peso se essi sono in posizione favorevole (ad es. su un tavolo)

Posso sollevare solo oggetti molto leggeri

Non posso sollevare o trasportare nulla

4 - Cammino

Il dolore non mi limita nel camminare per qualsiasi distanza

Il dolore mi impedisce di camminare per più di 1.5 km circa

Il dolore mi impedisce di camminare per più di qualche centinaio di metri

Il dolore mi impedisce di camminare per più di 100 m circa

Posso camminare solo con bastone, stampelle o altri appoggi (ad es. canadesi)

5 - Posizione seduta

Posso star seduto su ogni tipo di sedia per tutto il tempo che desidero, senza limitazioni

Posso star seduto solo sulla mia sedia "preferita" per tutto il tempo che desidero, senza limitazioni

Il dolore mi impedisce di stare seduto per più di 1 ora

Il dolore mi impedisce di stare seduto per più di 1/2 ora

Il dolore mi impedisce di stare seduto per più di 10 minuti

Il dolore mi impedisce completamente di stare seduto

6 - Stare in piedi

Posso stare in piedi per tutto il tempo che voglio senza che questo faccia aumentare il dolore

Posso stare in piedi per tutto il tempo che voglio ma questo fa aumentare il dolore

Il dolore mi impedisce di stare in piedi per più di 1 ora

Il dolore mi impedisce di stare in piedi per più di 1/2 ora

Il dolore mi impedisce di stare in piedi per più di 10 minuti

Il dolore mi impedisce completamente di stare in piedi

7 - Dormire

Il mio sonno non è mai disturbato dal dolore

Il mio sonno è occasionalmente disturbato dal dolore

A causa del dolore dormo meno di 6 ore

A causa del dolore dormo meno di 4 ore

A causa del dolore dormo meno di 2 ore

8 - Attività sessuale (se applicabile)

La mia attività sessuale è normale ed il mio dolore non aumenta in seguito ai rapporti

La mia attività sessuale è normale ma il mio dolore aumenta in seguito ai rapporti

La mia attività sessuale è pressoché normale ma i rapporti mi procurano molto dolore

La mia attività sessuale è molto limitata dal dolore

A causa del dolore la mia attività sessuale è praticamente assente

Il dolore mi impedisce ogni attività sessuale

9 - Vita sociale

La mia vita sociale è normale ed il mio dolore non aumenta in seguito ad essa

La mia vita sociale è normale ma il mio dolore aumenta in seguito ad essa

Il dolore mi impedisce di partecipare alle attività sociali più faticose (ad es. fare sport, ballare)

Il dolore mi impedisce di uscire molto spesso

A causa del dolore la mia vita sociale si svolge solo in casa

A causa del dolore non ho più vita sociale

10 - Viaggiare

Posso viaggiare ovunque senza che questo faccia aumentare il dolore

Posso viaggiare ovunque ma questo fa aumentare il dolore

Il dolore è forte e limita la durata dei viaggi ad un massimo di 2 ore

Il dolore limita la durata dei viaggi a meno di 1 ora

Il dolore mi limita a viaggi brevi e indispensabili, di meno di 30 minuti

Calcolo del Punteggio di disabilità:

Ad ogni risposta si assegna valore da zero a cinque, in ordine di gravità crescente.

Il punteggio ottenuto nel questionario (x) va moltiplicato per 100 e poi si divide il prodotto per 50.

DISABILITA’ IN % = (X*100) : 50 = Valore della disabilità in percentuale Esempio:

x=24

(24 *100): 50=48%

Se non tutte le domande sono state completate la disabilità in % è espressa dalla formula: DISABILITA’ IN % = (X * 100) : (5 * n° risposte ) Esempio: x=24 n° risposte= 9 (24* 100) : (5 * 9)= 53% Risultati: 0%-20% = Disabilità minima 21%-40% = Disabilità modesta 41%-60% = Disabilità severa 61%-80% = Disabilità grave 81%-100% = Disabilità completa

Test di Matthias

Il test di Matthias consiste nel misurare la distanza dita-suolo invitando il paziente a piegarsi in avanti, cercando di toccare il pavimento con la punta delle dita senza flettere le ginocchia. Consente di valutare il movimento di flessione della colonna lombare. In condizioni di normalità le dita dovrebbero arrivare a toccare il pavimento o tutt’al più arrivare a non oltre 7 cm dal suolo.

RISULTATI

La raccolta dei dati così ottenuti ci ha consentito di confrontare i due protocolli riabilitativi chiarendoci quale possa essere il ruolo del Myback per questi pazienti, per quanto la nostra esperienza sia riferita ad un campione limitato e pertanto meriti di essere ampliata ed approfondita.

Ricordiamo la composizione dei gruppi:

Gruppo A (crenochinesiterapia + chinesiterapia): 15 pazienti

10 pazienti affetti da lombalgie comune, 8 donne e 2 uomini, età media 60,6 anni 5 pazienti affetti da patologia discale 4 donne e 1 uomo, età media 48,12 anni

Gruppo B (crenochinesiterapia + chinesiterapia + myback) : 15 pazienti 10 pazienti affetti da lombalgia comune, tutte donne, età media 55,5 anni 5 pazienti affetti da patologia discale , 3 donne e 2 uomini, età media 48

Nella seguente tabella vengono riportati, in sintesi, i risultati da noi ottenuti:

Pre-trattamento Post-trattamento A 2 mesi

Gruppo A Gruppo B Gruppo A Gruppo B Gruppo A Gruppo B

VAS media 7,8 8,2 4,4 4 6,4 4,45 Oswestry media 74,5% 76,5% 37% 35% 57,5% 38% Test di Matthias media 19,2 19,5 13,1 8,55 15,65 9,35

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