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L’analisi storiografica ha presentato con chiarezza la complessità delle azioni afferenti alle strategie di DRR. Tale complessità è dovuta alla natura del fenomeno oggetto di studio e al gran numero di fattori tra loro interconnessi e coinvolti. Nel capitolo 2, citando il SFDRR, sono stati presentati alcuni degli obiettivi perseguiti dal programma: ridurre il rischio disastri esistente e prevenire il nuovo, attraverso l'attuazione di misure integrate e inclusive economiche, strutturali, legali, sociali, sanitarie, culturali, educative, ambientali, tecnologiche, politiche ed istituzionali, che prevengano e riducano l'esposizione ai pericoli e la vulnerabilità ai disastri, incrementando la preparazione all’intervento ed il recupero post evento, e quindi rafforzando la resilienza (UN-ISDR 2015). Da questi obiettivi è possibile estrapolare l’oggetto di questa ricerca e gli attori principali che la comporranno. Fermo restando che un evento estremo possa essere studiato, sia nei suoi fattori scatenanti, sia nei suoi processi, conducenti al manifestarsi di un evento emergenziale, rimane assolutamente prioritaria e centrale l’individuazione di una metodologia, che permetta l’analisi e la misurazione di tutti elementi sopra descritti, trasformati in indici. I problemi affrontati in questo capitolo saranno di varia natura:

 Indici ed Unità di misura: Risulta evidente la necessità d’individuare gli indici più opportuni. Ciò che farà la differenza fondamentale sarà poi il modo in cui verranno sommate le varie componenti dell’indice (Briguglio, 2003). Se ad esempio prendiamo in considerazione le varie forme di Patrimonio, queste saranno costituite da un certo set d’indicatori. Ciascuno di essi potrebbe avere una propria unità di misura o, come spesso accade, non averla affatto. In questo caso sarà veramente difficile condensare, in un unico valore o indice finale, quanto raccolto con metodi differenti. Il semplice criterio della somma non potrà essere utilizzato, a meno che i valori di queste unità di misura non siano normalizzati in qualche modo, in un’unica unità standardizzata (Mayunga 2007);

 Indici ed importanza (pesatura): dopo aver trovato un modo per sommare insieme valori di indici differenti, va considerata la problematica dell’importanza dell’indice. Il grado di contributo che ciascun indicatore può dare, varierà a seconda della sua importanza relativa, come misura al dominio sottostante (Mayunga 2007). Ne consegue quindi la necessità di trovare una metodologia adatta che tenga conto di questa criticità;

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 priorità d’azioni: di fronte all’elaborazione logico-matematica di un processo così complesso, entreranno in gioco un numero elevato di fattori, indici e parametri. Risolto il problema dell’unità di misura e pesatura, andrà affrontato il tema della parametrizzazione, ovvero dell’attribuzione di un grado di severità/importanza, al valore finale adimensionale della formula utilizzata. La parametrizzazione sarà necessaria per l’attribuzione di un indice di priorità nelle azioni.

La risoluzione di questi tre aspetti è fondamentale, se vogliamo comprendere la portata del reale fenomeno in analisi e valutare l’efficacia dei risultati ed azioni di contrasto proposte. Nel 1993 sul Wall Street Journal apparve un articolo dal titolo “Abbiamo bisogno di misurare, non contare”. L’argomento venne così affrontato: “La quantificazione è stata la mania nell’economia e nel commercio negli ultimi 50 anni. I commercialisti sono proliferati tanto velocemente quanto gli avvocati. Eppure non abbiamo le misurazioni di cui abbiamo bisogno. Né i nostri concetti, né i nostri strumenti sono adeguato per il controllo delle operazioni, o per il controllo manageriale. E, finora, non ci sono neppure i concetti e gli strumenti per il controllo del business – per esempio nei processi decisionali economici. Negli ultimi anni, tuttavia, siamo diventati sempre più consapevoli della necessità di tali misurazioni...” (Drucker 1993).

Analoga situazione è vissuta nel settore del DRR. In termini di pianificazione o gestione delle emergenze, risulta quanto mai importante l’utilizzo di uno strumento in grado di supportare tecnici e decisori politici in un contesto, come quello appunto del DRR, per sua definizione multisettoriale, altamente mutevole nel tempo e soggetto all’influenza di numerose variabili, interne ed esterne al sistema analizzato. In questo particolare contesto, si evidenziano essenzialmente due difficoltà:

 L’elevata multidisciplinarietà generalmente legata ad una notevole rosa di possibilità di approccio e risoluzione; ciò dovuto alla presenza di differenziate filosofie-dottrine di fondo, spesso contrastanti, con le quali è possibile affrontare le problematiche di DRR;

 La complessità degli scenari studiati ed affrontati, caratterizzati dalla presenza di un numero elevato di variabili di tipo qualitativo e quantitativo, spesso senza una qualsivoglia unità di misura-valutazione.

La combinazione di questi due elementi rende quanto mai ardua qualsiasi azione decisionale, che non abbia caratteristiche di parzialità e spesso arbitrarietà.

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4.1.1 - I sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS-Decision Support System).

In un contesto caratterizzato quindi da elevata complessità di interazioni, mole di dati e necessità di azioni operative, spesso condotte in uno scenario emergenziale, lo sviluppo e la sopravvivenza di una comunità può essere legata alla rapidità e lungimiranza con cui vengono prese delle decisioni. Questo ricerca ha come obiettivo il miglioramento delle azioni di pianificazione nel tempo ordinario (disaster planning) e la gestione delle emergenze (emergency management). Entrambi contesti in cui sono richieste capacità di risposte pronte, rapide, ponderate e non definitive, continuamente modellate sulla scorta dei cambiamenti dello scenario e dei dati in possesso. Nel campo del DRR non si assiste ad una penuria di dati, anche se non è scontato il binomio dati = informazione e quindi capacità decisionale. Generalmente la disponibilità eccessiva di dati, quanto il loro mutamento temporale molto rapido, rendono impossibile l’estrapolazione di informazioni significative, utili alle attività dei decisori. In campo tecnico-economico, l’enorme accumulo di dati, unito alla richiesta di un loro utilizzo per gli scopi più disparati, ha portato alla nascita dei Sistemi di Supporto alle Decisioni (Decision Support Systems, DSS). I DSS sono una tipologia di sistemi che permettono di supportare le decisioni strategiche aziendali che possono, per affinità di complessità di sistemi e processi, essere utilizzati anche nel campo delle Strategie per la Riduzione Disastri, specie in riferimento alle comunità di un territorio soggette all’insorgenza di fenomeni naturali estremi. Se le attività presenti in un’azienda, possono essere rappresentate tramite lo schema denominato “Piramide di Anthony”,

Figura 4.1- Piramide di Anthony.

analogamente lo stesso schema può essere un valido strumento in DRR, dove:

Attività