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dai principi del SDFRR

2001) Tabella 4.12 – Fonti per la composizione degli Indici di Vulnerabilità (V).

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Esposizione (E)

Indice

Fonte

Parametro

Note

E-Demografica Proag 2014

Popolazione (donne, anziani, bambini, disabili, neonati..);

E-Temporale Orario e tipologia di giornata Indici di nuova composizione. E-Economica Scarelli

2014

Densità demografica (impatto antropico sull’ambiente); Livelli di disoccupazione/lista attesa lavoro (impatto lavoro-ambiente); Livelli di disoccupazione/lista attesa lavoro donne (progressi vita sociale); Incidenti sul lavoro (condizioni dei lavoratori, rapporto con rischi e sicurezza sul lavoro); Livelli di reddito pro-capite; Risorse economiche per affrontare le emergenze.

Proag 2014

Beni

 indicatori: danni proprietà privata e pubblica; E-Insediativa Proag

2014

Abitazioni; Industrie; Servizi Strategici; Aree turistiche, artistiche, agricole,

Tabella 4.13 – Fonti per la composizione degli Indici di Esposizione (E).

Resistenza (CDRti)

Indice

Fonte

Parametro

note

Opere di Difesa Mayunga 2007

Alloggi; attrezzature pubbliche; commercio-industria, dighe ed argini, ripari-ricoveri. Linee elettriche, acquedotto, telefoniche, infrastrutture critiche (ospedali, scuole, caserme VVF- Polizia, case di cura)

Il Patrimonio fisico può quindi essere misurato tramite il numero, la qualità, la posizione di unità abitative, industrie, aree commerciali, rifugi, reti energetiche ed infrastrutture critiche (Mayunga, 2007)

Organizzazione Tierney 2006

Leggi Speciali; Programmi Educativi, Preparazione dei Cittadini, Sistemi di Allerta Precoce, Pianificazione d’Emergenza, Fondi per l’emergenza.

+ Indici di nuova composizione.

Mitchell 2012

Adozione Piani di DRR (SFDRR..) + Indici di nuova composizione.

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Resilienza (CDRsi)

Indice

Fonte

Parametro

Note

Strutturale Mayunga 2007

Alloggi; attrezzature pubbliche; commercio- industria, dighe ed argini, ripari-ricoveri. Linee elettriche, acquedotto, telefoniche, infrastrutture critiche (ospedali, scuole, caserme VVF-Polizia, case di cura)

Il Patrimonio fisico può quindi essere misurato tramite il numero, la qualità, la posizione di unità abitative, industrie, aree commerciali, rifugi, reti energetiche ed infrastrutture critiche (Mayunga, 2007)

Proag 2014

Porti e Aeroporti; Sistemi di trasporto; Commercio; Industria, Sistemi Comunicazione; Servizi d’Emergenza; Acquedotti; Reti Energetiche; Beni Artistici; Strutture Sanitarie;

Funzionale Mayunga 2007

Alloggi; attrezzature pubbliche; commercio- industria, dighe ed argini, ripari-ricoveri. Linee elettriche, acquedotto, telefoniche, infrastrutture critiche (ospedali, scuole, caserme VVF-Polizia, case di cura)

 indicatori: Facilità d’utilizzo di comunicazioni e trasporti; facilità evacuazione persone; incremento della sicurezza

Il Patrimonio fisico può quindi essere misurato tramite il numero, la qualitàà, la posizione di unità abitative, industrie, aree commerciali, rifugi, reti energetiche ed infrastrutture critiche (Mayunga, 2007)

Proag 2014

Sistemi di trasporto; Attività Commerciali; Attività Industriale ed artigianali; Servizi; Reti Energetiche; Reti Infrastrutture e Servizi; Servizi d’Emergenza; Servizi Sanitari; Sociale Green &

Haines, 2002

Fiducia; Norme ; Reti sociali; Cooperazione,  indicatori: Accesso alle risorse, Qualità e quantità della cooperazione sociale.

Ad esempio, i legami e le reti di comunità sono utili perché permettono agli individui di attingere alle risorse sociali nelle loro comunità e aumentare la probabilità che tale comunità sarà in grado di affrontare adeguatamente le loro preoccupazioni collettive. (Green & Haines, 2002)

Putnam, 1995

benefit mutuali

Smith et al., 2001

Educazione; Salute; Competenze; Conoscenza, Sapere, Informazione

 indicatori:

Incremento conoscenze, competenze verso per I rischi della comunità; Incremento abilità di sviluppare ed implementare strategie per ridurre i rischi; Il Patrimonio Umano può quindi essere misurato attraverso la conquista dell’educazione (anni di scolarità) , salute, popolazione, densità, crescita demografica, caratteristiche demografiche, accesso ai mezzi di trasporto, caratteristiche famigliari, qualità delle case, indice di indipendenza.

Economisti definiscono il concetto di Patrimonio umano come la capacità sia innate e derivate, sia accumulate ed acquisite nell’età lavorativa della popolazione che contribuisce insieme alle altre forme di Patrimonio nel sostenere la produzione economica .

(Smith et al., 2001)

Tierney 2006

Leggi Speciali; Programmi Educativi, Preparazione dei Cittadini,

Proag 2014

Fattori per la percezione del pericolo-rischio.

Economica Mayunga 2007

Reddito; Risparmio; Investimento; Sistemi assicurativi, Processi di recupero

 indicatori: incremento capacità di assicurazione; velocità dei processi di

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recupero; incremento benessere.

Scarelli 2014

Indicatori socio-economici: Densità demografica (impatto antropico sull’ambiente); Livelli di disoccupazione/lista attesa lavoro (impatto lavoro-ambiente); Livelli di disoccupazione/lista attesa lavoro donne (progressi vita sociale); Incidenti sul lavoro (condizioni dei lavoratori, rapporto con rischi e sicurezza sul lavoro); Livelli di reddito pro-capite; Risorse economiche per affrontare le emergenze.

Insediativa Indici di nuova composizione.

Ambientale Smith et al., 2001

Scorte di risorse; Terra e acqua;

Ecosistema sostiene tutte le forme di vita; Aumenta la protezione contro tempeste e inondazioni; Protegge l'ambiente.

Il Patrimonio naturale può dunque essere misurato attraverso la qualità delle acque, aria, suolo, zone umide, foreste e parchi nazionali e locali.

Il termine Patrimonio Naturale si riferisce alle risorse naturali, come ad esempio acqua, minerali, petrolio, terre che provvede a spazio per vivere e lavorare, e gli ecosistemi che mantengono pulita l’acqua, aria e stabile il clima (Smith et al.,

2001).

Tierney 2006

Leggi Speciali; Programmi Educativi,

Scarelli 2014

Densità demografica; Espansione area urbanizzata; Concentrazione rifiuti solidi e urbani; Consumo energia elettrica e fonti alternative di energia; Educazione ambientale e sensibilità ambientale;

Proag 2014

Ambiente

indicatori: perdita di flora e fauna

Tabella 4.15 – Fonti per la composizione degli Indici di Resilienza (CDRsi).

4.4.1 - La normalizzazione degli indici.

Sono possibili vari metodi per standardizzare o normalizzare degli indicatori al fine di consentire una somma, media di valori, ottenere un punteggio o un rango (Briguglio, 2003). In questa ricerca, il processo di normalizzazione è stato il passaggio necessario a per rendere utilizzabili le somma dei punteggi in un indice complessivo. Come accennato nel paragrafo 4.1, in questa fase del processo ci si imbatte in un problema di importanza-incidenza-pesatura. Individuare la migliore metodologia per combinare gli indicatori è di fondamentale importanza, implica il dare maggior peso agli indicatori aventi un contributo maggiore sul sistema. La letteratura di settore fornisce una varietà di metodi che possono essere utilizzati per combinare un insieme di indicatori in un unico provvedimento. Secondo Noble et al. (2004; 2005; 2006), i tre metodi più frequentemente utilizzati in ricerca delle scienze sociali sono:

1) Combinare gli indicatori con i pesi determinati dalla teoria;

2) Combinare gli indicatori con pesi ottenuti pseudo-empiricamente;

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In questa ricerca sono stati seguiti i seguenti passi:

1. E’ stata utilizzata la metodologia AHP per l’attribuzione di un peso/importanza a tutti gli fattori, indici e sub-indici costituenti la formula;

2. Per ciascun indice o sub-indice è stato creato un set di indicatori-parametri, in grado di trasferire informazioni qualitative-quantitative, dal mondo reale all’interno del modello utilizzato. Le informazioni raccolte, per ogni indice, hanno assunto i seguenti valori:

 1 o 0 (SI/NO);

 valori compresi tra 0 ed 1 (5 classi di valore);  una combinazione tra i due precedenti sistemi.

3. Per ogni indice, oltre al dato reale, sono stati individuati anche i valori massimi e minimi ipotetici del sistema, tenendo conto del set di indicatori scelto e lo scenario ipotizzato.

4. Per valutare i dati (quantitativi-qualitativi) raccolti ed attribuiti ad ogni indice o sub indice, è stato scelto il metodo TOPSIS (Technique for Order of Preference by Similarity to Ideal Solution), sviluppato da Hwang and Yoon nel 1981. Lo scopo di questo metodo è quello di aiutare il decisore in un contesto decisionale multifattore, classificando le alternative in conformità alla corrispondenza con la soluzione ritenuta ideale (Pubule et al. 2015). In questa ricerca l’insieme di parametri e sub parametri hanno come scopo l’attribuzione di un valore ai fattori componenti gli indici ICT e ICA. Nel caso di ICT, la soluzione ottimale corrisponderebbe ad un basso valore finale che indicherebbe un basso valore di Pericolosità (H), Vulnerabilità (V) ed Esposizione (E). Al contrario, per i valori di ICA, la soluzione ottimale consisterebbe in elevati valori di Resistenza (CDRti) e Resilienza (CDRsi). In un campo di studi come il DRR, la mole di dati raccolti è generalmente molto vasta, con elementi caratterizzati da dimensioni differenti. La normalizzazione dei valori risulta quindi necessaria per un loro raffronto. Viene effettuata per rendere i dati comparabili ed attribuire un rank alle alternative, sulla base di quanto i valori ottenuti si approssimeranno alla ideale soluzione positiva. Per le particolari modalità in cui si è strutturata la formula e la raccolta dati di questa ricerca, i valori normalizzati (bij) sono stati ottenuti utilizzando il metodo di normalizzazione lineare proposto da Krajnc and Glavic (2005), che prevede la possibilità di utilizzare due differenti formule, a secondo che sia migliore, e quindi preferibile, il valore più grande o il valore più piccolo (Krajnc & Glavic 2005).

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 Se è preferibile il valore massimo  formula 4.7

 Se è preferibile il valore mimino  formula 4.8

E’ fondamentale per la concordanza dei valori e funzionamento dei meccanismi di normalizzazione che formula, indici e fattori operino nella stessa direzione, ovvero che tutti contribuiscano o de-contribuiscano alla formazione di un rank finale. Nel nostro caso specifico, vista la strutturazione del lavoro, è stata utilizzata la formula 4.7.